Tokio Hotel

Si, sono io, Alicina e adoro fangirlare sui Tokio Hotel.

 

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06.07.07: Roma ore 15 - ospiti a TRL
15.06.07: Milano - ospiti al Festivalbar
23.05.07: Bologna - ospiti a TRL
22.05.07: All'universal | interviste + autografi | ospiti su All Music
 
 

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STORIA DELLA BAND




Glam rock targato Germania.
Prendete quattro ragazzini efebici con tanto di piercing e tatuaggi e metteteli su un palco. Se si chiamano Tokio Hotel assisterete a scene di delirio collettivo.
Tom e Bill Kaulitz (classe 1989), due gemelli di Magdeburg, una città nella parte orientale della Germania, imparano a suonare prima che a fare qualsiasi altra cosa e all'età di 12 anni, dopo l'incontro con i coetanei Georg Listing (1987) e Gustav Schäfer (1988), formano la loro prima band, i "Devilish".
Dal 2001 iniziano ad esibirsi in tutte le occasioni possibili, ed è proprio grazie alla loro tenacia che nel 2003 vengono notati da un talent scout, Peter Hoffman, che fa ottenere loro un contratto con Universal, ma non prima di averli ribattezzati Tokio Hotel, in omaggio al Giappone e alla vita on the road che amano particolarmente.
Il primo singolo, "Durch den Monsun", debutta nell'agosto 2005 al 15esimo posto della chart tedesca, per poi arrivare al primo dopo soli sette giorni. Il secondo singolo, "Schrei", è la titletrack del primo full lenght della band, che esce poche settimane dopo, a settembre. È un successo tale che porta, di lì a pochi mesi, alla produzione di un DVD dal titolo "Leb Die Sekunde –Behind The Scenes".
I quattro, intanto, non perdono tempo, e dopo pochissimo esce una seconda edizione dell'album intitolata "Schrei - So Laut Du Kannst", oltre a un secondo DVD", Schrei Live".
Contemporaneamente iniziano a lavorare al secondo disco, "Zimmer 483", che esce nel febbraio 2007, anticipato dal singolo "Übers Ende Der Welt".
Il successo in Germania è enorme quanto inaspettato. Con oltre tre milioni di copie vendute, la band è tra le più famose del suo paese e ogni data live riunisce una folla di fan scatenati che replicano il look dei 'Tokio Boys', in particolare quello dell'androgino frontman,  pesantemente truccato.
A questo punto è ora di guardare oltre i ristretti confini tedeschi e di lanciarsi nel mercato internazionale con un disco nella lingua del rock per eccellenza, l'inglese. "Scream", che raccoglie una selezione dei migliori pezzi dei due album della band, esce in tutta l'Europa nel giugno 2007. E il salto verso gli States non sembra davvero impossibile.
 

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Continuo di Dream up

Post n°26 pubblicato il 03 Luglio 2007 da alicina.buh
 

GUSTAV SHAFER

“Ho fatto le scelte giuste…”
Dietro alla sua aria un po’ scontrosa, Gustav nasconde una personalità a volte sensibile e gentile. Con i suoi compagni di gruppo, il giovane batterista assapora oggi le delizie del successo. Un successo costruito grazie alla passione per la musica e all’amicizia.

Il successo dei Tokio Hotel è la più bella ricompensa?
Sì. Sono felice di vedere che i nostri sforzi sono stati premiati. Mi dico che ho fatto le scelte giuste… La batteria è entrata nella mia vita quando avevo 5 anni e ad essa ho consacrato tutte le mie energie. Quando i ragazzi del quartiere si divertivano tutti insieme, io restavo solo nella mio angolo a battere sulla mia batteria per ore ed ore. Ero fatto per quello, ne sono più che convinto. Dal giorno in cui ho visto Bill e Tom provare in una rimessa di Magdeburgo sono passati 7 anni, ho avuto una sorta di rivelazione. Sapevo che il mio destino si sarebbe unito al loro. Non mi sono sbagliato.

