Creato da tantiriccirossi il 02/01/2008

*Incedere Silente*

In punta di piedi in silenzio ti cerco...in silenzio sparisco. Affinchè le notti non abbiano l'unico suono del sospiro di chi soffre e tace, ora quel sospiro avrà una voce...e l'avrà qui.

 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 29 Maggio 2008 da tantiriccirossi

A me...

Uno scrigno sul letto, ne senti suonare la dolce melodia, grattata dal rullo dentato del carillon e la solita nota saltata da quel dentino spezzato. Mai una volta ascoltata distrattamente, quasi  vi fosse contenuto un incantesimo per attirare l’attenzione.

Ed è un sole arrabbiato, quello che arroventa l’aria ed incendia le pareti bianche della  casa   Un sole che,  fuori, sembra voler mettere alla prova ogni essere vivente... costatare la forza, la  resistenza al suo calore, di ogni cosa inanimata.

Chiusa nella stanza in penombra, seduta, senza preoccuparsi d’altro, restare ad ascoltare quel suono, con la sensazione che, tutto sia fermo a tempi passati, quando indossare una sottoveste di seta nera ti faceva sentire grande.

Le spalle appoggiate allo schienale imbottito.

Raccogli i capelli trattenendoli con una forcina, mentre lo sguardo continua a seguire il lento danzare di quella piccola ballerina che gira al suono di quella melodia, ritta, sulle punte.

Ne segui la figura fino alle gambe e lo sguardo si sposta sulle tue, avvolte nelle impalpabili calze nere. Un solo sorriso... un, solo pensiero.... una sola domanda... “saranno abbastanza forti le mie punte? Di quanto mi alzerò?”

Si allungano le ombre, che attraversano, strisciando silenziose la stanza, per poi risalire sulla parete alle mie spalle...

Guardo ancora le mie gambe... le accarezzo... ancora un sorriso...è  tempo di andare!  Lo scrigno ha finito, il carillon ha interrotto il suo suonare, la ballerina è ferma....ora è il mio tempo di ballare e sorridendo ho deciso...  appena un velo di rossetto, un sottile filo di perle al collo e ... oggi... il resto del tempo  lo dedico a me!

GIULY

 

 
 
 

Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 23 Maggio 2008 da tantiriccirossi
 

Piccoli bagliori

Annodati i lembi del mio fagotto, posso andare!!!

 Dentro poca roba...le cose più importanti ... le meno pesanti ... ma necessarie per un viaggio che non consuma suole. Una speranza ... un ricordo ... un sorriso donato in un giorno felice, un sorriso ricevuto in cambio di uno sguardo, la prima volta che ci guardammo negli occhi,

quando un vagito lasciò posto a quel sorriso sdentato e tanto dolce ... Un profumo che non si compra ... che non può essere chiuso in boccetta, neanche la più preziosa! Profumo ... quello dei miei figli !! E’ con loro, con questi ricordi, che affronto il mio vagabondare in cerca di un rifugio che mi protegga ... che mi nasconda dalle mille paure che mi assalgono ad ogni inspirare ... ad ogni espirare. Camminare, senza fretta ... senza tristezza ... accompagnata dalla luce di quel fagotto, che sì! E'pieno di luce! Piccoli importanti ricordi, come tante lucciole che illuminano il cammino nel bosco di questa mia vita.

Giuly 

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 20 Maggio 2008 da tantiriccirossi

ED ANCORA...

Il sorgere del sole ha incendiato questo nuovo mattino.

Una nuova alba, nuovi colori, altre  sfumature e... pur sempre gli stessi colori.

Allungare la mano e toccare... ecco cosa vorrei fare, riempirmi  le mani di quei colori, vedendoli scorrere tra un dito e l’altro e lasciarmelo colare addosso lentamente...come fosse succo.

Dolce magico succo  di cielo e di sole!

Vorrei respirarlo, quel cielo e quel colore, immergerci il viso come in un mare che muove  le sue maree al contrario.

Ascolto il respiro di mio figlio che dorme in questa stanza... lo guardo...sorrido,  è bello il mio bambino, tra un po’ sarà ora di dargli il buongiorno.. ..

Ha inizio un nuovo brandello di vita!

Si spengono piano nel cielo i colori, lasciando sempre più spazio ad un azzurro terso e  diventando sempre più intensi, si accendono gli aromi, che arrivano dalla cucina, di caffè caldo e di prima colazione. E’  quasi ora! Un sorriso, un grande sorriso  per chi mi guarderà aprendo gli occhi in questo momento  e..ancora un sospiro...

 A domani cielo del primo mattino.. ..

Giuly

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 17 Maggio 2008 da tantiriccirossi

SILENZI

Ma dove vola la mente? Dove si spinge il pensiero quando ci si ferma dal correre...da quel  saltare, da un problema  alla sua soluzione.?!

