Grapewine

Choosy...sì, stavolta lo sono!

E poi ci sono quei giorni in cui sono terribilmente arrabbiata con me stessa perchè ancora una volta mi sento presa in giro.
Ancora una volta parlo di lavoro, di sfruttamento, di amarezze.
Avevo trovato un secondo lavoretto, per arrotondare un po' visto che con il mio part time a stento ci pago le spese ed a trent'anni è davvero umiliante non potersi permettere una cena fuori, uno stupido paio di scarpe in più su una bancarella (perchè quelle comprate l'anno scorso si sono spaccate e non le posso più mettere) o l'ennesimo concerto della mia cantante preferita.
Come secondo lavoro ho scelto un contratto ancora peggiore di quello che ho attualmente ma alla fine era un lavoretto fine a se stesso. Doveva durare fino al 24 Dicembre: una cosiddetta "promozione continuativa". Per un "nuovo" prodotto venduto nella grande distribuzione elettronica. (Un prodotto semi-innovativo ma concepito con i piedi, probabilmente da "un figlio di" che di comunicazione&marketing ci capisce ben poco, ma quello è un altro discorso...) .
La promozione, svolta durante i week end, inizialmente mi avrebbe dato un totale di poco più di 1200€ per un periodo compreso dall'ultimo week end di settembre al 24 dicembre. Pagamenti mensili a 60 giorni, come sempre. (Anche perchè non capisco per quale barbara ragione una persona che ha bisogno di soldi deve riceverli sempre come minimo 60 giorni dopo, se va bene ).
Peccato però che il punto vendita sul quale dovevo lavorare la domenica è chiuso e il venerdì non potevo concederlo full time. Questa promozione alla fine viene interrotta perchè il prodotto non suscita appeal sul mercato, nonostante ci ho messo l'anima e mi sono inventata di tutto per promuoverlo, era un prodotto comunicato male. (Se fossi in grado di fare miracoli non avrei scelto nè di esser promoter come secondo lavoro, nè di fare l'help desk con un cocopro) . Insomma alla fine interrompono il contratto alla seconda settimana di novembre, quando la precedente avevo rifiutato, per correttezza, una offerta che mi ha sempre fatto lavorare ogni anno perchè ahimé il dono dell'ubiquità mi manca e non mi sembrava giusto mancare ad una "promessa fatta", se così si può dire.

Risultato: ora non trovo uno straccio di promozione su cui lavorare, fra poco arriva Natale con tutti i vari pagamenti e spese varie e sto con il cosiddetto culo per terra come e peggio di prima.
Il problema però non è quello, ma l'umiliazione di ricevere il primo pagamento della promozione di ben 35€ per 8 ore di lavoro. 43.75€ di cui 8.75€ di detrazione Irpef. Non ci posso pensare. Sono incazzata nera. Sono demotivata, mi sento umiliata e sono arrabbiata. Mi sono ammazzatta in questi week end per 35€ ed ammazzata ancora di più correndo il venerdì per il part time per poco più di 15€. Cioè 4,375€ l'ora!!! Mi sento presa in giro, una cogliona, una deficiente.

Per tanti motivi:
1. Da quando faccio la promoter, nemmeno la società più becera mi ha mai pagato meno di 40€
2. Ho rifiutato l'altra promozione di cui erano 45€ nette per queste merde
3. Cioè, lo Stato si prende ben 8.75€ di tasse da un contratto di merda come questo? (E poi devo sentire che noi giovani siamo cicale, vedi il post precedente)
4. Mi aspettavo di prendere almeno 10€ in più, come sempre...non volevo sbancare il lunario o arricchirmi con una promozione, ma mi sento come se avessi ricevuto una carità ed è davvero umiliante.
5. A tren'anni mi sembra davvero di elemosinare quando semplicemente vorrei un lavoro vero, come propone l'art 1 della Costituzione. Repubblica fondata sul lavoro. Lavoro de sto cazzo...
6. Sono sempre più depressa, lo ammetto. E' avvilente tutto questo.
7. Tornassi indietro non mi sarei nemmeno diplomata, figuriamoci la laurea.
8. Se il lavoro nobilita l'uomo io mi sento solo distrutta, impoverita e tremendamente triste.
9. Sono solo una cretina.
10. Grazie mia Italia per il futuro che non mi stai dando...