Creato da FrancyRich il 27/03/2006

A DIFFERENT VIEW

Tendenzialmente nomade, fondamentalmente dispersa.

 

FrancyRich, l'asfalto, l'orizzonte...e nessuna destinazione.

Post n°657 pubblicato il 17 Marzo 2009 da FrancyRich

Sulle note di "Just because I'm loosing doesn't mean I'm lost", ormai colonna sonora di questo scuro blog, eccomi qua, mani alla tastiera, ad aggiornare i miei fedelissimi lettori e infedeli curiosi sulle mie vicissitudini.

Un pò come in autostrada, quando al di là del grigio dell'asfalto c'è un tramonto bellissimo, o il cielo azzurro e limpido, io sono lì, coi piedi per terra e lo sguardo puntato avanti, fiduciosa che le cose pian piano miglioreranno. Facile a dirsi, difficile a farsi, più semplice scriverlo che realizzarlo. Eppure qualcosa dovrà pur succedere, e ora come sempre ciò che più mi conforta è il fatto di essere circondata da tante persone che mi accompagnano e mi sostengono in questa lenta (ma ci deve pur essere!) risalita.

Con tanta voglia di partire e senza paura di sapere cosa si lascia e non sapere cosa si trova, mi avvicino a nuovi cambiamenti importanti nella mia vita di quasi 25enne. Il lavoro, le persone, i luoghi, l'estate. Cosa farò con i mitici "primi stipendi", tanta voglia di riprendere in mano una passione da anni abbandonata.

E se quel "tramonto" all'orizzonte fosse invece l'"alba" di una nuova "stagione", di una nuova realizzazione?... Stavolta ci voglio credere... Almeno per ora, e poi... e poi si vedrà...

Riflessivamente vostra, FrancyRich

 
 
 

Forse....

Post n°656 pubblicato il 09 Marzo 2009 da FrancyRich

Ebbene si, lo so che voi simpatici lettori sarete tutti col fiato sospeso in attesa di notizie dalla sottoscritta, ma che ci volete fare, gli impegni sono tanti e la voglia di scrivere sempre meno. Perchè... perchè in verità, di belle notizie proprio non c'è nemmeno l'ombra, e il pessimismo aleggia su di me in maniera a dir poco minacciosa. Roba che nemmeno un bagno nell'acqua santa e una benedizione di san Francesco in persona riuscirebbero a far sì che le cose volgano per il meglio. Il lavoro che non c'è, le persone che non ci sono, le persone che ci sono e farebbero meglio a non starci. Ed ecco che la buona volontà non basta, la voglia di esser fiduciosa scompare, la fortuna non aiuta. Ottimisti si nasce o si diventa? Si può diventare, ma qualcosa di buono deve pur succedere.

Alla disperata ricerca di una vita "normale" e confortata dalla rassicurante presenza degli amici, vago disorientata alla soglia del quarto di secolo. Si può essere stanchi quando ancora "la vita deve iniziare"? ...

Con fare leopardiano e con troppi pensieri per la testa, cerco faticosamente di cambiare modo di fare, ma a volte non basta. Non basta per gli altri, non basta per me, incontentabile ed iperesigente o soltanto troppo realista, dipende dai punti di vista. Forse non sono così forte come vorrei essere, forse sono stata troppo cattiva con me stessa, forse.... forse... forse....

E alla fine di questo a dir poco catastrofico post, non resta che salutarVi. Con un arrivederci. Forse.

 
 
 

Venerdi sera... lavorativo?!

Post n°655 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da FrancyRich

Come non ritornare a scrivere dopo aver letto i commenti dei miei cari lettori che reclamano a gran voce post e riflessioni della qui presente FrancyRich!

Le riflessioni sono copiose nella mia aggrovigliata testolina, ma da lì a tirar fuori qualche simpatico post ce ne vuole.... il solito bilancio, i soliti "se, allora, ma"... solite storie che non fan altro che crear problemi su problemi.

Gli anni passano? Ebbene credo proprio di si, e un alquanto demotivante luogo comune come questo può divenire spunto per rendersi conto che non si han più 20 anni, i tempi della "spensieratezza" e del "tanto pagano i miei" sono ben che finiti, ora bisogna rimboccarsi le maniche e cercare (più o meno disperatamente) di collocarsi nel mondo del lavoro. La "crisi", tanto millantata e poco concretamente spiegata, c'è. Lo dimostrano i colloqui su colloqui che la sottoscritta sostiene con cadenza ormai quasi giornaliera girovagando tra aziendone e aziendine, tutte accomunate dalla gioiosa speranza di non pagare i propri dipendendenti. Ed ecco che ad ogni incontro si ripropongono con l'infelice solfa che "dobbiamo fare uno stage, ci sono da copiare i dati... non so se è previsto un rimborso..."