Quando ci si siede  a terra  al  centro della stanza, o dopo aver cercato e poi scelto il punto più in ombra, quasi a volere nascondere in questo modo, le nostre emozioni, i nostri tremori, le nostre paure che inevitabilmente si fanno avanti quasi a volerci ricordare che ... non è tutto  finito, che bisogna sempre stare all’erta...che non ti verrà mai concesso abbassare la guardia.

Di cosa si va in cerca, quando rovistiamo, scartabellando senza sosta, tra le sensazioni  che ci si ripresentano attraverso profumi, colori, musica e ci privano del respiro e ci chiudono lo stomaco provocando, quel dolore che ci costringe ad abbracciarci restando immobili, acciambellati in quel gesto che non ci consola, ma ci dona l’impressione di essere protetti...

Vita tagliata, sbrindellata, strappata con forza, senza seguire un disegno, un contorno...brandelli  che vengono costantemente ricuciti  dal  filo assai sottile  e prezioso del ricordo. Delicato, quasi essere filo di ragno, che  non deve spezzarsi, altrimenti  è la fine... che tesse e ricama  attraversando i lembi di quei piccoli ritagli di vita , ridotta in straccetti. Piano, delicatamente, tenere stretto tra le dita, l’immaginario ago che poseremo  solo a lavoro  finito, quando  dopo aver riunito tutto, avremo uno scampolo, un lenzuolo , grande abbastanza  per ricoprirci, mentre continuando a stringerci  nel nostro abbracciarci  vorremo continuare a credere d’essere abbracciati allo stesso modo anche dalla vita.. .

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Giuly

 
 
 

Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 13 Maggio 2008 da tantiriccirossi

Dolci ...

Segreti, quelli che portiamo nell’anima e in fondo al cuore.

Li teniamo stretti, chiusi dentro di noi e non li lasciamo andare.

Li ripeschiamo di nascosto, guardandoli con infinito amore, accarezzandoli piano perché non si consumino, perché non perdano la loro nitidezza, il loro splendore.

Segreti, che ci attraversano come raggi di luce, illuminandoci dentro, risplendendo nei nostri occhi, che rivivono momenti che sono nostri e solo nostri.

E si fanno abbracciare, si lasciano amare e  si lasciano soffiare in un sacchetto di carta...

Li tocchi  ci posi le labbra, ed i tuoi respiri li fan diventare migliaia di piccole bolle di sapone, che volano a mezz’aria, portate dal vento dei tuoi desideri, dal tuo sospirare

Le guardi, piccole bolle allontanarsi... fragili sfere iridescenti e preziose... con dentro te!

Volano... vanno... tornano... e si allontanano, tanto sai già che le riprenderai  allungando una mano, sulla quale posandosi , si dissolveranno lasciandoti  riprendere possesso, di quel contenuto prezioso.

Ora ne hai pregne le mani, cancelli il sorriso, nascondi il ricordo...e liberi un sospiro tornando a  nascondere nel cuore  tuoi  dolci ...SEGRETI.. ..

Giuly

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 10 Maggio 2008 da tantiriccirossi
 

 TU

Sei vento che soffia lontano la nuvola nera che attraversò il mio cielo e grazie a te io

Non finirò!!

Come non ha fine l’acqua  di un fiume, anche quando nel suo letto restano soli sassi, lisci, consumati e pozze di fango secco e spaccato in mille crepe. Non sparisce, quell’acqua, che ora è sale, è mare, è nube...e quando sarà pioggia e t’avrà bagnato, allora io, sarò pioggia  che ti scivola addosso e t’accarezza il viso e ti sfiora le labbra come un bacio ricevuto in un sogno e in un sogno donato. Non finirà il respiro che esce in tiepide nuvolette di vapore dalla bocca di un bambino, che si sente mago e non capisce come. Respiro che si posa sul vetro  di quella finestra e diventa lavagna dove scrivere un nome con un semplice dito, per vederlo sparire poco dopo..

Non finirò!!

Come non finisce la luce del sole che di notte la dona alla luna... e tu che al buio cerchi la tua ombra e la tua strada, porgimi la mano e lascia  che io ti chieda  di guidarmi. Sarò al sicuro e potrò credere anch’io di vedere il Domani, perché non finirò restando nel cuore di chi  mi tenne strette le mani ..

Giuly

 

 
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 08 Maggio 2008 da tantiriccirossi

NOI

Le mani in grembo,  gli occhi posati su un telefonino, lacrime versate..

Dolori, ricordi... come quello sguardo ad un foto datata dal tempo e da ricci scuri che oggi, forse non son più tali.

E sono catene quelle che ci legano... forti , robuste

Catene che stringono, alcune volte stritolano.

Maglie invisibili che non si spezzano, non cedono, non le puoi forzare... che non si ossidano se  non sono impastate di lega scadente.

