ALTRI DUE PUNTI BUTTATI VIA CARO RANIERI, NON CI SIAMO!
I bianconeri incappano nell'ennesimo deludente pareggio stagionale e rischiano di essere risucchiati in classificati da Milan e Fiorentina. Come al solito la squadra regala il 1° tempo agli avversari e prova a far sua la partita solo nella ripresa. Del Piero e Iaquinta sfiorano ripetutamente il gol, ma Sereni fa i miracoli. Annullato gol a Palladino. Buffon spettatore. I bovini pericolosi solo su una punizione di Rosina. Nel finale Nedved prende Comotto per i capelli e viene cacciato. Salterà la Fiorentina con Zanetti e Chiellini, tutti squalificati. Ranieri rassicura: "Stiamo bene, nessun calo". Polemiche arbitrali, il sospetto dei tifosi: "Quando la Juve è stata danneggiata i guardalinee designati erano sempre gli stessi. Così a Roma, Napoli, Reggio..."
LA COREOGRAFIA PER IL DERBY REALIZZATA IERI DELLA CURVA SUD SCIREA:
"DA SEMPRE NEL CIELO DI TORINO BRILLA SOLO IL POTERE JUVENTINO"
IL TABELLINO DELLA PARTITA - Serie A TIM 2007/08 - 6ª giornata di ritorno. Torino, stadio Olimpico. Martedì 26 febbraio 2008, ore 20.30. JUVENTUS-TORINO 0-0
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Palladino (18’ st Nocerino), Camoranesi, Sissoko, Nedved; Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Belardi, Birindelli, Grygera, Stendardo, Salihamidzic, Tiago. All. Ranieri.
TORINO: Sereni; Comotto, Di Loreto, Natali (27’ pt Dellafiore), Pisano; Diana (2’ st Rosina), Grella, Barone, Paolo Zanetti; Recoba (36’ st Lanna); Stellone. A disposizione: Gomis, Lanna, Corini, Di Michele, Ventola. All. Novellino.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna. ESPULSI: 47’ st Nedved. AMMONITI: 10’ st Chiellini, 14’ st Recoba, 15’ st Palladino, 26’ st Pisano, 26’ st Nocerino, 31’ st Dellafiore.
ZERO GOL, MILLE EMOZIONI - La Stampa - Soltanto un episodio ci ha fatto rivivere i derby di altri tempi, le partite infuocate della nostra giovinezza ed è accaduto nel finale quando Pavel Nedved ha preso per i capelli Comotto, in uno dei suoi raptus che non sappiamo più quanto siano genuini e quanto invece dettati dalla necessità di prendersi una giornata di squalifica e di riposo. E’ stato l’unico atto di tremendismo (sbagliato) in un match in cui la Juventus è stata un pochino più pericolosa del Toro (nella seconda parte) e che si è concentrato in due calci di punizione, di Del Piero al 23’ e di Rosina al 28’ della ripresa, uno parato spettacolarmente da Sereni e l’altro stampato contro la traversa con Buffon fermo.
