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Sentimentalmente

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Nessuno deve sentirsi escluso...

Post n°2323 pubblicato il 26 Dicembre 2014 da g1b9
 

Uno dei vantaggi del diventare anziani consiste nel potersi concedere lo sfizio di essere sinceri, a costo di apparire brutali. Il discorso di auguri, si fa per dire, nel quale Bergoglio ha mazzolato senza ritegno la Curia vaticana ricorda nei toni quello con cui Napolitano ringraziò, si fa sempre per dire, i parlamentari che lo avevano rieletto al Quirinale. Una sequela di giudizi sprezzanti e drammaticamente veri a cui i politici reagirono da par loro, spellandosi le mani nell’applaudire colui che li andava definendo inetti e incapaci. 

 Poiché vantano un tasso lievemente inferiore di faccia tosta e di masochismo, cardinali e prelati si sono limitati a ostentare maschere impassibili e sguardi terrei. Del resto il Papa è andato molto oltre Napolitano, rinfacciando ai suoi sottoposti ogni malattia etica concepibile, dalla freddezza di cuore alla brama di potere, con un linguaggio insolito in quegli ambienti felpati, abituati a esprimersi per allusioni.  

  Tanto per gradire, Bergoglio ha accusato gli interlocutori di «Alzheimer spirituale» e «schizofrenia esistenziale». E ha definito la Curia «un’orchestra che produce chiasso», infestata di «esibizionisti, calunniatori, diffamatori, terroristi delle chiacchiere e omicidi a sangue freddo della fama dei propri colleghi».

 Dietro l’impassibilità delle vittime di tanta furia verbale si può leggere un’antica abitudine all’autocontrollo e alla dissimulazione, o forse la propensione umana a considerare le critiche come rivolte al vicino di banco e mai a se stessi. Finché a un certo punto Bergoglio se l’è presa con i traslochi sontuosi e lì nessuno – nemmeno l’interessato – ha potuto fare a meno di pensare a un nome e a un cognome. Quelli del cardinal Tarcisio Bertone, ratzingeriano in disgrazia prelatizia ma non edilizia, che si è da poco installato in un superattico con vista sulle due stanzette francescane del Papa.

 Scorrendo la lista delle reprimende pontificali, si avverte un confortante senso di appartenenza, quasi di familiarità. Quando condanna l’invidia, la pigrizia mentale e il servilismo, il Papa sta parlando anche a noi, peccatori laici. Ma che a esserne così pesantemente afflitti siano gli uomini di Chiesa induce a nutrire qualche perplessità sull’efficacia della religione (almeno di quella che si trasforma in una professione) come ispiratrice di condotte morali, nonché sulle difficoltà che ogni istituzione umana incontra nel selezionare i migliori anziché i più ammanicati.

 Lo sfogo del Papa voleva essere una sferzata, ma si è rivelato anche una confessione di impotenza. Se il leader di una organizzazione parla male dei collaboratori il giorno della sua nomina, si presume stia annunciando una rivoluzione. Se lo fa dopo che ha cominciato a comandare già da un pezzo, il suo lamento sa un po’ di resa. Come quando i nostri presidenti del Consiglio in carica da mesi o addirittura da anni si indignano per l’eccesso di tasse e di burocrazia. 

 Nella mia ingenuità mi domando: dopo averli presi a male parole, perché un Papa libero e forte come Bergoglio non può spedire i pretoni di curia a ripassare le ragioni della loro fede in qualche lontana e disagiata missione, sostituendoli con quei pretini di periferia intrisi di amore e tenacia che tengono in piedi le parrocchie e la Chiesa?

 Massimo Gramellini

Commenti al Post:
aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 26/12/14 alle 11:29 via WEB
CIAO GIOVANNA, COMPLIMENTI PER IL POST. UN BUON SANTO STEFANO ED UN ABBRACCIO ALDO. A DOPO LE FESTE.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/12/14 alle 11:43 via WEB
Francesco, il nostro attuale Santo Padre, ha idee chiare e precise sulla Sua Chiesa e sul Suo mandato. I Suoi rivoluzionari interventi, le Sue disposizioni interne all'assetto "politico" del Suo Stato, sono segnali unici. Nuove speranze per noi cattolici e nonostante le maligne voci sull'imminente fine del Suo mandato, dobbiamo pregare per Lui affinché quel certosino lavoro "chirurgico" intrapreso, continui per il bene stesso della Chiesa e di tutta la Comunità Cristiana. Buon S. Stefano Giovanna.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/12/14 alle 14:30 via WEB
Buona continuazione Carissima:-))) Massimo Gramellini piace anche a me e qui ha descritto in modo molto incisivo situazioni che verranno ricordate nella storia.
 
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