Catene...  sono catene questi nostri sentimenti che ci legano ad altri;  sentimenti d’amore, d’amicizia...verso chi non hai scordato, verso chi sai che non dimenticherai. Amore, amicizia, condivisione, rispetto, stima!! E dentro... il desiderio di spezzarle queste catene, di liberartene di sfuggire alla costrizione, spezzare quelle maglie e non potere, perché le uniche tronchesi che possono tanto, escono dalla forgia dell’odio, del rancore...ciò che non trova posto in alcuni cuori.

E sono foto, che portano sopra frasi scritte,  che ora ci fan sorridere malinconici, ricordando a quanto scioccamente  vi abbiamo creduto, perché volevamo che così fosse...”non la quantità, ma la qualità” ...sapendo ora, avendolo sperimentato sulla propria pelle, sulla propria anima, che non ci potrà mai essere qualità  sull’inesistenza.

Nessun ossido ad intaccare, nessuna imperfezione su quella catena, nessuna maglia che ceda, anzi, se ne  vede lo sfavillio in lontananza. Maglie unite, saldate, intrecciate da quello che può essere un’amicizia sincera.  L’amicizia non è chiedere, ma donarsi senza aspettarsi niente in cambio...non esistono regole di commercio né di baratto è l’unica condizione dove l’essere derubati dell’ amore non è grave tanto quanto il vederselo rifiutato. Si chiudono pagine di un album  immaginario, dove una foto, un paio di canzoni, qualche frase, restano impronta, testimonianza del passaggio di chi ci regalò sorriso e pianto, di chi si voltò dopo un abbraccio ed un arrivederci... che ben capimmo essere un  ADDIO e... che riapriremo quando in silenzio, sapremo di poterlo fare, senza essere osservati, quando nessuno potrà  guardarci osservare tra le pieghe del nostro cuore e mentre... lasceremo scivolare  ancora una malinconica lacrima.. ..

Giuly

 
 
 

Post n°55 pubblicato il 04 Maggio 2008 da tantiriccirossi
 

E...

E sono foglie, che il vento solleva dal sentiero polveroso e le porta in un cielo vuoto.

Ed è un tremolio di fiammelle di candele, provocato dal sospiro di un bambino e che mutano ombre altrimenti ferme.

Sono fiocchi di neve che si lasciano  portare dall’inverno e che si compongono e scompongono ed inconsapevolmente si posano celando alla nostra vista , la sporcizia dei marciapiedi.

Sono  tende da sole, che fanno ombra a vetrine impolverate e luride di ditate di passanti che si sono fermati a sbirciare, il loro esporre di sudici manichini  nudi... di sentimenti, di un’anima...

E sono bugie, fiacche menzogne, sono .... “furbizie” escogitate  che compongono, pensieri e nascondono il “nome” di chi scioccamente crede di non essere riconoscibile in quell’anonimato. Di chi crede di poter celare lo stile, la mente... la propria anima.

Sono vocali, consonanti, punteggiatura.

Sono pensieri che rivelano chi siamo, che parlano di noi, dei nostri cuori, delle gioie e degli amori, le nostre vite, le nostre capacità ... i  

nostri rimpianti.

Piccole letterine che  scorrono in un gioco innocente di bambini, che si uniscono, si staccano, si prendono e  si formano in sentimenti, che vengono accolti e creduti da chi ha il solo torto d’essere altrettanto ingenuo.

Non solo vento, non solo sospiro ... ma ... ricordo di notti e racconti rubati... confidenze e ... sorrisi.

Noi che veniamo scelti e a nostra volta scegliamo , da chi farci stringere quella mano, che se stretta forte e poi lasciata bruscamente, ci procurerà dolore.

 Ecco...tutto questo non è poco!!

 Siamo noi e ... NON SOLO PAROLE... ma gocce di noi.

 

Giuly

 

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 01 Maggio 2008 da tantiriccirossi
 

Val sempre la pena ...

Avanzare affondando i piedi scalzi su morbide, soffici nuvole, un sentiero verso un sogno. Non è stato facile decidere ... nemmeno difficile ... solo un incessante combattere  quel continuo contrastarsi di sentimenti come... "desideri e paure!"  Avanzare ad occhi  chiusi, muovendo i piedi scalzi a tastare con la punta, quel soffice sentiero che, temi non possa reggere il tuo peso.  Sogni! ... E ripetersi continuamente che, se son sogni non ti faranno del male. Tutto da vivere in un sogno, tutto da provare!! Dove mi condurrà questo sentiero? Provo a scoprirlo tenendo gli occhi chiusi e respirando piano per sentire l’odore nell’aria... Il mare...ecco dove!  Il profumo di salsedine e delle piccole alghe  che sono cresciute attorno agli scogli.  Quel mare calmo ed il suo cullarsi dolcemente, senza onde, quel suo lento ritmo pacato, grazie al vento che soffia da terra, trasformando la forza di quell’acqua in un ...carezzare e sommergere  con dolcezza, piccoli scogli non molto lontani da riva.  Una scia di schiuma biancastra all’orizzonte lascia intuire il passaggio di una barca.... Orizzonte che si fatica a distinguere là dove mare e cielo hanno lo stesso colore. Pescatori speranzosi, muti ed immobili, stringono le loro canne nel pugno, mentre fissano un punto nell’acqua e già pensano  al ritorno a casa  e ... a chi li accoglierà.  Ragazzini si muovono scalzi, tra le pietre lisce, restando con i piedi nell’acqua ancora gelida.  Un brivido mi percorre l’anima ed il corpo, quasi quel freddo lo avvertissi io e si fa forte il desiderio di trovare un sorriso, una carezza e ... un abbraccio, lo stesso che poco più  là, due innamorati  si regalano, si concedono malgrado la mia presenza.  E’ sole nel cuore e... nell’anima, è gioia di vivere quella che provo... la gioia di guardarmi le mani stringere e... sentirmele e vedermele piene di quel desiderio di quel sogno che sta  diventando realtà! Vivere un respiro che profuma di buono...che ha sapore di  vita  che ha un calore speciale e finalmente poter dire che  questa vita "val sempre la pena" ...d'essere vissuta.. ..