E’ poco, o comunque non è molto lo 0-0 e, se ci si ricorda che anche all’andata questo sarebbe stato il risultato senza la zampata di Trezeguet a tempo scaduto, ci accorgiamo quanto i derby assenti da Torino da quattro anni, avrebbero potuto mancare anche per il quinto senza offesa per gli dei del calcio. L’unico personaggio che ne esce a tinte forti è stato l’arbitro Rizzoli, arrivato da Bologna come i ragazzi del ‘99 mandati al fronte dopo Caporetto e invece ha salvato la pellaccia e restituito un minimo di credibilità alla sua categoria. Due sono state le mosse sussurrate alla vigilia e alle quali si guardava con una certa incredulità. La più clamorosa è stata la rinuncia a Rosina per fare spazio a Recoba. Il talentino simbolo del nuovo Toro è andato a sbattere contro le convinzioni di Novellino a corrente alternata: in questi giorni il tecnico si è accorto che il suo capitano tiene troppo la palla e gioca più per sè che per la squadra, di qui la decisione di tenerlo fuori mentre fino a qualche settimana fa sembrava che la formazione granata si componesse di Rosina e altri dieci. La disposizione tattica comunque è stata nitida e collaudata, mentre Ranieri ha stravolto i canoni e ha osato schierare un centrocampo con tante mezze punte e un solo interditore, il povero Sissoko che ha la fisicità per contrastare un po’ ovunque ma anche due piedi con cui all’Ikea ci costruiscono i salotti Ullevalla. Partendo da questa constatazione Ranieri, con Zanetti squalificato, ha messo al fianco dell’africano ex del Liverpool, Camoranesi per avere qualcuno che sapesse dove mandare il pallone. Queste le intenzioni, poi il gioco è andato da sè mostrando per tutto il primo tempo due facce: una brutta e una pessima, senza emozioni. Il brivido lo forniva al 26’ un uscita scomposta di Sereni che franava su Natali e gli assestava una ginocchiata involontaria alla testa. Il difensore perdeva conoscenza e finiva in ospedale. Il Toro che fino a quel momento aveva giocato un filo meglio della Juve, entrava in difficoltà, quasi patisse la mancanza del suo stopper. I granata sfruttavano la loro corsia di destra, perchè Nedved si accentrava e lasciava Molinaro solo a difendere su Diana e Comotto. Un fuorigioco molto dubbio aveva fermato Recoba, solo davanti a Buffon, ma sarebbe stata l’unica occasione per il Toro nonostante lo sbattersi di Stellone. Ranieri dovrà però lavorare sull’applicazione dell’offside: a Reggio Calabria ha preso il gol di Brienza per il movimento sbagliato di Chiellini, ieri senza la svista del guardalinee ne avrebbe subito un altro e in un paio di occasioni i granata non hanno sfruttato la mala disposizione dei difensori bianconeri. Recoba faceva il paio con Del Piero, lo si vedeva solo sulle punizioni e quelle dell’uruguaiano sbattevano tutte contro la barriera. Nella Juve spariva in fretta Palladino, la cui unica nota di colore erano le scarpe gialle, e il buio si illuminava della caparbietà di Iaquinta, novanta chili di rompiballe all’inseguimento anche dei palloni più disperati. Il suo colpo di testa al 27’ determinava la prima parata del match. Sereni, che vedremmo bene nel gruppo dei portieri per gli Europei, pensando quali alternative ci sono a Buffon, sarebbe poi diventato protagonista nella ripresa quando la Juve avrebbe preso più consistenza e giocato con più pericolosità, soprattutto sulla destra, dove si infilavano Del Piero e Zebina. Alex faceva le prove del gol. Al 16’ quasi beffava Sereni con un tiro basso e centrale che sgusciava sull’erba, al 23’ costringeva il portiere a un volo spettacolare con una punizione nell’angolo alto. Più tardi un suo tiro cross smanacciato da Sereni sarebbe diventato pericolosissimo a due metri dalla porta, senza la prontezza di Grella nel mandare in angolo. Novellino intanto aveva spedito in campo Rosina al posto dell’infortunato Diana. Con lui si vedeva una punizione come Dio comanda, anche se immaginiamo le bestemmie dei granata nel vederla stamparsi contro la traversa. La Juve capiva che i rischi erano ancora dietro l’angolo, benchè in quel momento spingesse per vincere. E un po’ alla volta il match si spegneva, ammesso che si sia mai acceso.