“Il giorno in cui ho incontrato Bill e Tom ho avuto una rivelazione”

Questo successo può darti alla testa?
Faccio musica per passione, non per fare un favore ai miei produttori. Le ovazioni del pubblico e le premiazioni mi danno grande gioia, ma una volta che ho smesso di ridere, ritrovo tutta la mia lucidità. Suonare sul palco o in uno show televisivo richiede una grande concentrazione. Se perdessi la mia serietà e la mia disciplina, le mie prestazioni diverrebbero subito mediocri.

Anche gli altri membri del gruppo sono così disciplinati?
Abbiamo tutti dei caratteri molto diversi, ma condividiamo la stessa ambizione e la stessa determinazione per quanto riguarda il lavoro. Abbiamo fatto i nostri primi passi sul palco insieme, e noi sappiamo a che prezzo otteniamo i nostri risultati. Nessuno di noi intende riposare sugli allori e ciascuno fa quello che può per rimanere efficiente.

Dicono che sei un perfezionista…
Per me, tutto deve essere perfettamente a posto. Non lascio mai posto all’improvvisazione e devo avere tutto sotto controllo, fino al più piccolo dettaglio. Per esempio, sistemo ordinatamente la mia batteria e il mio sgabello in un posto estremamente preciso del palco, sempre lo stesso. Se qualcuno sposta le mie cose, anche solo di un centimetro, vado su tutte le furie! Ad eccezione del mio assistente tecnico, nessuno è autorizzato ad avvicinarsi alla mia batteria.

Nemmeno Bill?
Certo che no! Dopo avermi fatto perdere le staffe più di una volta, ora non osa più nemmeno sedersi sul mio sgabello. Quando si è in un gruppo ci sono delle regole da seguire per rispettare la libertà di ciascuno. In caso contrario, nascono subito delle tensioni…

Ci sono a volte delle crisi tra voi?
Capita, ma è piuttosto raro. Siccome io sono abbastanza suscettibile, reagisco alla minima critica. Grido, mi arrabbio e finisco per andarmene un momento. Al mio ritorno, sono di nuovo calmo e tutto è dimenticato.

Qual è l’ultima volta che è successo?
Qualche ora prima di un concerto, stavo verificando una buona sequenza di una serie di ritmi particolarmente veloci. L’esercizio era difficile e avevo bisogno di concentrazione per farcela… In quel momento Georg, Tom e Bill hanno fatto irruzione nella sala prove e hanno esclamato in coro: “Di’ un po’, non è poi così male…”. La mia suscettibilità mi ha, ancora una volta, giocato un brutto tiro, e sono subito andato in crisi!

Hai mai pensato di lasciar perdere tutto?
Piantare il gruppo all’ultimo momento sarebbe decisamente non professionale e soprattutto un errore imperdonabile. I nostri malumori o piccoli disaccordi non influiscono mai sul buon andamento del gruppo. Questo è un principio di base. Poi, quando mi isolo prima di un concerto per ritrovare la calma, Tom, Bill e Georg sanno già che mi rifarò vivo, sorridente e tranquillo, mezz’ora prima dell’inizio.

SOUVENIR - RICORDO
Gustav aveva 13 anni quando ha incrociato per la prima volta i gemelli Kaulitz. “Mi ricordo benissimo quel giorno. Io gironzolavo nei dintorni di Magdeburgo in un terreno abbandonato. Qui c’era una rimessa che sembrava disabitata… Nell’avvicinarmi ho scoperto che l’avevano trasformata in una sala prove molto rock‘n’ roll. Bill e Tom si allenavano lì. Erano molto giovani, ma mostravano già qualcosa di magico.”


