Un blog creato da zapata71 il 08/02/2007

morire x gli indios

proxima estacion .. E S P E R A N Z A !

 
 
 
 
 
 

STOG A TREMIL' (LA CAPA GIRA)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

PENNE, PAROLE E COLORI

 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

LA BALLATA DEL VECCHIO MARINAIO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

A G A I N


You're tearing me apart
Crushing me inside
You used to lift me up
Now you get me down

If I
Was to walk away
From you my love
Could I laugh again ?

If I
Walk away from you
And leave my love
Could I laugh again ?
Again, again...

You're killing me again
Am I'm still in your head ?
You used to light me up
Now you shut me down

If I
Was to walk away
From you my love
Could I laugh again ?

If I
Walk away from you
And leave my love
Could I laugh again ?

I'm losing you again
Locking me inside
I used to lift you up
Now I get you down

Without your love
You're tearing me apart
With you close by
You're crushing me inside
Without your love
You're tearing me apart
Without your love
I'm dowsed in madness
Can't loose the sadness
I can't loose the sadness

Can't loose the sadness

You're tearing me apart
Crushing me inside
Without your love
(you used to lift me up)
You're crushing me inside
(now you get me down)
With you close by
I'm dowsed in madness
Can't lose the sadness
It's ripping me apart
It's tearing me apart
It's tearing me apart
I don't know how
It's ripping me apart
It's tearing me apart
It's tearing me apart
I don't know why
I don't know why
I don't know why
I don't know why
Without your love
Without your love
Without your love
Without your love
It's tearing me apart
 
 
 
 
 
 
 
 

IN ITALIA


 
 
 
 
 
 
 
 

E IO CI STO



ma io con la mia guerra
voglio andare ancora
AVANTI
e costi quel che costi
la vincerò non ci son santi
 
 
 
 
 
 
 

NONNA NINJA

 
 
 
 
 
 
 

PATATE E DEMOCRAZIA

 
 
 
 
 
 
 

'A LIVELLA


 
 
 
 
 
 
 
 

LIBERO



Mi domando perché
 quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente
 come fosse un anno
Mi domando perché
 non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io
 negli anni 70
Mi domando se sei mia
oppure fai finta
E se alla fine dei fatti
essere onesti conta
Mi domando se la storia
è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava
 solamente ai cazzi suoi
Mi domando perché
 mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere
 solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero
da questa onda
Libero dalla convinzione
che la terra è tonda
Libero libero davvero
non per fare il duro
Libero libero
dalla paura del futuro
Libero perché ognuno
 è libero di andare
Libero da una storia
 che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Mi domando perché
pensare troppo mi turba
E se una volta almeno
mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia
è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero
 da questa onda
Libero dalla convinzione
che la terra è tonda
Libero libero davvero
 non per fare il duro
Libero libero
dalla paura del futuro
Libero perché ognuno
è libero di andare
Libero da una storia
 che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

 
 
 
 
 
 
 
 

HANNO DETTO ...

Quando Fabio è triste trasmette elettricità.
Poche, schematiche, spietate parole
e apre serrature, innesca bombe,
come se la sua Tristezza s'incendiasse in collera
nel senso d'impotenza sulle situazioni intorno

 Gabry

 

Qualche volta il tempo che passa abbellisce l'anima!
A te è successo questo. Baci
                                                               Sabrina


 
 
 
 
 
 
 

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Inviato da: cassetta2
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La solitudine. Quando fuori tutto sembra rotolare... Ciao...
Inviato da: zapata71
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La solitudine dei pensieri primi.
Inviato da: cassetta2
il 11/11/2020 alle 17:19
 
 
 
 
 
 
 
 

VIENI A BALLARE IN PUGLIA


 
 
 
 
 
 
 
 

LA LINEA DI OSVALDO CAVANDOLI


 
 
 
 
 
 
 

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Lentamente

Post n°415 pubblicato il 24 Novembre 2020 da zapata71
Foto di zapata71

Questo correre e questo veloce scorrere della vita io non lo sposo; amo i pensieri lievi, la delicatezza delle parole sussurrate, la dolcezza dei passi accorati.

