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Messaggi di Aprile 2019
Post n°15067 pubblicato il 27 Aprile 2019 da Ladridicinema
Alla fine degli eventi del precedente capitolo, abbiamo lasciato Thanos che con uno schiocco di dita ha sterminato metà della popolazione dell'universo, tra cui Nick Fury che prima di scomparire però riuscirà a chiamare Captain Marvel, che tornata sulla Terra si trova di fronte agli eventi avvenuti e agli Avengers devastati da quanto successo e dalla sconfitta. Nel frattempo Denvers, riesce a salvare anche Tony Stark disperso anni luce dalla Terra dopo gli eventi di Titano. Insieme riescono a trovare Thanos e sconfiggerlo, dopo che il titano folle ha usato una seconda volta il guanto con le gemme dell'infinito per distruggerle e rendere ineluttabile quanto successo. Questi fatti portano ancora più sgomento negli Avengers che si lasciano andare. C'è chi va avanti a modo suo come Stark che si fa una famiglia e chi non riesce come Rogers e Vedova Nera, per non parlare di Thor che si lascia completamente andare. L'unico che invece sembra aver trovato finalmente una pace interiore è Bruce Banner, che riesce a trovare il mix giusto tra lui e Hulk. Sono passati cinque anni e quando ormai gli eventi sembrano non poter più cambiare torna dal mondo quantico Scott Lang che tutti davano per morto con un'idea folle... una sorta di viaggio nel tempo per cambiare il destino dell'universo. Con Avengers End Game e quindi dopo 22 film si arriva alla fine di un ciclo per Mcu, che rimarrà irrepetibile. E' inevitabilmente la conclusione della saga che finisce con la sua celebrazione e con quella dei suoi eroi originali. La celebrazione della saga avviene anche con un espediente interessante ovvero il rivisitare episodi dei precedenti film per rendere omaggio agli Avengers originali, chiudendo un'era e aprendone un'altra, anche perchè sono praticamente quasi solo loro a rimanere vivi tra gli eroi. Toccherà quindi a loro e alla nuova eroina, Denvers, trovare una soluzione. L'unica possibile come aveva avvertito Doctor Strange. La sensazione alla fine del film è di aver visto un capitolo inferiore a livello di sceneggiatura (alquanto scontata e spesso goffa), ma allo stesso tempo di aver visto un finale favoloso con un senso di malinconia importante, soprattutto per il finale epico pur se scontato. Attenzione l'essere scontati in questo caso non è una cosa negativa, ma è inevitabile il destino degli Avengers originali. Da cosa significhi l'unico modo per sconfiggere Thanos, ovvero il sacrificio di Iron Man; al viaggio nel tempo di Captain America che rimane con la sua Peggy Carter; fino a Thor che dovrà diventare l'uomo destinato a essere. Quello che sconvolge è il sacrificio di Vedova Nera, per prendere la gemma dell'anima, ma è inevitabile che sia lei oppure Occhio di Falco, diventato Ronin; dopo i fatti precedenti in cui tutta la sua famiglia scompare; a doversi sacrificare. La sceneggiatura di Markus e Mc Feely, aggiunge la solita ironia a qualche lacrimuccia, con il solito senso di coinvolgimento profondo che riescono a immettere in chi guarda. Realizzano un film che è molto più di un film d'azione, ma che ha il suo forte come detto prima nella parte dedicata ai suoi personaggi, al loro passato e a quelli che sono i loro sentimenti e le loro motivazioni. Non è un caso che alla fine del film non ci siano scene post credits, ma omaggi ai suo attori con un video tributo con tanto di autografi digitali che fanno capire ancora di più l'immenso cast dei film Mcu. Due scene finali politicamente corrette sono alquanto discutibili ma è il segno dei tempi e soprattutto si vede il marchio Disney. Il riferimento è chiaramente alla scena delle eroine dietro Captain Marvel e del black power finale. La chiusura è quindi calcolata e l'eroe decisivo sarà colui che ha iniziato il tutto, ovvero Iron Man. C'è una sola possibilità su 14 milioni di sconfiggere Thanos, e solo al momento giusto Doctor Strange la rivelerà a Stark che per sconfiggere definitivamente il titano usa la propria armatura come Guanto dell'Infinito e schioccando le dita lo elimina definitivamente assieme alle sue armate. Questa cosa però gli costerà la vita a causa dello sforzo necessario per usare le gemme. Lo stesso Thanos ha rischiato di morire usando il guanto, così come Hulk messo fuori gioco per annullare i precedenti effetti. Una scelta scontata quella di far morire Iron Man, in quanto fa parte dell'evoluzione del personaggio che da latin lover già con gli accordi di Sakovia era maturato fino a diventare uno dei due leader degli eroi. Tutto quello che fa però lo fa per un secondo fine, anche quando non è per puro egoismo. L'incontro con il padre nel viaggio nel 1970 per recuperare il tesseract, gli farà capire che per essere definitivamente un eroe dovrà mettere da parte il proprio interesse a favore del bene comune. Così quando sul campo di battaglia incrocerà lo sguardo di Strange che gli ricorda che c'è una sola occasione, di corsa prenderà il guanto con le gemme e senza pensarci troppo lo userà, dicendo prima di schioccare le dita: Io sono Iron Man. Finalmente l'eroe potrà riposarsi, come dirà Pepper a Tony; lasciando alla figlia Morgan un mondo in teoria migliore. Voto finale: 4+/5 Avengers: Endgame Avengers Endgame è il nuovo film Marvel 2019, seguito di Avengers Infinity War, che chiude un'era dell'Universo Cinematografico Marvel. La durata del film è di oltre 3 ore e la data dell'uscita al cinema in Italia è il 24 aprile 2019. Scoprite la trama, i protagonisti, il trailer e la recensione senza Spoiler. - DATA USCITA: 24 aprile 2019
