JUVENTUS

LA TRAGEDIA. Un grave lutto ha sconvolto la Juventus. Riccardo Neri (originario della provincia di Firenze) e Alessio Ferramosca (nato a due passi da Torino, a Moncalieri), due giovani promesse in forza alla squadra Berretti, rispettivamente portiere e centrocampista di 17 anni, sono morti in seguito a un incidente presso i campi del centro sportivo di Vinovo (dove solitamente si allenano le squadre bianconere) poco prima della consueta festa di Natale organizzata dalla società per brindare con gli Juventus Club Doc arrivati da ogni parte d’Italia. E così la festa si è trasformata in tragedia. Dalle prime ricostruzioni sembra che i due ragazzi siano annegati nella vasca artificiale (al momento gelata), profonda all’incirca 4 metri, che si trova al fondo dei campi di allenamento. La dinamica non è ancora del tutta chiara, ma dalle indiscrezioni filtrate è emerso che i due giovani, alla fine della seduta di allenamento, intorno alle 17.30, siano andati a recuperare i palloni in pantaloncini e per giunta sudati. Uno di questi era finito proprio nella vasca e uno dei ragazzi nel tentativo di prenderlo è finito all’interno.
L’altro cercando di salvarlo è stato trascinato dentro l’acqua gelata, che nel giro di pochi minuti ha stroncato la resistenza di Neri e Ferramosca.
A dare l’allarme la madre di Ferramosca, che aspettava il figlio fuori dal centro sportivo.
Gli altri giocatori e lo staff tecnico, insospettiti dall’assenza prolungata dei ragazzi, spinti dalle richieste della madre del giovane di Moncalieri, sono andati alla loro ricerca e quasi un’ora più tardi si sono resi conto che nella vasca c’erano dei palloni e quindi hanno pensato al peggio.
I SOCCORSI. Repentini sono giunti i soccorsi, ma sono serviti i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno estratto i corpi in ipotermia. Disperata la corsa in ospedale, al Cto il Ferramosca e al Molinette il Neri, con i medici che hanno tentato fino a tarda notte di salvare i due ragazzi con la rianimazione cardio-polmonare, in particolare il Neri. Alle 20.39 lo speaker dello stadio ha comunicato il rinvio della gara, fra lo stupore e lo sconcerto generale. Più tardi, prima ancora che dagli ospedali fosse ufficializzata la notizia del decesso, il direttore sportivo Alessio Secco con le lacrime agli occhi è giunto nella sala stampa dello Juventus per leggere il comunicato ufficiale con l’annuncio della doppia morte: «La Juventus Football Club annuncia la scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, due ragazzi della Berretti che hanno perso la vita a seguito di un incidente avvenuto nel centro di allenamento di Vinovo, in merito al quale le forze dell’ordine e la magistratura (che ha disposto il sequestro del centro sportivo, ndr) stanno facendo accertamenti. La società e tutti i tesserati partecipano al dolore delle famiglie dei due ragazzi, entrambi diciassettenni. In considerazione di questo grave lutto, la Juventus ha chiesto alla Lega Calcio e al Cesena il rinvio della partita. Non mi fate domande, non ho niente da dire, non me la sento». .
Gelido il commento di Michelangelo Rampulla, che conosceva bene il portiere: «Seguivo Neri da diversi mesi, era un giovane di grandissime promesse. L’anno prossimo avevo pensato di farlo allenare con la prima squadra. E’ una tragedia che ci colpisce tutti». Stravolto il presidente del Cesena Lugaresi: «Siamo venuti a Torino per giocare una partita ed invece torniamo a casa con la morte nel cuore». La tragedia di ieri sera non fa altro che aumentare la maledizione della squadra Berretti della Juventus. Lo scorso anno, subito dopo la vittoria del titolo italiano, era morto un altro giovane calciatore bianconero, l’attaccante barese Francesco Gesualdi, vittima di un incidente stradale.  
RICCARDO NERI portiere fan di Buffon, abitava a Catignano, nel comune di Gambassi Terme. Era cresciuto nelle giovanili del Castelfiorentino, dove il padre ha ricoperto funzioni di dirigente e lo scorso anno era passato alla Juventus, con la quale aveva subito vinto il titolo italiano allievi (allenatore Storgato) battendo in finale la Fiorentina. Poi il passaggio nella formazione Berretti. Domani avrebbe compiuto 17 anni.
