Creato da In_mezzo_alla_segale il 13/12/2006

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Ambra 13

Post n°282 pubblicato il 27 Giugno 2008 da In_mezzo_alla_segale
 

(tempo di lettura: 2 minuti)

L’aereo è decollato da Bologna con quasi due ore di ritardo. Niente di grave, solo una somma di piccoli contrattempi, accumulati durante la giornata, più che altro per aggirare le varie perturbazioni incontrate. Una lunga giornata, su e giù per l’Italia, cominciata col primo volo alle 8. Sono quasi le 21, questa tratta del viaggio è stata tranquilla, l’aereo imbocca il corridoio per la discesa, Ambra 13.

Siamo in giugno, poco dopo il solstizio, c’è ancora luce. Il sole sta tramontando, dai finestrini di destra si vede il mare scintillare e farsi sempre più scuro.

Tra i passeggeri qualcuno si gode lo spettacolo, altri ci sono abituati. Ci sono militari in licenza, qualche turista, imprenditori. C’è chi deve andare a un matrimonio di amici, chi è appena uscito dall’ospedale. Chi più chi meno, hanno tutti premura di arrivare. Qualcuno non è riuscito ad avvisare i parenti del ritardo ed è in pensiero.

In cabina il comandante Domenico Gatti scherza con il copilota Enzo Fontana e i due assistenti di volo, si raccontano barzellette.

– Sporca, eh? – dice il comandante. – Allora sentite questa.

Gatti s’interrompe, cambia tono, sembra allarmato: – Gua…

Fine delle trasmissioni.

L’aereo scompare dai radar, si è squarciato in volo, precipita in mare tra Ponza e Ustica. Nessuno sopravvive tra i settantasette passeggeri e i quattro membri dell’equipaggio. Ottantuno vittime in tutto, ma i corpi recuperati saranno solo trentotto.

Forse il pilota voleva dire: – Guardate che cazzo sta succedendo qui fuori! –, ma non ha avuto il tempo.

Un missile, ormai è certo. Per lungo, lungo tempo qualcuno ha raccontato balle. Bomba a bordo? Collisione con un altro velivolo? Escluso.

Il processo più dilatato e costoso della storia d’Italia non è stato sufficiente a chiarire cosa successe esattamente quella sera del 27 giugno 1980. Non si sa chi e perché abbia abbattuto il DC9 dell’Itavia, partito da Bologna con destinazione Palermo. Non si è mai trovato un colpevole, uno che sia uno a cui attribuire anche la minima responsabilità. Nel gennaio 2007 la Cassazione chiude anche l’ultimo appello. Tutti assolti.

Nonostante siano stati accertati innumerevoli depistaggi, false testimonianze, sparizioni di materiale fondamentale, morti sospette di testimoni, nessuno ha pagato.

Dopo ventotto anni siamo ancora a tormentarci con domande senza risposta.

Però, adesso, l’ex presidente Cossiga si toglie un altro sassolino dalla scarpa, e si riaprono le indagini.


Nessundove
27 Giugno 2008

Commenti al Post:
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 27/06/08 alle 07:57 via WEB
Beh, che dire, stanno rispolverando il caso Orlandi, si rilevano ancora impronte digitali per la bomba di Piazza Fontana, si indaga celermente su residue tracce di DNA che potrebbero scaggionare Caino...In Italia non si pone mai una fine definitiva alle indagini. Credo che ciò si spieghi con la necessità di fare pendant con il successivo giudizio di condanna. Mai definitivo, mai reale, mai certo...A ben rifletterci a tutto così poco di serio che potremmo brevettare sia la prima fase che la seconda fase e rivendercele al mondo come un intrigante gioco di società: "Indaga e punisci...forse, probabile!"
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 27/06/08 alle 13:22 via WEB
Sì, un reality show. Processo in diretta TV con telegiuria da casa. "Chi vuoi ingabbiare? Chiama al numero in sovrimpressione!"
Potrebbe funzionare.
 