- GENERE: Azione, Avventura, Fantasy, Fantascienza
- ANNO: 2019
- REGIA: Anthony Russo, Joe Russo
- ATTORI: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, Danai Jekesai Gurira, Bradley Cooper, Josh Brolin, Evangeline Lilly, Sebastian Stan, Dave Bautista, Chadwick Boseman, Michelle Pfeiffer, Jon Favreau, Elizabeth Olsen, Ty Simpkins, Tom Holland, Gwyneth Paltrow, Hiroyuki Sanada, Pom Klementieff, Terry Notary, Tilda Swinton, Frank Grillo, Katherine Langford, Winston Duke, Kerry Condon, Sean Gunn, Benedict Wong, Emma Fuhrmann
- PAESE: USA
- DURATA: 182 Min
- FORMATO: 2D, 3D, IMAX 3D
- DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures
Avengers Endgame, il film dei registi Anthony e Joe Russo, è il quarto capitolo dell'epica saga dedicata ai supereroi più potenti della Terra ed è il 22esimo titolo del Marvel Cinematic Universe. È il sequel diretto di Avengers: Infinity War e ne prosegue le drammatiche vicende. Tutte le specie viventi nelle galassie dell'universo sono state vittime della follia del titano Thanos. È bastato uno schiocco delle dita con indosso il Guanto dell'Infinito per ridurre in cenere la metà delle popolazioni di tutti i pianeti. Gli Avengers ancora in vita, forse non casualmente i primi originali Avengers, Iron-Man (Robert Downey Jr.), Captain America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth), Vedova Nera (Scarlett Johansson), Occhio di Falco (Jeremy Renner) e Hulk (Mark Ruffalo) insieme agli ultimi alleati rimasti, Rocket Raccoon, Nebula (Karen Gillan) e War Machine (Don Cheadle) devono unire le forze un'altra volta per rintracciare Thanos, sconfiggerlo e riportare l'ordine nell'universo. Si uniscono al gruppo Captain Marvel (Brie Larson) e Ant-Man(Paul Rudd), anche loro fortunatamente risparmiati dallo schiocco. La missione ruoterà ancora una volta intorno alle Gemme dell'Infinito, quelle incastonate nel Guanto indossato da Thanos. PANORAMICA SU AVENGERS: ENDGAME: Avengers: Endgame è un appuntamento importante per i fan del Marvel Cinematic Universe e per gli appassionati di blockbuster. Non solo chiude infatti la storia iniziata con Avengers: Infinity War, ma funge anche da capitolo conclusivo del MCU così come lo conosciamo, calando il sipario sulla cosiddetta "Fase 3". Nella Fase 4 ci si concentrerà su supereroi differenti, con l'idea suggerita di riprendere semmai i più popolari molto più avanti nel tempo, previo recasting. Chris Evans, interprete di Captain America, ha per esempio fatto intendere su Twitter che quello di Endgame per lui è un addio. Stesso discorso vale per Mark Ruffalo e il suo Bruce Banner / Hulk. Le riprese, partite nell'agosto del 2017 e realizzate interamente in IMAX con rapporto d'immagine 1,9:1 (pensando però anche alla proiezione canonica in 2.39:1), sono state effettuate quasi consecutivamente a quelle di Infinity War, con una pausa ridotta di all'incirca un mese. L'attesa per il film è così spasmodica che il trailer ha battuto tutti i record di visualizzazione su YouTube, visto 1 milione di volte in appena quattro ore. Il secondo trailer ha totalizzato 289 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Considerando che la saga arriva dal successo al botteghino di Infinity War ammontante a 2 miliardi di dollari, e anche in quel caso in trailer fu preso d'assalto ma in misura minore, si ipotizza che Endgame possa far saltare il banco degli incassi del suo predecessore. Tornano alla regia i fratelli Anthony & Joe Russo, che entrarono nell'universo Marvel con Captain America: Il soldato d'inverno (2014) e hanno poi proseguito la loro frequentazione marveliana con Captain America: Civil War (2016) e appunto Avengers: Infinity War (2018). Dopo le 2 ore e 36 minuti di durata di quest'ultimo, i Russo erano incerti sulla durata definitiva di Endgame da proporre alla Disney/Marvel. Alla fine il boss Kevin Feige ha accettato un nuovo record per i film dei Marvel Studios: 3 ore e 2 minuti. Le musiche sono ancora a cura di Alan Silvestri, noto a tutti per il tema di Ritorno al Futuro e nomination all'Oscar per Forrest Gump e Polar Express: Alan ha già lavorato per la Marvel in occasione di Captain America - Il primo Vendicatore (2011), The Avengers (2012) e Avengers: Infinity War. CURIOSITÀ SU AVENGERS: ENDGAME: Avengers: Endgame è il 22° film del Marvel Cinematic Universe. Il primo a uscire in sala è stato Iron Man nel maggio del 2008. Il film ha la durata record di 3 ore e 2 minuti, classificandosi come il film del genere di supereroi più lungo in assoluto.
Anche in questo film ci sarà un cameo del creatore di fumetti Stan Lee, girato da quest'ultimo prima della sua morte.
Sulla piattaforma online di YouTube, il trailer di Avengers: Endgame ha ottenuto 1 milione di like in meno di 4 ore dalla messa online, oltre ad essere il trailer più visto nelle prime 24 ore dal debutto con 289 milioni di visualizzazioni.
I character poster dei personaggi del film sono essenziali: tutti primi piani, a colori gli Avengers rimasti vivi alla fine di Infinity War, in bianco e nero quelli caduti.
Quando giravano Ant-Man and the Wasp, Paul Rudd e Evangeline Lilly erano contemporaneamente impegnati sul set di Avengers: Endgame.
Il compositore delle musiche del film è Alan Silvestri il quale, oltre ad aver composto il tema principale degli Avengers nel primo film, aveva anche curato le musiche di Captain America - Il primo vendicatore.
È il quarto film Marvel diretto da Anthony e Joe Russo. I precedenti sono Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War.