Lentamente

 
 
 

Povera Patria

Post n°414 pubblicato il 25 Marzo 2020 da zapata71

 

Si può sperare

e lottare per i propri sogni

con ferma convinzione 

perchè si desidera un mondo migliore.

Ora e sempre, sino alla morte

perchè la vita merita rispetto e gratitudine

va assaporata, goduta, vissuta.

Il cambiamento è per noi

ma soprattutto per il benessere dei nostri figli

 

 
 
 

L'Anima non conta

Post n°413 pubblicato il 13 Marzo 2020 da zapata71

L'anima non conta
"Il tempo non si ferma non si è mai fermato e quello che è passato chissà dove è andato.
Ogni giorno che passa diventa un ricordo"

... e nel frattempo, papà, di cose ne sono accadute.
Mi sono iscritto un'altra volta all'università e se va bene, corona virus permettendo, entro l'anno mi laureo. Poi, in questi tre anni, non mi sono risparmiato nello studio e i risultati si vedono anche nel lavoro, nelle prospettive che sono riuscito a crearmi e nelle opportunità che ho messo a frutto. E poi, caro papà, chicca delle chicche, è nata Bianca, una tenerezza infinita, una pallina dell'amore, una bambina che ora ha 6 mesi e mezzo, la fragilità umana nella sua massima espressione. E tu lo sai, ricorda come è stato per Frida, bè così è per Bianca: sono felice di quella felicità che mi fa piangere a dirotto, trovo commovente la vita nel suo dipanarsi, vita e morte, generazioni che si susseguono. E certe volte è come se fossi in alto a guardare cosa accade in questa vita e mi sembra che tante cose, tante parole non abbiano senso e ci vorrebbe, invece, quel sacro silenzio che non è vuoto da riempire ma un meraviglioso mondo da riconoscere, vivere e assaporare insieme, con gli occhi che san parlare molto meglio della bocca. 
E niente, papà, son pensieri così che ora vengono, scorrono, e io ho necessità di scriverli. E scelgo di farlo qui, in questo caro vecchio blog, un luogo protetto, una sorta di diario segreto come quelli dell'adolescenza, che in fondo non si cresce mai abbastanza, e non sta scritto da nessuna parte che si debba farlo necessariamente a 360 gradi, è solo una questione di quanto ci hanno inculcato, quello che dobbiamo essere per apparire, per stare ai tempi di questo mondo, alle sue richieste. E non si tratta di adultescenza. E' un mondo imbarazzante quello che stiamo vivendo, sai papà, credo tu abbia fatto in tempo a prendere la via migliore. Hai vissuto il tuo tempo, il tuo mondo, hai vissuto e anche subito quei cambiamenti che non ti piacevano. Ma ora, credimi, va tutto a rotoli. Io prendo esempio da te, cerco e trovo sempre modo per sorridere alla Vita perchè, in fondo, è un sempre un Dono. E' una fortuna poterla vivere, ogni giorno che apri gli occhi, ti alzi e puoi viverla. E a sera, ancora, ringrazio e il giorno vissuto diventa un ricordo.

L'anima non conta è un gran bel pezzo, porca paletta, mi ha riportato a te in questo modo così intenso e mi ha fatto scrivere come da tempo non riuscivo a fare ...
Ricordo con una grande e profonda intensità quel 2017, che sembra così lontano e invece sono solo tre anni che son passati: il tuo sguardo vuoto, il tuo mantenerti in piedi a malapena, le tue cadute, i tuoi occhioni verdi perduti chissà dove. E come è stato bello quando siamo andati a farci quel giro in macchina per le campagne di Mola e tu che esternavi momenti di lucida follia e di folle lucidità, che sembra una frase fatta ma io che ti ho vissuto ancora ci penso e quel momento è impresso a fuoco dentro me: "allora ci vediamo alle tre di pomeriggio".
Ci vedremo, papà? Non lo so, non so cosa ci sarà dopo questa vita. So che ora tu stai meglio di come stavi qui e che di domani non voglio pensare, vedrò, ora vivo questa vita.
E ti abbraccio da qui, forte forte. Tuo figlio, Fabio
❤️

https://www.youtube.com/watch?v=uwBrnkmm0WE&feature=youtu.be

 