“Per molto tempo ho sofferto per il giudizio degli altri…”

Preferiresti essere più al centro dell’attenzione?
Io sono un ragazzo per natura discreto. Per questo motivo, stare dietro agli altri sul palco si adatta perfettamente al mio modo di essere. Contrariamente a Bill, io non sarei capace di essere sempre al centro dell’attenzione di tutti. Questo non è il mio modo di essere, anche se anch’io apprezzo i miei piccoli momenti di gloria (ride)! Alla fine di ogni concerto, quando i miei compagni hanno lasciato il palco, ritorno e incito il pubblico a fare una gigantesca ola. E questo piccolo rituale mi da grande soddisfazione…

Manchi di fiducia in te stesso?
Ho, è vero, una certa forma di riserbo di fronte al pubblico, né per timore né per imbarazzo. Diciamo piuttosto che sono una persona introversa. Per questo tratto del mio carattere le persone che mi stanno vicino mi prendono spesso in giro; per loro sembro un ragazzo “brontolone” e “che si sente a disagio ovunque” (sorride)…

Sei brontolone come dicono?
Devo fare una confessione, effettivamente sono molto burbero e pure musone. Una parola sbagliata, un commento ironico, e mi va il sangue alla testa. Il fatto che mi renda conto di questo mio difetto è già un buon inizio… Resta ora il duro compito di correggerlo (ride)!

Eri un adolescente solitario?
Oppresso da complessi, ero un bambino molto selvaggio, che si teneva sempre a distanza dagli altri.

Avevi delle ragioni per sentirti male con te stesso?
La vita non è stata sempre tenera con me, in particolare durante l’adolescenza (ride)! Innanzitutto, c’ho messo un po’ di tempo a crescere. Ricordo ancora che in terza elementare arrivavo appena a 1,19 m (smorfia)… E poi, avevo odiosi problemi di pelle (penso si riferisca ai brufoli). Non appena uscivo da scuola, correvo a chiudermi nella mia stanza, pregando il cielo di non incontrare nessuno per strada. Mi vergognavo talmente tanto! Inevitabilmente tutti questi complessi mi spingevano a isolarmi e non mi aiutavano a vincere la mia timidezza.

Sono finiti i tuoi vecchi complessi?
Quando ormai disperavo di poter acquistare anche un solo centimetro in più, ho avuto una crescita folgorante e sono arrivato a 1,70 m in soli pochi mesi. Per quanto riguarda i brufoli, hanno smesso di saltar fuori sotto l’azione di una moltitudine di trattamenti anti-acne. Pian piano ho guadagnato sicurezza. Oggi mi sento molto bene con me stesso e non esito a ironizzare su questi vecchi spauracchi (occhiolino)…

Che importanza dai al giudizio degli altri?
Quand’ero più giovane, ho sofferto parecchio per il giudizio altrui. Fortunatamente, col tempo, ho finito con l’ignorare i commenti sarcastici e mi sento molto più a mio agio. Ormai, me ne frego di quello che gli altri pensano di me. Consiglio a tutti di fare altrettanto!

“Tra di noi le crisi sono molto rare.”

Il look ha mai fatto parte delle tue preoccupazioni?
A contatto con Bill e Tom ho fatto dei bei progressi da questo punto di vista. D’altra parte, era ora (ride)! Prima, ero capace di indossare la prima cosa che mi capitava tra le mani, come delle T-shirt ridicole che promuovevano la Val-Thorens, sulla quale era stampata una mucca con gli sci ai piedi! Quando mi sono presentato alle prove con quella fantomatica maglietta, ho fatto ridere tutti. Georg, Tom e Bill ne ridono ancora oggi… Così faccio più attenzione al mio look, sono addirittura diventato vanitoso…

Quali qualità le ragazze apprezzano in te?
Posso sembrare scontroso all’inizio, ma sotto sotto poi mi rivelo molto gentile e molto divertente. Mi descrivono anche cortese, ordinato e cuoco eccellente…



QUIZ EXPRESS


Hai mai fatto finta di essere malato per saltare una lezione?
a. MAI
b. A volte
c. Spesso

Cosa mangi volentieri?
Il cioccolato.