RANIERI: "NON C'E' CALO, STIAMO BENE. NEDVED NON DOVEVA FARE COSI'" - Repubblica - Promosso Rizzoli, bacchettato Nedved. Dopo i giorni di fuoco delle polemiche, Ranieri loda l´arbitraggio («Molto bene Rizzoli, la sua direzione è stata ottima») e critica invece il comportamento del suo giocatore espulso: «Pavel si sarà sentito le mani addosso, ma non doveva reagire, proprio davanti all´arbitro: io ho bisogno di tutti in questo momento». Il tecnico, che sfiora il tema della lettera alla Figc «La condivido in pieno, questa è una società solare», non vede un ridimensionamento dopo le ultime uscite: «Non c´è un calo, stiamo bene fisicamente». Delusione e fair play: sulla faccia di Chiellini tutte le sensazioni di una Juve in frenata nelle ultime due partite: «Mi dispiace, perché c´è Inter-Roma, e questo derby è un´occasione mancata. Tra sabato e martedì potevamo fare sei punti, peccato. Col Torino siamo partiti contratti, nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasione, potevamo sfruttare meglio i calci piazzati, ma tutto sommato il risultato è giusto perché i granata hanno giocato bene». Nel Torino il primo pensiero è per Natali, uscito a metà del primo tempo dopo uno scontro con Sereni in uscita alta: per lui, ricoverato alle Molinette per accertamenti, un trauma cranico dopo aver perso conoscenza. Poi la solita gara a chi espone la coreografia più bella: splendida quella granata, con quel Toro che scende dall´alto per riempire tutta la Maratona. E giù gli applausi, forse anche da quella parte più pacata della tifoseria avversa. In curva Scirea invece spicca le banda di azzurro luccicante oltre ad un grande bandierone centrale con tanto di marchio societario. Ma il più atteso della serata, con tutti gli occhi puntati addosso, era il bolognese Nicola Rizzoli, l´arbitro, che sulla schiena portava il peso delle polemiche degli ultimi giorni. I ventidue in campo lo aiutano, tanta sportività e pochi interventi da censurare. E soprattutto, per una volta, calcio quasi all´inglese, molto lottato ma poco protestato. Dopo gli incidenti e gli arresti dell´andata tutto scorre liscio come l´olio. La marcia di avvicinamento organizzata dai tifosi granata, ieri nominalmente in trasferta, parte dal "tempio" del Filadelfia e arriva fino alla Maratona senza il minimo incidente. Un solo arresto: Fabio Franzè, 26 anni, tifoso bianconero che ha fatto sfoggio di intelligenza scagliando una bomba carta verso le forze dell´ordine. Aveva appena finito di scontare la diffida di tre anni, ora il rosso dai campi di calcio si prolungherà.
IL RIMPIANTO DI RANIERI: "CI E' MANCATO ZANETTI" - La Stampa - Due pennellate. Prima Del Piero, poi Rosina. Due punizioni meravigliose nel cuore del secondo tempo, ma la tela del derby è rimasta in bianco. Uno spettacolo fuori dal campo, un po’ meno dentro. Ne è convinto anche Claudio Ranieri, che riparte con un punticino alla rincorsa del posto in Champions League dopo aver stupito tutti con effetti speciali di formazione: Camoranesi in mezzo e Palladino in campo insieme con Del Piero e Iaquinta. «Non è stato un gran bel derby dal punto di vista tecnico - spiega l’allenatore bianconero al fischio finale -, ma tutto il resto è stato all’altezza. Ambiente, atmosfera e due squadre che hanno provato a vincere. Il risultato è giusto, come giusto sarebbe stato anche il pareggio all’andata e io allora l’avevo detto. A noi è mancata solo la giocata decisiva, l’ultimo passaggio, qualche episodio favorevole. Per il resto abbiamo dimostrato di esserci e di stare bene fisicamente. Camoranesi centrale? Mauro ha grande qualità, alla fine gli ho fatto fare anche il trequartista. Palladino? L’ho visto bene, ha sofferto il fatto che spesso sulla fascia l’abbiamo lasciato solo». Né vincitori né vinti, dunque, tutto è filato via liscio tranne quella reazione di Nedved proprio sui titoli di coda. Capelli tirati a Comotto, tornato capitano granata, ed espulsione inevitabile. «Peccato, Pavel ha sbagliato. Si è sentito mettere le mani in faccia, ma non doveva reagire proprio sotto gli occhi dell’arbitro». E ora sono dolori. Domenica all’Olimpico arriva