Giuly

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 26 Aprile 2008 da tantiriccirossi
 

VETRINE  DELL'ANIMA

Ripercorrere malgrado tutto, gli stessi sentieri. Inerpicarsi, sapendo bene, che alla fine ci si troverà davanti la stessa desolazione. Consumare di passi, vicoli sporchi, stretti, lastricati di mortificazioni e delusioni. Tutto che si ripete...niente che cambia, nemmeno l’arrivo, la meta...sempre la stessa. Davanti al cristallo di una vetrina....a guardare la sua esposizione fatta di parole, pensieri, poesie e ostinazioni. Prendere al di là di quello spesso vetro, il racconto, la musica ...i commenti e cercare di capire se in quel che si legge si celi di tanto in tanto un ricordo che ci riguardi. Con le spalle al vetro, intanto, scivolare scendendo lentamente sulle nostre gambe e così rannicchiati guardare la gente che  si accalca per entrare a commentare, a chiedere autografi, ad adularne l’autore. Vedere chi entra,... vedere chi esce... evitando accuratamente di divenire parte di quella ressa, decidendo che a quel punto serva a ben poco  restare ancora. Ora è avanti la meta, lontana da tutto e da  tutti, cercare una piccolo rifugio, un prato verde, la calma...e ripescare frasi lette che non si sono mai  capite...”ci sono e sempre ci sarò” ... per chi?  Dove? E soprattutto ...quando?!  Non avere risposte se non un sospiro e credere che forse non valga la pena  il chiederselo, evitandosi  anche il  pesante lavoro che si compie ...nel  rispondersi...

Giuly 

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 23 Aprile 2008 da tantiriccirossi
 

Il Canto del Cigno

Restare in silenzio, ascoltando tutto quello che ti circonda...non una parola ...evitando anche di pensare, per quanto difficile possa essere, nel timore che anche i pensieri facciano rumore e  possano contaminare quel  ... silenzio!!. Perfetto nella sua imperfezione, perché ad ascoltare bene...si sente il ronzio di un bombo che s’interrompe di tanto in tanto, nel suo incessante posarsi di fiore in fiore...Il vento, soffia piano tra le foglie degli alberi e ... non è lui a riempire l’aria col suo soffio, bensì lo strofinio che le foglie fanno tra loro, mosse in una danza irriverente. Dal nido  posato e ben nascosto, tra i rami del pioppo...una tortora lancia il suo richiamo. E’ strano...ma quel silenzio che poco prima sembrava ...Silenzio...m’accorgo ora ch’è pieno di suoni ...come quello dello scorrere dell’ acqua, che racconta agli argini  erbosi, quel suo lento viaggiare verso un mare che l’accolga.. Silenzio!!...A tutto questo s’accompagna da qualche istante l’intermittente  gracidare di una ranocchia che s’è accorta  del lento avanzare dell’imbrunire.. ed il mio cuore che, in questo momento della giornata  batte e sbatte, al ritmo delle sue paure.. e nonostante tutto  non da’ disturbo quel  suono ritmico di tamburo che sento nel petto...anzi ... si  adatta bene nel suo ritmo con il canto ...quel canto che riempie l’aria e s’alza al cielo ad invocare un giorno ...un giorno ancora.  S’ascolta ad occhi chiusi ... forse per imparare,  quando toccherà a noi  di cantare. Bello nel suo candore, muto tenore... che ora apre il becco felice  nell’ascoltarsi . Ecco, resto in silenzio per non dimenticare, per fare mio e dignitosamente  comprendere  ed accettare il perché di  quel doloroso ultimo canto di cigno.. ..

Giuly

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 19 Aprile 2008 da tantiriccirossi
 

.IL GIARDINO INCANTATO..

Era sempre un’esplosione di fiori!