Chris Evans è l'unico attore ad essere apparso in un film Marvel almeno una volta l'anno. Dal debutto del 2011 con Captain America - Il primo vendicatore, era ovviamente nel cast di Avengers del 2012. Nel 2013 lo abbiamo visto in un cameo non accreditato in Thor: The Dark World, mentre nel 2014 era alle prese con una vecchia conoscenza in Captain America: The Winter Soldier. Oltre ad combattere insieme ai colleghi in Avengers: Age of Ultron, nel 2015 è anche apparso in uno speciale cameo in Ant-Man. Il 2016 è stato l'anno di Captain America: Civil War, il 2017 invece la sua presenza è stata richiesta in un altro speciale cameo stavolta per Spider-Man: Homecoming. Arriviamo infine al 2018 con Avengers: Infinity War e al 2019 con Avengers: Endgame. Dal Trailer Italiano del Film: Tony Stark/Ironman (Robert Downey Jr.): Sembrano passati mille anni da quando sono scappato da quella caverna, sono diventato Ironman, ho capito di amarti, ho detto "niente più sorprese"... ma speravo tanto di organizzare l'ultima!
Thor (Chris Hemsworth): Ho visto morire queste persone...
Steve Rogers/Captain America (Chris Evans): Continuo a dire a tutti di andare avanti, alcuni lo fanno, ma noi no!
Natasha Romanoff/Vedova nera (Scarlett Johansson): Anche se la possibilità fosse minima, abbiamo il dovere nei confronti del mondo di provarci! Steve Rogers/Captain America: Lo faremo, a qualunque costo! Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner): A qualunque costo! Natasha Romanoff/Vedova nera: A qualunque costo! Tony Stark/Ironman: A qualunque costo! Thor (parlando di Captain Marvel): Mi piace questa qui! IL CAST DI AVENGERS: ENDGAME:
Post n°15066 pubblicato il 26 Aprile 2019 da Ladridicinema
Avengers Endgame è il nuovo film Marvel 2019, seguito di Avengers Infinity War, che chiude un'era dell'Universo Cinematografico Marvel. La durata del film è di oltre 3 ore e la data dell'uscita al cinema in Italia è il 24 aprile 2019. Scoprite la trama, i protagonisti, il trailer e la recensione senza Spoiler. - DATA USCITA: 24 aprile 2019
- GENERE: Azione, Avventura, Fantasy, Fantascienza
- ANNO: 2019
- REGIA: Anthony Russo, Joe Russo
- ATTORI: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, Danai Jekesai Gurira, Bradley Cooper, Josh Brolin, Evangeline Lilly, Sebastian Stan, Dave Bautista, Chadwick Boseman, Michelle Pfeiffer, Jon Favreau, Elizabeth Olsen, Ty Simpkins, Tom Holland, Gwyneth Paltrow, Hiroyuki Sanada, Pom Klementieff, Terry Notary, Tilda Swinton, Frank Grillo, Katherine Langford, Winston Duke, Kerry Condon, Sean Gunn, Benedict Wong, Emma Fuhrmann
- PAESE: USA
- DURATA: 182 Min
- FORMATO: 2D, 3D, IMAX 3D
- DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures
Avengers Endgame, il film dei registi Anthony e Joe Russo, è il quarto capitolo dell'epica saga dedicata ai supereroi più potenti della Terra ed è il 22esimo titolo del Marvel Cinematic Universe. È il sequel diretto di Avengers: Infinity War e ne prosegue le drammatiche vicende. Tutte le specie viventi nelle galassie dell'universo sono state vittime della follia del titano Thanos. È bastato uno schiocco delle dita con indosso il Guanto dell'Infinito per ridurre in cenere la metà delle popolazioni di tutti i pianeti. Gli Avengers ancora in vita, forse non casualmente i primi originali Avengers, Iron-Man (Robert Downey Jr.), Captain America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth), Vedova Nera (Scarlett Johansson), Occhio di Falco (Jeremy Renner) e Hulk (Mark Ruffalo) insieme agli ultimi alleati rimasti, Rocket Raccoon, Nebula (Karen Gillan) e War Machine (Don Cheadle) devono unire le forze un'altra volta per rintracciare Thanos, sconfiggerlo e riportare l'ordine nell'universo. Si uniscono al gruppo Captain Marvel (Brie Larson) e Ant-Man(Paul Rudd), anche loro fortunatamente risparmiati dallo schiocco. La missione ruoterà ancora una volta intorno alle Gemme dell'Infinito, quelle incastonate nel Guanto indossato da Thanos. PANORAMICA SU AVENGERS: ENDGAME: Avengers: Endgame è un appuntamento importante per i fan del Marvel Cinematic Universe e per gli appassionati di blockbuster. Non solo chiude infatti la storia iniziata con Avengers: Infinity War, ma funge anche da capitolo conclusivo del MCU così come lo conosciamo, calando il sipario sulla cosiddetta "Fase 3". Nella Fase 4 ci si concentrerà su supereroi differenti, con l'idea suggerita di riprendere semmai i più popolari molto più avanti nel tempo, previo recasting. Chris Evans, interprete di Captain America, ha per esempio fatto intendere su Twitter che quello di Endgame per lui è un addio. Stesso discorso vale per Mark Ruffalo e il suo Bruce Banner / Hulk. Le riprese, partite nell'agosto del 2017 e realizzate interamente in IMAX con rapporto d'immagine 1,9:1 (pensando però anche alla proiezione canonica in 2.39:1), sono state effettuate quasi consecutivamente a quelle di Infinity War, con una pausa ridotta di all'incirca un mese. L'attesa per il film è così spasmodica che il trailer ha battuto tutti i record di visualizzazione su YouTube, visto 1 milione di volte in appena quattro ore. Il secondo trailer ha totalizzato 289 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Considerando che la saga arriva dal successo al botteghino di Infinity War ammontante a 2 miliardi di dollari, e anche in quel caso in trailer fu preso d'assalto ma in misura minore, si ipotizza che Endgame possa far saltare il banco degli incassi del suo predecessore. Tornano alla regia i fratelli Anthony & Joe Russo, che entrarono nell'universo Marvel con Captain America: Il soldato d'inverno (2014) e hanno poi proseguito la loro frequentazione marveliana con Captain America: Civil War (2016) e appunto Avengers: Infinity War (2018). Dopo le 2 ore e 36 minuti di durata di quest'ultimo, i Russo erano incerti sulla durata definitiva di Endgame da proporre alla Disney/Marvel. Alla fine il boss Kevin Feige ha accettato un nuovo record per i film dei Marvel Studios: 3 ore e 2 minuti. Le musiche sono ancora a cura di Alan Silvestri, noto a tutti per il tema di Ritorno al Futuro e nomination all'Oscar per Forrest Gump e Polar Express: Alan ha già lavorato per la Marvel in occasione di Captain America - Il primo Vendicatore (2011), The Avengers (2012) e Avengers: Infinity War. CURIOSITÀ SU AVENGERS: ENDGAME: Avengers: Endgame è il 22° film del Marvel Cinematic Universe. Il primo a uscire in sala è stato Iron Man nel maggio del 2008. Il film ha la durata record di 3 ore e 2 minuti, classificandosi come il film del genere di supereroi più lungo in assoluto.
