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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Gennaio 2016

VIrtualmente nel mondo di Salvator Dalì..

Post n°2984 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da g1b9
 

Un adulto e un bambino, mano nella mano, si incamminano verso un deserto, sovrastati da due gigantesche statue dalle sembianze umane: è la scena raccontata dalla Reminescenza archeologica dell’Angelus di Millet, il quadro che ha ispirato l’esperienza virtuale Dreams of Dalì, prodotta per la mostra itinerante Architects of the Imagination, che mette insieme il genio spagnolo di Figueres e la creatività di Walt Disney.

A sinistra la tela originale di Dalì, a destra la versione virtuale ideata dagli artisti dello studio creativo Goodby Silverstein.

Dreams of Dalì è la dimostrazione di come la realtà virtuale, oltre ai videogiochi, sia utilizzabile in moltissimi altri ambiti, compreso quello museale: il viaggio virtuale parte dall’immagine bidimensionale della tela per immaginare un mondo vivo, dotato di profondità, nel quale trovano spazio altre immagini tipiche di Dalì, come ad esempio gli elefanti dalle gambe lunghissime e sottili oppure la bambina protagonista di Paesaggio con fanciulla che salta la corda.

 E se anche non si ha la possibilità di visitare direttamente la mostra, per avere un assaggio del mondo visionario immaginato dall’artista catalano basta lanciare questo video a 360 gradi di YouTube, visibile anche in realtà virtuale attraverso un visore Google Cardboard. 


                

 
 
 

La gazza di Claude Monet.

Post n°2983 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da g1b9
 



  In queste settimane (sino al 14 febbraio) è aperta a Torino un mostra dedicata a Claude Monet: sono 40 opere che vengono dal Musée d’Orsay di Parigi, il museo che ha la più vasta raccolta di opere dell’artista che diede origine all’Impressionismo. Tra le opere prestate c’è questa stupenda tela, dipinta nel 1869 e intitolata La gazza.




  Oggi un piccolo studio su questa opera, che voglio condividere, se a qualcuno interesserà.
 La vera protagonista  di questa tela è senz’altro la neve: quella neve a cui gli artisti del passato raramente avevano dato spazio, relegandola tutt’al più a un’infarinatura delle cime sullo sfondo.
 Era stato Gustave Courbet,  campione del realismo francese, a metà ‘800, a fare della natura innevata il soggetto di numerose opere. Ma per quanto fosse  compiaciuto di quella sua novità, a Courbet non riuscì mai di esprimere l’incanto della neve. È una neve appesantita dal buio del bosco: la terra, le foglie, gli alberi schiacciano la neve, quasi spegnendone la luce. Con Monet invece avviene una sorta di improvvisa liberazione.
 Se guardiamo questo quadro ci accorgiamo che sostanzialmente è un monocromo bianco, interrotto solo da poche tracce marroni, degli esili tronchi di rami e della staccionata. Monet infatti intuisce che sono i bianchi ad accendere il bianco, con un effetto ottico abbagliante: basta controllare il contrasto che si crea tra la zona dell’ombra creata dalla staccionata e il campo in primo piano. L’ombra in realtà è bianca, ma sembra quasi essere stata intrisa di un blu che la rabbuia. In questo modo Monet ottiene il risultato di un bianco quasi abbacinante nella fetta di paesaggio più vicina a noi.
  A sorpresa scopriamo che c'è  il sole anche se è un sole che non c’è e non ci può essere, perché il cielo è intriso di bianco né più né meno della terra innevata. È un giorno gonfio di neve, sulla terra e nell’aria. Eppure Monet ci sorprende accendendo un sole imprevisto, e mettendo sull’asse dei suoi raggi anche la macchia scura della gazza che dà il titolo al quadro. È appoggiata su un rudimentale cancelletto, che richiama un pentagramma. Il sole, la gazza, il canto evocato: la bellezza di questo quadro è tutta in ciò  che non avrebbe dovuto esserci.

