Creato da Antalb il 28/07/2006
Confronto tra i giovani e la politica

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« Il rifiuto della pace: l...Liberalizzazioni e conti... »

Le promesse non mantenute: voto di sfiducia

Post n°10 pubblicato il 01 Agosto 2006 da Antalb

Nel linguaggio politico, parlare di un "bilancio magro" equivale a dare un giudizio negativo. Luca Cordero di Montezemolo aveva atteso a lungo l'avvento del governo Prodi. Apparteneva, almeno fino a ieri, alla vecchia scuola secondo cui la sinistra al potere è capace di contenere i sindacati, di aprire il mercato, di dare brio all'economia. Era stato avvisato, se non altro a Vicenza, che il teorema non valeva più e che soprattutto non poteva valere per l'Unione di Romano Prodi, appesantita dalla zavorra di una gauche che non si tira mai indietro e che è prigioniera dello sventurato slogan secondo il quale sopra di tutto c'è la discontinuità con Berlusconi. Non ci aveva fatto caso e aveva pensato che l'impegno a ridurre il cuneo fiscale fosse una prova di buona fede. E aveva continuato a credere nello slogan, coniato in campagna elettorale da Piero Fassino, quello secondo il quale "domani è un altro giorno": il giorno della riduzione fiscale per le imprese, il giorno dell'avvio di opere ferme, come la Tav, per l'azione di contrasto ambientalista, il giorno di una fortunata concertazione fra le parti sociali all'insegna delle liberalizzazioni e delle riforme. Ora, ad appena due mesi dal cambio della guardia a Palazzo Chigi, si è accorto che qualcosa non va, che l'Italia non assomiglia neppur vagamente alla Germania di Schroder, il cancelliere che seppe rompere con gli antagonisti che aveva in casa, e nemmeno alla Spagna di Zapatero, il quale si è ben guardato - nelle scelte economiche - di rompere con le politiche di Aznar.

Si è accorto che queste settimane sono state smunte e macilente. Che per far passare un pugno di provvedimenti l'esecutivo ha dovuto far ricorso al voto di fiducia. Che non si è messo mano ai tagli della spesa pubblica, che anzi si è subito ceduto al riflesso condizionato di ricorrere all'aumento della pressione fiscale per pagare gli sforamenti della Sanità, che le promesse ricevute sono avvolte dalle nebbie nelle quali si prepara la Finanziaria più incerta degli ultimi anni. Ha capito che non esiste la grande alleanza prospettata, che avrebbe dovuto far fare un salto alla modernizzazione del Paese, cioè l'alleanza fra l'industria e la sinistra. Quelle forze dell'Unione, che l'avevano promessa e che vi avevano lavorato per preparare l'alternativa alla Casa delle libertà, appaiono minoranze in una coalizione preoccupata essenzialmente di ascoltare i sindacati e le lobbies sociali che garantiscono lo zoccolo duro elettorale.

Quanto meno, Montezemolo se ne è accorto rapidamente, anche se ha preferito affidare la sua critica ad un quotidiano americano, lontano dal chiacchiericcio di casa nostra. Forse l'intento è quello di sfumare un po' il messaggio. Ma resta la sostanza politica: ci dice che il centrosinistra, dopo appena due mesi di governo, ha visto smentita la sua ambizione - lo slogan è di Prodi in persona - di unire l'Italia e di costruire un nuovo blocco di potere, capace di tenere insieme Confindustria e sindacati, no-Tav e sì-Tav, riformisti e conservatori, giustizialisti e difensori del diritto, oltranzisti dello stabilismo e partigiani della flessibilità e del mercato. E così via, procedendo per ossimori.

E' giusto chiedersi a cosa porterà questa critica affidata al Wall Street Journal. Forse se ne vedrà qualche effetto sulla politica economica, nel conto alla rovescia per la Finanziaria, a cui si tende a guardare, anche nel centrosinistra, come una data di scadenza dell'Unione. Ma il primo risultato, non so se al di là delle intenzioni del leader degli industriali, è quello di mostrare un governo sempre più indebolito, appunto magro, smunto, macilento. E sempre meno credibile.

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/08/06 alle 09:43 via WEB
Effettivamente ci si aspettava molto di più della deludente performance dell'indulto, senza parlare delle antipatiche idee di Visco, l'uomo dal mezzo toscano. Ormai siamo TUTTI delusi perchè ci stiamo accorgendo che sia di destra sia di sinistra, purtroppo sono tutti omologati su un'unica linea e cioè anteporre gli interessi personali a quelli della collettività. Prodi poi, poverino, non dispone di importanti attributi, quel suo tono pacioso fa pensare ad una siesta messicana. Piuttosto di parlare di UNIONE sarebbe il caso di parlare di Armata Brancaleone, visti i risultati. La qualità dei nostri politici è quella propria dei fondi di magazzino, ma a farne le spese siamo noi.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/08/06 alle 10:29 via WEB
questo governo farebbe bene a tornare a casa... non prima di far "passare" il decreto bersani, pero'!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/08/06 alle 11:28 via WEB
Ma quanto brucia a voi di destra avere perso politiche, amministrative e referendum in un colpo solo?!?! O forse vi brucia di piú vedere decreti come quello Bersani che il vostro campione di liberalizzazioni Berlusconi non é riuscito a fare in 5 anni?!?! Verognatevi! Come i rappresentanti che avete in parlamento siete solo capaci di mettere i pali fra le ruote invece di essere costruttivi e propositivi... W l´Unione!
 
 
Antalb
Antalb il 02/08/06 alle 11:55 via WEB
E' interessante notare come siano i nostri parlamentari a mettere i pali fra le ruote. Decreto sul rifinanziamento delle missioni estere: tutta l'opposizione di centrodestra vota a favore del decreto, contro i cosiddetti pacifisti. Indulto: Fprza Italia, Udc e parte di An votano sì. Vedi la nostra opposizione non è un continuo no alle proposte governative, come invece fatto da voi per cinque anni. Però di fronte alla continua richiesta del voto di fiducia, chiesto ora anche alla Camera per la manovra-bis, si depaupera il Parlamento della sua funzione. Ormai i parlamentari sono diventati dei notai a cui viene spiegato un provvedimento e loro devono decidere se approvarlo o meno. Non è così che ci si comporta: in Parlamento dovrebbe vincere il dialogo. Però, come dice Prodi, bisogna andare in ferie...
 
blog.n2k
blog.n2k il 02/08/06 alle 16:05 via WEB
Gentile autore, ti comunichiamo che il tuo post, visibile all'indirizzo http://liberoblog.libero.it/politica/bl4414.phtml, ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è stato segnalato all'interno di LiberoBlog, il nuovo aggregatore blog di Libero.it. Pensiamo che questo ti possa dare maggiore visibilità sul web e presumibilmente maggiore traffico sul tuo blog, in quanto Libero.it è visitato quotidianamente da milioni di persone. Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, il cui fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail chiedendo la rimozione del tuo post dal servizio. Procederemo immediatamente. Per saperne di più di LiberoBlog e sulla sua policy: http://liberoblog.libero.it/disclaimer.php Per suggerimenti e critiche, non esitare a contattarci a questo indirizzo e-mail: blog.n2k@libero.it Ringraziandoti per l'attenzione, ti porgiamo i nostri più cordiali saluti LiberoBlog Staff
 
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