 
 
 

d'inverno

Post n°412 pubblicato il 06 Gennaio 2018 da zapata71
Foto di zapata71

tutto è cheto

le acque sì come le nuvole

passi lenti in un meriggio

d'inverno

 

 
 
 

l'ultima luna

Post n°411 pubblicato il 31 Dicembre 2017 da zapata71
Foto di zapata71

L'ultima luna del 2017. 

Poi andrà via e con lei anche il funesto ultimo mese, sicchè lo possiamo dire: per quest'anno abbiamo finito con morti, funerali e pianti.

Non mi hai di certo lasciato grandi testamenti quanto a parole, abbracci, senso di vicinanza ma, a modo tuo, per quello che sapevi fare, hai lasciato il tuo segno su di me: riconosco in me, nel mio carattere, nel mio modo di essere e di fare, tanta parte di te.
Non eri bravo con le parole, no, ma i fatti hanno dimostrato chi sei stato: una persona a modo, dedita alla famiglia e al lavoro.
E per tutti gli insegnamenti che mi hai trasmesso, caro papà, ti ringrazio e ne faccio esempio a me stesso, innanzi tutto, e con quanti mi relaziono, poi.
Ho certezza che tu, ora, stia molto meglio rispetto all'ultimo anno vissuto. E tanto basta a donarmi sollievo nello spirito.
Piano piano, lo so, riaffioreranno tutti i tuoi ricordi, quelli belli: di te burlone, di te che cantavi a tutte le ore, di te che sapevi affrontare la vita e i suoi dolori con una compostezza da signore.
Sei stato un cazzo di burbero, papà, per tanto e tanto tempo. Peccato, avremmo potuto vivere un rapporto diverso. Perchè io per tanto e tanto tempo non ho perdonato i tuoi modi di fare del cazzo, non li condividevo e non rientrano nel modo di insegnare la vita a mia figlia. Ma poi ho capito che quello sapevi fare, quello avevi imparato e dal tuo solco non hai mai voluto spostarti, testardo come eri.
Resta, papà, che in silenzio hai saputo insegnare ed essere di esempio.

Ed io ti ricorderò sempre con il sorriso, con il tuo canzonare ... Ciao papà

 
 
 

PARA TODOS TODO

Post n°410 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da zapata71
 

 

Reforma, Libertad, Justicia y Ley.
El General en Jefe del Ejército Libertador del Sur
Emiliano Zapata.
(Manifiesto zapatista en náhuatl).

Al pueblo de México:
A los pueblos y gobiernos del mundo:

Hermanos:
Nosotros nacimos de la noche. En ella vivimos. Moriremos en ella. Pero la luz será mañana para los más, para todos aquellos que hoy lloran la noche, para quienes se niega el día, para quienes es regalo la muerte, para quienes está prohibida la vida. Para todos la luz. Para todos todo. Para nosotros el dolor y la angustia, para nosotros la alegre rebeldía, para nosotros el futuro negado, para nosotros la dignidad insurrecta. Para nosotros nada.

Nuestra lucha es por hacernos escuchar, y el mal gobierno grita soberbia y tapa con cañones sus oídos.

Nuestra lucha es por el hambre, y el mal gobierno regala plomo y papel a los estómagos de nuestros hijos.

Nuestra lucha es por un techo digno, y el mal gobierno destruye nuestra casa y nuestra historia.

Nuestra lucha es por el saber, y el mal gobierno reparte ignorancia y desprecio.

Nuestra lucha es por la tierra, y el mal gobierno ofrece cementerios.

Nuestra lucha es por un trabajo justo y digno, y el mal gobierno compra y vende cuerpos y vergenzas.

Nuestra lucha es por la vida, y el mal gobierno oferta muerte como futuro.

Nuestra lucha es por el respeto a nuestro derecho a gobernar y gobernarnos, y el mal gobierno impone a los más la ley de los menos.

