Un filo di trucco...

Tutti solerti ma poi...

Forse il fatto che ho fatto un intervento ricostruttivo e non salva vita gioca un ruolo importante in questo ma quando sei all'ospedale o comunque impegnato in cose di questo genere ti senti dire che ti verranno a trovare... ma poi...

Poi funziona che pochi vengono a salutarti... per non dire quasi nessuno.

Ma ieri sera due mie colleghe si sono degnate e siamo andate in una pizzeria che è proprio davanti al mio cancello ma in cui io non andavo da decenni (e non sto scherzando).

Capperi... fantastica la pizza ma soprattutto passavano dei dolci più grandi di me. 

Io però non capisco una cosa: chiedo se fanno la pizza baby e mi rispondono di sì... ma solo per i bimbi...!

Ho risolto portandomi a casa nello scatolino da asporto la metà pizza rimasta però non ci trovo una logica.

Ho pensato che una di queste sere ci porto mia figlia e ci prendiamo una pizza e un dolce in due... tò mò!

Sono giorni che sto pensando a cosa scrivere sul blog.... ma nessuna idea... è grave!

Sì, è grave... per diversi motivi:

1) non ho idee...?

2) vita piatta...?

3) cose già dette...?

credo sia un mix... !!

Eccomi a casa

Sì, sono a casina. Ma che avventura!

Partiamo dall'inizio e cioè da quando sarei dovuta partire domenica, perché dovevo essere ricoverata lunedì alle 07.30. Peccato che c'era lo sciopero dei treni regionali (esattamente quelli che dovevo prendere io). Ho aspettato in stazione per tutto il pomeriggio ma nulla da fare. Quindi disdico il b&b che avevo prenotato per la notte ed avverto il reparto. 

La cosa che mi è sembrata strana è che non mi hanno neppure chiesto il nome... come se la cosa fosse di poca importanza ed allora mi domando: perché farmi andare così presto visto che sarei stata operata martedì? Vabbè... quindi lunedì alle 7 prendo il primo dei 4 treni che mi porteranno a Ponte San Pietro (BG), tutto bene finché non arrivo allo sportello ricoveri dove mi accorgo che non ho con me l'impegnativa del medico. Ero straconvinta di averla messa in valigia ed invece l'ho dovuta faxare in azienda ed è rimasta sulla scrivania.

Non vi dico che attacco di panico di fronte alla signora dell'accettazione che continuava a dire che non mi avrebbe potuto accettare se non avevo l'impegnativa in originale. Incominciano a salirmi le lacrime agli occhi e la signora mossa dal compassione mi dice che posso anche inviargliela con raccomandata. Chiamo mia figlia e chiedo di cercarla.

Ora... una ragazzina che di solito non trova l'acqua nel mare e che ha al telefono una madre disperata secondo voi come può risolvere la situazione!??!?! Più lei continuava a dire che non la trovava più io impazzivo ed alzavo la voce... finalmente la trova e quando me lo dice scoppio in un attacco isterico di pianto da non riuscire a respirare... tanto da farmi soccorrere perché mi accascio in ginocchio...

Di solito non ho questa realzione ma questa nuova avventura non me la sentivo addosso. Non so spiegarvi ma avevo la netta sensazione che tutto mi dicesse di non proseguire. Ho salutato mia figlia come se non dovessi rivederla... insomma per farla breve ero terrorizzata.

Arrivo su in reparto e mi provano la pressione, avverto della crisi di panico e che forse me la troveranno troppo alta... ma invece è 40 la minima e 60 la massima. Si chiedono, e mi chiedono, come faccio a reggermi in piedi... mi mettono subito a letto e mi portano il pranzo anche se era abbondantemente passato l'orario.

Martedì mattina il medico mi fa i soliti disegni modello picasso, mi fanno indossare il camice blu e... si parte per la sala operatoria dove incominciano a forarmi, legarmi, svestirmi... ma un apparecchio non parte... al lettino non si aggancia la prolunga... insomma io sempre più in panico. 

Il dottore se ne accorge e mi accarezza, mi coccola, mi asciuga le lacrime, mi rassicura e finalmente mi addormento... e sogno... ma soprattutto mi risveglio! Evvai, sono viva!!! E' la prima cosa che mi passa per la testa ed il primo obiettivo è stato raggiunto. Ohhh che vi devo dire... io ormai dovrei essere abituata ed invece...

Mi portano il camera e reagisco così bene che riesco persino a scherzare con i medici alla sera sulla lunghezza dei letti... Eccheccazzo ma non sono capaci di farli un po' più lunghi!?!

Tutto è bene quel che finisce bene... e mi ritrovo al posto delle tette due missili sulla rampa di lancio.

Ora si tratta di non alzare troppo i gomiti... e non si riferiscono a bevute ma nel senso più stretto del termine, in quanto devo tenere i gomiti vicino al corpo come se un elastico mi trattenesse la braccia. Facile da dire ma decisamente non facile da fare. 

