starman2006

viaggio ai confini dell'Universo alla ricerca del senso della vita...

 

GANDHI...LA GRANDE ANIMA

SII IL CAMBIAMENTO

CHE VUOI VEDERE AVVENIRE

NEL MONDO

 

BEATI COSTRUTTORI DI PACE

La pace non è soltanto il contrario di guerra:
pace è di più.
Pace è la legge della vita umana.
Pace è quando noi agiamo in modo giusto.immagine
è quando tra ogni singolo essere umano
regna la giustizia.
 
 

TAG

 

SIAMO UOMINI O CAPORALI?

immagine
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 16
 

ULTIME VISITE AL BLOG

marianna.lacavamirtobababarpiemonte1960pilozzoelementaremorettimena.losapiodirezionebenefingrandejoe62livieri.lambertouiltrasporti_2009cerchio.giuseppeLOSPAZIOTRAIPENSIERImoniavoliola.flacamatteo.mestriner
 
 

 

SICILIA MASSACRATA DALLA POLITICA INFAME

Post n°124 pubblicato il 17 Aprile 2007 da starman2006
Foto di starman2006

DA la "Reoubblica" del 17/04:

" Nell'Italia del mattone Ragusa rappresenta un caso di scuola: è del 30 gennaio scorso una delibera del consiglio comunale che concede all'edilizia economica e popolare aree sufficienti a sviluppare quasi due milioni di metri quadrati. Altre case, oltre quelle costruite alla Marina, quelle altre sorte oltre la cinta muraria, le prime - vecchie e disabitate e in attesa di un recupero - di Ibla, lo stupendo centro storico oggi patrimonio dell'Unesco. "L'edilizia popolare è sovvenzionata dalla Regione Siciliana. Se il Comune non individua le aree, la Regione commissaria e fa di testa sua. Allora abbiamo tracciato una linea e abbiamo detto: eccoli qua i terreni. Certo, lo so che non c'è emergenza abitativa ma cosa ci posso fare? Se loro finanziano...".

Il sindaco ragusano si chiama Nello Dipasquale, ha soli 37 anni, è cresciuto con la politica, e quindi già parecchio esperto di incarichi e poltrone. Il sindaco sa come va il mondo e sa che Ragusa riceve quel che non dovrebbe, ma accetta il surplus con un sorriso smagliante: "Dottore, ma cosa ci posso fare io?". Ma niente, certo. E infatti, pur dubitando, ha transennato gli spazi richiesti: "Abbiamo tirato una linea anche più grande del necessario per non far torto a questo e a quello".

Tremila nuove case possibili, secondo la maggioranza di centrodestra che guida il Comune. Dodicimila abitazioni, utili a sistemare circa trentamila persone, secondo il gruppo dell'Italia dei Valori che per primo ha denunciato la vicenda con un'interrogazione parlamentare. Volumi di costruito che per legge dovrebbero essere giustificati da una valutazione dell'impatto demografico: quanti saremo tra cinque anni? E quanti tra dieci?
Boh! Oggi Ragusa ha settantamila abitanti e tende all'ingiù. Ma la politica, quando ha soldi da spendere, pensa positivo e immagina che la città rapidamente, molto prima della metà del nuovo secolo, tocchi i centomila. Pensa? Soprattutto finanzia. Totò direbbe: a prescindere.

Per fare le cose per bene però ci vuole calma e serenità. Purtroppo i consiglieri comunali la notte nella quale decisero che due milioni di metri quadrati erano spazi molto ampi e finalmente adeguati alle necessità, (la riunione si aprì alle sette di sera e terminò alle dieci della mattina seguente) stabilirono anche che fosse negato il diritto di costruire a coloro che avessero stipulati atti di compravendita nei sei mesi precedenti la deliberazione. Una norma antispeculatori, un piccolo stop ai furbastri.
Dopo due mesi persino questa normicina è saltata. LegaCoop prima, poi Cna, poi l'Ance... Insomma tutti i costruttori di ogni bandiera e religione politica hanno protestato, severamente protestato: norma incostituzionale, antidemocratica. "I costruttori hanno apprezzato la nostra decisione di revocare quella norma in sede di autotutela. Sapesse quale stima hanno di me adesso", dice il sindaco.
E in effetti sì, c'è tanta stima e tanta fiducia dei costruttori. Nasce Ragusa tre, paga la Regione... "

COMMENTO : Vergogna egregio sindaco,vergogna egregio presidente della Regione Sicilia ,il mitico Totò Cuffaro,quello che attaccò in diretta tv  Giovanni Falcone in una puntata del Costanzo show dicendo "magistrati disonesti attaccano cittadini onesti x fare carriera!"....Ma vergogna a tutta la classe politica siciliana complice di questi scempi,vergogna alla gran parte dell'informazione regionale e nazionale che chiude gli occhi,vergogna a voi siciliani che eleggete questa classe politica vergognosa e che non VOLETE liberarvi , che coltivate il terreno fertile per la mala pianta della mafia.