Anche in questo film ci sarà un cameo del creatore di fumetti Stan Lee, girato da quest'ultimo prima della sua morte.
Sulla piattaforma online di YouTube, il trailer di Avengers: Endgame ha ottenuto 1 milione di like in meno di 4 ore dalla messa online, oltre ad essere il trailer più visto nelle prime 24 ore dal debutto con 289 milioni di visualizzazioni.
I character poster dei personaggi del film sono essenziali: tutti primi piani, a colori gli Avengers rimasti vivi alla fine di Infinity War, in bianco e nero quelli caduti.
Quando giravano Ant-Man and the Wasp, Paul Rudd e Evangeline Lilly erano contemporaneamente impegnati sul set di Avengers: Endgame.
Il compositore delle musiche del film è Alan Silvestri il quale, oltre ad aver composto il tema principale degli Avengers nel primo film, aveva anche curato le musiche di Captain America - Il primo vendicatore.
È il quarto film Marvel diretto da Anthony e Joe Russo. I precedenti sono Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War.
Chris Evans è l'unico attore ad essere apparso in un film Marvel almeno una volta l'anno. Dal debutto del 2011 con Captain America - Il primo vendicatore, era ovviamente nel cast di Avengers del 2012. Nel 2013 lo abbiamo visto in un cameo non accreditato in Thor: The Dark World, mentre nel 2014 era alle prese con una vecchia conoscenza in Captain America: The Winter Soldier. Oltre ad combattere insieme ai colleghi in Avengers: Age of Ultron, nel 2015 è anche apparso in uno speciale cameo in Ant-Man. Il 2016 è stato l'anno di Captain America: Civil War, il 2017 invece la sua presenza è stata richiesta in un altro speciale cameo stavolta per Spider-Man: Homecoming. Arriviamo infine al 2018 con Avengers: Infinity War e al 2019 con Avengers: Endgame. Dal Trailer Italiano del Film: Tony Stark/Ironman (Robert Downey Jr.): Sembrano passati mille anni da quando sono scappato da quella caverna, sono diventato Ironman, ho capito di amarti, ho detto "niente più sorprese"... ma speravo tanto di organizzare l'ultima!
Thor (Chris Hemsworth): Ho visto morire queste persone...
Steve Rogers/Captain America (Chris Evans): Continuo a dire a tutti di andare avanti, alcuni lo fanno, ma noi no!
Natasha Romanoff/Vedova nera (Scarlett Johansson): Anche se la possibilità fosse minima, abbiamo il dovere nei confronti del mondo di provarci! Steve Rogers/Captain America: Lo faremo, a qualunque costo! Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner): A qualunque costo! Natasha Romanoff/Vedova nera: A qualunque costo! Tony Stark/Ironman: A qualunque costo! Thor (parlando di Captain Marvel): Mi piace questa qui! IL CAST DI AVENGERS: ENDGAME:
Post n°15065 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15064 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI Il 25 aprile è Festa nazionale. La Festa della Liberazione dell'Italia dal giogo nazi-fascista. Essa vedrà migliaia e migliaia di persone nelle piazze e nelle vie di tantissime città e paesi. Nessuno riuscirà a cancellarla. Ci riferiamo, in particolare, a chi cerca di negarla, paragonandola ad uno scontro tra "fascisti e comunisti, mentre essa fu lotta vincitrice del popolo italiano contro il nazi-fascismo; a chi continua a gettare fango e fuoco sulla memoria delle partigiane e dei partigiani; a chi tenta con il solito argomentare razzista e ignorante di riportare l'orologio della storia al ventennio del criminale Benito Mussolini. Il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura. È il canto corale delle origini autentiche della nostra Repubblica. La maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani si riconosce con coscienza, fedeltà, entusiasmo e passione civile nella Festa della Liberazione. Saremo in piazza in tantissimi per ricordare che l'onore della Patria fu difeso dal suo popolo e per portare avanti ancora una volta gli ideali per cui lottarono i partigiani: un Mondo di Pace, più giusto e libero. Viva la Resistenza, viva la Costituzione, viva l'Italia. Presidenza e Segreteria nazionali ANPI Roma, 23 aprile 2019
Post n°15063 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Cortei e manifestazioni di vario genere in moltissime città. Matteo Salvini andrà in Sicilia a inaugurare il commissariato di Corleone: "Fascismo, comunismo e nazismo non torneranno più". Nessun appuntamento previsto per Bussetti, titolare dell'Istruzione ROMA - Tanti gli appuntamenti per il 25 aprile, 74esimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. Cortei, convegni, spettacoli e iniziative di vario genere per celebrare la nascita dell'Italia democratica. Una ricorrenza che anche quest'anno è argomento di discussione e confronto politico. E in questo quadro spicca la scelta dei ministri della Lega di non partecipare a nessuna delle manifestazioni in programma. Gli appuntamenti più importantiL'evento principale del 25 aprile è previsto a Milano. Corteo lungo Corso Venezia, a partire dalle ore 14. Interverranno il sindaco Giuseppe Sala, la segretaria generale Cisl Annamaria Furlan e Carla Nespolo, presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia.
Sono previste commemorazioni a Predappio, luogo di nascita di Benito Mussolini, e a Verona, con cortei il mattino e orazione ufficiale di Lidia Menapace, partigiana e saggista. A Marzabotto oratore ufficiale sarà Massimo Cacciari e interverrà Vauro.
Mercoledì 24 il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sarà ad Alessandria. A Bologna è stata organizzata una tre giorni in piazze, basiliche e giardini: 21, 24 e 25 Aprile.