Hai mai barato per vincere un gioco?
a. SI’, DETESTO PERDERE.
b. No

Pensi di essere più intelligente dei tuoi amici?
a. SI’
b. No

La tua attività sessuale è:
a. Mai
b. Una volta al giorno
c. Una volta alla settimana
d. Una volta al mese

Porteresti degli occhiali in grado di vedere attraverso i vestiti?
a. SI’
b. No

Ti capita mai di invidiare un ragazzo che cammina a braccetto con una splendida ragazza?
a. A volte
b. MAI

Ti sei mai scontrato con uno sconosciuto?
a. SI’
b. No

Quale genere di film preferisci?
a. FILM D’AZIONE
b. Film dell’orrore
c. Film romantici

A che peccato non potresti rinunciare?
Gola, orgoglio.

Quale peccato ti da più fastidio negli altri?
Avarizia, gelosia.


 
 
 
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INFO


Un blog di: alicina.buh
Data di creazione: 01/06/2007
 

TOKIO HOTEL

Bill Kaulitz (nato a Lipsia, Germania, l'1 settembre 1989) è il cantante del gruppo tedesco Tokio Hotel. È alto 1,83 cm ed è sottopeso. Cominciò a scrivere testi in età precoce, precisamente a soli sei anni, e già a nove anni iniziò a cantare e comporre con il fratello. Ha due piercing, uno al sopracciglio destro e l'altro alla lingua, inoltre ha anche tre tatuaggi: il logo dei Tokio Hotel sul collo, una stella sul basso ventre a destra e nell'avambraccio sinitro "Freiheit 89", ossia "Libertà 89". Bill non è gay. Ha un fratello gemello, Tom che è nato 10 minuti prima di lui ed è il chitarrista della band. I suoi gruppi preferiti sono i Placebo, i Green Day, Nena e svariati gruppi di simil genere.



Tom Kaulitz , il gemello di Bill, (nato a Lipsia, Germania, l'1 settembre 1989) è il chitarrista dei Tokio Hotel. Ha iniziato a suonare la chitarra all'età di 6 anni grazie al suo patrigno che aveva una scuola di musica. Ha differenti hobbies quali il karate, il calcio, bmx e ama molto fare graffiti. Il suo idolo è Samy Deluxe, un cantante hip hop anche se il suo genere di musica preferito è il rock. I suoi cibi preferiti sono la pizza, le penne al pomodoro con abbondante parmigiano e gli hamburgers. Il suo motto è "carpe diem" (cogli l'attimo). E' biondo con gli occhi castani, ha i dreadlocks. Tom ha un piercing sul labbro, a sinistra.



Georg Listing [nato il 31 Marzo 1987 in Halle, Germania] è il bassista e co-founder dei Tokio Hotel.Aspirante in un primo momento ad una carriera dentistica come il padre, si avvicina al mondo della musica grazie ad un progetto scolastico. Nonostante l'iniziale insuccesso, viene incoraggiato dai genitori e continuare a suonare, fino all'incontro, durante un concerto, dei gemelli Bill e Tom Kaulitz. Georg ha gli occhi color grigio/verde e i capelli marroni. Le sue band preferite sono i Green day e gli Oasis, anche se le sua più grande influenza per suonare il basso è di Flea dei Red Hot Chili Peppers. I suoi hobbies sono la musica, lo sport e i party. Georg è il più vecchio membro della band.



Gustav Schäfer [nato a Magdeburgo l'8 settembre dell'88] è il batterista della band. Comincia a suonare la batteria da bambino. Dopo la scuola dell'obbligo si iscrive alla Fachhochschule della sua città (Istituto pre-universitario dove si studia anche musica). Amico del bassista Georg Listing, lo presenta ai gemelli Bill e Tom Kaulitz che egli conosce nel 2001, in occasione di un concerto. Ora frequenta l'università di scienze della formazione. Gustav ha composto, da solo, o con Georg Listing, molte fra le composizioni più note dei Tokio Hotel. Gustav è alto 1.68, ha gli occhi marroni e i capelli biondi. E' conosciuto come il "clown" della band ma tuttavia sembra essere il più silenzioso e tranquillo. Gustav è un fan dei Metallice, Slipkont e Joe Cocker.
 

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