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«Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta».
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
AVVISO PUBBLICO
Se vi disturba l’idea che il sottoscritto ESPRIMA LIBERAMENTE le proprie opinioni, IRONIZZANDO su quanto non condivide e CRITICANDO (nel proprio spazio) manifestazioni di ignoranza, dogmatismo e intolleranza .. RICORDATEVI che non siamo a Cuba, che il muro di Berlino è “franato” da più di VENT’ANNI, che i comunisti che non sono ancora sepolti e putrefatti .. hanno fortunatamente un piede nella fossa .. e chiunque aspiri a DITTATURE comunque colorate e più o meno proletarie, ha in me un NEMICO giurato.
Tentativi maldestri di trascinarmi in volgari liti di pollaio, con l’intento di attribuirmi violazioni del buon gusto e dell’educazione, sono destinati a naufragare nella più assoluta indifferenza. Ciononostante mi ritengo LIBERO di segnalare violazioni delle regole della convivenza civile in ogni opportuna sede, QUINDI RASSEGNATEVI ALLA MIA PRESENZA QUI CON ANNESSI E CONNESSI.
P.S.
Eventualmente fatevi prescrivere un medicinale per i travasi di bile e i fastidi del basso intestino.
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Post n°213 pubblicato il 29 Luglio 2010 da kiwai
Soldi, soldi, sempre soldi che piovono per riempire le tasche dei "difensori dell'ambiente". Stacchiamo per un attimo la spina dall'attualità pirotecnica della cronaca giudiziaria che incessantemente lancia nuove ed esplosive agenzie sui faccendieri dell'eolico, in Sardegna e altrove, e proviamo a immaginare uno scenario più vasto, più complesso e assai più inquietante. Parliamo di peccato originale e di peccatori che, non essendo mai stati intercettati, ci appaiono come santi immacolati posti sugli altari delle cattedrali dell'ambientalismo. Soffermiamoci sull'ambientalismo italiano e andiamo a leggere un orgoglioso elenco di interventi realizzati dal fu ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Si tratta di una serie di provvedimenti per incentivare il risparmio energetico, che vanno dagli sgravi fiscali ai bonus per famiglie, fino ai veri e propri finanziamenti pubblici agli imprenditori virtuosi e scopertisi verdi, di un verde lussureggiante. (senza neanche troppa attenzione “ambientalista”- aggiungo io)
2 MLN per le fonti rinnovabili, nelle aree naturali protette per contributi in conto capitale Le tecnologie incentivate dal bando sono: solare termico, biomasse usi termici ed elettrici, fotovoltaico, eolico, interventi di risparmio energetico e di mobilità sostenibile. 3,5 MLN per le rinnovabili, nelle Isole Minori Potranno presentare domanda i Comuni delle Isole Minori sedi di Aree marine protette già istituite o in corso di istituzione, nonché i comuni delle Isole Minori interessate da Parchi con perimetrazioni a mare. Le tecnologie incentivate dal bando sono: solare termico, biomasse usi termici ed elettrici, fotovoltaico, eolico, interventi di risparmio energetico e di mobilità sostenibile. 26 MLN per le rinnovabili nelle Piccole e Medie Imprese Il bando darà luogo alla concessione di contributi in conto capitale alle piccole e medie imprese per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, eolico, biomasse , fotovoltaico e solare termico, per la produzione di elettricità o calore.
Denaro pubblico per pagare la nuove burocrazia dei consulenti, esperti e periti che spuntano come funghi per sensibilizzare e controllare lo sviluppo della missione eco-risparmiatrice.
Oggi,cinque anni dopo: "EOLICO E MAFIA: Carlo Ripa di Meana ed il CNP denunciano: "Era ora, da sempre tutti sapevano"
Ma se “da sempre” sapevano, perché avallare la politica del Pecoraro?
Il sistema dell'eolico in Italia è peggio della speculazione edilizia. Terreni che non valgono nulla; arrivano i " facilitatori", e con la piccola politica locale li fanno diventare oro, grazie alle autorizzazioni ad erigere i giganteschi pali. Poi i “facilitatori” ( vedi il reportage del 2008 di Marco Lillo dell’Espresso ) se ne vanno e cedono alle multinazionali che possono vantare mani pulite. "Qualcuno" ha messo in piedi questo affare con incentivi spropositati, i più alti d'Europa e con contributi in conto capitale abnormi e spesso anche contra legem (vedi inchiesta sui fondi della legge 488 della procura di Sassari). Un sistema normativo al quale ha dato l'assenso incondizionato ed entusiasta Legambiente. Alla quale si può perdonare di non capire nulla di paesaggio, ma non si può perdonare di fare la verginella, come nei suoi comunicati nei quali lamenta assenza di regole in Sicilia. Sanno e sapevano tutto su come vanno le cose. Al punto che in Basilicata oltre 4 anni fa un loro dirigente venne scoperto ad offrire ad una singola società la propria opera per "far percepire meglio il vantaggio di una centrale eolica alle popolazioni locali", dietro lauti compensi. Oggi dunque se la distruzione di territorio e paesaggio si è spostata dalle aree metropolitane ai santuari più remoti del paesaggio e dell'ambiente, se la speculazione avanza contro il paesaggio con complicità varie, sappiamo chi ringraziare. Le regole mancano in tutta Italia, a meno che non si vogliano considerare regole le 4 sciocchezze del protocollo ANEV-Legambiente." E non mancano le banche, tante banche che hanno stipulato accordi con associazioni ambientali (ad esempio quello tra Legambiente e Banche di Credito Cooperativo)! E' evidente che il malaffare legato all'immenso business dell'eolico dura da molti anni e riguarda insospettabili figure che si muovono attraversando spesso il confine tra la legalità e l'illegalità senza aver mai subito un'inchiesta, un'intercettazione.
Solo oggi emerge, nell’indifferenza dei giornali “forcaioli”, il quadro, da cimitero degli elefanti, della situazione in Sardegna, creata con la complicità dei governi Soru & co., non certo dall'appena insediato governatore Cappellacci. Si indaga su Carboni, ma non sulle sue consolidate relazioni sarde, né sul perché volesse la nomina all’Arpas di un soggetto come Ignazio Farris, o quali legami lo uniscano al boss dell’eolico Luigi Franzinelli, plurindagato che ha disseminato l’Italia di pale …. dalla Sicilia, alla Puglia di Vendola, fino alla Sardegna di Soru. Già perché l'ex socio del gruppo Moratti, in contatto con la mafia verde, ha lavorato anni per trasformare l’altopiano che separa Ulassai da Perdasdefogu, nella provincia dell'Ogliastra. Il risultato sono le gigantesche eliche piazzate dappertutto lungo la strada provinciale 13. È un grande parco eolico con 48 generatori già realizzati su un totale previsto di 96.
E il procuratore generale, capo di tutte le procure dello Stato? Avrà balbettato qualcosa o avrà pensato bene di risparmiare il suo prezioso fiato per poter emettere le sue sentenze travagliesche contro l'unico responsabile mondiale della corruzione, l'odiato Berlusconi?
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CUBA LIBRE
QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???
La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!
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ARTICOLO 19
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