Al che mi domando, con ardente speranza e con un'infinità di dubbi, se a 25 anni si possa mai pensare di andare a vivere per conto proprio e magari iniziare  a farsi una vita... Il governo si lamenta dei bamboccioni ma... saremmo poi cosi tanto bamboccioni se avessimo uno "stipendio" che merita questa definizione? Ovviamente non si pretende di esser pagati per non lavorare ma... soltanto di lavorare!

E nella gioiosa attesa di qualche buona notizia...

semplicemente Vostra,

Francyrich

 
 
 

Because the night...

Post n°654 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da FrancyRich

Strano a dirsi, dopo tanto tempo eccomi ricomparire tra le aggiornatissime pagine di un portale da un pò trascurato, non tanto per pigrizia quanto per una indescrivibile voglia di privacy.


 


Nostalgica dei tempi in cui scrivere post scatenava interesse reale e virtuale, mi accingo a fare un bilancio dello stato attuale delle mie vicende. Ebbene si, i tempi cambiano e l'età avanza; non sono certo discorsi da 24enne, ma gli impegni e le responsabilità costringono spesso a guardare alla maggiore spensieratezza del passato quasi con una lacrimuccia.


 


Sempre alla ricerca di ciò che non c'è, incontentabile sognatrice con le ali spezzate, mi destreggio tra una dura realtà e un immancabile, se pur celato, desiderio di realizzare i miei obiettivi. Obiettivi a cui si frappongono persone, pensieri, fatti, incontri, apparenza e sostanza.


 


Indifferenza, impossibilità e desiderio di provare determinate sensazioni, realismo e speranza, illusione e tristezza. Un turbinio di pensieri da cui a volte si esce sconfitti, a volte ci si prova a rialzare, a volte non ci si riesce. E la speranza, l'entusiasmo sempre avanti a tutto per non mollare mai.


 


La paura di perdere le persone che han lasciato anche inconsapevolmente il segno, la sensazione di non essere all'altezza delle situazioni, l'autostima e la sfiducia in sè stessi. Eh, no, Francy, domattina sarà tutto passato...


 


Assonnatamente vostra, Francy.

 
 
 

Post N° 653

Post n°653 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da FrancyRich

Alla stregua della Moleskine di Hemingway, e sulle note di Lost dei Coldplay, è giunto il momento di scrivere nel blog. Di sedersi, di riflettere e di osservare. Da buon osservatore e ascoltatore attivo della mia vita, severo opinionista spesso troppo esigente e pessimista, mi fermo a guardare. La tranquillità, la calma, la razionalità e il distacco, queste sono le cose che più di ogni altro vorrei.

E non c’è Balenciaga che tenga, lo shopping non placa l’inquietudine, e la fame non consola chi ha bisogno di affetto. Uno sguardo, un silenzio, una frase pronunciata nel momento giusto o sbagliato, niente come i piccoli gesti possono appagare le inquietudini e i pensieri se pur latenti che ci portiamo dietro. E altrettanti impercettibili gesti possono far riaffiorare incubi e pensieri minacciosi che si avventano pericolosi a minare una calma apparente, placata e sfogata in qualche serata molto attiva, o in una lunga corsa sul’Excite in palestra.

Non cerco firme, fama, soddisfazioni effimere e labili, cerco calma e tranquillità. La serenità e la consapevolezza di una giornata trascorsa in relax senza desiderare di far altro, la lucidità di analizzare i gesti quotidiani senza far in modo di divenire come sempre troppo, troppo, troppo esigente con me stessa.

Raggiungere quella superficialità e spensieratezza che forse le vicende quotidiane e gli eventi della vita troppo spesso mi hanno negato, artefici di un carattere spesso negativo e poco lungimirante nell’apprezzare le qualità che anche io (da qualche parte) dovrò pur avere, magari offuscate dai difetti e dai problemi quotidiani.

Circondata di persone preziose e positive, detesto e mi interrogo sulla cattiveria e sull’invidia di chi, senza apparente motivo, si inebri nel provocare e si diverta nel vedere soffrire. Mi interrogo sull’estrema superficialità, sulla irriverente presunzione di chi si arroga qualità che non ha e se ne sente padrona nell’esibirle. Ma alla fine, dedicare troppo tempo a questioni così effimere non servirebbe ad altro se non a fare il gioco di chi ha proposto una silenziosa e alquanto inconsistente “guerra”.

E ancora una volta mi accingo ad affrontare l’ennesima settimana da brava economista, avida di conoscenze, di esperienze e di scambi interpersonali.

Sospettosamente vostra, FrancyRich

 
 
 
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