#Volvo V90: il lusso della comodità è anche la #sicurezza

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La Casa di #GotIMG_75691IMG_75671IMG_75681IMG_756612IMG_75651IMG_75531IMG_75461IMG_7549IMG_7617IMG_7621IMG_7561IMG_7582IMG_7628IMG_7719IMG_76241eborg ha prodotto dal 1953 6 milioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di SW e questa ora è la più avanzata

Potenza morbida ma piena con bassi consumi

A volte, per sfatare un mito occorre entrare nel mito. Volvo è da sempre sinonimo di affidabilità e sicurezza. Ma spesso la sua immagine è legata alle strade e ai climi gelidi del nord. Nelle nostre scelte, a volte scegliamo un prodotto, un oggetto, un accessorio di gamma più alta rispetto alle nostre necessità o con funzioni che vanno oltre le nostre esigenze. Con l’aspettativa che se è predisposto per fare di più, sottoutilizzato sarà più efficace e duraturo.

Questa valutazione a volte vale anche per le moto, e non solo per le auto: se scegliamo quella con il motore più potente o performante, utilizzato a un basso regime di giri sarà più reattivo e adattivo rispetto alle nostre sollecitazioni. Mentre i consumi dovrebbero essere più contenuti. E allora? Queste valutazioni ci sono suggerite dal nuovo

#testdrive , il 76. di #charlieinauto :

abbiamo provato la Volvo V90 D4, la massima espressione della Casa di Goteborg, che come ci era stato anticipato riassume l’intera filosofia del marchio svedese. Si tratta di una station wagon, una familiare, che arriva sessantacinque anni dopo la prima familiare della Volvo, la Duett. A partire dalla quale la Volvo ha venduto 6 milioni di SW i tutto il mondo. Bella, aggressiva e appagante nel frontale, che anticipa i grandi contenuti alle spalle, una linea morbida per una vettura lunga ma maneggevole come un’utilitaria grazie all’elettronica di bordo molto avanzata. La nostra con trasmissione automatica Geartronic e cambio a 8 rapporti o manuale a 6 rapporti, e quattro ruote motrici, 2000 cc , 4 cilindri, 190 CV. Vista dall’esterno, è

un’auto di gamma alta.

All’interno c’è la conferma. I rivestimenti in pelle grigia e le rifiniture in legno. Ogni comando e accessorio sono ben curati al top. Il display centrale è molto grande, con comandi molto intuitivi, con indicazioni ripetute tra i due orologi centrali, e le indicazioni principali proiettate sul parabrezza a beneficio del guidatore. Con le strade di oggi questa funzione si rivelerà utilissima. Anche perché la V90 è dotata di un sistema che legge i cartelli stradali, e ce li proietta.ci presenta dunque una raffigurazione puntuale della strada che stiamo affrontando, e non virtuale perché ricavata dal navigatore. Tetto apribile e interamente finestrato per godere le bellezze dell’ambiente. Lo possiamo tenere aperto anche oggi che andremo in montagna. A

#Clauzetto, in provincia di Pordenone, a quasi 700 m slm.

Infatti, sia i sedili che il volante sono riscaldati. Facciamo il solito trasferimento in autostrada, e tra Portogruaro e Pordenone inseriamo il cruise control per importargli una velocità costante e limitata: dal tachimetro 110 km/h. Secondo le indicazioni del computer di bordo il consumo va dai 5 ai 6 lt per 100 km. Che non è male per le prestazioni e le dimensioni dell’auto. Questa sua vocazione ecologica al risparmio è confermata dal serbatoio, che forse anche per favorire la capienza del bagagliaio è di ‘soli’ sessanta litri. Viste le misure dell’auto, non certo un’utilitaria, questa scelta conferma come ci era stato anticipato la filosofia della Volvo, orientata a soluzioni ecologiche, sostenibili, ai bassi consumi o, per altri modelli, a energie alternative. Abbiamo trascorso diversi km alla guida, e non ce ne siamo accorti. Il confort dei sedili e dell’abitacolo è pari alle aspettative. Manca ancora un tratto di strada e così ci possiamo offrire un po’ di buona musica. Ed ecco la conferma della qualità dell’info traitment che Volvo ha riservato per i suoi utenti: l’impianto Sensus connect ha uno schermo verticale da 9”. Vediamo

le opzioni per la musica: In Studio, Palco, sala concerti di Goteborg.

Proviamo a commutarle in sequenza, e la sensazione di essere avvolti dai suoni, di trovarci nel cuore delle situazioni programmate è totale. Usciamo dall’autostrada e imbocchiamo un tratto misto. Riepilogando: 190 CV diesel con coppia di 400 Nm già a 1.750 giri e costante fino a 2.500. per chi non ha dimestichezza con questi parametri l’esempio è semplice ed efficace: pensate di guidare un’auto soltanto con l’acceleratore e lo sterzo, mantenendo una velocità costante senza perdere mai energia cinetica strada facendo. Anzi, potendovi permettere di chiedere a un’auto di queste dimensioni di giocare con voi tra una curva e un’altra, tra un tornante e il rettilineo successivo. Come una danza assecondata dalle sospensioni che abbattono il rollio e fanno rimanere la V90 sempre piatta rispetto alla sede stradale. E l’elettronica?

Guida quasi da sola.

Nel senso che pare assecondare le vostre esigenze, lasciandovi però la padronanza della scelta. Il rilevamento dei pedoni e degli animali e la frenata assistita o anticipata in caso di emergenza vi fanno innamorare di questo stile di guida. Perché più che il risultato di soluzioni tecnologiche avanzate, si tratta di un vero e proprio stile di guida. E se consideriamo che quest’auto è nata dove per buona parte dell’anno le strade sono innevate e con scarsa aderenza, viene spontaneo dedurre che le scelte adottate sono la sintesi di quella fluidità di guida e di manovra che è in dispensabile per scorrere veloci sulle strade innevate. Che, come dicevamo all’inizio, è un presupposto importante per farci sentire ancor più sicuri, e a maggior ragione, laddove l’aderenza è molto maggiore.

#charlieinauto76

 

#Volvo V90: il lusso della comodità è anche la #sicurezzaultima modifica: 2018-04-08T03:51:32+02:00da charlieinauto