crisse

L’ho scoperto, e l’ho letto tutto d’un fiato questo blog. È una storia intensa.

Una storia che ho già sentito, anche se a dire il vero, ultimamente, sento sempre meno. La guardo da un altro punto di vista.

Sarò strano, ma a me di un tradimento in fondo importa poco. Se tu andassi a letto con un altro… non mi sentirei geloso per questo fatto, in sé. Se incontrandoti ti trovassi serena e sorridente, invece che incazzosa e lagnosa, sarebbe tutto di guadagnato. Se nell’intimità pensando a lui fossi più focosa e fantasiosa, invece che fredda e noiosa, non sarebbe male. Potrei anche essere aperto a qualcosa di trasgressivo, “la geometria non è un reato”... diceva il buon Renato. Come già ti ho detto molte volte potrebbero esserci tante situazioni strane, e se ci si diverte che male c’è, no?

La cosa pesante e difficile da digerire è, però, essere considerato solo una persona con cui lamentarsi, qualcuno a cui chiedere, qualcuno a cui “non adesso, ho altri pensieri per la testa…”. Qualcuno di insostituibile e indispensabile, ma “non riesco a non pensarci…”.

Sentirmi uno strumento per garantirsi una posizione sociale, un appoggio nelle necessità, un confidente. Uno strumento, ma non il centro, il tuo centro, dei pensieri e delle azioni. Il tuo fine. Il tuo fine è un altro, il centro dei tuoi pensieri un altro, i sospiri e i desideri per un altro.

Che tu chiami stronzo.

Io lo chiamerò Mario.

Oggi Marta mi ha chiamato per parlare all'aria aperta
ma dal tono della voce ho già capito è una giornata di merda
ha iniziato con i discorsi che mi vuole troppo bene
ne ha parlato anche con Mario anche lui mi vuole bene

ma chi è questo Mario cosa vuole sto Mario
su non smettere di parlare Marta cosa mi vuoi dire

Marta non scherzare sai che soffro di gastrite
forza Marta adesso basta ho un attacco di colite
e lei
si lo so che sei sensibile e tutto psicosomatico
me la detto anche Mario che sei buono e simpatico