RosexelA
RosexelA il 27/06/08 alle 08:59 via WEB
Sei il mio storico preferito. Qualche giorno fa parlavo con mia madre del discorso di Martin Luther King. Riflettevo sul fatto che la mia generazione è nata e cresciuta in un periodo di transizione: ci fanno vivere in una calma fittizia e in uno stato di omologamento di massa, distratti dai media e dalle vane promesse... Conosciamo la storia appena precedente alla nostra nascita per sbaglio, per sentito dire, spesso la ignoriamo completamente. Eppure era il 1963 quando mia madre lo sentì dal vivo quel discorso. Era il 1969 quando si alzò alle quattro di notte per vedere il primo uomo sulla luna. Era il 1980, io ero già in viaggio per questa terra, quando avvenne la strage di Ustica....
Oggi non esiste più la consapevolezza di ciò che accade intorno, siamo completamente distratti dalle sciocchezze. Specchietti per le allodole. E non è che non avvenga nulla di grave, anzi. Posso solo imparare dal passato e cercare quanto più possibile di non dimenticare..ma è diverso quando le cose le vivi di persona. Un racconto come questo ti aiuta ad immedesimarti, a non dimenticare. Per cui, grazie.
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 27/06/08 alle 13:37 via WEB
Storico?!? Ti confiderò un segreto: detesto la storia. È falsa abbastanza per farti dubitare anche di quella accertata. Sono i vincitori che la scrivono, e a volte nemmeno loro, ma i burattinai che non si rivelano, né mai si riveleranno.
Forse sopravvive in me un barlume di giornalista, questo è più facile.
Sul resto sono più che d'accordo. Siamo bombardati di informazioni, di cui il 90% è fuffa. In più c'è chi si preoccupa di dare risalto alle puttanate e di nascondere le cose importanti.
Il risultato è che sappiamo ben poco di quel che ci circonda e di ciò che è appena passato.
 
   
elsewhere_perhaps
elsewhere_perhaps il 27/06/08 alle 19:39 via WEB
amazing :(
 
     
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:20 via WEB
?!?
 
   
RosexelA
RosexelA il 28/06/08 alle 12:42 via WEB
Concordo con la tua correzione :) Anche se i giornali li leggo poco...spesso li trovo altrettanto di parte e pieni di chiacchiere a vuoto. Preferisco, invece, le testimonianze trasversali. Per cui, Errata Corrige: sei il mio barlume di giornalista preferito, dato che non sei un vero e proprio giornalista (..o mi sbaglio?) e mi fornisci testimonianze trasversali.... può andare? ;o)
 
     
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:31 via WEB
Giornalista non lo sono più da un bel po'. Mi sono pentito e dissociato. Nonostante questo, a volte non posso fare a meno di pormi delle domande. Perché di Ustica si parla così poco? Mi aspettavo che dopo le dichiarazioni di Cossiga, proprio a ridosso dell'anniversario, si scatenasse un putiferio. Invece niente.
La più assurda delle assurde stragi d'Italia. Piazza Fontana, l'Italicus, la stazione di Bologna, nella loro follia hanno una logica: in un clima di guerra allo Stato, di intimidazione, di terrore, trovano una loro dissennata collocazione.
Ma Ustica? Non fa parte di quella strategia, non fa parte di niente.
Sì, credo che di tanto in tanto continuerò a "fornire testimonianze trasversali".
 
star651
star651 il 27/06/08 alle 09:14 via WEB
Quando vedo i telefilm americani dove FBI, NCIS e via dicendo portano a compimento indagini con metodi avveniristici inchiodando sempre l'assassino alla sua colpa con maestria, sventando attentati di integralisti islamici e via dicendo mi domando se ciò corrisponda alla realtà. Eppure qui da noi le indagini si aprono, si chiudono, si riaprono, poi si chiude il caso e regolarmente qualcuno fa casino per riaprirlo e si viene a scoprire che molti "nuovi elementi di prova" erano stati trascurati. E il cittadino rimane sempre con l'atroce dubbio che, in fondo, il colpevole non sia mai quello vero (vedi Franzoni, Sollecito-Knox-Guede) ...
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 27/06/08 alle 13:41 via WEB
Stride un bel po' la realtà a confronto con i telefilm, vero?
Grissom risolve qualsiasi indagine in una puntata di 30 minuti, noi siamo ancora a mani vuote dopo quasi 30 anni.
 