Vergogna al cattolicissimo Casini che tiene un politico come Cuffaro ai vertici dell'Udc!

Vergogna al resto d'Italia che non s'indigna abbastanza e poi non ci meravigliamo se questi costruiranno domani dentro la valle dei templi!

Io questi personaggi li invidio perchè vivono benissimo,senza sensi di colpa pensando solo a mangiare nella certezza che l'unica cosa che conta per essere felici è l'accumulo , l'ingrasso,carriera , soldi da fare non importa come....Ma un giorno anche loro dipartiranno e tutte le loro volgari ricchezze mi sa che le dovranno lasciare su questa terra.......

 
 
 

BUONA PASQUA A TUTTI - CI VEDIAMO TRA 1 SETTIMANA

Post n°123 pubblicato il 04 Aprile 2007 da starman2006

Liturgia "In Coena Domini" (DAL SITO WWW.STUDIBIBLICI.IT)

 

Dal Vangelo secondo Giovanni: 13,1-15 La lavanda dei piedi

 

Con scelta intelligente la Chiesa, da sempre, nella sera del Giovedì Santo per ricordare e rivivere la cena di Gesù, non ha presentato un vangelo che narra i gesti che accompagnano le parole di Gesù sul pane e sul vino, ma stranamente questo vangelo che abbiamo ascoltato: un vangelo importante perché manifesta il vero significato di quello che stiamo per fare. In questo vangelo Giovanni, l’autore di questo brano che abbiamo ascoltato, presenta Gesù come l’unico che ha conosciuto Dio. Giovanni su questo è categorico: Dio nessuno l’ha mai conosciuto. L’unico che l’ha visto è Gesù. Quindi soltanto da quello che Gesù dice e fa si può comprendere chi è Dio. Gesù in questa cena non sta dando una lezione di umiltà, ma manifesta visibilmente chi è Dio: il Dio che da sempre nelle religioni era stato pensato e presentato come un monarca assoluto, che chiede di essere servito ed obbedito, un Dio con il quale comunicare era reso sempre più difficile dai sacerdoti a forza di regole, di prescrizioni, di sacrifici. Ebbene Gesù in questa cena spazza via tutto questo e presenta il vero volto di Dio. Ed è importante per comprendere quello che stiamo per fare.

Nella cena che noi stiamo celebrando Gesù presenta un Dio che si mette al servizio dei suoi. Noi non siamo qui, né questa sera né le altre volte che partecipiamo alla Eucarestia, per rendere un culto a Dio, per farlo contento, per dargli qualcosa. La Cena del Signore, l’Eucarestia, è quel momento nel quale la comunità si siede, si riposa perché il Dio si mette al suo servizio. Non un culto che noi rendiamo a Dio, ma è Dio che si mette al nostro servizio per manifestarci tutto quello che è. Gesù in questa cena manifesta il volto di Dio, si mette a servizio e annulla tutte le distanze, tutte le immagini del Dio seduto sul trono. Il distintivo di Gesù, che è la chiave di questo vangelo, Gesù non se lo toglie, gli rimane addosso: è il grembiule. E il grembiule è il segno di colui che per amore, volontariamente si mette al servizio dei suoi.