ALESSIO FERRAMOSCA, torinese, grande tifoso bianconero, aveva 17 anni, come il suo amico e compagno di squadra Riccardo Neri. Era arrivato alla Juventus l’estate scorsa. Società di provenienza: Atletico Mirafiori Torino. Erano bastati quattro mesi di esperienza nella Berretti bianconera per entusiasmare Alessio, il cui idolo era Pavel Nedved. E del grande campione ceco, Ferramosca sognava di ricalcare le orme. 
LE REAZIONI. Il viso è rigato dalle lacrime, la bocca impastata dal dolore, un inserviente che vive la Juve come una seconda pelle da oltre 40 anni urla la sua disperazione: «Sono morti i ragazzi, sono morti i ragazzi». Conferma e legittima così quell'atmosfera da tragedia che nell'aria dell'Olimpico aleggiava già dalle 20.20 quando, in un rincorrersi frenetico di voci e controvoci, si era intuito che qualcosa di grave era accaduto e che di Juve-Cesena non importava più nulla. Non si sarebbe giocata, annientata dalla tristezza. Sono le 20.39 quando lo speaker dà forza ufficiale alle parole soffertissime di quell’inserviente che ha già vissuto le tragedie bianconere di Armando Picchi, dell'Heysel, di Scirea e di Fortunato. Dall'altoparlante si sottolinea che per un grave incidente che ha colpito la società le squadre non scenderanno in campo.
Diventa così ufficiale che due ragazzi 17enni della Berretti juventina, il portiere Riccardo Neri e l'attaccante Alessio Ferramosca sono annegati proprio nel laghetto artificiale della nuova casa della Juventus, il centro sportivo Vinovo a una decina di chilometri dallo stadio. Sugli spalti i primi segnali che qualcosa non quadrava erano arrivati alle 20.20, quando la Digos è entrata sul terreno di gioco, nessun giocatore aveva iniziato il riscaldamento e gli spettatori alle biglietterie venivano rimandati a casa mentre a bordo campo i dirigenti di Juve e Cesena parlavano fitto fitto. La società juventina fa sentire la sua voce con poche battute alle 21.22: è il direttore sportivo Alessio Secco che comunica la tragedia, anticipando che non risponderà a nessuna domanda. Sottolinea così che il club bianconero partecipa al dolore delle due famiglie e che per il grave lutto ha già chiesto alla Lega e al Cesena il rinvio della partita. Il pallone ovviamente smette di rotolare e la gara si dovrebbe recuperare tra il 14 e il 21 gennaio, probabilmente la sera di martedì 16. Intanto i tifosi a capo chino stanno sfollando dallo stadio. Pochi minuti prima, all'annuncio ufficiale del dramma, la curva dei padroni di casa aveva ammainato le 13mila bandierine che sarebbero dovute servire per una gioia popolare, facendo sentire tutto il proprio affetto e solidarietà al club prediletto. Negli spogliatoi il consigliere di Lega, e presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi, ha appena ricevuto al cellulare le chiamate di Antonio Matarrese, del patron del Bologna Alfredo Cazzola e scoppia in lacrime mentre spiega (sempre telefonicamente) al massimo dirigente del Rimini, Vincenzo Bellavista, cosa è successo. «E' una tragedia immane — dirà poi Lugaresi —, mi è stata comunicata dal direttore sportivo juventino Secco appena sono arrivato allo stadio. Noi lavoriamo da sempre col settore giovanile, è la nostra forza, possiamo capire il dramma della Juve». (Il Giorno)
LA PROCURA EMETTE 5 AVVISI DI GARANZIA.   L'amministratore delegato della Juventus Jean Claude Blanc, l'amministratore delegato della Semana (societa' che gestisce l'impianto di Vinovo) Opezzi, l'allenatore della squadra Berretti Schincaglia, l'allenatore dei portieri Frison e il responsabile risorse umane della Juventus Alessandro Sorbone (in qualita' di datore di lavoro dei due giovani) sono stati raggiunti da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sull'incidente nel quale sono morti ieri i due diciassettenni del settore giovanile della Juventus a Vinovo (TO), annegati dopo aver tentato di recuperare un pallone finito in un lago di raccolta delle acque piovane. Nell'inchiesta si ipotizza il reato di omicidio colposo. Dalla societa' bianconera si sottolinea che si tratta di un atto dovuto per l'accertamento delle eventuali responsabilita' dell'accaduto.