Amore_immaginato
Amore_immaginato il 27/06/08 alle 10:27 via WEB
Nulla viene scoperto finchè non c'è più nulla da scoprire...
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 27/06/08 alle 13:43 via WEB
A me pare ci sia ancora molto da scoprire, se non tutto. Che poi ci sia qualcuno che lavora alacremente perché il mistero s'infittisca sempre più è un altro discorso. E se quel qualcuno fa parte delle strutture che invece dovrebbero desiderare e rincorrere la verità, beh, fa male al cuore.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/06/08 alle 08:52 via WEB
questi testimoni ottantenni...un rigurgito di coscienza?
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:22 via WEB
Non so cosa sia. Rigurgito di coscienza, senilità, sicurezza dell'impunità... Di fatto ci si chiede il perché proprio adesso.
 
RadioBlogAustralia
RadioBlogAustralia il 28/06/08 alle 17:24 via WEB
Probabilmente la verita' verra' fuori solo leggendo il memoriale postumo di cossiga e andreotti, gli ultimi due grandi vecchi. E sarebbe bello se ustica (e bologna e piazza fontana) fossero storia: purtroppo rimangono ancora cronaca.
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:38 via WEB
Forse il problema è proprio quello: non è ancora storia, ma non è più cronaca. Sono tragedie incastrate a mezza via, né carne né pesce.
La cronaca viene sostituita in fretta dai fatti del giorno, dopo un po' sa di stantio e viene messa nel dimenticatoio. E con i protagonisti ancora viventi non si può sperare nella verità.
Forse tra cinquant'anni. Ce lo segnamo sull'agenda?
 
GATTACCIO_ROGNOSO
GATTACCIO_ROGNOSO il 28/06/08 alle 17:26 via WEB
Se non si trattasse della tragedia, grande, che fu e che è (sia per le tante morti per cui non v'è né vi sarà mai rimedio, sia perchè la mancanza di una verità su Ustica ancora pesa - a me pare - nel limitare fortmente la vita democratica di questo Paese) si potrebbe perfino ironizzare... ironizzare circa una somma, interminabile, d'assurdità - e tu ne hai ben ricordate alcune delle più rilevanti. Si va, infatti, da palesi omissioni e da chiari depistaggi (in cui gli alti vertici militari - forti di una totale impunità - si sono in particolare distinti), alla pervicace ostinazione del mondo politico (quasi tutto) ad evitare qualunque intervento internazionale, verso Francia, Stati Uniti... la Nato (un'organizzazione a delinquere che per altro sembra sussistere solo allo scopo di travisare le proprie orginarie, pur discutibili, finalità), teso a gettare una pur minima luce sulle manovre di guerra che quella notte infiammavano i cieli del Tirreno... - a caccia di Gheddafi? Comunque, se a fronte di ciò, un moto di indignazione e di ribellione continua ad essere d'obbligo - e sarebbe davvero auspicabile, per quanto illusorio, prendesse tutti - pure risulta sempre più sfibrante: talmente tanti sono ormai gli episodi, gravissimi, che s'oppongono a qualsiasi possibile evidenza, subito occultati dal non-sense dell'agire istituzionale... Pochi giorni dopo l'abbattimento del DC-9, ad esempio, un aereo militare libico, si schiantava sulla Sila e, a quanto ufficialmente risulta, "pilotato" da un corpo in avanzato stato di decomposizione... Oppure è noto come, un paio d'anni prima, durante il sequestro Moro, alcuni colleghi di partito del presidente DC (e di Cossiga, immerso fino al collo in questa ed in parecchie altre vicende dai contorni assai foschi) pensarono bene di rintracciarne il luogo di prigionia mediante apposita seduta spiritica - e va riconosciuto che l'interrogazione dell'ultramondano dette i suoi frutti, perché ne venne fuori il nome di Gradoli, effettiva prigione di Moro: giusto sarebbe interessante sapere a chi, tra i presenti, in mistico rapimento, sfuggisse quel nome... Fino all'episodio, recente, di una funivia che volando - è chiaro - troppo alto, e non rispettando evidentemente i diritti di precedenza, ebbe ad urtare un ignaro, vagante caccia americano: pure lì una ventina di morti... Ma l'elenco sarebbe lungo e tutti lo conosciamo, o almeno dovremmo... Quel che invece manca, mi sembra, è la capacità di molti di operare distinzione e trarre conseguenze, di valutare tra notizia e notizia, di rendersi conto - non certo aiutati dalla qualità dell'informazione - che la strage di Ustica e una vacanza nautica nel bel mare azzurro sottostante (in fondo siamo alla fine di Giungno) non sono esattamente la stessa cosa, sebbene vengano presentati, in televisive calcolate sequenze, quasi l'uno corollario dell'altro, tanto per non disturbar troppo i moti, poco riflessivi, della digesione... Beh, io la tv non ce l'ho e di Ustica mi ricordo: grazie per il tuo opportuno e stimolante post!
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:50 via WEB
Il Mig della Sila è un altro fatto curioso. Ci hanno detto che è stato ritrovato appena caduto, a metà luglio, ma non è vero. La prima autopsia colloca la morte del pilota venti giorni prima, a fine giugno. Che, guarda caso, potrebbe coincidere con la distruzione del DC-9.
Ci sono anche testimonianze di contadini del posto, che non ricordano il giorno preciso, ma dicono di aver visto cadere l'aereo a fine giugno, non a metà luglio.
E la strage di Bologna, 35 giorni dopo Ustica. Che casualità. C'erano intercettazioni telefoniche (poi sparite), di strani individui dei servizi segreti che, subito dopo Ustica, dicevano: "Bisogna distogliere l'attenzione. Fare un botto più grosso in una città simbolo, tipo Bologna...".
Gli stessi individui che, dopo la stazione di Bologna, si risentivano e dicevano (senza mai fare riferimenti precisi): "Ce l'abbiamo fatta. Per poco, ma ce l'abbiamo fatta".
Che alludessero ai morti di Bologna? 85 contro gli 81 di Ustica? Fosse così, è stata gicata una ben sinistra partita con le nostre vite.
 
