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ANIMA, PECCATO, VITA ETERNA - 2° parte
Post n°69 pubblicato il 10 Settembre 2011 da OsirideDioDeiMorti2
Se il defunto fosse degno o meno di entrare nella vita eterna dipendeva soprattutto dalle formule imparate dal Libro dei morti. Per il resto contava una sorta di moralità seguita nella vita terrena, che riguardava soprattutto il rispetto nei confronti degli anziani, l'aiuto alle persone bisognose e le pratiche rituali nei templi: un comportamento che potremmo definire più di giustizia sociale che di osservanza religiosa. Così gli Egizi non contemplavano affatto quella che nelle altre religioni viene definita "fede" in uno o più dei. La divinità che sovrintendeva a questo tipo di giudizio era Maat, dea della giustizia e dell'ordine cosmico (post n° 5 e 38).
Coloro che ricevevano un giudizio positivo da Osiride venivano chiamati maa kheru, cioè i "giustificati", "gli assolti", o "coloro dalla voce limpida". Se il giudizio era negativo, il defunto veniva abbandonato ai "divoratori", in agguato dietro la bilancia per pesare il cuore. Gli Egizi li chiamavano am-mutu o ammut, cioè coloro che non avevano superato il giudizio finale, gli equivalenti dei nostri dannati.
Più tardi comparve nei testi del Libro dei Morti anche una sorta di equivalente del nostro inferno: un lago di fuoco, circondato da babbuini e serpenti, nel quale bruciavano i dannati, mentre i "buoni" ne ricevevano nutrimento. Era così abbozzato il primo concetto di inferno come luogo di dannazione eterna, ma anche come purificazione dal male.
"La pesatura dell'anima"
(1) il ba di Ani presenzia all'esame. (2) il dio Anubi pesa il cuore; (3) sull'altro piatto della bilancia c''è la piuma (4) simbolo geroglifico della dea Maat. Presenziano il dio Shai (5), personificazione del destino (il suo nome è scritto alla sua destra), e le dee Meskhenet (6), protettrice delle nascite e Renenet (7) protettrice del parto, momento in cui il ba entrava nell'individuo. A destra della bilancia il dio Thot (8) registra l'esito del giudizio: (9) "il suo ba è qui come testimone per lui. Le sue azioni risultano vere sulla grande bilancia. Nessuna colpa è stata trovata in lui". A destra, il Divoratore (10) resta in attesa di sbranare Ani se l'esito del giudizio fosse stato negativo.
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