IL CORDOGLIO DEL MONDO DEL CALCIO. Dopo il grave lutto che ha colpito la Juventus e le famiglie dei due giovani "Berretti" della società bianconera, sono arrivate immediate le manifestazioni di cordoglio da parte di tutto il mondo del calcio.
Oggi e domani verrà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi per ricordare i giovani bianconeri. Un comunicato è apparso sul sito dell'Inter pochi minuti dopo la tragedia: "Il presidente Moratti e tutta L'Inter sono vicini alla Juventus e alle famiglie colpite dal lutto". Anche il Milan ha manifestato il suo cordoglio: "La società abbraccia con affetto le famiglie dei due ragazzi coinvolti nell'incidente del centro sportivo di Vinovo". La Federcalcio ha immediatamente disposto che in tutte le gare di A e B si osservi un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dei due "Berretti" bianconeri. E' stata poi la volta del Ministro Melandri che ha manifestato il suo affetto: "Esprimo il mio più profondo dolore per la tragedia avvenuta presso il centro sportivo della Juventus che ha spezzato la vita di due giovanissimi calciatori - ha commentato - In queste ore di dolore sono vicina alle loro famiglie e alla società". La Fiorentina ha espresso il suo cordoglio alla società bianconera: "Siamo vicini in questo momento di profondo dolore alla Juventus F.C. e alle famiglie colpite dal gravissimo lutto".
JUVE IN CAMPO DOPO LA TRAGEDIA. Il giorno dopo la tragedia che ha visto la morte di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, la Juve è tornata al lavoro. Il centro sportivo di Vinovo è stato posto sotto sequestro dalla magistratura torinese, i bianconeri si sono trasferiti allo stadio Olimpico, dove si alleneranno anche domenica. Due ore scarse di lavoro per i ragazzi di Deschamps, che hanno ricevuto la visita del presidente Giovanni Cobolli Gigli e dell’ad Jean-Claude Blanc. I due dirigenti hanno seguito parte dell’allenamento, poi si sono recati a Moncalieri, nel pensionato dei giovani della Juventus, per parlare con i ragazzi, ovviamente sconvolti dalla tragedia che ha coinvolto nella serata di venerdì i loro compagni. All’allenamento bianconero erano tutti presenti, tranne gli infortunati di lungo corso Tudor e Legrottaglie. Mancava anche Marchionni, mentre Giannichedda ha lavorato a parte per il protrarsi di un problema al polpaccio. Per gli altri lavoro sulla tattica e sui tiri, poi il mister ha organizzato delle partitelle a tre quarti campo, provando quella che sembra dovesse essere formazione prevista per l’anticipo (annullato) con il Cesena. Chiellini è stato schierato da centrale, mentre Kovac ha giocato tra le riserve, così come Valeri Bojinov, che in attacco ha fatto spazio a Palladino. Nel frattempo la magistratura ha posto, come detto, sotto sequestro il centro sportivo di Vinovo. Certamente nei prossimi giorni resterà inaccessibile la zona attorno al laghetto artificiale dove si è consumata la tragedia, mentre il resto dell’area dovrebbe tornare a disposizione per gli allenamenti già da lunedì. Su quest’ultimo punto manca ancora una conferma ufficiale della società bianconera.
IL DOLORE DI DEL PIERO. Una grave perdita ha colpito ieri tutti noi alla Juventus, una tragedia appresa mentre ci trovavamo già all'Olimpico per la gara contro il Cesena, e che lascia me personalmente e tutta la squadra senza parole: al centro sportivo di Vinovo hanno perso la vita Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, due giovani diciassettenni della Beretti. Esprimo le mie più sentite condoglianze e mi unisco al dolore immenso delle famiglie dei due ragazzi, con i quali proprio pochi giorni fa avevamo festeggiato alla cena natalizia della Juve, e sono vicino ai loro compagni di squadra. La partita contro il Cesena é stata doverosamente rimandata in data da definire.