Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 05/09/2017

 

Al Forum Ambrosetti, Di Maio ha giocato al gatto col topo

Post n°1620 pubblicato il 05 Settembre 2017 da r.capodimonte2009

Abbiamo ascoltato l’intervento di Luigi Di Maio al workshop Ambrosetti, e crediamo che sia meglio chiarire alcuni punti. E’ vero che il V-Presidente della Camera è andato a Cernobbio perché è “sempre meglio farsi conoscere”, piuttosto che restare isolati, magari temendo di essere “infettati” dai presenti? Ma chi erano i “presenti” tali che non avessero conoscenza della battaglie che il M5S sta conducendo in Italia? E qual’era, eventualmente, la reazione che si sarebbe dovuta aspettare da questo intervento?

Siamo più che certi che Di Maio sapesse già a monte l’inutilità di questa partecipazione, visto che si trovava tra i principali nemici giurati del movimento, di ogni razza, colore e tipologia; la dimostrazione sta tutta nel contenuto della prolusione, dove si parla soprattutto di “tecnologie”, di “europeismo”, di web, ma non si accenna minimamente a nessuno dei principali temi politici che sono la base della battaglia quotidiana dei grillini. Anche se il discorso “filo-europeista”, ad un certo punto è “franato” sulla frase “non chiederemo l’uscita dall’euro”, piuttosto paradossale, per chi da anni vorrebbe tenere un referendum sulla permanenza o meno dell’Italia nella moneta unica. Un’affermazione che ha basito il web, che in due giorni non ha azzardato un commento su questa vera e propria “uscita dalle righe”, secondo noi sbagliata. Mettere in dubbio una di quelle battaglie di principio che danno forza al movimento, forse a fini elettoralistici, significa insinuare confusione proprio nell’elettorato; e si finisce per imitare pedissequamente chi fa politica solo per vantaggi propri, e non del popolo!

Di Maio non è uno sciocco: sa fin troppo bene che la prossima legge elettorale sarà proporzionale, e che il M5S, ammesso e non concesso che vinca, non potrà mai governare da solo. Avrà bisogno, se non altro, dell’appoggio esterno di qualche altra forza politica, pur se limitata a determinati argomenti; come sa che in Italia il forum Ambrosetti è uno dei tanti appuntamento mondiali durante i quali sfila tutta la cupola massonica che conta: imprenditori, banchieri, burocrati, generali, politici di lungo corso; ma anche lobbisti, finanzieri creativi, mafiosi in doppio petto, e pregiudicati assolti da altri colleghi parlamentari collusi. E c’era bisogno di un’apparizione ufficiale (lui è il principale candidato premier), che desse il segno a costoro che il movimento c’è, e non ha paura di scendere nell’agone, anche se circondato da tante iene. Per questo erano scontate anche le reazioni: gelido distacco, applausi moderati, commenti critici, specie da parte dei grandi gruppi imprenditoriali, quelli che non solo hanno la coscienza sporca di aver ricevuto decenni di soldi pubblici, e di esserseli tenuti al caldo nei paradisi fiscali, mentre mettevano, d’accordo col sindacato, centinaia di migliaia di operai e impiegati in cassa integrazione; ma anche di aver ricevuto dalle banche, spesso senza alcuna motivazione, se non la corruzione, miliardi su miliardi, che poi le hanno fatte fallire.

E siamo più che certi che sono costoro ad avere più timore di tutti gli altri, che Grillo potrebbe essere effettivamente il loro ammazzasette! Ecco perché Di Maio è andato nella fossa dei leoni.

Poi, che questo giovanotto sia eccessivamente moderato, cioè sia una specie di Diderot, mentre Di Battista ci riconosca maggiormente in un  St. Just, se intendiamo parlare di rivoluzione, è un fatto: non crediamo che il giovane Alessandro si sarebbe mai sognato di scendere a Cernobbio, alla corte del globalismo e dell’alta finanza!

L’unico dubbio che resta è nel famoso motto popolaresco: chi frequenta lo zoppo impara a zoppicare. Sarebbe bene che il capi del movimento frequentassero molto poco questi “galantuomini”, perché soffrono di terribili malattie contagiose, specie per giovani virgulti politici. E restassero legati, sempre e dovunque, alla battaglie popolari, che sono le uniche in grado di salvare il nostro Paese. A meno che la massoneria, con tutti suoi figli e figliastri, si decida, un giorno, dopo il risultato elettorale a favore dei grillini, a cambiare aria, e tornare da dove è venuta!(ITALIADOC)

 

                                                                

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

acer.250iltuocognatino2karen_71diabolikas0m12ps12robert.sstaff.communityLibannawintour0Miele.Speziato0rossella1900.rlucylla_sdCWBriggsgiuseppisOsservatoreSaggio
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963