Nuestra lucha es por la libertad para el pensamiento y el caminar, y el mal gobierno pone cárceles y tumbas.

Nuestra lucha es por la justicia, y el mal gobierno se llena de criminales y asesinos.

Nuestra lucha es por la historia, y el mal gobierno propone olvido.

Nuestra lucha es por la Patria, y el mal gobierno sueña con la bandera y la lengua extranjeras.

Nuestra lucha es por la paz, y el mal gobierno anuncia guerra y destrucción.

Techo, tierra, trabajo, pan, salud, educación, independencia, democracia, libertad, justicia y paz. Estas fueron nuestras banderas en la madrugada de 1994. Estas fueron nuestras demandas en la larga noche de los 500 años. Estas son, hoy, nuestras exigencias.

Al popolo del Messico:
Alle genti e ai governi del mondo:

Fratelli:
Siamo natti nella notte. In essa viviamo. In essa moriremo. Ma domani per gli altri ci sarà la luce, per tutti quelli che oggi piangono la notte, per coloro a cui è negato il giorno, per coloro per cui la morte è un regalo, per coloro a cui è proibita la vita. La luce per tutti.
Tutto per tutti. Per noi il dolore e l'angoscia, per noi l'allegra ribellione, per noi il futuro negato, per noi la dignità ribelle. Per noi, niente.

La nostra lotte è per essere ascoltati, e il malgoverno grida grida superbia e si tappa le orecchie con i cannoni.

La nostra lotta è per la fame, e il malgoverno regala piombo e carta egli stomaci dei nostri figli.

La nostra lotta è per un tetto dignitoso, e il malgoverno distrugge la nostra casa e la nostra storia.

La nostra lotta è per il sapere, e il malgoverno distribuisce ignoranza e disprezzo.

La nostra lotta è per la terra, e il malgoverno ci offre cimiteri.

La nostra lotta è per un lavoro giusto e dignitoso, e il malgoverno compra e vende corpi e vergogna.

La nostra lotta è per la vita, e il malgoverno offre morte come futuro.

La nostra lotta è per il rispetto al nostro diritto a governare e a governare noi stessi, e il malgoverno impone ai più la legge dei pochi.

La nostra lotta è per la libertà di pensiero e il camminare, e il malgoverno costruisce carceri e tombe.

La nostra lotta è per la giustizia, e il malgoverno si riempie di criminali e assassini.

La nostra lotta è per la storia, e il malgoverno propone dimenticanza.

La nostra lotta è per la Patria, e il malgoverno sogna la bandiera e la lingua straniere.

La nostra lotta è per la pace, e il malgoverno annuncia guerra e distruzione.

Tetto, terra, lavoro, pane, salute, educazione, indipendenza, democrazia, libertà, giustizia e pace. Queste furono le nostre bandiere all'alba del 1994. Queste furono le nostre domande nella larga notte lunga 500 anni.
Queste sono, oggi, le nostre richieste.

 
 
 

nostalgia solo un poco, poi vai via

Post n°409 pubblicato il 18 Aprile 2015 da zapata71

Ed è così: quando mi vien voglia di scrivere anche soltanto due righe, che sento profondamente, torno al punto di partenza: torno qui. E' stato un punto di partenza, questo blog, perchè qui ho iniziato a scrivere di me, a conoscermi meglio, qui ho incontrato e conosciuto altre persone, qui ho trascorso un pezzettino della mia vita, notti a 56 k, e qui ritorno per farmi abbracciare da un pò di nostalgia. Va così ...

 
 
 

Martha

Post n°408 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da zapata71

 

Centralino, mi passi questo numero,

Per favore

E passato tanto di quel tempo

Si ricorderà della mia voce

Mentre mi scappa da piangere?

Pronto, pronto, sei tu Marta?

Sono il vecchio Tom Frost

Chiamo da lontano

Ma non preoccuparti per gli scatti

Sono passati quarant'anni o anche di più

Marta, ti ricordi?

