4) Le chiese di Bologna

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4) Bologna la rossa, chiamata così per i suoi colori, visibili soprattutto nei tendaggi ormai lisi e sbiaditi dei finestroni dei palazzi, ha una tradizione politica di sinistra, ma non per questo è atea. Tra gli edifici di culto bolognesi la più conosciuta, la basilica di San Petronio, visibilmente incompiuta all’esterno (è stata rivestita di marmo solo parzialmente), custodisce al suo interno una meridiana solare che corre lungo il pavimento, e il dipinto di Maometto dannato, occultato dietro un tendone per non offendere la sensibilità di altre religioni. Per questo è costantemente pattugliata da esercito e polizia, in quanto obiettivo sensibile. L’altra chiesa famosissima è il santuario della Beata Vergine di San Luca, che svetta in cima al colle della Guardia, visibile anche da chi percorre le autostrade, ed è meta dei pellegrini al termine dei 3 km di percorso interamente coperto da portici lungo 666 archi, che simboleggiano il maligno che si arrende quando arriva davanti alla Madonna. Per chi non vuole camminare c’è il trenino turistico che parte di fianco a San Petronio, ma qualche volte fonde il motore lungo il ripidissimo curvone delle Orfanelle (così chiamato perché c’era un orfanotrofio). Lungo via dell’indipendenza la cattedrale di San Pietro offre la possibilità di salire in cima al campanile,  panoramico ma dalle scale strettissime. Forse la più scenografica e ricca di storia è la chiesa di Santo Stefano, conosciuta anche come “le sette chiese”, perché lo stesso sito ha inglobato via via il primo tempio paleocristiano e, poi le chiese successive, fino all’attuale struttura, che chiude la bellissima piazza triangolare di Santo Stefano, dalla caratteristica pavimentazione a ciottoli. Visibile dietro la stazione con la sua splendida cupola appare la chiesa del Sacro Cuore, monumentale porta d’accesso allo storico quartiere della Bolognina, mentre visibile dell’autostrada, all’altezza dell’uscita 8 della tangenziale, è il campanile della chiesa di San Donnino (quartiere San Donato), con la statua di San Rocco e il cane. Grandiose sono le chiese di San Domenico e San Francesco con i loro sarcofaghi nei piazzali esterni. imponenti sono le chiese di San Giacomo Maggiore e di Santa Maria dei Servi (in cui Pasolini girò una scena). Poco dietro a Santo Stefano c’è San Giovanni in Monte, l’unica chiesa in cima a un’altura, in pieno centro città.

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