E questo servizio che Gesù, manifestazione visibile di Dio, rende ai suoi, non è un servizio che scende con accondiscendenza dall’alto verso il basso, non è il Signore che elargisce le sue grazie, ma Gesù, come ha ben compreso Paolo nelle sue lettere "debole con i deboli’, parte dalla parte più sporca ed impura dell’individuo, i piedi. A quell’epoca c’era una concezione di un Dio estremamente puro e qualunque impurità nell’uomo rendeva impossibile la comunione con Dio. L’uomo aveva bisogno di sottoporsi a complicati riti purificatori fatti di liturgie, di offerte e di sacrifici. Ebbene Gesù spazza via con questo gesto tutto questo. L’uomo pensava che avrebbe dovuto essere puro per avvicinarsi al Signore. Gesù gli dice no: è l’accoglienza del Signore ciò che ti rende puro. E qui in un attimo Gesù non lava soltanto le impurità dei piedi, ma con l’acqua butta via queste sporcizie, butta via tutta quella serie di strutture che i sacerdoti avevano messo tra Dio e l’uomo. Tutte quelle difficoltà per ottenere il perdono da Dio, tutto quell’insieme di pratiche religiose, sacrificali, per essere sicuri di essere in piena comunione con il Signore. La purezza con Dio non deriva dagli sforzi e dai meriti dell’uomo, ma è iniziativa di Gesù. Non è l’uomo che attraverso dei riti, attraverso dei sacrifici si rende puro per ottenere la comunione con il Signore, ma è la presenza del Signore che rende puro l’uomo indipendentemente da quella che è stata la sua condotta o il suo comportamento morale.

Ecco che allora Pietro reagisce, perché Gesù in un attimo, con questo suo gesto, spazza via i millenni di tradizione religiosa ed i millenni di immagine di Dio. Gesù, un Dio al servizio degli uomini, debole con i deboli, pensa lui ad eliminare quella parte impura dell’uomo. Non sta all’uomo farlo. Gesù non chiede, e avrebbe potuto farlo, "e adesso lavatemi i piedi", cioè togliete le impurità che impediscono la comunione con me. Gesù dice: "sono io che mi metto a lavare i vostri piedi". E questo rende l’uomo pienamente sereno. L’unica preoccupazione e occupazione dell’uomo è come accogliere questo amore e trasformarlo in servizio ed in condivisione con gli altri. Forse ci sono, e ci sono, degli aspetti che riteniamo delle impurità nella esistenza: è compito del Signore eliminarle e purificarle.

In questa cena che è strettamente legata, ed è importante che noi comprendiamo bene, al sabato della Resurrezione, c’è la prima delle due beatitudini che Gesù proclama. Nel vangelo di Giovanni ci sono due beatitudini: una legata al gesto che Gesù ha fatto: "Beati voi se capite quello che ho fatto e se lo farete gli uni gli altri" e l’altra beatitudine è quella della Resurrezione, quando Gesù dice: "Beati quelli che credono senza aver bisogno di vedere".

Se accogliamo questa sera questo Gesù che si mette al nostro servizio e lo manifestiamo in un servizio agli altri, questa è la garanzia che ci permette di sperimentare Gesù resuscitato. Vedremo sabato sera che non è possibile credere che Gesù è risorto, perché è scritto in un libro o perché ci viene insegnato. C’è bisogno di un’esperienza personale, Gesù questa sera ce ne dà l’occasione. Chi accoglie questo servizio e lo trasforma poi in servizio generoso verso gli altri farà esperienza concreta e visibile di Gesù resuscitato.

E tra poco come espressione dell’accoglienza, di questo significato della cena di Gesù, della lavanda dei piedi, faremo questo gesto del profumo. Anch’esso strettamente legato alla Resurrezione. Gesù ha resuscitato Lazzaro, vincendo la resistenza delle sorelle che gli dicono, "Signore puzza già". La morte puzza, Gesù dice: "ma non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio". L’esperienza della resurrezione di Lazzaro è condizionata dal credere. Se credi vedrai, se non credi non vedi niente. E quando la comunità vede questo risorto fa una cena e la sorella di Lazzaro unge Gesù. E il profumo invade tutta la casa. Mentre la morte puzza, la festa della vita che trionfa sopra la morte profuma. E Gesù chiede alla comunità: conservate questo profumo per il giorno della mia sepoltura, cioè conservate il profumo di una vita che per amore si fa servizio e che quindi scopre dentro di sé una qualità che è quella indistruttibile: conservatelo per il momento della mia morte. Ecco allora che quel gesto che tra poco faremo con questo unguento, con il quale ci inviteremo gli uni gli altri ad essere profumo di vita, cioè a mettersi al servizio degli altri, sprigiona quelle qualità di vita indistruttibile che faranno sì che, (e purtroppo capita, nei momenti della nostra vita nei quali ci troviamo di fronte concretamente alla morte delle persone care, delle persone con le quali viviamo), conserviamo questo profumo e sappiamo, non perché ce l’hanno detto, ma perché l’abbiamo sperimentato, che la vita è capace di superare la morte.

