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Ricercatori in fuga

Post n°356 pubblicato il 16 Febbraio 2016 da LunaRossa550
 

 

30 ricercatori italiani vengono premiati in Europa  
Il Ministro Giannini esulta facendosene un vanto:

"Un'altra ottima notizia per la ricerca italiana. Siamo al terzo posto in Europa insieme alla Francia, primi per numero di ricercatrici donne"

Poi si scopre che più della metà (17 per l'esattezza) rientrano nella schiera dei cervelli in fuga e...... scoppia subito la polemica anche grazie ad un post scritto da  uno di questi cervelli in fuga.
Roberta D'alessandro, che ha vinto il bando europeo Erc Consolidator.
D'Alessandro ha scritto infatti, sul suo profilo facebook:
 
"Ministra, la prego di non vantarsi dei miei risultati. La mia Erc e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane. L'Italia non ci ha voluto, preferendoci, nei vari concorsi, persone che nella lista degli assegnatari dei fondi Erc non compaiono, né compariranno mai"

La cosa triste è che, se è vero che i ricercatori italiani sono al terzo posto nelle classifiche dei vincitori, è altrettanto vero che siamo tra gli ultimi nelle classifiche  europee dei borsisti residenti in patria; dietri di noi solo Polonia, Romania, Bulagria, Slovacchia e Repubbliva Ceca.

Non voglio difendere l'indifendibile!!! Reputo gravissimo che i nostri ragazzi  siano obbligati ad andare all'estero per costruirsi un futuro, come lo è che i nostri ricercatori non vengano sfruttati (nel senso buono del termine intendo, e non perché disoccupati o sottopagati) per produrre nuovo lavoro e nuova ricchezza in Italia, penso però, che lo sfogo della ricercatrice in questione, sia  (IN PARTE) ingeneroso.
Comprendo la sua rabbia e la rabbia di tutti coloro che  si sono sentiti in obbligo di espatriare, però ritengo che almeno un pochino, debbano riconoscere d'aver avuto una formazione tale da permettergli di emergere tra molti... sono convinta che la nostra scuola sia ancora una buona scuola, nonostante i nostri governanti (tutti) si stiano impegnando per  farla affondare.
Cosa mi fa rabbia?
Mi inalbero ogni volta che leggo che  vengono dati 26  milioni alle scuole private e solo 6 alle nostre università, mi arrabbio ogni volta che sento che i fondi per la ricerca calano sempre di più anziché essere aumentati... mi arrabbio però anche quando leggo una certa passività in questi ragazzi... non vedo in loro la voglia di lottare per ottenere il giusto riconoscimento dalla nazione che li ha formati, dove sono cresciuti e da dove non sarebbero probabilmente scappati se avessero avuto più sbocchi professionali... li vorrei insomma meno individualisti e più combattivi.

Per chi volesse, c'è una petizione seria,  piuttosto importante che merita d'essere sostenuta...  "SALVIAMO LA RICERCA ITALIANA
So che è poca cosa, non so se lo strumento delle petizioni sia uno strumento valido ed in qualche modo incisivo, però resta un modo per far sentire che non siamo in pochi a volere che le cose cambino... non ci costa nulla provare.

 

 
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