1,nessuno&centomila

Post N° 1269

Il mio amico M. è un po' rincoglionito ultimamente, mi ha appena mandato un sms:

"ma il regalo a X per il compleanno lo facciamo?"

peccato che la X in questione sia io.

L'ho chiamato e gli ho detto di non preoccuparsi, del regalo non ce n'è bisogno.

M: cazzo che figura di merda, per fortuna che l'ho fatta con te....

Eh sì...per fortuna..ti sei pure risparmiato un regalo.

Post N° 1268

E' che l'anno scorso credevo che quest'anno sarebbe stato diverso

in meglio intendo

invece è ancora peggio

tu non ci sei

non ci saranno i fiori e le parole di B.

non ci saranno tutti i miei amici nascosti in una pizzeria ad aspettarmi

non mi sono ancora laureata

di sicuro non sono una persona migliore dell'anno scorso

però... ho le unghie, non avevo mai passato un compleanno con le unghie e sono le mie, mica finte.

Vabbè...da qui a domenica potrebbero cambiare tante cose

sia in meglio che in peggio

anche se...da qualche mese una persona speciale c'è, talmente speciale che la tengo nascosta a tutto il mondo, ma va bè...

Post N° 1267

Maniaci d'altri tempi.

Dopo aver lavorato per un anno in un reparto psichiatrico credevo di averne sentite di tutti i colori, tipo donne che credevano di essere rimaste incinte di Gesù dopo essersi masturbate con un crocifisso e cose del genere, ma le porcherie che ho sentito uscire dalla bocca di un vecchietto oggi pomeriggio vanno oltre l'umana concezione. Mi ha raccontato tutti i rapporti sessuali della sua vita e anche gli "assoli".

Però, secondo me, almeno i rapporti a tre se li è inventati.

La cosa che mi chiedo è perché proprio a me, perché tra tutte le persone che passeggiano per la strada, che si fermano davanti a quel bar quel signore ha scelto proprio me?

Sono un caso disperato, lo so.

Post N° 1266

Certe volte li guardo, i miei amici, ed è come se il tempo si fermasse.
Siamo ancora qui a parlare delle stesse cose, siamo ancora quelli dell'anno scorso, sembra la stessa cena, sembrano le stesse molliche di pane sulla tovaglia bianca e la macchia del vino rosso che ho fatto cadere.

Io, appunto, sono sempre quella che fa cadere il vino sulla tovaglia, S. è quello che ha sempre una nuova ragazza da presentarci e avanti così per tutti gli altri.

La verità è che li guardo e capisco quanto mi manchi, quanto manchi nella mia vita, nella mia mente, nelle mie serate, perchè noi non siamo mai state le stesse, credo che non siamo mai neanche andate nello stesso locale per due volte di fila.

Perdere la tua migliore amica è un po' come lasciarsi col ragazzo storico, ormai quella persona è parte di te e te la porterai dietro ovunque andrai.

Ma adesso che tu hai deciso di tornare io non lo so se te lo lascerò fare.

Post N° 1265

Volo

Volo

Cado

Post N° 1264

Provo a sfuggire al vento tagliente di febbraio, al freddo pungente di questo sole che sembra solo di scena. Mi guardo indietro per capire la strada che ho fatto, indipendente dal tempo che ci ho messo, e poi avanti per cercare di vedere quello che tutti gli altri vedono, tutti gli altri che dicono che ormai sono quasi arrivata. Non vedo niente a dir la verità, tutto sembra uguale ad un anno fa, a dieci esami fa, all'inverno scorso anche se dentro sento un po' più forte la voglia di correre ma purtroppo nella direzione opposta rispetto a quella che tutti credono.

Vorrei tornare indietro perché ho perso troppe cose e persone importanti in questa scalata, in questo tortuoso percorso per raggiungere l'obiettivo, ma è anche vero che qualcuno, nonostante tutto è restato e chi se n'è andato, forse, non meritava di essere qui adesso, ma pur sapendolo fa male lo stesso, esserne consci riesce addirittura ad acutizzare un po' il dolore, a rendrlo palpabile perchè è come sapere già che andrà a finire male, ma buttarsi lo stesso fingendosi di essere stupiti di battere violentemente la testa sul fondo.