Ecco allora con un breve istante di silenzio accogliamo questo Gesù che si mette a lavare la parte più sporca della nostra esistenza. Ognuno di noi è segnato da delle colpe particolari, ognuno di noi porta dentro magari da anni delle vergogne inconfessate, degli aspetti della propria vita che non si vorrebbe far vedere a nessuno. Lasciamo questa sera a Gesù lavarle e purificarle. E non facciamo come Pietro: "No Signore, non ti permetterò mai che tu ti insozzi le mani". Gesù non si insozza le mani, lui che è la vita tocca le parti malate della nostra esistenza per tornare a vivificarle.

Come io ho fatto questo, anche voi dovete farlo gli uni gli altri. Gesù nel servire gli altri non si è abbassato. Il nostro servizio agli altri, non solo non ci diminuisce, ma ci innalza perché ci dona la stessa dignità della condizione divina.

 
 
 

RAZ DEGAN SPIEGA IL VANGELO MEGLIO DEL PAPA?

Post n°122 pubblicato il 02 Aprile 2007 da starman2006
 
Tag: varie
Foto di starman2006

Ieri ho visto l'ultimo film del grande maestro del cinema italiano Ermanno Olmi(l'albero degli zoccoli,il mestire delle armi , il Posto e tanti altri bellissimi films)dal titolo I 100 chiodi.  Il maestro,splendida persona e fervente cristiano, ha dichiarato che trattasi del suo ultimo film e perciò al momento di scegliere di quale argomento parlare nella sua ultima opera ha scelto di fare un film sul suo miglior amico:Gesù Cristo. La scelta del protagonista è stata a dir poco particolare : Raz Degan,scelto xchè ebrero e xchè bello visto che Gesù piaceva alle donne (veramente nel servo di Jahvè di Isaia si dice che il Messia non sarà di bell'aspetto..).

Allora ho visto il film e devo dire che non è certo il miglior film di Olmi,l'opera ha dei buoni momenti , la mano del maestro si vede ma vi sono ovvietà e pesantezze , emoziona solo nel finale però ha il grande merito di fornire  molti spunti di riflessione.

Il film, ha detto il maestro in un'intervista-tv,non è altro che una PARAFRASI del Vangelo e si presenta inizialmente come una critica fortissima alla Dottrina della gerarchia ecclesiale(rappresentata dal monsignore)che ha inchiodato nei libri della legge la parola dinamica e vivente del Vangelo. Il neo Gesù/Raz Degan compie quest'atto desacralizzante,piantando 100 chiodi nei libri "sacri" che sono stati amati dall'Uomo di religione + dell'uomo,della vita stessa." Un caffè con un amico,una carezza è + importante che leggere tutti i libri del mondo"."La religione non ha mai salvato nessuno",l'amore invece crea l'uomo , lo guarisce , crea una rete di relazione positiva con gli altri,crea una comunità felice e solidale di uomini in armonia tra loro e con la Natura. Così Gesù/raz degan abbandona il lavoro di professore di flosofia, e si trasferisce sul Po , accolto,nonostante la sua "diversità",da una piccola e felice comunità di persone semplici  con cui condivide la sua nuova vita. Ma il potere religioso in combutta con l'autorità politica lo fa arrestare e il nuovo Gesù,come 2000 anni fa,col suo sacrificio salva la comunità che ò attenderà inutilmente con nostalgia il suo ritorno...Il pianto di una novella Maria Maddalena sotto le note di Non ti scordar dime suggella la fine del film....

Il messaggio di Olmi è chiaro : Gesù è al servizio dell'uomo , la Parola di Dio è per l'uomo , vive per farlo felice non per opprimerlo con una dottrina soffocante . Gesù è dalla parte dell'uomo contro una religione innaturale che vive rinchiusa nei suo sacri templi,lontano dall'uomo,una religione vicina ai potenti lontana dai semplici , dagli ultimi , i reietti coloro che,come ieri,accolgono Gesù nella loro vita concreta.

 
 
 

APPELLO DI ALCUNI SACERDOTI CATTOLICI A VERSARE L'8 X 1000 AI ...VALDESI !