Nel Comune di Gattatico, provincia di Reggio Emilia, si ricorderanno i sette fratelli Cervi, trucidati dai nazisti al poligono di tiro di Reggio. A Todi la camminata della Liberazione si chiamerà "Nessuno escluso".
A Roma il corteo partirà alle 9.30 da Largo Bompiani e raggiungerà Porta San Paolo. A Firenze invece la manifestazione per la Liberazione sarà alle 10 in piazza Santa Croce e poi in piazza della Signoria. Parteciperà anche il vicepresidente del Csm David Ermini.
A Cerignola, provincia di Foggia, la giornata è stata titolata "A me non me sta bene che no" citando Simone, il ragazzo che nella periferia di Roma ha sfidato i neofascisti di Casapound. Libera e l'Unione italiana sport popolari, infine, affiancheranno l'Anpi a Catanzaro. I ministri leghistiNessun ministro leghista parteciperà a manifestazioni in occasione della Festa per la Liberazione dal nazi-fascismo. Matteo Salvini ha fatto sapere che il 25 aprile sarà a Corleone, in Sicilia, per l'inaugurazione del locale commissariato di polizia, insieme al governatore siciliano Nello Musumeci e al capo della polizia, Franco Gabrielli. "E' giusto ricordare i drammi storici di settanta anni fa, però la guerra di Liberazione oggi io, da ministro dell'Interno, non la faccio ricordando il fascismo e il comunismo, la faccio combattendo la mafia nel cuore della Sicilia. Fortunatamente siamo in democrazia, fascismo, comunismo e nazismo non torneranno più", ha detto il capo della Lega con l'abituale associazione dei tre pensieri politici del Novecento: tutti messi allo stesso livello. Salvini è da sempre critico nei confronti di una ricorrenza che, a suo giudizio, negli anni "si è tinta un po' troppo di rosso" e invece dovrebbe tornare a essere la "festa di tutti".
Tra i ministri leghisti, il titolare delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha fatto sapere che passerà "in famiglia" la ricorrenza. Non risulta nelle agende di alcun altro ministro del Carroccio una partecipazione alle celebrazioni. Non ha annunciato alcuna presenza neppure il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, nonostante il programma scolastico preveda un lungo approfondimento sulla fine della guerra e la Liberazione nazionale sottolineando - su un piano storico - l'importanza del 25 Aprile e della Resistenza italiana.I sindaci contro la ResistenzaSul territorio il discorso è diverso. I governatori e i sindaci della Lega dovrebbero partecipare alle cerimonie del 25 aprile, in veste istituzionale. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sarà a Vittorio Veneto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così come il governatore lombardo Attilio Fontana dovrebbe partecipare alle celebrazioni nella sua Varese.
Altri sindaci "ex nordisti" si sono invece distinti per la scelta di boicottare la manifestazione: il primo cittadino di Gallarate (Varese), Andrea Cassani, ha accorciato la durata dei cortei. Ha fatto discutere, sempre in Lombardia, la decisione della sindaca di Lentate sul Seveso, Laura Ferrari, di Forza Italia, di cancellare le celebrazioni della Liberazione.
A Monfalcone, città guidata dalla sindaca leghista Anna Maria Cisint, sono previste due manifestazioni: il Comune ha deciso che nel ricordo a San Poletto non parlerà l'Anpi ma rappresentanti di Assoarma, la federazione delle associazioni d'Arma della Repubblica.
Post n°15062 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Per colpa di Salvini, ma anche di altri che non si dichiarano salviniani, in Italia si sta sdoganando il fascismo. Uno dei mezzi di questa operazione è propalare fakenews, di cui la più scontata e banale è: “Mussolini ha anche fatto cose buone”. Altre però sono più insidiose, anche perché spesso non vengono solo usate dai fascisti, ma anche da chi si dichiara antifascista, ma poi usa l’antifascismo solo per sostenere gli interessi delle élites del potere. Così tanti contribuiscono a diffondere la prima fakenews sul fascismo: che esso sia contro il potere ed il sistema. Vediamo alcune di queste falsità. 1) Mussolini ed il fascismo sono andati al potere con il consenso elettorale della maggioranza degli italiani. FALSO. Nelle elezioni del 1921 i fascisti ottennero 37 deputati su 535, presentandosi assieme ai liberali conservatori in una lista guidata da Giolitti, che complessivamente ottenne il 19% dei voti. Questa era la forza elettorale e parlamentare di Mussolini, quando il re Vittorio Emanuele III il 28 ottobre 1922 lo incaricò di formare il governo. I fascisti dopo inaudite violenze e assassini contro il movimento operaio e i democratici, organizzarono la Marcia su Roma con la copertura di gran parte dell’apparato dello stato. L’esercito poteva disperderli, ma il GOLPE del re diede avvio alla dittatura. Va ricordato che anche Hitler non ottenne mai la maggioranza da libere elezioni , quando nel gennaio del 1933 il presidente tedesco Hindemburg lo nominò capo del governo aveva il 32%. È vero che i fascisti han conquistato il potere con il consenso, ma quello delle classi dominanti, degli apparati dello stato, dei ricchi e dei poteri costituiti, che li hanno sostenuti e usati; e hanno permesso loro di instaurare la dittatura. Infatti il 25 luglio del 1943 quando il re, causa la guerra persa, destituì e fece arrestare Mussolini, il fascismo si sciolse come neve al sole..e ritornò solo come servo dell’occupazione militare tedesca. 