la Fiorentina e Ranieri dovrà fare a meno di tre pedine fondamentali: oltre al ceco, sarà squalificato Chiellini, ammonito, che si aggiunge al già appiedato Zanetti. «Faremo di necessità virtù - chiude il tecnico bianconero -, è lo spirito della Juve: chi entra fa sempre bene. Prendete Sissoko, per esempio: la sua prestazione mi ha soddisfatto, si sta ambientando. Abbiamo giocato bene, soffrendo solo un po’ sulla nostra fascia sinistra la spinta di Comotto e Diana. Mi sta bene che Pavel ogni tanto si accentri, ma nell’intervallo gli ho detto che qualche volta largo ci deve pur stare...». Sull’episodio che ha incendiato il finale di gara intervengono anche i giocatori, che difendono il ceco a spada tratta. Parte Iaquinta: «L’espulsione di Pavel è un vero peccato - spiega il bomber al rientro dopo la lombalgia -. Ha sbagliato a reagire, ma nello spogliatoio ci ha detto che si è sentito toccare e che vorrebbe più rispetto. È stato il mio primo derby, una grande emozione, peccato solo non essere riusciti a vincere. Ora con la Fiorentina ci servono tre punti, avremo assenze importanti ma anche loro dovranno fare a meno di Mutu». Poi tocca a Camoranesi: «Non se ne può più di questi episodi stupidi che ci condizionano, noi al contrario di altre squadre abbiamo obiettivi importanti e vogliamo arrivare secondi. Anche se stasera non tiferemo certo per l’Inter contro la Roma... Pavel è un giocatore importante e con la Fiorentina ci mancherà. Questa per noi è un’occasione persa anche se abbiamo giocato bene e dobbiamo continuare su questa strada». Chiude Chiellini, sempre più autoritario al centro della difesa: proprio per questo la sua assenza si farà sentire domenica contro i viola. Lui la mette in battuta: «Pavel? Gli avversari gli tirano tante di quelle volte i capelli che forse, per una volta, si è voluto vendicare. A parte gli scherzi, io ho visto una bella partita, giocata a viso aperto. Ci dispiace non aver vinto, perché un punto in due partite è un bottino insoddisfacente, considerando che a Reggio dovevamo vincere. La mia ammonizione era inevitabile, Rosina mi era scappato e non potevo fare altro che fermarlo in quel modo».
CHIELLINI IL MIGLIORE IN CAMPO: "RISULTATO GIUSTO" - Corriere dello Sport - Giorgio Chiellini è stato scelto come migliore in campo e ancora una volta sul terreno di gioco ha dimostrato di essere un elemento dal grande valore tecnico-atletico: grande corsa, grande aggressività, ma anche tanta qualità. Alla fine però il pareggio è stato giusto e Chiellini non può far altro che sottolineare questo aspetto pur rimarcando come una vittoria sarebbe stata fondamentale in vista della corsa al secondo posto. Ora la Roma ha la possibilità di mettere più al sicuro la seconda posizione: «Ci dispiace non aver centrato la vittoria, ci tenevamo molto, ma anche loro hanno giocato bene e hanno meritato. Abbiamo avuto qualche occasione, però alla fine il risultato è giusto perché anche loro hanno fatto un’ottima partita. Dispiace, perché sia sabato che oggi potevamo fare di più. Ci metteremo sotto da domani, perché domenica abbiamo una partita molto importante. Peccato per quel cartellino giallo, ma in quel momento dovevo fare fallo. Ci tenevo a giocare contro la Fiorentina, mi dispiace che non ci sarò, ma sono sicuro che i miei compagni si faranno valere».
ZEBINA CRITICO: "MOMENTO DIFFICILE, BISOGNA REAGIRE" - Corriere dello Sport - «Potevamo vincere, ma potevamo anche perdere». È critico Zebina. La sua Juventus nel derby non gli è piaciuta: «Abbiamo fatto un brutto primo tempo - ha detto il difensore bianconero - abbiamo fatto il gioco del Torino. Poi nel secondo tempo siamo migliorati. Non si può dire che stasera meritavamo di vincere. Il problema è che abbiamo preso solo 1 punto in 2 partite e contro la Fiorentina dobbiamo vincere per forza per lottare per il secondo posto. Abbiamo delle assenze pesanti, per una partita decisiva. Sono momenti difficili in cui vediamo se il gruppo regge. IlTorino è stato pericoloso. Hanno preso la traversa, un paio di volteRecoba è partito da solo e poteva finire peggio. Siamo stati bravi a contenerlo».
