crisse

La nostra Costituzione è frutto di fatica e sofferenza.

La nostra Costituzione uscita vincitrice da una guerra persa.

La nostra Costituzione è stata scritta da chi, combattendo per ideologie diverse, si è unito per il bene del Paese.

La nostra Costituzione è stata battezzata col sangue di centinaia di migliaia di giovani soldati e civili.

La nostra Costituzione e lo sforzo di chi, dopo tanta sofferenza, ha cercato basi e linguaggi comuni per unire ciò che era stato spezzato e diviso.

La nostra Costituzione esalta il dialogo tra tutti, la partecipazione di tutti, l’equilibrio tra gli estremi.

La nostra Costituzione ha imparato dalle divisioni che è meglio faticare per restare uniti, e che non è mai troppo tardi per dialogare.

La nostra Costituzione mette al centro dei poteri dello Stato un luogo dove dialogare e confrontarsi, e dove tutti possono essere rappresentati.

La nostra Costituzione richiede equilibrio tra i poteri, e rispetto reciproco tra tutti i servitori dello Stato.

La nostra Costituzione è schernita e disprezzata, ma si ostina a dare ai suoi detrattori tutte le libertà a loro indispensabili per oltraggiarla.

La nostra Costituzione crede nella libertà, politica e religiosa, di programmare e realizzare la propria vita, per tutti i cittadini e per quelli che cittadini non sono.

La nostra Costituzione “ripudia” la guerra come nemica della libertà e del dialogo: conoscete verbo più intransigente?

La nostra Costituzione oggi ci chiede di difendere i valori sui quali è fondata, e che ci hanno permesso di essere quelli che siamo, e di rinascere insieme dalla sconfitta. E lo chiede come sempre a tutti, perché non fa differenze tra nessuno, e ciascuno per Lei è importante.