Scintille
Scrivo che il vero rimane. Il resto è fatto per andare via. e va via.
Post n°148 pubblicato il 17 Maggio 2012 da viparious
C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato, per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare. Quel posto che si chiama felicità. La scintilla di oggi è stata scritta da Alda Merini, una delle poetesse e scrittrici italiane che ho amato di più e che guardavo da lontano con ammirazione, scomparsa purtroppo qualche anno fa. (By Viparious) |
Post n°147 pubblicato il 08 Maggio 2012 da viparious
E adesso, ogni parola che mi scrivi è sempre il tuo odore, il tuo sguardo e la tua bocca. Adesso ogni parola è carica di te. Continua l’avventura online di Emmi e Leo, nel secondo romanzo di D. Glattauer “La settima onda”. Li avevamo lasciati in una situazione di arresto, con la fuga a Boston di Leo. Mentre Emmi era rimasta a Vienna con il vento freddo del Nord a leccarsi le ferite per questa passione sbocciata per caso e terminata con un appuntamento a cui lei non si era mai presentata. Senza rivelarvi troppo vi dico che Emmi e Leo finalmente s’incontreranno perché secondo le teorie di Leo “l’unica conclusione ragionevole di un tenero non incontro è un incontro”. Non siete curiosi di scoprire se la realtà li deluderà, se potrà nascere qualcosa? La settima onda li travolgerà entrambi? Quell’onda che per Emmi è “imprevedibile, spensierata, ingenua, ribelle, quell’onda che spazza via tutto e gli dà un’altra forma." (By Viparious) |
Post n°146 pubblicato il 30 Aprile 2012 da viparious
E’bello, ogni tanto, essere la sua casa! Una casa, un porto, un piccolo rifugio dove nascondere il cuore. La scintilla di oggi è tratta dal libro ”Le ho mai raccontato del vento del Nord”(Feltrinelli) dello scrittore tedesco Daniel Glattauer. Più che un romanzo, si tratta di un epistolario di nuova generazione e la casa in questione, può sembrare strano, ha per indirizzo una casella di posta elettronica. No, non sorprendetevi perché Emmi e Leo, i due protagonisti, si conoscono e si raccontano esclusivamente attraverso il web, tramite l’invio di svariate mail. Mail e messaggi con dentro il vento freddo del Nord,che inquieta e scompiglia. Mi piace l’idea di una casa virtuale, di una dimora dove difendere e proteggere il cuore, o al contrario dove liberarlo, liberarsi, per amare. Senza catene. (By Viparious) |
Post n°145 pubblicato il 24 Aprile 2012 da viparious
Quella che vedete è, un po' in ritardo, la scintilla telematica che ogni domenica pubblico sul quotidiano TargatoSA. Se vi piace condividetemi, cliccando sul MI PIACE. Oppure se lo volete twittami pure, ora si può! Amo gli album di foto, ti fanno credere che il tempo si muove in avanti, come quando sei in auto e dal finestrino sembra che sono gli alberi a muoversi all’indietro. Ma oggi come vorrei che tutto si rovesciasse: che gli alberi si spostassero in avanti e che io riuscissi magicamente a indietreggiare, per tuffarmi nel passato e ricomparire -ancora una volta- accanto a te. Ve lo avevo riproposto la settimana scorsa e, dunque, eccolo di nuovo: “Settanta acrilico trenta lana” (Edizioni e/o) il libro da cui ho rubato diverse scintille e che narra la storia di Camelia, una ragazza che vive traducendo manuali di istruzioni per lavatrici e che i fiori, invece di raccoglierli, li decapita… (By Viparious) |
Post n°144 pubblicato il 20 Aprile 2012 da viparious
Vabene, non più Cuneo visto che pochi giorni fa sono tornato nel mio altrove. Ma prima di ripartire ho fatto alcune cose che meritano di essere trascritte anche sul mio diario. Prima, tra tutte, la visita alla Sacra di San Michele -situata sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano, nei pressi di Avigliana. (By Viparious) |
PROLOGO
Non sono mai stato bravo nelle presentazioni.
Ma ho riflettuto sul fatto che un blog, da qualche parte deve pur cominciare. Il mio comincia così: con un orizzonte ed un nome. Mi chiamo Stefano e quello che vedete è il mio mare.
Se sapete che adoro giocare con le parole, vi dico anche che amo sfiorare l’odore della carta (sembra impossibile riuscire a toccare un odore o un suono, ma nel mio mondo posso farlo). Adoro provocare emozioni, scuotere gli animi di chi si accomoda nella mia realtà irreale. E adoro anche guardare e ascoltare, con metà dell’anima in mare e l’altra metà sulla terra.
E con le due metà guardo il Mondo mentre ascolto lo scorrere dei mesi, delle stagioni. E del tempo che ci sfiora. Per questo scrivo, per fermare le immagini che velocemente fuggono via dai nostri ricordi, mentre silenziose scavano una traccia sulla nostra pelle, una cicatrice.
Non vi dirò altro e, soprattutto, non vi dirò dove sono in questo momento,perchè il mio altrove è un luogo troppo speciale. Ma se cercherete di trovarmi potreste scoprirmi, un giorno,di nuovo lì: su quello scoglio, a chiedermi ancora dove comincia il cielo e dove finisce il mare. Buona lettura.
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