CAMORANESI: "UN'OCCASIONE PERSA" - Corriere dello Sport - «Un'occasione persa». Non è contento Mauro Camoranesi. Perché il derby andava vinto, e perché un punto in due partite è un bottino che non si può permettere la Juve che punta al secondo posto: «Noi ci abbiamo provato, gli altri no - ha detto il centrocampista - Nei primi 25' non avevamo ritmo per mettere in crisi il Toro, poi abbiamo creato superiorità. Ci è mancato il gol. Occasione persa, ma ci abbiamo provato e stiamo a posto con la coscienza. Se la Roma perdesse punti non sarebbe male. Anche perchè a noi interessa il 2 posto e niente altro. Il terzo e quarto sarebbero inutili». Come ha visto l'arbitraggio di Rizzoli?: «Ha fatto un'ottima partita. Ma mi dispiace per Nedved. Perché è un giocatore fondamentale per la Juve ed è stato un episodio stupido che ci condizionerà».
ALESSIO SECCO: "RESTARE ALLA JUVE? I MATRIMONI SI FANNO IN 2" - calciomercato.com - "Pierpaolo Marino alla Juve? Non spetta a me dire ciò che sarà. Di certo, mi fa piacere essere accostato ad una società gloriosa come il Genoa. Spero di poter restare a lungo alla Juve, ma i matrimoni si fanno in due. Gerrard? In questo momento non sembra giusto parlare di mercato. La Juve ha le idee chiare sui rinforzi per la prossima stagione, dire che Gerrard sia un calciatore molto forte equivale a scoprire l’acqua calda. Amauri? E’ ovvio che farebbe comodo a ogni allenatore."
LE PAGELLE BIANCONERE - La Stampa - Le pagelle dei giocatori della Juventus.
Buffon 6 SPETTATORE. Nel primo tempo, nessun oggetto volante attraversa il suo spazio aereo, così gli basta tenere il radar acceso sulle punizioni e i calci d’angolo di Recoba. L’allerta non gli basta nella ripresa, quando resta immobile sul pallone che Rosina gli stampa sulla traversa.
Zebina 6 SBALLOTTATO. Pisano e Zanetti l’assaltano e lui, in un paio di occasioni, ne perde le tracce in prossimità del fondo. Ha l’attenuante di essere, per lunghi tratti della partita, l’unico impiegato bianconero nel settore destro, perché Palladino s’avvista di rado.
Legrottaglie 6 ELEGANTE. Avendo nel quartiere, già colleghi che sparano il pallone a miglia di distanza, cerca di calibrare ogni giocata che si ritrova sui piedi, anche se a volte, per eccesiva cura, rischia un po’ troppo. Non sempre, da comandante delle retrovie, allinea con precisione la linea del fuorigioco.
Chiellini 7 DIROMPENTE. Tappa tutti i buchi con la solita fisica irruenza, ma correttamente. Al 40’ del primo tempo, con una gran chiusura in scivolata, trancia via il pallone dai piedi di Stellone, che era scappato via a Legrottaglie.
Molinaro 6 DISCONTINUO. Sul fronte offensivo, comincia meglio di altre volte, ma poi toppa qualche appoggio. Certo, il continuo accentrarsi di Nedved lo lascia spesso da solo sull’autostrada di sinistra, dove Comotto e Diana viaggiano parecchio.
Palladino 5 UFO. Qualcosa di buono, lo mette insieme dopo un paio di minuti, poi nonostante le scarpe di Cristiano Ronaldo s’eclissa, divorato dal nemico e da una leggerezza d’animo che non rende onore al talento di cui dispone. Troppi appoggi sballati, e uno sparo (seppure in fuirigioco) ciccato malamente. Nella ripresa, si tuffa oltre Pisano, beccandosi il giallo per simulazione (dal 18’ st Nocerino 6,5: corre e attacca).
Camoranesi 6,5 ATIPICO. Con il metronomo di professione squalificato (Zanetti) e quello estivo quasi rottamato (Tiago), Ranieri gli affida tempi e piani d’attacco. A lui, che nella terra di mezzo, finora aveva giocato due tempi: la ripresa di Udine, e metà partitella di Villar Perosa, ad agosto. Indirizza molti palloni, alcuni pure non banali, ma non pesca l’invenzione.