T'ho rivisto stamattina, nella piazza piena di macchine e smog, sorridevi alzando la mano per salutarmi non sapendo bene fino a che punto sbilanciarti. In questi pochi giorni ne abbiamo dette di parole, ne abbiamo sputato di veleno affondando il coltello dove sapevamo avrebbe fatto male.
Eppure fino a qualche mese fa eravamo quelle di sempre, le vicine di banco e di casa, diverse ma complementari.
Poi la vita va avanti, ti mette alla prova e se non arriva a spezzarti riesce però a piegarti e graffiarti e son graffi che portano grandi cambiamenti, chiusure di porte e difficili scelte obbligate.

Per un istante ho pensato di far finta di niente, di rientrare in quel mondo di parole e confidenze che era solo nostro, ma ho capito che non sarebbe servito perchè quelle due persone che avevano creato quel mondo adesso non esistono più.

Mi toccherà correre nella direzione in cui non voglio andare o in cui forse ho solo paura di cadere, non posso certo tornare indietro adesso che manca così poco.

meno 3, solo 3.

Post N° 1263

Non so se al mondo esiste qualcosa di più bello dei tramonti. Spesso me ne son rimasta lì a contemplare come ad ogni istante la luce che cambia riesce a cambiare anche il mondo, come inonda e possiede le cose, ne risalta o sfuma i contorni.
Un po' come tornare all'origine quando niente aveva un nome e guardandomi intorno, guardando quelle sfumature rossarancioni mi vien voglia di inventarli io i nomi delle cose, di creare un mio mondo che non ha niente a che fare con questo, dove non ci sono rumori ma musica, dove se proprio si vuol piangere si piange di gioia, dove tutti hanno il tuo sorriso infantile e contagioso e i tuoi occhioni da bambino ingenuo e furbo allo stesso tempo.

Di tramonti ne ricordo molti di quelli visti con le gambe incrociate sul tetto di casa di Ale in quelle domeniche in cui lui doveva partire e ci fermavamo un attimo a chiacchierare mentre  preparava la valigia, o quelli sul terrazzo del reparto dove il sole moriva dietro le montagne e pian piano vedevo accendersi le luci delle case in lontananza e mi rendevo conto di quante persone ci sono al mondo, di quanti problemi e soluzioni esitono, quanti tipi d'amori e solitudini, quanti timbri di voce e storie da raccontare.

E in quei momenti sorridevo perdendomi sulla linea dell'orizzonte spostandomi avanti e dietro, a destra e sinistra per cambiare prospettiva, per cogliere più particolari, per respirare più aria possibile, per non perdere nemmeno un secondo di quello spettacolo.

Ma se proprio dovessi scegliere tra tutti quelli che ricordo sceglierei quella sera di giugno quando ti sei accoccolato tra le mie braccia e hai chiuso gli occhi e forse dormivi, quella sera in cui il sole giocava coi contorni del tuo viso e il mio indice schiacciava il tuo naso morbido, quella sera in cui il lago sembrava mare perchè in controluce non se ne vedeva più la fine, la sera in cui, quando hai aperto gli occhi credevo fossi tu il mio sole.

Poi ho capito che il sole è uno solo ed è lo stesso per tutti, ma il mondo no, il mondo si può provare a reinventarlo.

Post N° 1262

In questi giorni

ho sostenuto il mio quarantunesimo esame universitario,

sono andata a teatro a vedere proietti

e ho fatto una scoperta sensazionale, di alta tecnologia:

Il diffusore.
Sapevo della sua esistenza ma non della sua utilità ed efficacia.

Il diffusore
il mio nuovo compagno di vita senza cui già non posso più vivere.

