Notte che consola

sesta parte "una sensazione."

Dove siamo:

“Luisa, è in macchina con Alberto,la meta è misteriosa,e la paura é forte quanto la voglia di lui…”

Luisa sale in macchina, sa che lui sente la sua voglia, quell’attesa attanaglia cuore e mente. All’improvviso Alberto si volta verso di lei e le sorride, come a rassicurarla.

Come in un sogno Luisa sente una forza che le da di nuovo la forza di respirare. Alberto la guarda con la coda dell’occhio, e pensa che sia ancora più bella di come si ricordava, ferma l’auto, la guarda e le dice di non avere paura. Luisa sembra tranquilla, in verità ha il cuore in tumulto, ma ha imparato a nascondere la sua paura, quindi appare comunque sicura e disinvolta.

Entrano in un palazzo molto raffinato, l’ascensore si ferma all’ultimo piano.

<<Questo è il mio rifugio, nessuno sa di questo mio paradiso, sei la prima donna che porto qui su…>><<non ci credo…non prendermi in giro…>> <<non lo farei mai…beh, non posso mica convincerti con la forza, fatto è, che quello che ti ho detto è vero.>> Luisa si sente quasi mortificata e vorrebbe non aver mai detto quella frase stupida, ma in fondo le riusciva, davvero difficile credere che fosse la prima donna che aveva portato lì. Incuriosita, si avvicino alla terrazza.  È stupendamente arredata,pensa, il panorama incanta lo sguardo.  Alberto le si avvicina e le chiede <<ti va un po’ di vino?>><<perché no!>>

Luisa è confusa, si sente a casa<<che sensazione piacevole…>>dice credendo di non essere ascoltata<<che sensazione ??>>le arriva Alberto alle spalle, per la prima volta Luisa abbassa lo sguardo,non sa che rispondere e spera che sia lui stesso  a cambiare discorso. Alberto invece le si ravvicina e le dice <<la provo anche io,quella sensazione sai? Mi pare di conoscerti già da tanto, anche se in realtà non conosco nulla di te.>>

La bacia ,e Luisa ritrova quella stessa sensazione di impotenza provata quella mattina davanti al bar. Si abbandona completamente, e lascia che si impossessi della sua anima,questa notte farà l’amore con il cuore ,questa notte  è Luisa…soltanto Luisa,una donna come tante,e quindi speciale,perché semplicemente normale.

Le bacia con delicatezza il collo ,  poi la schiena,Luisa rimane immobile quasi in estasi,lascia che quella bocca faccia confidenza con le pieghe e le rotondità del suo corpo. Nella sua mente solo l’immagine della sua voglia per quell’uomo, che conosce da poco, ma che già le ha portato via ogni difesa. Sente le sue mani conquistare sempre più pelle, sempre più sospiri…i suoi sospiri…

Alberto lascia che il vestito scivoli lento, mentre si priva della giacca e della camicia, lei lo vede e sente il fiore del suo piacere sbocciare. È pervasa in ogni suo poro dall’odore di quell’uomo. Lui Le sgancia il reggiseno e riamane per un po’a guardarla e poi l’abbraccia,e come vergine emozione  lascia che quel momento resti ancora per un po’ candido. Luisa si sente morire, perché quell’attesa la fa impazzire di dolce delirio. Lui si spoglia completamente, e la fa adagiare sulle lenzuola di lino pulito,che sanno di buono,che sanno di sano,che sanno di pulito. Le accarezza i bordi delle mutandine con la bocca, mentre Luisa morde ardentemente le proprie labbra, Alberto sente il bagnato della sua eccitazione ,le ferma le mani,e si avvicina all’orecchio e le dice <<vuoi che vada avanti o vuoi che mi fermi?con te non voglio una storia di una notte!!>>e con voce tremante  Luisa gli risponde <<ti prego continua…>>

Un sospiro più forte accompagna il gesto di Alberto mentre le sfilarla l’ultima barriera, che le aveva concesso, la penetra con dolcezza, guardandola negli occhi per saziarsi del suo sguardo sensuale, e infinitamente bello.  La corsa verso il piacere è lenta e goduta, nella sua rotondità, nella sua totalità. Le mani di Luisa afferrano la schiena di Alberto lasciando segni di splendida grandiosità. Alberto sente arrivare il piacere di Luisa, la guarda nel suo sospiro più forte, la bacia e lascia che anche lei possa godere del suo piacere. Stremato, la abbraccia più forte, mentre i loro sospiri di stanchezza si confondono. Si addormentano così, cinti come se fossero un corpo solo.

Notte Serena