Sissoko 6 IMPRECISO. Sull’applicazione e la dedizione alla causa, nulla da dire, ma le pedate, anche a media gittata, sono spesso imprecise.
Nedved 5 ESAGITATO. Si muove moltissimo, pure sbattendosi, ma questa volta quel che resta sul campo è meno consistente di ciò che appare. E alla fine, si fa cacciare, in un impeto infantile (tira i capelli di Comotto sotto il naso di Rizzoli) e censurabile.
Iaquinta 6 LAVORATORE. Primo assalto juventino (al 27’ pt, testata deviata da Sereni) e molto sbattimento per inseguire i pochi palloni che capitano davanti.
Del Piero 6,5 CRESCENTE. Avviamento fiacco, senza incidere sul copione, ripresa da più pericoloso dei suoi: rasoterra che sta per forare Sereni (7’ st) e proiettile su punizione, che il portiere granata disinnesca solo nei pressi dell’incrocio.
Ranieri 6 CORAGGIOSO. Non avendo il tridente (come contro la Roma), s’inventa un centrocampo arrembante, almeno sulla carta: Camoranesi nel mezzo a guidare e Palladino (era la speranza), sulla destra a guastare. Qualcuno, però, sul prato l’ha tradito.
TIFOSI JUVE, QUEI GUARDALINEE... - Ansa - Nei 3 incontri con le sviste giudicate piu' evidenti i guardalinee erano sempre gli stessi. Lo sottolineano i tifosi della Juve in un blog. Non accenna a placarsi l'ira dei sostenitori bianconeri per i torti subiti dalle terne arbitrali. E lo dimostra quanto fatto notare sul web: erano sempre Faverani e Stefani i guardalinee di Roma-Juve (2-2), gol di Totti in fuorigioco, Napoli-Juve (3-1), due rigori inesistenti per il Napoli, e in Reggina-Juve (2-1), contestato rigore al 93' per i calabresi.
SOSPETTO SUFFRAGATO DAI FATTI - di JNCPS (utente j1897.com) - Premesso che non sono ne un Moggiano ne un Cobolliano ma una persona che ama la Juve, mi sono preso la briga di vedere chi fossero i quattro designati nelle partite più contestate dalla Juve. Il risultato è questo:
3 giornata Juventus - Udinese
Farina arbitro
Lanciano - Ayroldi S. guardalinee
Brighi IV uomo
4 giornata di andata
Roma - Juventus
Morganti arbitro
Faverani - Stefani guardalinee
Gava IV uomo
9 giornata di andata
Napoli - Juventus
Bergonzi arbitro
Stefani - Faverani guardalinee
Ayroldi N. IV uomo
11 giornata di andata
Juventus - Inter
Rocchi arbitro
Biasutti - Lion guardalinee
Girardi IV uomo
12 giornata di andata
Parma - Juventus
Gava arbitro
Copelli - Stagnoli guardalinee
Pierpaoli IV uomo
18 giornata di andata
Catania - Juventus
Rocchi arbitro
Copelli - Stagnoli guardalinee
Herberg IV uomo
19 giornata di andata
Juventus - Sampdoria
Saccani arbitro
Rossomando - Strocchia guardalinee
Scoditti IV uomo
5giornata di ritorno
Reggina - Juventus
Dondarini arbitro
Faverani - Stefani guardalinee
Herberg IV uomo
Poi però mi sono chiesto ma la classifica prima delle designazioni?
