Creato da OLLAG_A il 22/09/2008

IL GIRO DEL MONDO

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PATAGONIA ARGENTINA (1): Ghiacciaio Perito Moreno

Post n°202 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da OLLAG_A

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27.01.09
Partenza alle ore 08:00 (poteva mai essere più tardi?) e rientro in territorio argentino a El Calafate. Percorriamo la famosa Ruta 40, la strada che attraversa tutta la patagonia parallelamente alla Cordigliera delle Ande. Per lunghi tratti si presenta in modo deserta, sterrata e ancora in fase di ultimazione, l' unica costruzione che incrociamo è la doppia frontiera (cilena e argentina) dove svolgiamo le ormai consuetudinarie operazioni doganali. Stavolta il tragitto è alquanto “breve” (in totale sono circa 4 – 5 ore). All'arrivo alla fermata degli autobus, con grande sorpresa trovo ad aspettarmi il personale dell'ostello che con altrettanta “signorilità” mi paga anche la corsa in taxi (non per niente è classificato come il 3° miglior ostello del sud america). Fatto il chek-in prenoto l'escursione “BIG ICE” per il giorno dopo, che consiste nel trasporto nel parco nazionale “Los Glaciares”, il giro in barca e 3 ore di trekking sul ghiacciaio. Escursione vietata agli Over 65 e gli Under 8. In serata grigliata di carne organizzata in ostello che io da buon “carnivoro” non posso certo saltare, nel tavolo seduti con me ci sono: un 60enne motociclista dell'Alaska, un indiano, con la quale concordiamo di ri-incontrarci ad El Chalten, una spagnola e un americano... Scusate se ripeto spesso la provenienza delle persone che incontro, ma è solo per farvi capire che la bellezza di questo viaggio consiste anche nell'incontrare gente proveniente da tutto il mondo.... che spettacolo!!!!

28.01.09
Indovinate a che ora suona la sveglia?......ore 06:45. Mi preparo per l'escursione al ghiacciaio Perito Moreno. Nello zaino inserisco guanti, cappello, panini e una buona scorta di acqua. Per arrivare al ghiacciaio dalla città percorriamo circa 80 km, ma una volta sul posto lo spettacolo è fantastico, per quanto lo si possa vedere nelle foto, dal vivo è un'altra sensazione, 30 Km in lunghezza, 5 km in ampiezza e 60 m in altezza. Ciò che lo distingue dagli altri è la sua avanzata costante che provoca il distacco dalla parete di enormi iceberg con un esplosione di ghiaccio e acqua, e tutto questo grazie alla propria posizione geografica che ne genera l'avanzamento di circa 2 m al giorno. Ci imbarchiamo su un catamarano e arriviamo al rifugio dove ad aspettarci ci sono le nostre guide per il trekking sul ghiacciaio. Con la prima mezz'ora di camminata “terrena” raggiungiamo il campo base, qui ci distribuiscono i ramponi, ci spiegano le tecniche di base, il percorso da fare e alcune norme comportamentali (non temete, nulla di particolare). Con il gruppo di circa 12 persone, di cui 3 tedeschi, 1 svizzero, 7 argentini, proseguiamo per altre 40 minuti di cammino prima di iniziare la nostra cavalcata sul ghiacciaio. Per me che pratico la prima volta Ice-Trekking l'emozione è doppia, perchè ciò mi permette di vedere il ghiacciaio sotto un'altra prospettiva. Penso che le foto parlino da sole. Pausa pranzo sul ghiaccio e nonostante i tappetini il fondoschiena si è praticamente gelato. Stanchi, distrutti ma soddisfatti dopo circa 3-4 ore di ice-trekking rientriamo alla base con il giro in barca sotto il ghiacciaio, qui abbiamo la fortuna di vedere un lastrone di 40 metri staccarsi e provocare un rumore assurdo. Rientro in Ostello alle 19:00, doccia, bis di grigliata e poi letto.

29.01.09
Giornata dedicata alla programmazione dei giorni futuri: prenotazione autobus ed ostello per El Chalten, prenotazione volo per buenos aires e prenotazione autobus e aereo per le cascate di Iguazù. Domani si prosegue con tappa ad El chalten (n.b. Sul blog nella mappa sulla home page non è segnata dovete andare nell'itinerario dettagliato che trovate a sinistra nei “miei articoli”), qui altre due giornate di “hard” trekking e poi lascio la patagonia....CONTINUA

prossimo articolo: PATAGONIA ARGENTINA (2): Fitz Roy - Cerro Torre

 

 
 
 
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