2) Mussolini era contro il liberismo economico e per una sorta di socialismo nazionale. FALSO. Queste le parole dello stesso Mussolini nel suo primo intervento alla Camera nel 1921: “Lo Stato ci dia una polizia, che salvi i galantuomini dai furfanti, una giustizia bene organizzata, un esercito pronto per tutte le eventualità, una politica estera intonata alle necessità nazionali. Tutto il resto, e non escludo nemmeno la scuola secondaria, deve rientrare nell’attività privata dell’individuo. Se voi volete salvare lo Stato, dovete abolire lo Stato collettivista, così come c’è stato trasmesso per necessità di cose dalla guerra, e ritornare allo Stato manchesteriano.” Questo ultraliberismo, che oggi è il programma del fascista brasiliano Bolsonaro, non furono solo parole, ma la politica economica reale del fascismo fino alla grande crisi del 29. Solo dopo quella crisi devastante Mussolini fu costretto, come quasi tutti gli stati del mondo, all’intervento pubblico per impedire il collasso dell’economia. Ma il fascismo si affermò come violenta dittatura liberista, per il privato ed il mercato. 3) Il fascismo oggi sarebbe contro l’Euro e la moneta unica ed i sacrifici che essa comporta. FALSO. Mussolini volle per pure ragioni di potenza la parità fissa della lira con la sterlina, la cosiddetta “quota 90”, cioè un cambio fisso di novanta lire per una sterlina, Questa rinuncia ad ogni manovra sulla moneta, anzi sopravvalutando quella italiana, produsse danni enormi al sistema industriale e una terribile politica di austerità , culminata nella riduzione dei salari. “Quota 90” era insomma una sorta di anticipazione dell’Euro. Le motivazioni del fascismo erano quella di stare monetariamente alla pari con la superpotenza di allora, la Gran Bretagna. Le motivazioni dell’Euro sono apparentemente diverse, ma hanno sempre alla base una scelta di potenza, stare alla pari della Germania e dall’Europa che più conta. In ogni caso al di là di ogni motivazione, gli effetti di Quota 90 sulla economia italiana furono disastrosi. 4) Il fascismo stava dalla parte degli operai. FALSO. Il fascismo andò al potere organizzando il crumiraggio contro gli scioperi, bastonando ed uccidendo lavoratori e sindacalisti, bruciando le Camere del Lavoro. Dopo il 1925 sciolse i sindacati indipendenti e obbligò i lavoratori ad iscriversi ad un solo sindacato, quello corporativo fascista del quale facevano parte anche i padroni. Il fascismo imponeva la collaborazione di classe nel nome dell’impresa e dello stato e con il codice penale Rocco comminava anni di carcere per lo sciopero e per ogni forma di protesta del lavoro. La lotta di classe era il male da estirpare per il fascismo, come lo è ancora oggi per la Confindustria e qualsiasi multinazionale. Alla fine degli anni venti il fascismo impose la RIDUZIONE DEI SALARI dal 10 al al 20%. Sotto il fascismo nelle fabbriche fu introdotto il cottimo Bedaux, il capostipite dei sistemi di sfruttamento taylorista, con la galera per chi protestava. È vero che il fascismo organizzò dopolavoro, colonie estive, servizi per gli operai, ma come compensazione per il feroce sfruttamento a cui essi erano sottoposti, che produceva enormi profitti per i padroni, a partire da Gianni Agnelli, senatore del regno, che accolse in camicia nera Mussolini nel 1939. Lo accolse a Torino per inaugurare la fabbrica Mirafiori, e Mussolini parlò davanti a 50000 operai che lo accolsero in silenzio, senza applausi, senza grida di viva il Duce. Per questo il dittatore fascista abbandonò furioso il palco. Non aveva sufficientemente tenuto conto di un rapporto dei servizi segreti del 1937 che diceva: “Nella massa lavoratrice si riscontra sempre un ambiente decisamente avverso alle istituzioni del regime”… 5) Il fascismo era una dittatura all’acqua di rose. FALSO. Il fascismo colpiva ogni piccolo dissenso e reprimeva ogni opposizione e resistenza. Era un regime poliziesco di massa che cominciava con la delazione anche per una sola battuta sul regime. Si veniva allora convocati dalla locale Casa del Fascio e sottoposti a intimidazioni, olio di ricino, bastonature. Chi lavorava poteva essere licenziato per inosservanza delle disposizioni del regime, come indossare la camicia nera il 28 ottobre. Poi c’era il sistema poliziesco di stato che culminava nell’OVRA, la polizia politica che se necessario si trasformava in organizzazione terrorista per uccidere gli oppositori, e nel Tribunale Speciale. Questo organismo istituito nel 1927, instaurò migliaia di processi contro gli antifascisti, condannandone più di 4500 a enormi pene detentive, tra essi Antonio Gramsci e Sandro Pertini, e diverse decine alla pena di morte che il fascismo aveva reintrodotto. Il primo ucciso dal Tribunale fascista fu un muratore comunista. 6) Il fascismo non era razzista ed antisemita, lo divenne solo dopo l’alleanza con Hitler. FALSO. il fascismo è sempre stato dichiaratamente razzista, verso gli slavi, contro i quali iniziò in Venezia Giulia e Istria una feroce pulizia etnica, e naturalmente verso gli africani. La canzone fascista Faccetta Nera, che celebrava la guerra di aggressione all’Etiopia, fu proibita dal regime perché accusata di favorire la commistione delle razze. Per il fascismo PRIMA GLI ITALIANI era la base fondante di ogni discriminazione razziale. Le leggi razziali contro gli ebrei varate nel 1938 furono rivendicate dal fascismo come realizzazione dello spirito originario del partito. Mussolini dichiarò che il fascismo era antisemita fin dalla sua fondazione nel 1919. 7) Il fascismo era patriottico. FALSO. Il fascismo era un regime aggressivo che usava il patriottismo per coprire i propri interessi e il proprio potere. Dalla metà degli anni 30 il fascismo iniziò una politica di guerra e aggressioni militari, Etiopia, Spagna, Albania, che culminò nella partecipazione al fianco di Hitler alla seconda guerra mondiale. Il patriottismo copriva la guerra e la guerra serviva per affari, potere e consenso. E la guerra subordinava il fascismo alla potenza straniera. Che la guerra e le servitù della guerra per il fascismo venissero prima della Patria lo dimostra la cosiddetta Repubblica Sociale, lo stato fantoccio che i nazisti imposero con l’occupazione militare dell’Italia centro settentrionale, dal 1943 al 1945. I fascisti, scomparsi, dopo il 25 luglio, ricomparvero come collaborazionisti con l’invasore. Non erano patrioti, ma scherani della Germania, a cui Mussolini aveva venduto il paese, compresa la cessione di Trento e Trieste. Quando fu catturato dai partigiani Mussolini era travestito da soldato tedesco e stava fuggendo in Svizzera per consegnarsi agli Americani. Il fascismo è sempre stato servo di potenze estere. Matteotti fu ucciso perché stava per svelare i finanziamenti esteri del fascismo. 