Post n°1540 pubblicato il 10 Settembre 2017 da Vince198
Ninna nanna, nanna ninna, er pupetto vò la zinna: dormi, dormi, cocco bello, sennò chiamo Farfarello Farfarello e Gujermone che se mette a pecorone, Gujermone e Ceccopeppe che se regge co le zeppe, co le zeppe d'un impero mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedeno ner monno fra le spade e li fucili de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s'ammazza a vantaggio de la razza o a vantaggio d'una fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini che c'insanguina la terra sa benone che la guerra è un gran giro de quatrini che prepara le risorse pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello, finchè dura sto macello: fa la ninna, chè domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti: torneranno più cordiali li rapporti personali.
E riuniti fra de loro senza l'ombra d'un rimorso, ce faranno un ber discorso su la Pace e sul Lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone!
(Trilussa - Ninna nanna della guerra - 1914)
..
Da qualche tempo ho la sensazione che tiri un'aria non proprio piacevole in questo nostro mondo e non si sa fin dove questa strana aria possa arrivare. Non sto certo a discettare su input e altro di simile, però l'aria mi sembra cambiata, com'è vero che un settembre come quello odierno, da un caldo quasi estivo - almeno qui da me - sta scivolando velocemente verso un clima di fine ottobre, un clima umido, fresco con alla mattina quel leggerissimo velo di nebbia che mette un pizzico di malinconia. Si potrà eccepire che le mezze stagioni da diversi anni sono così ridotte temporalmente che si passa dal freddo al caldo (e viceversa) velocemente, almeno rispetto a quello che ricordo da ragazzino. Sarà che ho sempre amato la primavera che per me simboleggia il risveglio alla vita ma, da diversi anni il trapasso dall'inverno all'estate s'è tanto accorciato.. Un vero peccato. Così, allo stesso modo, ascoltando di tanto in tanto le notizie che arrivano da ogni dove - compresa la nostra amata terra - ho la sensazione che un freddo fastidioso, pungente tenda ad avvicinarsi anche dalle nostre parti. Naturalmente spero di sbagliare e di grosso anche ma - ripeto - le sensazioni che pervadono la mia anima sono queste. I brani che seguiranno sono di un noto cantautore romano (Francesco De Gregori) e di un altro molto noto qui in Friuli (Dario Zampa), ma il tema è il medesimo con diverse variazioni nella canzone friulana rispetto all'originale
Gjenerâl daûr di che montagne si sint i tons dal temporâl ch'al bagne i prins colôrs di cheste primevere che a cuviarç di stelis duch i chiamps di vuere la che àn scanadis lis nestris maris, là che àn vendudis lis nestris tiaris là che àn tradide la int furlane par che bandiere taliane.
Gjenerâl la ju ta che chiasute, l'è un fogolâr cun dentri une vechiute, iè che chiale fìs dai veri de vitrine, là ch'al è so fi de vechie cartuline, cincuant' aigns ch'e spiete, ch'e si sint in colpe, come une mari ch'e no vès fàt vonde par duch chei fruts striciats di corse ch'e stavin duch t'une borse.
Gjenerâl la vuere iè finide, un si domande "ma valevie la pene?", "o podìn fâ fieste!" dal barcon tu âs dite" che i ricuards a muerin cul gambiâ de vite". Forsit sì par te a pos sedi gambiade, cun mil medais e la pension dorade, par tanch furlans jevas ad ore e je anchimò dis de vore.
Gjenerâl ta cheste me chiantade o ai voe di diti che tu âs smenteade la part pui vère di che tô storie che cumô e vîf biei moments di glorie. No tu âs mai dite che la tô braure te â regalade cheste tiare dure cun la sô int che crôt e sude, e la che manghie no spude.
Buonasera Vinc è forse l'unica composizione in cui Trilussa, all'inizio della prima guerra mondiale, si allontana dal consueto stile ironico e abbastaza bonario per giungere fino ad una vera e propria invettiva. La ninna-nanna ebbe successo immediato e diventò una canzone, popolare soprattutto a Torino. Il testo, pubblicato dai giornali socialisti piemontesi durante la guerra, venne poi ripreso da L'Ordine Nuovo di Gramsci, con una nota di Palmiro Togliatti che ne confermava l'ampia diffusione. E' bene ricordare che la poesia è stata scritta nel 1917, in uno dei più cupi periodi della guerra europea e ha subito avuto un grande successo e una diffusione enorme tra il popolo, quantunque naturalmente in quel tempo il cantarla fosse reato di disfattismo. Oggi è disfattista la realtà stessa, che fa succedere sotto gli occhi degli uomini fatti che allora potevano sembrare amare previsioni di qualche animo esacerbato. Perciò quello che allora era fantasia poetica ben può valere oggi come commento politico. Le tue sensazioni sono anche le mie Vince, non c'è da stare allegri, buona serata domenicale.
