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MILLE FIORI DI PLASTICA NON FANNO FIORIRE UN DESERTO

MILLE FACCE VUOTE NON RIEMPIONO UNA STANZA VUOTA.

Per sviluppare il potenziale umano,andando al di là dei ruoli che svolgiamo, bisogna riempire i vuoti della personalità,per essere integrati in tutte le parti che siamo potenzialmente.

La prima cosa da fare riconoscere l’angoscia in realtà mal sopportando in quanto  è energia pura che fa parte dell’uomo, ma che quando stagna, per cause scatenanti che possono essere interne o esterna,crea disagi fisici e psichici con la conseguente tipica paura di affrontare le cose.

Un modo semplice per far fluire l’energia è quello d’essere presente nell’esperienza con un’attività spontanea che elimina l’angoscia.

Essere nel presente non significa scambiarsi cose o vivere per le cose mercificando le stesse,ne concettualizzare la vita o manipolando i sistemi.

Essere se stessi schierare,sviluppare il proprio centro.

IO FACCCIO LA MIA COSA,E TU FAI LA TUA

NON SONO IN QUESTO MONDO PER ESAUDIRE LE TUE ASPETTATIVA

COME TU NON SEI IN QUESTO MONDO PER ESAUDIRE LE MIE.

TU SEI TU,E IO SONO IO,

E SE PER CASO C’INCONTRIMO,SARà BELLISSIMO,

ALTRIMENTI,NON CI SARA’ NULLA DA FARE.

Questa è la condizione reale del reale,e dell’essere nel presente nel qui ora.

Il carattere è uno schema che incasella una persona è la rende prevedibile,mentre il creativo ,il produttivo, lo spontaneo si potrebbe definire senza carattere perché è in uno stato dinamico evolutivo fenomenologico.

Spesso un carattere,insieme di schemi introiettati,s’identifica con l’esterno per essere in rapporto con cio che lo circonda,ci s’identifica con la professione,con la famiglia,con i soldi ecc.

L’identificazione porta a riconoscere il proprio io in una determinata funzione senza la quale l’io diviene estraneo anche a se stessi.esemp.la perdita del lavoro può far sentire una persona fuori da ogni situazione vitale ci si sente inutili persi vuoti,perché si perde il proprio io poiché legato al lavoro o alla  situazione nella quale ci s’identifica.

Un’altra espansione del proprio io fino a contenere l’altro,recluta all’interno del proprio io tutto cio che prima era al di fuori del nostro confine,esemp.innamorarsi.