Eslcudendo le altre ma solo le prime tre viene fuori questo risultato:
Giornata____Inter____Roma____Juventus
1____________1_______3____________3
2____________4_______6____________6
3____________7_______9____________6
4____________8_______10____________7
5____________11_______11____________10
6____________14_______11____________13
7____________17_______14____________14
8____________20_______15____________17
9____________21_______18____________17
10____________24_______21____________20
11____________25_______22____________21
12____________28_______25____________22
13____________31_______28____________25
14____________34_______31____________26
15____________37_______32____________29
16____________40_______33____________32
17____________43_______36____________35
18____________46_______39____________36
19____________49_______42____________37
1r____________50_______45____________40
2r____________53_______45____________41
3r____________56_______48____________44
4r____________59_______48____________47
5r____________60_______51____________47
Io sono arrivato alle seguenti conclusioni:
1)La coppia di guardalinee Faverani - Stefani sono presenti in tutte le partite in cui la Juve ha perso per nette decisioni arbitrali sfavorevoli
2)Ogni volta che ci sono state contestazioni la Juve era ad un punto dalla seconda posizione
3)In quasi tutte le partite almeno uno dei quattro componenti la quaterna è presente
4)L'unica partita in cui la Juve non ha problemi con la coppia famigerata è con l'atalanta alla 15 giornata di andata e questi sono i quattro arbitri:
Juventus - Atalanta
Orsato arbitro
Faverani - Stefani guardalinee
Romeo IV uomo
Ma in questo caso alla 14 giornata la Juve è a 5 punti dalla roma seconda
Ora io vi chiedo è casualità è un piano ben mirato? Cambiano gli arbitri ma in realtà almeno uno della quaterna c'è sempre o quasi.
TOTTI ATTACCA: "LA SOLITA JUVE". COBOLLI REPLICA: "SI SMENTISCE" - La Stampa - L’aver ribaltato il consiglio di amministrazione di una società quotata in Borsa, la perdita di circa 100 milioni di euro, l’esilio nel campionato di serie B (con penalizzazione), due scudetti requisiti, devono essere tutte quisquilie, a sentire Francesco Totti: la Juve resta la Juve, e poco importa, si suppone, se Giovanni Cobolli Gigli e Jean-Claude Blanc (a meno di produzione di nuovi tabulati telefonici) preferiscono le lettere all’uso smodato del cellulare. «Oggi - ha scritto il capitano della Roma in una lettera al Corriere dello Sport - ci troviamo a dover leggere che una società si lamenta degli arbitri con lettere agli organi preposti, quando solo qualche anno fa dirigenti dello stesso club, nello stesso stadio, chiudevano nello stanzino il direttore di gara». Poco importa, se ne deduce, se quei dirigenti hanno altre facce e altri nomi. I peccati (e le condanne), evidentemente, si trasmettono ai successori: e, soprattutto, nulla conta averne scontato la pena. «Cambiano gli uomini - ha aggiunto Totti - ma la società è la stessa. Il calcio è bello anche per questo, perché é composto da gente di vario tipo». Ieri, le parole del pupone, sono state indirettamente sottoscritte da Luciano Spalletti: «Francesco, spesso, dice cose buone». Anzi, pure appesantite: «Sentiamo parlare in tv persone che c’erano anche prima». Senza nomi e cognomi, ma era superfluo: sulla domanda al tecnico, si stava parlando della polemica sollevata da Totti contro la Juve, e domenica sera il dirigente bianconero in tv era Alessio Secco, team manager prima di Calciopoli (cui risultò estraneo, fino alle intercettazioni bis, la cui rilevanza sportiva e penale resta però da decidere). L’allenatore della Roma ha cercato poi di difendere gli arbitri: «Se si continua ad abbaiare contro di loro in maniera così eccessiva - ha detto - ci può stare anche che i direttori di gara accumulino una tensione tale da non permettergli poi di arbitrare in maniera serena. Da qui in avanti, per quanto mi riguarda, sarebbe meglio che i tesserati non intervenissero più su questioni arbitrali, anche perché gli errori ci sono sempre stati e si sono sempre visti». L’avrà detto anche a Totti, che non più tardi di due settimane fa, aveva parlato degli «aiutini» all’Inter. Come ha fatto notare, con ironia, Cobolli Gigli: «Capita, di dire una cosa, e quindici giorni dopo, il contrario». Spalletti ha poi definito gli arbitri italiani «molto bravi, anche perché si confrontano con un campionato tra i più difficili in Europa. Bisogna stare attenti a parlare di ipotesi di scelta di arbitri stranieri per il nostro campionato, perché si dovrebbero considerare solo quei quattro o cinque top in Europa. Ripeto, i nostri arbitri sono molto bravi». O, semplicemente, sono come tutte le categorie: c’è chi fa bene il proprio mestiere, e chi no.
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