Ecco Anna, posso solo eccepire che, avendo guardato a lungo nel web, tutti scrivono che questa poesia è stata composta da Trilussa nell'ottobre del 1914, alla vigilia della "grande guerra". Questo, però, lo considero solo un dettaglio di poco conto. Va anche precisato che nel Natale 1915 scrisse altri versi contro la guerra
"..Fa’ in maniera Gesù bello,
che una scheggia de mitraja
spacchi er core a la canaja
ch’ha voluto ‘sto macello!
Fa’ ch’armeno l’impresario
der teatro de la guera
possa vede sotto tera
la calata der sipario.
Fai ch’appena liberato
dalli barbari tiranni
ogni popolo commanni
ne’ la Patria dov’è nato."
Sicuramente questo è un Trilussa diverso da quello che "abitualmente" conosciamo, non per questo meno incisivo e salace, con un'esposizione chiara del suo pensiero in quel drammatico periodo.
La tua chiosa, in particolare, mi è molto gradita per le sensazioni che hai espresso e che condividono le mie.
Grazie, un abbraccio ^______^
Generale dietro quella montagna
si sentono i tuoni del temporale che bagna
i primi colori di questa primavera
che ha coperto di stelle tutti i campi di guerra
la dove han stremato le nostre madri
la dove han venduto le nostre terre
La dove han tradito la gente friulana per la bandiera italiana.
Generale laggiù in quella casetta,
c’è un focolare con dentro una vecchietta,
e guarda fissa nei vetri della vetrina
dove c’è una vecchia cartolina di suo figlio
(son) cinquant’anni che aspetta e si sente in colpa
come una madre che non avesse fatto abbastanza
per tutti quei bambini schiacciati alla svelta
che stavano tutti in una borsa. ( frutti di violenze sessuali )
Generale la guerra è finita,
non si domanda “Ma ne valeva la pena?”
“o possiamo fa festa” Dalla finestra tu hai detto
"i ricordi muoiono cambiando vita”
Forse se per te può essere cambiata
con mille medaglie ed una pensione dorata,
per tanti friulani (vuol dire) alzarsi presto ed è ancora giorno di lavoro
Generale con questa mia cantata
voglio dirti che hai dimenticato
la parte più vera della tua storia
che ora vivi bei momenti di gloria.
Tu non hai mai detto che la tua bravura
te l’ha regalata questa terra dura,
con la sua gente spogliata e sudata
e dove mangia non sputa.
Siamo messi male un po' dappertutto, Francesca. Qui per fortuna la corrente non è mai andata via, il resto .. pioggia a catinelle! Anche ora..
Grazie, un abbraccio a te ^______^
E' autunno anche in Valtellina, Vince!!!! E già mi manca l'estate ...
Però, che ci vuoi fare? :-(
La ninna nanna di Trilussa l'ha cantata anche Claudio Baglioni :-)))) ed è sempre stupenda ^______________^
Tu lo sai che io sono una cultrice del Trilussa, vero??? :-)))))
Ti lascio un bell'abbraccissimo caro Vince :-)))) e una buona dolcissssssima notte Sssssssssssssssssssssmack!!!! :-))))
Si Norma: so che l'estate è la tua stagione preferita ma, come sai, l'incedere del tempo così com'è congegnato da madre natura, è un "orologio" in continuo movimento.
Se devo essere sincero - more solito lo sarò - rimpiango molto quelle che oggi definiamo le mezze stagioni (primavera ed autunno) che rappresentano il fiorire e il progressivo decadimento della vita secondo i dettami della natura. C'è un rapido passaggio, in pochissimo tempo, verso il caldo o verso il freddo e questo non lo trovo appagante. Ricordo che da ragazzino non è stato così. Chi ha messo mani e "incasinato" la natura? Risposta univoca: l'uomo.
E qui mi fermo perchè sta faccenda mi mette troppa malinconia!
Parlando di Trilussa, come credo tu sappia, è anche uno dei miei poeti preferiti, non in assoluto, però mi piace moltissimo: ammiro il suo equilibrio nel descrivere situazioni a volte paradossali, tanto che in certi frangenti mi ricorda .. Esopo che studiai giovanissimo. In questo caso particolare, della ninna nanna, sono daccordissimo con lui. Le guerre sono il punto più basso dell'espressione umana però, se devono proprio sussistere, meglio che siano piccole e circoscritte, altrimenti il guaio diventa rapidamente incontrollabile. Il mio corregionale Zampa, poi, ha composto un brano superbo e se lo dico io che di certo mestiere conosco bene molti lati poco chiari credimi, non ho cambiato modus vivendi, solo cerco di stare con i piedi per terra e valutare con equilibrio aspetti egoistici e deteriori dell'uomo.