Se ne veniva catturati dai colori e.. dal profumo, quella dolce fragranza  che si diffondeva nell’aria ed era impossibile non sentire. Un giardino così prepotentemente vistoso ed allo stesso tempo un luogo segreto, per quei due amanti, che cercavano in esso un rifugio, per potersi abbracciare, al riparo dagli sguardi indiscreti. Erano passati molti mesi da quell’incontro, in  un settembre che per uno dei due sarebbe potuto essere anche l’ultimo di una vita  fatta di tribolazioni.

Era passata di lì come tanti altri e ne era restata catturata dal profumo, ma non s’era avvicinata per guardare al di là di quel muro che nascondeva quel Paradiso, no! La sua timidezza glielo impediva.  Si era seduta sul muretto dall’altra parte della strada, dondolando i piedi incrociati e tenendo ben ferme le mani su quel freddo sedile...respirava ad occhi chiusi, forse inseguendo un sogno, che dal sorriso dolce che aveva sul viso, poteva far credere ad un sogno felice...ma... quella lacrima che ne bagnava  le guance, rivelava l’esatto opposto.

Fu lui a notarla...alto, distinto, brizzolato...il padrone di quel giardino, che da quel momento aveva continuato ad osservarla, incuriosito...e fu lui a salutarla, saluto al quale lei rispose,  con un fio di voce, aprendo gli occhi

Ecco era nato tutto così, un incontro e subito un amore...forte, prepotente e dolce al tempo stesso..

In quel giardino,  dove chiunque vi fosse passato vicino si era domandato, quale ne fosse il segreto per tanto splendore. Sospiri, parole, desideri...diventano giorno per giorno il vero segreto di tanto ininterrotto fiorire e ...di tanta inebriante fragranza.

Sentieri che il destino traccia e che il fato unisce, amori che spesso sembrano irreali ma che a volte salvano una vita e cancellano un  atavico dolore. Insieme, mano nella mano, si muovono tra magnifici cespugli di rose, quelle che lei più ama e ... glicini che hanno quel colore  che assomiglia all' azzurro del cielo del mese d’aprile...

Giuly

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 18 Aprile 2008 da tantiriccirossi
 

ANNI VERDI

Erano giorni caldi...ormai giorni d’estate, vestiti degli abiti leggeri si percorrevano le strade che portavano fino a scuola, con un vocabolario sotto al braccio ed un astuccio con penna e matita nella tasca della larga  gonna di fresco misto lino, indossata per nascondere, forse, una magrezza che si temeva potesse sembrare eccessiva, graziose ballerine ai piedi e capelli ricci e curati, trattenuti in una coda... Giorni d’esami... ed il cuore che batteva forte: tensione, emozione e ... un amore?!

Forti sensazioni, forti sentimenti, credere  e sentirsi...grandi!  Essere sicuri e fiduciosi di potercela fare, d’essere in grado di volare verso la vita, con le proprie ali, contro ogni vento, contro ogni tormenta...ed ogni inverno. Sui soliti banchi, fogli bianchi che man mano si riempivano di  numeri, parole, pensieri...inchiostro! Tanto e solo, inchiostro, la mente concentrata a tal punto da dimenticarsi degli altri... soli, nessuno più ad affollare quella stanza! Sola ...e sentire il cuore parlarti, quel cuore che ogni tanto, accelerando i battiti ti ricordava  che fuori ad aspettare c’era  lui. Un sorriso, il più bello fra tutti, i suoi occhi scuri...ed incamminarsi lungo il viale ombreggiato dai platani verso quel parco. Racconti, risate e quel guardarsi negli occhi senza chiedere ... senza sperare. Fiori, profumi, poesia e ...tanto verde. Giorni lontani che cerchi  con la mente, seduta su di una panchina, vuota ...come la tua vita. Cercare ad occhi chiusi quell’ erba, verde... lo stesso verde di quegli anni... ad occhi chiusi ... ascoltare il tuo cuore, per scoprire se il suo battere è un movimento dettato ancora dall’amore.

Giuly

 
 
 