Come dice la mia amica V. riguardo alla lavastoviglie:

"non gli dolesse mai a capoccia a chi l'ha inventato"

-avrete notato che dopo l'esame i miei neuroni sono andati in vacanza-

Post N° 1261

A/R

Chi se ne va si porta sempre via qualcosa. Immagino che quella mattina alzandoti tu abbia deciso di aprire una valigia e metterci dentro tutto, ma dodic'anni in una valigia, per quanto grande sia, non ci stanno tutti. Ogni tanto qualcosa esce fuori e ti si impiglia tra i pensieri trascinando ricordi su ricordi finchè, un giorno, non ce l'hai fatta più e hai deciso di tornare lasciando a me il peso di decidere se nella mia vita c'era ancora spazio per te.

Non lo so ancora, da quando mi hai mandato quel messaggio non ho fatto altro che pensarci, ma te ne sei andata in un modo così violento e inatteso che a dir la verità non credevo nemmeno potessi tornare.

Mi hai accusata del fatto che le mie sofferenze mi hanno inaridito.

Non dovrebbero essere gli amici, i veri amici, ad evitare che questo accada? Non dovrebbero aiutarti a non chiuderti a riccio?

Mi hai detto che io ero invidiosa di te?
Invidiosa?!
Credevo fosse chiaro che la carriera della cantante proprio non mi interessa, che gli uomini che piacciono a te non sono proprio il mmio genere.
Invidiosa di cosa?
in amicizia i successi e i dolori si condividono, almeno per quanto mi riguarda.

Nonostante questo, nonostante la mia aridità e la mia invidia non c'è stata una volta in cui tu hai avuto bisogno e io non ci sono stata, tu puoi dire altrettanto?

Sai che c'è? Adesso come adesso mi vengono in mente solo cattiverie, aspetterò sei mesi, come hai fatto tu, prima di rispondere e decidere.

Ritornare dopo un abbandono ha sempre un prezzo.

Post N° 1260

vorrei tenerti tra le braccia un attimo 

senza pensare se è l'inizio o la fine

senza pensare che devo andare e che devi fuggire

Post N° 1259

Colpa della pioggia forse, ma la malinconia stasera s'è impadronita di tutto, come l'umidità, aveva la stessa consistenza del vetro della mia macchina appannato e, nonostante l'aria accesa, non son riuscita a mandarla via.

Sono stata ad una serata di gran gala, ero lì col mio vestito nero attillato, i tacchi e la scollatura, continuavo a girare cercando di trovare un motivo, una spiegazione a tante cose, ma si sa che le risposte non arrivano mai quando le cerchi.

Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna

Post N° 1258

Come vedere le luci di casa dopo un lungo viaggio e riconoscerle già in lontananza.

La tua voce, tra tante, i tuoi occhi e il sorriso.

Respirare a fondo per non tradire l'emozione, aggrapparsi per non cadere nel vuoto.

Non devo guardare giù
perché nei miei vuoti
ci sei solo tu.

Ho paura che accada.
Stasera.

Post N° 1257

E' venerdì, uno di quelli che non sai dove sbattere la testa, in cui gli amici sono tutti misteriosamente impegnati e tu avresti voglia di fare qualcosa, non sai bene cosa, ma qualcosa.

Magari un giro in macchina e quattro chiacchiere, a parlare del nulla o delle paranoie, fumarsi un pacchetto di sigarette e decidere di smettere accendendone un'altra, sorridere, come si fa tra amici, quei sorrisi sinceri e appena accennati o quelle risate a bocca aperta senza nemmeno pensare di metterci la mano davanti.

Invece tutti vanno avanti, corrono e si dimenticano la semplicità ed è questa che invece -io- cerco stasera.

Ma la semplicità non porta vestiti firmati, non entra nei pub, non si ubriaca e non va nelle discoteche alla moda.

Io non dovevo nascere qui e ora, ma ormai ci sono che ci posso fare?!

Post N° 1256

Pensavo ci saresti stata in questi giorni di festa e pieni di colori come i tuoi vestiti e cappelli. Camminavo per la strada e ti ho cercata, credendo per un attimo che come al solito fossi al mio fianco.

Ma non c'eri.

Tutti se ne vanno prima o poi e la mancanza si sente nelle piccole abitudini, nei riti e nel bisogno.