Grazie piccola, ti auguro una serena giornata in seno agli affetti a te più cari ^_______^
"..Fa’ in maniera Gesù bello,
che una scheggia de mitraja
spacchi er core a la canaja
ch’ha voluto ‘sto macello!
Fa’ ch’armeno l’impresario
der teatro de la guera
possa vede sotto tera
la calata der sipario.
Fai ch’appena liberato
dalli barbari tiranni
ogni popolo commanni
ne’ la Patria dov’è nato."
Sicuramente questo è un Trilussa diverso da quello che "abitualmente" conosciamo, non per questo meno incisivo e salace, con un'esposizione chiara del suo pensiero in quel drammatico periodo.
La tua chiosa, in particolare, mi è molto gradita per le sensazioni che hai espresso e che condividono le mie.
Grazie, un abbraccio ^______^
Generale dietro quella montagna
si sentono i tuoni del temporale che bagna
i primi colori di questa primavera
che ha coperto di stelle tutti i campi di guerra
la dove han stremato le nostre madri
la dove han venduto le nostre terre
La dove han tradito la gente friulana per la bandiera italiana.
Generale laggiù in quella casetta,
c’è un focolare con dentro una vecchietta,
e guarda fissa nei vetri della vetrina
dove c’è una vecchia cartolina di suo figlio
(son) cinquant’anni che aspetta e si sente in colpa
come una madre che non avesse fatto abbastanza
per tutti quei bambini schiacciati alla svelta
che stavano tutti in una borsa. ( frutti di violenze sessuali )
Generale la guerra è finita,
non si domanda “Ma ne valeva la pena?”
“o possiamo fa festa” Dalla finestra tu hai detto
"i ricordi muoiono cambiando vita”
Forse se per te può essere cambiata
con mille medaglie ed una pensione dorata,
per tanti friulani (vuol dire) alzarsi presto ed è ancora giorno di lavoro
Generale con questa mia cantata
voglio dirti che hai dimenticato
la parte più vera della tua storia
che ora vivi bei momenti di gloria.
Tu non hai mai detto che la tua bravura
te l’ha regalata questa terra dura,
con la sua gente spogliata e sudata
e dove mangia non sputa.
Notte ^______^
Grazie, un abbraccio a te ^______^
Però, che ci vuoi fare? :-(
La ninna nanna di Trilussa l'ha cantata anche Claudio Baglioni :-)))) ed è sempre stupenda ^______________^
Tu lo sai che io sono una cultrice del Trilussa, vero??? :-)))))
Ti lascio un bell'abbraccissimo caro Vince :-)))) e una buona dolcissssssima notte Sssssssssssssssssssssmack!!!! :-))))
Se devo essere sincero - more solito lo sarò - rimpiango molto quelle che oggi definiamo le mezze stagioni (primavera ed autunno) che rappresentano il fiorire e il progressivo decadimento della vita secondo i dettami della natura. C'è un rapido passaggio, in pochissimo tempo, verso il caldo o verso il freddo e questo non lo trovo appagante. Ricordo che da ragazzino non è stato così. Chi ha messo mani e "incasinato" la natura? Risposta univoca: l'uomo.
E qui mi fermo perchè sta faccenda mi mette troppa malinconia!
Parlando di Trilussa, come credo tu sappia, è anche uno dei miei poeti preferiti, non in assoluto, però mi piace moltissimo: ammiro il suo equilibrio nel descrivere situazioni a volte paradossali, tanto che in certi frangenti mi ricorda .. Esopo che studiai giovanissimo. In questo caso particolare, della ninna nanna, sono daccordissimo con lui. Le guerre sono il punto più basso dell'espressione umana però, se devono proprio sussistere, meglio che siano piccole e circoscritte, altrimenti il guaio diventa rapidamente incontrollabile. Il mio corregionale Zampa, poi, ha composto un brano superbo e se lo dico io che di certo mestiere conosco bene molti lati poco chiari credimi, non ho cambiato modus vivendi, solo cerco di stare con i piedi per terra e valutare con equilibrio aspetti egoistici e deteriori dell'uomo.
Grazie piccola, ti auguro una serena giornata in seno agli affetti a te più cari ^_______^