Pozzanghere

Post n°46 pubblicato il 16 Aprile 2008 da tantiriccirossi

C’era ancora traccia della pioggia del giorno prima , visibile in piccole pozzanghere che avevano riempito qua e là gli avallamenti di un asfalto imperfetto. Le cunette tra il marciapiedi e la strada erano a tratti invase da mucchietti di foglie e carte di caramelle che l’acqua, scesa formando piccoli rigagnoli, era riuscita a trascinare per brevi tratti, arrendendosi quando la sua corsa finiva dentro le grate dei tombini. Non una giornata di pioggia vera e propria, ma acquazzoni di breve durata grazie al vento di maestrale, il grande mistral, che aveva soffiato di continuo spazzando le nuvole nere e piene di pioggia che si addensavano e si rimescolavano di continuo assumendo forme diverse. Ora l’aria era limpida ed i colori dei monti  forti, nitidi e brillanti. La mia attenzione però, era continuamente richiamata da quella piccola pozza, non sapevo darmene una ragione, ma , forte era la tentazione di saltarvi dentro a pie’ pari! Piccola con forse solo un dito d’acqua...che si muoveva increspandosi in minuscole ondine al soffio del vento...un piccolo mare per un insetto primaverile che ripetutamente l’aveva sorvolata fermandosi infine a bere....quella pozza ed il mio desiderio irrefrenabile!  Mi  fermavo a guardarvi dentro e quando l’increspatura si fermava, mi vedevo riflessa, ferma ad osservarmi. L' attesa silenziosa di qualcuno che tarda, ma non m’importa, mi piace restare lì vicina a quella piccola pozzanghera. Il desiderio diventa grande e...uno sguardo in giro e ..”sciaf” l’ho fatto!!! AAH che sollievo, piccoli sciocchi piaceri della vita che ti danno consolazione! Gli schizzetti di acqua volati sulla strada si sono già asciugati al sole e al vento, che continua a soffiare. Da piccola non me ne perdevo una..saltavo dentro a tutte e la mente torna ai rimproveri che venivano in seguito. M’incammino da sola, mi stringo nella giacca e piego la testa...rido...si rido divertita !! E’ strano come una piccola pozzanghera possa avermi messo di buon umore, la vita è difficile da portare avanti, ma è facile tornare indietro e scoprirsi ancora capaci di ritornare bambini..

Giuly

 
 
 

v

Post n°45 pubblicato il 12 Aprile 2008 da tantiriccirossi

Il profumo di un nuovo domani..

E' forte l'odore di fieno che impregna l'aria e che il vento caldo di questi giorni diffonde quasi a voler dire che l'nverno è solo un ricordo. Il cielo però è quello vuoto di sempre...lo so che le rondini sono tornate, ma non si vedono ancora formare i loro voli pindarici nel tardo pomeriggio, per l'ultimo pasto del giorno, né le si vede nel primo mattino, in cerca di ciò che servirà a fare di quel nido di fango, una culla accogliente per il piccoli, dopo la schiusa.  Le voci dei bimbi, riempiono i silenzi di un inverno mai disposto ad andare alla ricerca di altre terre d'avvolgere nel freddo sonno che ne proclama l'ora del riposo. Li vedo correre quei bambini, saltando e pestando sull' erba tenera, fresca, verde... erba che si piega sotto i loro piedini e che rilascia, il tipico odore che riporta all'infanzia, ai giochi...alla gioia di essere liberi di poter vivere quelle ore liete fuori dalle  mura di casa.  Già mi tornano alla mente i miei giorni trascorsi, andati... i giochi con i compagni, il rincorrersi ed il rincorrere...il desiderio di stringere tra le mani, quella farfalla che si posava sui fiori gialli di dente di leone e su quelli azzurri della boraggine. Così vicina da sembrare quasi, voler partecipare a quei giochi di bambini spensierati e sereni,  si muoveva leggera nell'aria come i petali bianchi che di tanto in tanto, nevicavano  dal ciliegio selvatico.  Le risa riecheggiavano nella mente e ...nell'ascoltarle, un sorriso  ridisegna le labbra su di un viso, che ormai da tempo  ha perso il ricordo di quell'espressione felice, mentre lo sguardo si perde in un orizzonte lontano che non è quello dipinto da queste montagne. Ripenso al mio giardino e mi chiedo quali saranno i lavori da fare. Lontana da casa...sento il desiderio di ciò che vi ho lasciato e ... dei miei fiori, i miei alberi, le mie piante... Dall'alto di questa finestra, mi sento lontana da tutto, otto piani, mi separano da quell'erba che, ormai sfinita dall'aver sopportato tutto quel calpestio, è lì coricata, stanca, in attesa che l'umidità della notte e la rugiada del mattino, le giungano in aiuto per potersi rialzare e gordere del sole che come sempre ritornerà...a cancellare ogni doloroso passaggio e ad infondere la speranza di un giorno migliore...di una nuova alba e ...di un nuovo profumo, quello di un nuovo domani..

Giuly

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 05 Aprile 2008 da tantiriccirossi
 



Quando arriva il tempo di..II
                                                   Spesso credi che tutto possa sistemarsi da se ma non è
                                                   così...e se la giornata era sembrata tranquilla... tutto
                                                   ricominciava quando... ... ...