 
 
 

Un Kinder sorriso???

Post n°2982 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da g1b9
 

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Once in lifetime...

Post n°2981 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da g1b9
 

 

Le persone migliori sono quelle che entrano nella tua vita e  fanno sì che tu veda il sole dove una volta vedevi le nuvole; quelle che credono in te così tanto e allora anche tu incominci a credere in te;  le persone  migliori  sono quelle che ti amano, semplicemente perchè sei tu, le persone  che incontri una volta nella vita!

 Dipinto di Kate Louse Powell.

 
 
 

I migranti...e i barbari..

Post n°2980 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da g1b9
 

 L'ennesimo affondamento di un barcone al largo delle coste greche, mi ha fatto pensare a questo fenomeno migratorio, che pare non aver fine, impavidi di fronte alla brutta stagione ed alla morte, grandi e piccoli fuggono alla ricerca di qualcosa che forse non troveranno mai.
Un piccolo confronto  tra i migranti, che ogni giorni arrivano in Europa a migliaia, fuggendo da guerre e conquiste di fanatici con le invasioni dei barbari, mi dice che non è un fenomeno nuovo, ma un classico tra i corsi e ricorsi della storia, dalla quale dovremmo imparare. Invece non ci insegna granchè, ma ci dice che  siamo noi a doverci adattare ai cambiamenti globali che stanno sconquassando il mondo, dei quali  una componente è l'immigrazione. I nomadi dell'Asia per secoli sono stati popoli molto belligeranti, spostandosi  massacravano gli abitanti dei paesi vicini, che volevano conquistare, per  cui iniziarono le  migrazioni. C'era , nell'Europa centrale, a nord oltre il  Danubio , un popolo pacifico di contadini, i Goti. Quando intorno al 350 d.c  arrivarono  gli Unni,  nomadi delle steppe, che vivevano uccidendo e,saccheggiando come altri dopo di loro per secoli, intendendo gli Jong-nu, e i mongoli di  Gengis khan e  Tamerlano, i Goti fuggirono a sud in cerca di cibo. Fermati ai confini dell'Impero Romano, chiesero ed ottennero dall'imperatore Valente di potere entrare entro i confini, di passare il Danubio per poter vivere in un paese dove c'era prosperità, lavoro  e pace. Ecco la somiglianza colle bande di fanatici che in Africa ed in  Oriente non producono nulla oltre odio, guerre, massacri e saccheggi costringendo le popolazioni a chiedere accoglienza all'Occidente. In verità non chiedono, partono ed arrivano con ogni mezzo confidando nella civiltà di cui siamo portatori, che ci spinge all' accoglienza, mentre alcune nazioni quasi li invitano ; li accolgono, salvo poi pentirsene e cercare di rispendirli indietro, come stanno facendo ora alcun stati, creando un grande scombussolamento in Europa, dove paesi, come il nostro e la  Grecia hanno migliaia di km di confini incontrollabili. Non so se questo fenomeno farà riflettere coloro che vorrebbero anche la Turchia in Europa, paese dove c'è la libera circolazione dei cittadini. Se i flussi migratori dovessero continuare ancora a lungo, nei prossimi anni si formerebbe una comunità euro asiatica, dove le comunità islamiche modificheranno l'etnia e la componente religiosa. Nessuno sa prevedere il futuro, posso immaginare di tutto da un rinnovamento di cultura, forse anche ad un miglioramento dell'economia, ma nulla esclude che le intolleranze, già presenti ora, in ogni paese, possano crescere  e portare quindi a divisioni drastiche e conflitti. Tornando alla storia dei Goti, che ,fuggendo gli Unni , entrarono nell'impero Romano ben accolti, negli anni seguenti  ,sotto la guida di Alarico saccheggiarono Roma e quelli di Teodorico conquistarono  l'Italia

 

 
 
 
 
 

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