Combiniamo per un caffè

E due chiacchiere su quel che è stato

 

E quelli erano i giorni delle rose

Di poesia e prosa

Marta tu eri tutto per me

E io tutto per te

Non c'erano domani

Mettevamo in un cesto i nostri magoni

E li tenevamo per un giorno di pioggia

 

Mi sento così vecchio ora

Anche tu sarai invecchiata

Come stanno tuo marito e i bambini?

Sai, anch'io mi sono sposato

Meno male che hai trovato qualcuno

Che ti fa sentire sicura

Eravamo così giovani e matti

Ora siamo maturi

 

E quelli erano i giorni delle rose

Di poesia e prosa

Marta, tu eri tutto per me  

E io tutto per te

Non c'erano domani

Mettevamo in un cesto i tuoi magoni

E li tenevamo per un giorno di pioggia

 

Ero davvero impulsivo

Forse ancora lo sono

Ma tutto quello che mi importava allora

Era di sentirmi uomo

Mi sa che stavamo assieme

E non sapevamo neanche perché

Marta, però Marta

Io ti amo, non lo capisci?

 

E quelli erano i giorni delle rose

Di poesia e prosa

Marta tu eri tutto per me

E io tutto per te

Non c'erano domani

Mettevamo in un cesto i tuoi magoni

E li tenevamo per un giorno di pioggia

 

E ricordo certe sere tranquille

Che tremavo stretto a te

 
 
 

click by click

Post n°407 pubblicato il 21 Agosto 2014 da zapata71

F a b i o   P a l m i s a n o   F o t o

 
 
 
 
 

Non ho un titolo preciso per questo post

Post n°405 pubblicato il 27 Maggio 2014 da zapata71

Ogni assolutismo è una religione sbagliata.

Ma anche  "piglia 'e cazzi pe' briosce" è una perturbazione mentale

che, ad un certo punto, scassa proprio i coglioni


 
 
 

a mano a mano

Post n°404 pubblicato il 21 Maggio 2014 da zapata71
 

A mano a mano ti accorgi che il vento 

Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso 

La bella stagione che sta per finire 

Ti soffia sul cuore e ti ruba l'amore 

 

A mano a mano si scioglie nel pianto 

Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo 

Di quando vivevi con me in una stanza 

Non c'erano soldi ma tanta speranza 

 

E a mano a mano mi perdi e ti perdo 

E quello che è stato mi sembra più assurdo 

Di quando la notte eri sempre più vera 

E non come adesso nei sabato sera.... 

Ma...dammi la mano e torna vicino 

Può nascere un fiore nel nostro giardino 

Che neanche l'inverno potrà mai gelare 

Può crescere un fiore da questo mio amore per te 

 

E a mano a mano vedrai che nel tempo 

Lì sopra il suo viso lo stesso sorriso 

Che il vento crudele ti aveva rubato 

Che torna fedele 

L'amore è tornato .... 

 

Ma...dammi la mano e torna vicino 

Può nascere un fiore nel nostro giardino 

Che neanche l'inverno potrà mai gelare 

Può crescere un fiore da questo mio amore per te

 

 
 
 

Pensieri, Parole ... Poesia

Post n°403 pubblicato il 16 Maggio 2014 da zapata71
 

Ho una solitudine

così affollata

così piena di nostalgie

e di volti di te

di congedi passati

o baci benvenuti

alla prima occasione

e in ultimo termine

ho una solitudine

così affollata

che posso organizzarla

come fosse un corteo

per colori

misure

e promesse

per epoche

per tatto

e per sapore …..

senza esitare

mi abbraccio alle tue assenze

che vengono e mi assistono

col mio volto di te

sono pieno di ombre

di notti e desideri

di molte risa e qualche

disappunto

i miei ospiti accorrono

giungono come sogni

con i loro rancori

l’assenza di purezza

io metto una scopa

dietro la porta

perché voglio stare solo

col mio volto di te

ma il volto di te

guarda da un’altra parte

con gli amorosi occhi

che non m’amano più

come viveri

che cercano la fame

guardano e guardano

e spengono il mio giorno

i muri se ne vanno

resta la notte

la nostalgia va via

non resta nulla

il mio volto di te

ormai chiude gli occhi

ed è una solitudine

tanto desolata

 