 Continuavo
a gurardare quel cielo così gonfio di nuvole! Erano talmente nere , soffici e
pesanti al tempo stesso, che sembrava quasi che da un
momento all'altro se ne potesse staccare quache pezzo. Erano scure e minacciose e talmente basse da lasciar credere che
fossero poggiate sulle montagne.
Seduta al buio della mia cucina guardavo dietro i vetri di quella finestra
ma... senza vedere null'altro che il cielo...e la notte... che prendeva il
sopravvento e...l'imbrunire, con quel
tormento che cominciava e mi portava via la mente e
l'anima.
.
Era quella l'ora che non sopportavo ..che non
sopporto!!! L' agonia di quel giorno che aspettava di morire, il mio giorno non
vissuto e
perduto...per sempre.
Si univa al tormento che avevo dentro, quello del
battere incessante di quella goccia che cadeva dal rubinetto nell' acquaio
d'acciao, un tamburo irriverente che sembrava voler misurare la mia resistenza.
Quel tonfo
perpetuo che ora aveva preso il ritmo veloce del mio cuore e batteva... batteva
con la stessa forza, con lo stesso rumore sordo.
Dove
andava la mia mente?! Dove i miei pensieri che martellavano e non mi davano il tempo di riordinare la
confusione che creavano nella mia testa
ormai popolata da fantasmi ...ricordi!



Perchè i ricordi mi si rivoltavano contro? 

Avevo fatto tanto per averli...li avevo catalagoti, sistemati ...ed ora...sembravano
pagine strappate ad un libro e sparse
ovunque.
La mia
mente e la mia anima che... non riuscivo a calmare, le sentivo lottare nella contesa dello stesso ricordo,
strappandoloselo l'un l'altro.


Ancora un
momento poi l'imbrunire sarebbe finito... diventando notte!!...Quel buio, quell'oscurità che dentro me placava il
tormento!.. ... E' finito!!!   Ne è finito ancora uno...dentro di me in lontananza sento solo un' eco
leggero ... ecco, è tutto finito, posso rialzare il capo e....respirare!!

Giuly


 

 

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 30 Marzo 2008 da tantiriccirossi

Quando arriva il tempo di ...

Era da tempo che l'aria era stagnante, ferma! Si respirava a fatica e spesso provocava soffocamento e successivi conati. Non bastava aprire le finestre, non serviva a niente, anzi, sembrava che l'aria che veniva da fuori fosse anche peggiore. Era doloroso vedere il mondo, la vita, proseguire incurante del fatto che non tutti potessero seguirne il passo, nessuno s'accorgeva di chi inerme si guardava scorrere la vita senza viverla. Confusione... la testa che esplode e tanta confusione! Dolore, frustrazione, disperazione, sentimenti che tengono in ginocchio, col viso a toccare terra che bagnata di lacrime diventa fango, che ti chiude la bocca e non ti fa urlare!! Non c'è più niente che sia di stimolo a proseguire, nulla che sembri degno di uno sguardo e quel dolore che non si placa che ti porta ad ingoiare freneticamente saliva che non hai! La bocca secca, macilenta e la nausea che sale a causa di quell' odore che senti nell'aria, odore di menzogne che devono coprire tutto quello che è la realtà, nessuno che debba sapere, nessuno debba capire... fingere, solo fingere!! Continuando a simulare la bellezza di una vita che di bello ha solo la certezza che prima o poi avrà una fine. Avvolta in un velo effimero e menzognero di bontà e falso amore al quale qualcuno vuol farti credere, lasci che una rabbia inconfessata si nutra di te e... ti nutra a sua volta, tenendoti in piedi, spingendoti e scoprire che la tua energia viene proprio da quella rabbia che cresce. Amaro sapore di sconfitta, tormento che ti fa sentire il vuoto, nessun respiro per non sentire l'odore dei propri sogni in putrefazione. Ad occhi chiusi ascoltare il cuore e cercare immobile, di ridurne i battiti e sperare di trovare il coraggio di reaggire e mettere fine...cancellare tutto e rincominciare ripuliti dai tormenti dell'anima!!

Giuly

 
 
 

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Post n°41 pubblicato il 21 Marzo 2008 da tantiriccirossi

Non potevo astenermi dallo scrivere, anche solo due parole, per quegli amici che non hanno smesso di cercarmi e d'inviarmi commenti e messaggi d' affetto. Nessuno, dico, nessuno che si sia dimenticato di giuly e giuly...non ha dimenticato nessuno. Ho creduto, che il mio passo silenzioso attraverso la vita, avesse potuto fare in modo, di non essere amata...!! Mi rendo conto oggi che mi sbagliavo! Spesso mi sono chiesta ed ho chiesto ..."Se sparissi all'improvviso...se ne accorgerebbe qualcuno?" Grazie per aver dato una risposta a questa domanda...ORA SO!

Ho sempre detto alle persone a cui tenevo "TI VOGLIO BENE" mi sentivo così in pace con me stessa, perchè avevo dichiarato il mio affetto...e qualunque cosa fosse accaduta, a quelle persone non avrei lasciato dubbi del mio essergli affezionata. In questi mesi, molti amici sono restati a farmi compagnia...altri si sono allontanati e per com'è il mio essere, causandomi anche sofferenza. Credo nell'amicizia e nella lealtà e so che i miei amici...voi... siete leali e meravigliosamente sinceri! Ho potuto notare la visita di amici che da tempo non vedevo...a te amico mio che tanto mi sei mancato...