Non dovrei guidare... condizionale d'obbligo visto che ho già provato questa mattina ed è tutto gestibile anche se in effetti alcune manovre sono un po' difficoltose.

Arriveranno anche le foto... prometto...

Non sono ancora a casa ma...

Non mi hanno ancora dimesso ma come si può vedere sono ancora viva e vegeta. 

Oggi ho visto per la prima volta le mie tette e sono praticamente due missili appoggiati sotto alla gola. Loro dicono che dovrebbero scendere ma non mi preoccupa tanto l'altezza,  quanto la posizione quasi sotto alle ascelle... ma forse sono io che ero abituata ad averle ovunque tranne che al loro posto.

Sabato le dimissioni e con calma racconterò i dettagli di questa nuova avventura.

Sono in partenza e come ovvio...

E come ovvio ci sono casini... tanto per dirne una sciopero dei treni.

Quindi domani parto verso le 11 e metto in conto di starmene in giro tutto il pomeriggio per poi arrivare in serata al Bed and Breakfast già prenotato... e che dio me la mandi buona.

Tanti saluti e baci e speriamo di ribeccarci quanto prima.

Teatro dilettantistico

Ormai non dovrei più meravigliarmi di come è piccolo il mondo.

Un giorno qualsiasi parlo con una collega e ci accorgiamo di leggere gli stessi libri, di apprezzare lo stesso tipo di cinema e soprattutto di conoscere un'associazione teatrale... io come spettatrice, lei per esserne frequentatrice.

Mi dice di uno spettacolo, che si sarebbe tenuto da lì a pochi giorni, fatto tutto di monologhi scritti ed interpretati da persone normalissime che frequentano un corso di teatro.

La sera fatidica, totalmente ignari, ci presentiamo in una corte bolognese, che a poco a poco si riempe fino all'inverosimile... spettatori in piedi o seduti sulle scale antincendio!! 

Ed è così che assistiamo ad una decina di monologhi, alcuni esilaranti fino alle lacrime, alcuni talmente intensi da far venire i brividi, alcuni un po' noiosi ma... in complesso una fantastica serata. 

Ecco le foto

Come promesso sono a mettere le foto del prima e del dopo dell'addome.

Anzi a dire il vero parto dal dopo.... 

Queste sotto sono il prima... 

Preparativi... non è un gran bello spettacolo!

Da in piedi... e fin qui... neanche tanto male... 

ma da piegata....

Scusate per la qualità ma credo rendano l'idea ugualmente.

Tutti i colori del cielo

Di solito non amo il martedì ma questa mattina sembravo sotto l'effetto di una canna (mai fatta ma mi hanno recentemente delucidato in materia).

Beh dicevo... che in preda a questa estasi mi sono accorta della  bellezza del panorama. 

Campi color senape con quelle grandi ruote di grano...

Campi verdissimi...

Sullo sfondo una chiesetta sull'argine di un fiume...

Piccoli boschetti che toccano tutte le tonalità del verde...

Cielo che sembra gestire la luce del sole facendotela filtrare sapientemente tra una nuvola e l'altra... 

Nuvole che vanno dal bianco al grigio scuro... 

Ok, rinsavisco e poi mi faccio risentire... 

Whatsapp

Carina questa applicazione ma credo sia decisamente pericolosa.

Tu ominide medio ti fai l'amante.

Decidi di memorizzare il suo numero sotto un nome di fantasia: "il pirla" oppure usi un mestiere "direttore banca" o peggio ancora un nome maschile "Jeronimo" insomma... tu fai di tutto per mimitizzare il numero incriminato.

Lei invece, che non ha nulla da nascondere, attiva whatsapp e ci mette anche una bella foto... et voilà, il gioco è fatto! 

E non è che cancellare la conversazione sia sufficiente, occorre mettere in moto la propria ram di memoria perché non devi avere memorizzato il numero... altrimenti è tutto inutile... e se si vuole stare tranquilli converrebbe aggiungere il numero nei bloccati così, l'ominide, può chiamare mentre la porella deve solo aspettare.

Ecco... in questi momenti mi rendo conto della fortuna che ho... 

La nuova Bionda compie 3 anni

Siamo a pochi giorni dal prossimo step.

Tette nuove!

Ieri sera sono andata a ritirare la guaina che dovrò indossare nel post operatorio e che ho dovuto ordinare perchè, ovviamente, non è roba che tengono in negozio... ed altri 120€ che hanno preso il volo. 

Ho scoperto di indossare, per ora, una terza coppa  che diventerà una seconda coppa ... che c'è una bella differenza dalla settima coppa  di solo tre anni fa... infatti il tutto è iniziato il 4 luglio 2011.

Tre anni... sono già passati tre anni, mio dio, è volato ma nello stesso tempo sembra un'eternità per il quantitativo di esperienze vissute. 

Questa volta dovrò salire a Bergamo la domenica, ricovero il lunedì e il martedì si finisce sotto ai ferri... spero di rientrare a fine settimana considerando che è un intervento meno invasivo di quello all'addome.