Mario Benedetti

 
 
 

pace e serenità

Post n°402 pubblicato il 15 Maggio 2014 da zapata71

Si me vuò bene o'veramente nun me faciss' cchiù aspettà
io non ti ho chiesto mai niente solo pace e serenità
si me vuò bene o'veramente saje che so' uno che s'accuntenta
quann' le storie sono strane miracoli non se ne ponno fa'
si me vuò bene o'veramente circ' 'e me suppurtà
quann' me perdo 'mmiezzo 'a gente quann' m'assetto a te parlà
quann' sto zitto jurnate sane pecchè nun me ne fido 'cchiù


 
 
 
 
 
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CALPESTATI, CI VENDICAMMO



La Storia Bandita
è la storia
volutamente
dimenticata
di Carmine Crocco
e del popolo lucano,
una storia di
angherie
umiliazioni
fame e povertà
rimossa come la
memoria delle ragioni
ke diedero vita
al brigantaggio
 
 
 
 
 
 
 

UN UOMO

 
 
 
 
 
 
 

BIRMANIA LIBERA

 
 
 
 
 
 
 

PER NON DIMENTICARE

 
 
 
 
 
 
 

SACCO & VANZETTI

  
giustizia: oggi come ieri

 
 
 
 
 
 
 

ANNA POLITKOVSKSYA

per non dimenticare ANNA

 
 
 
 
 
 
 

UNA DONNA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NOI



.. e son ricordi, eh ..
 
 
 
 
 
 
 
 

P R E S O B L U

Ma quanta arroganza si spreca,
per quali mediocri orizzonti,
il senso di vaga impotenza,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

Con quali blindate paure
confonde l'amaro tra i denti,
l'insipido blu polizia,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

ma sai dirmi dove sei,
se ti chiedo dove sei,
ti nascondi dove sei.

Il vuoto delle tue certezze tra le tue
pareti che ora inchiodano
il silenzio tra noi due
disordine interiore ma ordine nel paese
prigioni tribunali cellulari o forse chiese,
paura della morte, paura della vita
paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso paura del possibile.

In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

BOOKS

 
 
 
 
 
 
 

QUASI 40



Oh mamma ho quasi quarant’anni
che cazzo ho fatto fino adesso
ho avuto il modo ed anche il tempo di cambiare
e l’ho passato a improvvisare
ma mi vuoi bene lo stesso
oh mamma mamma ti ricordi
per me ti preoccupavi spesso
e invece vedi, sono diventato un uomo
mi sposo e faccio un figlio adesso
così lo porti a spasso
e ho avuto culo di non perdermi per strada
e non drogarmi troppo
e se non fosse stato per la musica
magari sarei morto
chissà chissà
tu sai che alla realtà
oh mamma
oh mamma
oh mamma
Oh mamma ho quasi quarant’anni
non me ne sento neanche venti
e ho realizzato che il tempo è maledetto
e si diverte a passare
per vederci cambiare
tu invece mamma resti uguale
anzi mi sembri anche più bella
sono sicuro
che magari tra cent’anni
volerai su una stella
per brillare sulla terra
io nel frattempo continuo a improvvisare
non preoccuparti troppo
anche se sono già passati quarant’anni
non me ne sono accorto
chissà chissà
chissà
chissà come sarà
oh mamma
oh mamma
oh mamma
oh mamma
 
 
 
 
 
 
 
 
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.. POLVERE ..




Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.

Polvere, gran confusione,
un grigio salone,
in quale direzione
io caccerò la
polvere dai miei pensieri?
E quanti misteri
coi pochi poteri
che la mia condizione mi dà.

Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.

Polvere, troppi ricordi,
è meglio esser sordi
e forse è già tardi
per togliere la
polvere dagli ingranaggi,
dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi
che la mia condizione mi dà.
(dà, dà, dà, dà, dà)
Non mi cercare
(shhhhhh)
chè non mi riconoscerai
(shhhhhh)

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

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