"grazie per non avermi dimenticata." 

Voglio allontanarmi da voi con un abbraccio...ma che non v'illudiate che io non torni...Sono sempre stata una che non molla e ... aspettatemi, lasciatemi i vostri pensieri... Io tornerò, spero molto presto.                                                         

A tutti voi lascio gli auguri di una Buona Pasqua  e un bacio fraterno.

Giuly

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 15 Marzo 2008 da tantiriccirossi
 



Dolci ricordi

Era il profumo di resine che ti arrivava addosso e ti faceva respirare profondamente e poi subito dopo, sentirsi avvolgere dal profumo di salsedine che veniva dal mare, trasportata dalla brezza.
Mi fermavo in silenziosa contemplazione di quel mare che nascondeva i segreti del sole del sud.
Arrivavo in cima alla scogliera dopo una breve passeggiata e sapevo che di lì a poco… avrei avuto la gioia di muovermi nel vento come presa da una vertigine.
Il bosco, era un mantello verde che scendeva fino ad arrivare al mare ……la certezza che quel posto sapesse d’incanto e nascondesse un mistero… un segreto …qualcosa che avrei dovuto conoscere e non sapevo.
Il mare, quel mare …acqua limpida anch’essa addormentata dall’incantesimo lanciato la sera prima, dalla luna.
Nessuna onda, ma appena l’incresparsi dell’acqua sul bagnasciuga.
In quell’incanto il sole sorgeva ed io ero lì …ad aspettarlo... a contemplarlo mentre spuntava dall’acqua.
Scendevo lungo il sentiero che mi portava sulla spiaggia , meraviglioso incastro di fine sabbia e roccia…Copanello…un sogno segreto e nessuno a svelarlo.
Il cielo schiariva e sprazzi di luce colorati si marchiavano nel suo azzurro, quasi fossero unghiate di una mano che gli si era aggrappata per non andare via.
Eccolo… vederlo spuntare e sentirsi in pace... provare un'intensa serenità, sentirsi fortunata prescelta da lui.
L’acqua si agitava per un attimo, s’increspava, parea quasi sfrigolare ...come se il fuoco di quel sole la toccasse realmente.
Rosso, come iniettato di sangue, ardente sull'orizzonte dell'est, col suo fuoco s’espandeva nel cielo e ne cambiava i rosa ed i violetti, con rossi, arancio e oro..Lo sentivo sul viso e …avidi se ne appropriavano i miei occhi che desideravano riempirsi di quel sole, della sua luce
Sentirsi prendere e accarezzare, lasciarsi andare convinta che tutto fosse magia da respirare. Occhi chiusi per percepire meglio le meravigliose carezze di quei raggi sulla pelle... tocco di fuoco che non bruciava ancora ma comunque caldo abbastanza da riscaldare senza scottare.
Io e il mare...La Costa degli Aranci, una dolce vacanza, magia, mistero di quella terra, di quel mare, di quel sole... magia che sarebbe diventata mia. Sole che bambino si bagnava in quell'acqua dove m'immergevo, senza sapere, senza immaginare che quel fuoco che portava al cielo i profumi di quel mare, non avrebbe lasciato mai più il mio cuore.

Giuly



 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 13 Marzo 2008 da tantiriccirossi

Il sole..

C’è sole, è tornato!!
C’è un sole caldo e luminoso ed i prati sono nuovamente vivi.
I verdi sfumano in tutte le tonalità, che la natura sappia ricreare. Più scure, più chiare, più vivide più spente.
Capolini bianchi di vezzose pratoline, quelli gialli delle primule e viola di timide mammole, guardano il cielo come tante faccine curiose…ed io come loro.
Guardo e sento ch'è tornata una speranza, l’ha portata il "sole".
Ho dentro il desiderio di aprire le braccia e girare su me stessa con gli occhi al cielo
gridando al mondo che sono viva e che ci sono…esisto!!
Voglio cantare, come se fossi ancora ragazza che ha in tasca una speranza e... la vita!!
A questa vita voglio urlare, vita che mi è stata messa in un limone e che ora voglio
addentare... tanto ormai non sento più l’acre.
Giro … giro … giro … e se mi fermo … gira tutto attorno a me.
Mi lascio cadere e disperata e comunque felice …grido tra le lacrime …
                                   “OGGI CI SONO …DOMANI….SI VEDRA’ “

Giuly


 
 
 

 
 

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questo è per Giuly

Per te, che ti fai i cavoletti tuoi ma che ti preoccupi sempre dei cavoletti altrui.

Giuly


.Sai...io lo leggo dai tuoi post e dai commenti che lasciano i tuoi amici

Potevo forse non far incidere che sei una forza della natura?

...e cos'altro dire?

Ogni altra parola sarebbe solo banale.
Ciao, carissima amica!
Grazie Theo "ogni altra parola sarebbe solo banale" se detta ad un amico che sa leggerti nel cuore.

 

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