Sentimentalmente

Carnevale a Venezia!

  L'antica tradizione delle meravigliose  maschere veneziane, molte delle quali antiche di secoli, appartenenti a famiglie veneziane da sempre, rappresenta nel gusto, nell'eleganza , lo stile di un popolo che col bello, l'unicità, la grazia ed i colori convive da sempre. Col sole il Carnevale  di  Venezia è bellissimo, colla neve è uno spettacolo indimenticabile. Per me il più bel carnevale del mondo nella più bella città del mondo!

Feeling a feather...

 Voglio perdermi , anche solo un attimo, nell'immensità di un mondo fantastico, senza ali, aggrappata ad un refolo  di vento,una piuma che disegna nel cielo i riflessi delle nostre anime.

Parlando d'amore...

Alberoni ha definito l'amore "Il bisogno di stare
 con chi ti completa
." Veneziani scriveva "Beh, penso che quella
 sia solo una modalità dell'amare
. Si ama per bisogno di stare non con chi
ti completa ma con chi ti svuota
, ti fa sentire leggero e ti porta lontano
 da te, in volo, felice alienato.
O il contrario, non ami chi ti completa e
dunque ti dà le cose che tu non hai
ma chi ti somiglia, è complice, affine e
dunque ti raddoppia e non ti completa.
Per non dire le mille patologie dell'amore
che insieme ne fanno la fisiologia
: chi ama per dominare o per essere dominato,
 chi ama per fare del bene
o per farsi del male, chi ama per non
pensare o per gratitudine, chi ama per
sentirsi bambino e giocare in un mondo
parallelo e irreale...
È difficile ricondurre tutte queste patologie al desiderio di completarsi."


Sull'amore  si possono scrivere tante
cose amare(amare, abbreviativo di amarezza),
 la prima persona del verbo amare
coincide con un doloroso abboccamento ,(l'amo è un gancio letale).
L'amore è il passaggio piacevole
 da un'illusione a una delusione.
Alla fine penso che l'amore sia connessione:
ti collega al mondo e al sopramondo
tramite un altro.
Dall'iperuranio Platone e Steve Jobs
 mi danno ragione.

Il riflesso di una delusione...

 La malinconia abituale è la peggior specie di malinconia perchè rende coscienti che nulla è cambiato e che nulla cambierà mai. Ti fa sentire come se ogni cosa  ripiombasse di nuovo su di te e  tu fossi  tornato indietro là, da dove eri partito, pieno di speranze. Ora, ancora una volta, dovrai raccoglierne i cocci, ognuno dei quali sarà il riflesso di una delusione-

Roma Capitale dell'industria...

Sin da quegli antichi tempi, l'industria vera di Roma era la politica che offre, ai guadagni, scorciatoie molto più rapide che non il lavoro vero. E questa vocazione non è cambiata nemmeno ai giorni nostri.

    Indro Montanelli