Post n°121 pubblicato il 29 Marzo 2007 da starman2006
Foto di starman2006

Contro il diktat anticostituzionale e (a mio avviso) profondamente antievangelo scende in campo la vera Chiesa :

(Da la Repubblica del 29/03)

 Undici fime sotto un testo severo: "Siamo scandalizzati da una politica dei vertici ecclesiali sempre più tesa a usare il potere che deriva dal denaro, dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano". L'appello vede nomi noti: da don Enzo Mazzi e don Vitaliano Della Sala,don Giovanni Franzoni. Uniti nel dire quanto sia "doveroso" negare l'otto per mille "a questo potere ecclesiastico". Da questo l'invito a devolvere il contributo alle chiede valdesi "che i diritti civili dell'individuo hanno sempre promosso".

COMMENTO PERSONALE :

Io ribadisco che sono , a questo punto , per l'abolizione del Concordato e per non devolvere a nessuno l'8 x 1000. Conosco missionari straordinari che hanno bisogno di aiuto in Africa a cui devolverò quello che mi sentirò di dare.

Credo che questa Chiesa abbia bisogno di una rivoluzione e questa debba partire dal basso,dal popolo da dove la Parola è stata accolta 2000 anni fa .

Dai pubblicani , dalle prostitute fu accolta non certo dagli uomini di "religione".

 
 
 

LA COERENZA CATTOLICA VALE SOLO X I LAICI O ANCHE X LA GERARCHIA ECCLESIALE?

Post n°120 pubblicato il 29 Marzo 2007 da starman2006
Foto di starman2006

da le  "Repubblica" del 28/03

La legalizzazione delle coppie di fatto è inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo e avrebbe effetti deleteri sulla famiglia". Così scrivono i vescovi nella nota pastorale sulla famiglia e sui Dico. Il primo atto ufficiale della Confederazione episcopale italiana, ricalca le parole pronunciate tre giorni fa dall'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco alla sua prima riunione da neopresidente della Cei. E, dopo aver ribadito il no convinto a qualsiasi legislazione sulle coppie di fatto i vescovi intervengono pesantemente sui deputati e senatori cattolici: "Non si appellino al pluralismo e all'autonomia dei laici in politica". Un vero e proprio richiamo all'obbedienza

 I vescovi non dimenticano di parlare ai politici cattolici ai quali rinnovano l'invito a votare no ai Dico: "Nessun politico che si proclami cattolico può appellarsi al principio del pluralismo e dell'autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società. Sarebbe incoerente quel cristiano che sostenesse la legalizzazione delle unioni di fatto". Il parlamentare cattolico, prosegue la nota, ha il "dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro qualsiasi progetto di legge che possa dare un riconoscimento alle unioni gay". 
 

COMMENTO:

---Il parlamentare cattolico ha prestato giuramento alla Costituzione della Repubblica Italiana e solo ad essa deve ubbidire , l'Italia non è uno stato teocratico come l'Iran di Khomeini.

---Credo che ci siano abbastanza elementi per abolire il Concordato e per rivedere le norme che regolano l'8 x mille.Personalmente ho deciso di versare volontariamente soldi a dei missionari comboniani che conosco bene ma l'8 x mille non lo verso più anche xchè solo il 18% va in opere di carità

---DICO ai Vescovi la coerenza vale solo x i laici o anche x le gerarchie ecclesiali?E' coerente che il capo della CEI sia stato nominato generale di corpo d'armata?E' coerente che nel catechismo della Chiesa Cattolica è ammesso l'uso della guerra giusta come difesa?Credo che il Vangelo insegni altro a riguardo , tant'è vero che i cristiani delle prime comunità a Roma non potevano fare il soldato pena l'espulsione dalla comunità.

---E' coerente vivere nei lussi dei palazzi vaticani e cardinalizi quando la maggior parte dell'umanità soffre ancora la fame e la povertà?

...E' coerente predicare l'umiltà e poi farsi chiamare Eminenza ,farsi riverire con inchini e baci ad anelli quando il Vangelo ha scritto - nessuno si faccia chiamare Padre?

--La famiglia è espressione della società non è un modello che si può imporre.

Allora DICO ai Vescovi quello che il cardinal Martini ha espresso in una recente intervista : la Chiesa non dia ordini...

Aggiungo io , l'obbedienza è un valore inventato , Gesù non ha ordinato obbiedenza,ha detto : Vi lascio un solo comandamento : amatevi gli uni gli altri

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: starman2006
Data di creazione: 18/07/2006
 

LA FINE è IL MIO INIZIO...

ALL'INIZIO E ALLA FINE DEL BLOG.......

 
 

A COME AMORE

Come ti amo? - Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.

Elizabeth Barrett Browning
 
 

L'ARTE DEL CANDORE

immagine
 

WISH WERE HERE

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963