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62 anni dopo Hiroshima: il fuoco di pace che nasce dal nucleare

Post n°1034 pubblicato il 08 Agosto 2007 da Antalb
 

Tratto da il Giornale di martedì 7 agosto, scritto da Antonino Zichichi, Presidente World Federation of Scientists

Hiroshima e Nagasaki segnano una svolta culturale di importanza storica. A oltre mezzo secolo dalle due tragedie con le quali la Fisica nucleare è entrata nella storia del mondo, arriva proprio dal Giappone il messaggio di netta distinzione tra fuoco nucleare di guerra e fuoco nucleare di pace. Quest'anno ricorre il centesimo anniversario della nascita del più grande fisico giapponese del XX secolo, Hideki Yukawa. Il destino della storia ha voluto che dovesse spettare proprio a un giapponese il privilegio di avere l'idea giusta per scoprire l'esistenza di una nuova Forza fondamentale della natura: la forza nucleare.

Correva l'anno 1935. Dieci anni dopo, le prime due bombe nucleari (erroneamente chiamate atomiche) della storia distruggono due grandi città giapponesi. Inizia con queste due tragedie la demonizzazione della fisica nucleare: una delle più gravi mistificazioni culturali di tutti i tempi. È questa demonizzazione che ha impedito lo sviluppo delle centrali nucleari e ha fatto perdere all'Italia un formidabile primato tecnologico nella costruzione delle centrali nucleari sicure.

Nel suo discorso alla cerimonia d'apertura del congresso mondiale dei fisici tenutosi in Giappone per onorare il centesimo anniversario di Yukawa, l'imperatore del Giappone ha detto che la Fisica nucleare non va confusa con le tragedie di Hiroshima e Nagasaki. Anzi, sono proprio le conquiste della Fisica nucleare - ha concluso - che possono garantire un futuro di pace senza più armi di distruzione di massa. Infatti, anche se se ne parla poco, stiamo entrando nella fase acuta della crisi energetica mondiale. Crisi dalla quale ci può salvare soltanto il fuoco nucleare di pace.

Oggi centinaia di milioni di persone vivono come se la scienza non fosse mai stata scoperta: la quantità d'energia pro capite di cui possono disporre è la stessa di quella che avevano i nostri antenati nell'Età della pietra. L'unica fonte d'energia in grado di soddisfare le richieste esponenzialmente crescenti è il fuoco nucleare di pace. Esso permette di risparmiare un milione di volte nella quantità di materia da distruggere per produrre la stessa quantità d'energia. Invece di un milione di chili ne basta appena uno: la quantità di energia prodotta è identica. Questa formidabile scoperta scientifica è però entrata nella storia del mondo con le due immani tragedie di Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945).

Cent'anni dopo la nascita di Yukawa, padre della fisica nucleare teorica, viene dal Giappone e proprio da Hiroshima e Nagasaki l'appello a non demonizzare il fuoco nucleare di pace. Se per produrre energia continuassimo a usare il fuoco convenzionale (bruciando petrolio, carbone, legna, gas) che è un milione di volte meno potente nel trasformare massa in energia, la nostra atmosfera diventerebbe una camera a gas. È la grande scoperta di Yukawa che permette ai 6 miliardi e mezzo di abitanti della Terra (noi apparteniamo al miliardo di privilegiati) di potere trovare la potente sorgente d'energia in grado di garantire a tutti un giusto livello di vita. Dove c'è energia è possibile risolvere i problemi legati alle nostre esigenze di vita quotidiana e scompaiono le morti per inedia e fame.

Nella mia lezione di apertura del Centenario ho detto che Yukawa va ricordato per avere aperto alla scienza orizzonti nuovi che nessuno aveva saputo immaginare. Ed è grazie a Yukawa che tutti gli abitanti della Terra, non solo il miliardo di privilegiati, potranno avere l'energia di cui hanno bisogno. Ed è sempre grazie a Yukawa che, dopo appena tre quarti di secolo, siamo arrivati alle soglie del Supermondo: l'estrema frontiera della scienza. Hiroshima e Nagasaki sono conseguenze della violenza politica. Non della scienza.

 
 
 
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