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Ali spezzate

Post n°1925 pubblicato il 20 Luglio 2024 da Vince198



ali spezzate


«Le ali degli amanti, seppur spezzate, definiscono la perfetta traiettoria di un volo verso vette raggiungibili solo in una parabola d'amore.»


Gibran racconta in questo breve romanzo il suo sogno d’amore per la bella Salma, spezzato dalla brutalità di una società tradizionalista, animata da vecchi pregiudizi.

Trama.

È, come predetto, una storia autobiografica: l'amore tra due giovani che da poco han varcato la soglia dell'adolescenza per inoltrarsi, cuore completamente aperto, alla vita desiderata nell'età adulta.
Andranno incontro ad una  realtà spietata che infrangerà dolorosamente il loro futuro.

Questa è la storia di Khalil e Salma, ambientata a Beirut, in Libano. Il loro primo incontro avvenne nella casa di Faris Effandi Karamy, padre di Salma, amico del padre di Khalil.

Subito i due giovani avvertirono una profonda affinità spirituale, un legame che ebbe tutta l'aria d'essere sempre esistito: è proprio questo intenso sentimento che identifica l'amore nella sua forma più concreta.

Trovare il vero amore - si sa - è raro tuttavia, dovesse accadere, c’è sempre di mezzo la fortuna che, insieme al caso, apparecchia una splendida realtà.

Tante persone si accontentano di vivere un'esistenza accanto a una donna, un uomo per cui provano un forte affetto che nulla ha a che fare con l'amore.

L'amore non lo si può definire con precisione perché, per sua caratteristica, non è assimilabile ad una risposta certa, esaustiva. Lo si sente ma non si riesce a delinearlo con precisione. È proprio questo che lo rende unico ed irrinunciabile quando avvince intimamente due persone.
Per mio conto immagino che questo sia un incrociar fortuito di anime che si piacciono, stanno bene insieme ma non sanno spiegare esaurientemente il perché.
É così importante?
No, è essenziale vivere in osmosi l'amore con semplicità, naturalezza. Nient'altro!
L’amore agisce motu proprio, nel suo divenire necessita di attenzione e costanza per far sì che le ragioni del cuore rimangano inalterate.

A volte accade che, per imposizione altrui, l'esistenza venga sconvolta in maniera insopportabile, definitiva. Un po’ come morire dentro, lentamente.
Questo, in sintesi, accadde a Salma, data in sposa al nipote del vescovo, Mansour Bey Galib, un uomo dedito al potere, al denaro e ai piaceri della carne.
Un uomo che non apprezzava Salma, che non scorgeva in lei null'altro che una donna intesa come merce di scambio. Salma accettò di mala voglia l'accordo anche perché le tradizioni secolari di quella cultura lasciano poco spazio a desiderata della donna.

Povera ragazza, nel mio immaginario somiglia sempre più ad una bianca calla, una rosa color rubino o un’orchidea multicolori che, staccata bruscamente dal terreno, inizia lentamente ad appassire.

Questo tipo di comportamento - la donna sottomessa - è inaccettabile, eppure l' "evoluto" occidente si è comportato così fino a non molto tempo fa.

Mi riferisco al classico matrimonio combinato: in molti casi una condanna senza appello a vivere un'esistenza accanto a una persona che non si ama.
C’è chi, facendo buon viso a cattivo gioco si adatta e, anche ai nostri tempi, cerca di trarre le massime convenienze personali se vive con una persona che glielo permette; chi si ribella per il desiderio di vivere una vita maggiormente appagante, secondo proprie aspirazioni, può rischiare la vita.

Eppure Salma, nonostante sia fisicamente costretta a comportarsi come una schiava, è libera nel suo animo che vola fino a Khalil, verso cui prova un sentimento così potente che niente al mondo riuscirebbe a dissolverlo.
E Khalil vive solo per Salma da cui è stato sì diviso materialmente, non spiritualmente.
Due anime libere, limitate dai paletti della convenienza e dell’egoismo, tantomeno da tradizioni retrograde?
É sconcertante, però è stato così!

Il finale di questa storia (la morte di lei) è intriso di tristezza, di quelle lacrime che han bagnato la terra del Libano...

"Ali spezzate" (1912) è un romanzo particolare: la delicatezza di quell’amore si espande dolcemente - come un refolo d'eterna primavera, aria leggera, fresca, dolce e gradevole - da ogni pagina e inala, impregnandole fortemente, le narici del cuore di chi legge.
Un lunghissimo sospiro d'amore che intriga oltre ogni limite noto.

... ... ...

Ho riletto, in questi giorni, questo romanzo autobiografico di un giovane Gibran ed in me si sono sempre generati moti interiori simili a un’onda particolare dei sentimenti, una sinusoide a cuspidi altissime oscillare fortemente fra paradiso e inferno, fra caldo e freddo, fra felicità ritrovata e malinconia opprimente.
Un’oscillazione che lascia il segno perché, in fondo, nessuno conosce con certezza il proprio futuro, più o meno prossimo.
Nel mondo dei sentimenti, come l’amore è in sè un concetto universale connaturato all'essere umano che non ha una risposta univoca, al pari non esistono tappe predeterminate da percorrere: tutto avviene costruendo quella via che, dall’immaginazione, si concretizza in una realtà che si traccia "giorno dopo giorno, metro dopo metro, attimo dopo attimo” in osmosi con la persona del cuore.
Accade, pure, che si facciano passi in avanti e altri indietro. Certo, accade!
Tuttavia, se l’amore vive rigoglioso in quelle persone, non esistono ostacoli che potrebbero interferire seriamente.

L’amore è come un filo, all’apparenza fragile, tenuto saldamente da entrambi i capi da chi si ama.

Può terminare se uno dei due, per ragioni fra le più varie anche imprevedibili, lascia cadere il filo: nel prosieguo, solitamente doloroso, tutto sfuma lentamente, inesorabilmente nell’oblìo.

 


Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 21/07/24 alle 11:18 via WEB
Il pregiudizio! Con il passare del tempo e con una società sempre più sconvolta e abbruttita, è uno dei peggiori mali con il quale ogni uomo deve battersi. E non sempre ne uscirà vincente! Bella domenica Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 21/07/24 alle 11:42 via WEB
Oggi credo che non siamo ai livelli di 100 anni fa, più o meno. C'è giusta libertà di scegliersi per stare insieme tutta la vita, quello che per me è meno preso in considerazione sono le motivazioni. Oggi c'è molta superficialità, si cambia bandiera ad ogni stormir di foglie, ci si nasconde dietro certi dogmi che lasciano il tempo che trovano, c'è anche una buona dose di "mancato ascolto", tanto egoismo!
Questo dipende anche dal tipo di educazione ricevuta, dagli ambienti frequentati, in cui si lavora, dalla tolleranza che deve sempre esserci perchè siamo tutti diversi, anche in piccole dosi, ma lo siamo. Comunque hai ragione: il tuo dire ha fondamenta che purtroppo non accennano a diminuire.
Buona domenica a te.
 
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