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E io dov'ero?

Post n°142 pubblicato il 22 Giugno 2006 da crisse
 

Non so vi capita che ci sono frasi che vi entrano in testa e lì rimangono per giorni. L’unico modo per liberarmene è scrivere qui, lasciando correre i concetti liberamente.

Aneddoto

Saranno passati poco più di una decina d’anni, quando capitò quanto sto per scrivere. Era il periodo in cui il sabato si usciva insieme, tutti in compagnia. Quel sabato pomeriggio si stava concludendo attorno al calciobalilla. Stavo vincendo, come al solito, quando Marco salutò tutti, inforcò la bicicletta e si avviò verso casa. Anch’io guardai l’orologio e decisi che era meglio andare. Salii sulla mia 127 blu, partii e dopo pochi metri vidi un capannello di ragazzi sul bordo della strada. Strano capannello, pensai. Pochi istanti e mi sorse un dubbio. Inversione e mi avvicinai al gruppo. Quelli mi vedettero e si dissolsero in un attimo. Restò a terra Marco, sanguinante. Lo stavano pestando. Perché? “Non ho capito bene, ma mi hanno detto che Luca (un nostro amico) li aveva guardati male, poco fa”. Ottima motivazione! Chiamai la polizia, Marco riuscì a dare un nome a quasi tutti i personaggi coinvolti, lo accompagnai al pronto soccorso dove gli trovarono solo qualche costola incrinata e gli dettero una decina di giorni di prognosi. Lo accompagnai a casa dove suo padre lo stava sicuramente aspettando. Pensai fosse meglio che fossi io a spiegargli l’accaduto, in fondo avevo dieci anni di più ed ero stato il suo educatore. Entrato in casa il padre lo guardò, si assicurò che fosse tutto intero e poi gli dette tre schiaffi. “Se ti hanno picchiato è perché gliene avrai dato motivo!”, lo sgridò. Mi ringraziò e mi fece andare a casa.

A volte si innescano dei meccanismi strani. Capita che la vittima venga punita al posto del carnefice. Ti hanno picchiato? Colpa tua che avrai dato loro un motivo per farlo. Ti hanno violentato? Se vai in giro vestita come una mignotta è perché vuoi essere trattata da mignotta. Oppure: non eri vestita da mignotta? Avrai avuto uno sguardo malizioso. Tuo marito ti picchia a sangue? Non dovevi sposarlo, nessuno ti ha costretta. Sei incinta e lui ti ha lasciata? Ma nel 2000 non è pensabile restare incinta senza volerlo, con tutti i metodi che ci sono: te la sei cercata.

La grettezza non è un problema del 2000, è sempre esistita e, purtroppo, temo che esisterà sempre. Il chicken brain è una caratteristica purtroppo più diffusa di quel che spesso spero.

Le violenze più gravi sono quelle che non si vedono, ma che ti entrano dentro giorno dopo giorno, fin da quando sei bambino. E allora credi davvero che se qualcuno ti fa del male in fondo sia per colpa tua, e allora lo accetti, e non lo dici in giro perché altrimenti anche gli altri penserebbero che tu sei colpevole. Se tuo marito ti picchia devi tacere, per il bene del tuo matrimonio, perché una moglie deve coprire il marito, stargli accanto sempre. Perché meglio accettare in silenzio le violenze sporadiche che renderle evidenti e farle vivere sempre.

Perché noi non siamo in grado di accettare e proteggere chi vive in difficoltà.

Perché quando uno lo denunci dopo due giorni è sotto casa che ti aspetta.

Perché se ti va male esce di carcere dopo otto anni e ti fa fuori alla prima occasione.

Perché troppo spesso chi ha bisogno viene lasciato solo.

Perché non sono fatti miei.

Perché i panni sporchi si lavano in famiglia.

Perché se ti chiedono qualcosa tu dì che non hai visto niente. E non hai sentito niente.

Perché in fondo è una brava persona.

Perché in fondo nel 2006 se certe cose capitano è perché uno se le è andate a cercare.

POSSO GRIDARE CHE CERTE COSE MI FANNO SCHIFO???

 
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