Sentimentalmente

Il Capitale...

 E' ormai opinione di tutti coloro ,che si occupano di economia e di sociologia, accettare che sia il capitalismo, sia il comunismo, come pilastri opposti di due mondi contrastanti,  abbiano fallito a livello mondiale. La globalità, che ha illuso il mondo sulle enormi possibilità di sviluppo per tutto quello che concerne  lo scambio commerciale , ci ha mostrato ,la concentrazione degli scambi tra le multinazionali, l'attenzione esagerata alla finanza, che riesce a moltiplicare denaro  vendendo debiti, l'impoverimento delle classi medie fagocitate dai grandi gruppi,l'estrema povertà della popolazione che fin'ora disponeva della sua capacità e forza di lavorare come unico capitale di scambio con le imprese, ridotta ad accettare qualsiasi condizione per sopravvivenza. Si assiste ad un  grande calo demografico. Un tempo tante braccia in famiglia erano una ricchezza, ora sono una spesa insostenibile per moltissime famiglie. Ecco perchè , ovunque nel mondo, si sta ristampando  Carl Marx, economisti , filosofi, sociologi stanno riscoprendo i suoi pensieri, per cercare forse tra le righe  del Capitale e nei confronti letterari tra lui ed Hegel la scintilla per far ripartire il mondo con più giustizia e meno egoismo.Eccovi qualche pensiero su cui  riflettere , osservando anche solo semplicemente la società italiana.

“C'è solo un modo per uccidere il capitalismo - con tasse, tasse, e ancora più tasse.”

“L'unica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che entra realmente in possesso della collettività dei paesi moderni è il debito pubblico.”

“Il potere politico moderno è solo un comitato che amministra gli affari comuni dell’intera classe borghese.”

Quanto più la classe dominante è capace di assorbire gli elementi migliori della classe oppressa, tanto più solido e pericoloso è il suo dominio.”

“Gli uomini si giudicano non da quello che pensano o che dicono di pensare, ma da quello che fanno.”

"Nella stessa proporzione in cui si sviluppa la borghesia, cioè il capitale, si sviluppa il proletariato, la classe degli operai moderni, che vivono solo fintantoché trovano lavoro, e che trovano lavoro solo fintantoché il loro lavoro aumenta il capitale. Questi operai, che sono costretti a vendersi al minuto, sono una merce come ogni altro articolo commerciale, e sono quindi esposti, come le altre merci, a tutte le alterne vicende della concorrenza, a tutte le oscillazioni del mercato.”

“Le necessità primitive dei lavoratori sono un'assai più ricca fonte di guadagno che le raffinate necessità dei ricchi.”

Vi spaventate del fatto che noi intendiamo abolire la proprietà privata. Ma nella vostra attuale società la proprietà privata non esiste per nove decimi dei suoi membri; essa esiste proprio in quanto per quei nove decimi non esiste.”


“In ciascuna epoca i pensieri della classe dominante sono i pensieri dominanti; e cioè la classe che riassume il potere materiale dominante nella società esprime al tempo stesso il potere intellettuale in essa dominante. La classe che controlla i mezzi di produzione materiale controlla anche allo stesso tempo i mezzi di produzione intellettuale.”