8) Il fascismo era duro, ma onesto. FALSO. Il fascismo era un regime ad altissimo tasso di corruzione. I gerarchi fascisti erano i titolari, in ogni territorio o area di influenza, di affari, mazzette, tangenti. Un gigantesco flusso di danaro arricchiva la gerarchia fascista. Tutti i capi fascisti, nessuno escluso, si arricchirono enormemente durante il ventennio. I capi fascisti erano quasi tutti poveri spiantati nel 1920 e tutti straricchi nel 1940. Si può anzi dire che il fascismo fu il primo regime in Italia ad organizzare scientificamente la corruzione politica. Ci si iscriveva al partito anche con la speranza di diventare ricchi. Questa corruzione alimentava le ruberie ai danni dello stato dei fornitori privati, che giunsero anche a colpire le truppe italiane in guerra. Ad esempio i soldati mandati a combattere contro l’Unione Sovietica con scarpe di cartone per le ruberie dei fornitori e le mazzette ai fascisti. Lo stesso Prefetto Mori, il feroce prefetto di ferro mandato nel 1920 in Sicilia per combattere la mafia, fu destituito dal fascismo quando cominciò ad indagare sui legami tra cosche mafiose e gerarchi fascisti locali. Il fascismo fu un regime di ladrocinio organizzato, perché sulla corruzione si fondavano il potere e il consenso. E Mussolini era il vertice ed il garante di questo regime. Se allora ci fosse stata una magistratura indipendente, il fascismo sarebbe stato travolto dalla TANGENTOPOLI NERA. Tutto questo oggi è ampiamente documentato. 9) I partigiani ed i fascisti in fondo avevano, pur da parti opposte, lo stesso amor di Patria. FALSO. Questa è la mistificazione della memoria storica condivisa, della pacificazione ideale inventata da esponenti del PD più di venti anni fa e che oggi viene usata da ogni revisionismo storico. Fino a quello cialtrone di Salvini che parla di derby tra fascisti ed antifascisti. Prima del 1943 chi resisteva al fascismo doveva operare in clandestinità a prezzi altissimi. Dopo l’8 settembre 1943, quando i tedeschi occuparono l’Italia centro settentrionale, essere antifascisti significava combattere l’ occupazione militare nazista e il collaborazionismo fascista. Le due parti non erano eguali. Chi sceglieva la Resistenza rischiava tutto, per sé e per i familiari, doveva vivere sui monti o nelle cantine delle città. Chi stava coi nazisti era al caldo, protetto e al sicuro. Tanti pur non essendo fascisti decisero di aspettare, di non rischiare, i partigiani scelsero di opporsi. I partigiani facevano la guerra agli occupanti ed ai loro servi, i fascisti collaboravano alle stragi per rappresaglia verso la popolazione civile. Certo potevano esserci un partigiano manigoldo ed un fascista onesto, ma comunque il primo lottava contro i criminali di Auschvitz, il secondo stava con loro. Antifascismo e fascismo non sono solo una contrapposizione politica, ma un insanabile contrasto morale. Il fascismo non è una semplice idea politica sbagliata, è un crimine materiale e morale. La Resistenza e stata la sola vera rivoluzione popolare italiana, il momento nel quale il popolo italiano è insorto in massa contro il potere, il momento nel quale il popolo ha fatto giustizia della tirannia e ha conquistato la democrazia con le proprie mani. 10) Non ha più senso oggi di parlare di fascismo e antifascismo. FALSO. Anche se una certa retorica antifascista è servita a coprire le malefatte del potere, i valori autentici dell’antifascismo ed il rifiuto delle basi di fondo del fascismo sono sempre attuali. Dal 1945 ad oggi in Italia il neofascismo si è periodicamente affacciato sulla scena politica. Come strumento di ricatto verso la DC se avesse voluto spostarsi troppo verso il PCI. Come terreno di coltura della strategia della tensione e delle bombe contro le lotte degli anni 70. Come ideologia dell’ordine, dell’autoritarismo e della sopraffazione. Siccome il fascismo in quanto tale è ancora screditato, il neofascismo oggi si veste diversamente, non indossa la camicia nera. Anche il potere lo aiuta attribuendo a questo neofascismo altri nomi, più neutri ed accattivanti, come sovranismo e populismo. In questo modo il potere ottiene due risultati: non chiama i fascisti con il loro nome nobilitandoli nella eventualità di servirsene, attribuisce ad ogni opposizione alle ingiustizie sociali un carattere reazionario ed eversivo. Per questo è giusto squarciare il mascheramento fascista ed usare questo termine per chiunque oggi innalzi il vessillo reazionario intitolato a DIO PATRIA FAMIGLIA. I fascisti si offendono se dai loro dei fascisti, ma poi in ogni loro parola riaffermano l’ideologia fascista. Non sono razzista ma.. non sono fascista ma.. Ecco, ciò che viene dopo quei ma è moderno fascismo e non bisogna avere paura di chiamarlo come tale, se lo si vuole ancora una volta sconfiggere. ORA E SEMPRE RESISTENZA VIVA IL 25 APRILE
Post n°15061 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15060 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
- Giorni di gloria, regia di Luchino Visconti (1945)
- Due lettere anonime, regia di Mario Camerini (1945)
- Roma città aperta, regia di Roberto Rossellini (1945)
- Un giorno nella vita, regia di Alessandro Blasetti (1946)
- Paisà, regia di Roberto Rossellini (1946)