falco58dgl
falco58dgl il 30/06/08 alle 15:51 via WEB
La storia d'Italia è piena di stragi e misteri sostanzialmente impuniti. Anche per la strage di Bologna, i mandanti non sono mai stati individuati. Ci trattano come sudditi imbecilli e il brutto è che ci stiamo abituando a questo trattamento... ciao. W.
 
 
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 11:56 via WEB
Hai mille volte ragione. Ci trattano come sudditi imbecilli, da spremere, da raggirare, da tenere buoni. Il tutto in nome di una farneticante idea di "bene superiore".
E quel che sta facendo l'attuale governo va esattamente in questa direzione.
Perché non c'incazziamo? Perché non li andiamo a prendere per il cravattino e li trasciniamo in piazza, a renderci conto delle loro azioni?
Come possiamo fidarci di questa gentaglia, di queste istituzioni?
 
   
GATTACCIO_ROGNOSO
GATTACCIO_ROGNOSO il 02/07/08 alle 13:34 via WEB
Mi viene da citare Pasolini, in un passo delle "Lettere luterane": "La regressione e il peggioramento non vanno accettati: magari con indignazione o con rabbia, che contrariamente all'apparenza sono, nel caso specifico, atti profondamente razionali. Bisogna avere la forza della critica totale, del rifiuto, della denuncia disperata e inutile"... Piuttosto, noto con piacere che ci sei... Cioè, no, tranquillizzati: non voglio uscire con te; solo temevo te ne fossi andato in vacanza da qualche parte, quando invece mi par giusto adesso ti siedi lì e, con impegno, confezioni per tutti noi un degno post in occasione del prossimo 2 Agosto (tanto per ricordare ancora una volta la strage di Bologna) - Sì, sono appena arrivato ma già accampo pretese! In fondo, accade così di rado di trovare, tra i numerosi che impugnano penna e calamaio, qualcuno che non lo faccia semplicemente per macchiarsi d'inchiostro le dita (a me succede sempre, essendo mancino...), dunque... prego: mettiti comodo e buon lavoro!
 
     
In_mezzo_alla_segale
In_mezzo_alla_segale il 02/07/08 alle 13:46 via WEB
Nell'ordine:
• macchiarmi le dita d'inchiostro è uno dei miei sport preferiti;
• Pasolini aveva ragione da vendere e da regalare – qui e altrove –, ma purtroppo mi pare che invece si vada nella direzione opposta: la rassegnazione;
• il post sul 2 Agosto l'ho scritto l'anno scorso. E tra foto e testo mi pare di averci messo un minimo d'impegno. Vorrei evitare di ripetermi, ma anche di trasformare questo blog in una roba troppo seriosa. E, in definitiva, non vorrei scassare troppo le balle a chi passa di qua. Quest'anno scriverò solo se trovo qualcosa di diverso da dire;
• in vacanza sto per andarci adesso, ma sarà una micro-vacanza, sarò di nuovo qui in pochi giorni.
 
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