- Il sole sorge ancora, regia di Aldo Vergano (1946)[1]
- Achtung, banditi!, regia di Carlo Lizzani (1951)
- Cronache di poveri amanti, regia di Carlo Lizzani (1954)
- Gli sbandati, regia di Citto Maselli (1955)
- I sette contadini, regia di Elio Petri - cortometraggio (1958)
- Il generale Della Rovere, regia di Roberto Rossellini (1959)
- Il gobbo, regia di Carlo Lizzani (1960)
- Era notte a Roma, regia di Roberto Rossellini (1960)
- Kapò, regia di Gillo Pontecorvo (1960)
- La lunga notte del '43, regia di Florestano Vancini (1960)
- Tutti a casa, regia di Luigi Comencini (1960)
- Una vita difficile, regia di Dino Risi (1961)
- I due marescialli, regia di Sergio Corbucci (1961)
- Un giorno da leoni, regia di Nanni Loy (1961)
- Tiro al piccione, regia di Giuliano Montaldo (1961)
- Le quattro giornate di Napoli, regia di Nanni Loy (1962)
- Dieci italiani per un tedesco (Via Rasella), regia di Filippo Walter Ratti (e di Enzo G. Castellari, seconda unità) (1962)
- La ragazza di Bube, regia di Luigi Comencini (1963)
- Il terrorista, regia di Gianfranco De Bosio (1963)
- I due colonnelli, regia di Steno (1963)
- Andremo in città, regia di Nelo Risi (1965)
- La donna nella Resistenza, regia di Liliana Cavani (1965)
- La strada più lunga, regia di Nelo Risi (1965)
- Le stagioni del nostro amore, regia di Florestano Vancini (1966)
- I sette fratelli Cervi, regia di Gianni Puccini (1968)[2]
- Il conformista, regia di Bernardo Bertolucci (1970)
- Corbari, regia di Valentino Orsini (1970)[3]
- Il giardino dei Finzi Contini, regia di Vittorio De Sica (1970)
- La strategia del ragno, regia di Bernardo Bertolucci (1970)
- Vidali, una lezione di antifascismo, regia di Franco Giraldi - cortometraggio (1971)[4]
- Libera, amore mio!, regia di Mauro Bolognini (1973)
- Rappresaglia, regia di George Pan Cosmatos (1973)
- Mussolini, ultimo atto, regia di Carlo Lizzani (1974)
- C'eravamo tanto amati[5], regia di Ettore Scola (1974)
- Salvo D'Acquisto, regia di Romolo Guerrieri (1974)
- Lotta partigiana, regia di Paolo Gobetti e Giuseppe Risso, film di montaggio (1975)
- Nemici d'infanzia, regia di Luigi Magni (1975)
- L'Agnese va a morire, regia di Giuliano Montaldo (1976)
- Una giornata particolare, regia di Ettore Scola (1976)
- Novecento, regia di Bernardo Bertolucci (1976)
- Salò o le 120 giornate di Sodoma, regia di Pier Paolo Pasolini (1976)
- L'esercito di Scipione[6], regia di Giuliana Berlinguer - serie TV (1977)
- Uomini e no, regia di Valentino Orsini (1980)
- Finché dura la memoria: Piazzale Loreto, regia di Damiano Damiani (1981)
- La notte di San Lorenzo, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1982)
- Notti e nebbie, regia di Marco Tullio Giordana (1984)
- Jona che visse nella balena, regia di Roberto Faenza (1993)
- Per ignota destinazione, regia di Paolo Farina (1995)[7]
- Porzûs, regia di Renzo Martinelli (1997)
- La vita è bella, regia di Roberto Benigni (1997)
- La tregua, regia di Francesco Rosi (1997)
- I piccoli maestri, regia di Daniele Luchetti (1998)
- Il partigiano Johnny, regia di Guido Chiesa (2000)
- Il cielo cade, regia di Andrea Frazzi (2000)
- I nostri anni, regia di Daniele Gaglianone (2000)
- Senza confini - Storia del commissario Palatucci, regia di Fabrizio Costa - serie TV (2001)
- Concorrenza sleale, regia di Ettore Scola (2001)
- Perlasca - Un eroe italiano, regia di Alberto Negrin - serie TV (2002)
- Storia di guerra e d'amicizia, regia di Fabrizio Costa - serie TV (2002)
- A luci spente, regia di Maurizio Ponzi (2004)
- Cefalonia, regia di Riccardo Milani - serie TV (2005)
- Gino Bartali - L'intramontabile, regia di Alberto Negrin - serie TV (2006)
- La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo, regia di Gianfranco Albano - serie TV (2006)
- Hotel Meina, regia di Carlo Lizzani (2007)
- L'uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti (2009)
- Mi ricordo Anna Frank, regia di Alberto Negrin - film TV (2009)
- Bandite, regia di Alessia Proietti (2009)
- La memoria degli ultimi, regia di Samuele Rossi (2014)
- Un mondo nuovo, regia di Alberto Negrin - film TV (2014)
- Non ci è stato regalato niente, regia di Eric Esser (2014)[8]
- Nome di battaglia Donna, regia di Daniele Segre (2016)
- La rugiada di San Giovanni, regia di Christian Spaggiari (2016)
- I partigiani alpini della VI G.L., regia di Anna Albertano (2018)[9]
Post n°15059 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15058 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15057 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15056 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15055 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15054 pubblicato il 25 Aprile 2019 da Ladridicinema
Post n°15053 pubblicato il 24 Aprile 2019 da Ladridicinema
Ancora un giorno Another Day of Life - DATA USCITA: 24/04/2019
- GENERE: Animazione, Biografico
- NAZIONALITA': Polonia, Spagna, Germania, Belgio, Ungheria
- ANNO: 2018
- REGIA: Raúl de la Fuente, Damian Nenow
Avengers: Endgame Avengers: Endgame - DATA USCITA: 24/04/2019
- GENERE: Azione, Avventura, Fantasy, Fantascienza
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2019
- REGIA: Anthony Russo, Joe Russo
- CAST: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo
Dilili a Parigi Dilili à Paris - DATA USCITA: 24/04/2019
- GENERE: Animazione, Family
- NAZIONALITA': Francia, Belgio
- ANNO: 2018
- REGIA: Michel Ocelot
La Caduta dell'Impero Americano La chute de l'empire américain - DATA USCITA: 24/04/2019
- GENERE: Commedia
- NAZIONALITA': Canada
- ANNO: 2018
- REGIA: Denys Arcand
- CAST: Alexandre Landry, Maripier Morin, Maxim Roy
Post n°15052 pubblicato il 24 Aprile 2019 da Ladridicinema
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione." Piero Calamandrei
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45