IL GRILLO NERO

Non credo che possano dirsi una novità gli artisti di regime.E ce ne sono stati,oltre che essercene,di decisamente in gamba.Non è certo una discriminante...Il confine tra intellettuale ed artista è assai labile,come quello tra avvocato e delinquente.Penso che in tutta la società ci siano zone di contiguità tra un ruolo e l'altro:fasce in cui tutto si stempera e scolora,finendo in un calderone in cui solo alcune tinte riescono a mantenersi tali,venendone fuori integre.Ma sono poche assai...Quindi,per quanto molto vicino al carissimo Faber,non riesco tanto a mitizzare,ad essere così netto:di artisti integrati ce ne sono a bizzeffe ed in tutti i tempi.Però si va avanti lo stesso e con i pochi per nulla integrati e casomai disintegrati........Un caro saluto con inchino per madame..........W.......

Amo molto questo tema e sono felice che si possa sviluppare in qualche modo. Credo sarebbe di insospettabile utilità se venisse accolto, grazie per il contributo woodenship. Un saluto dall'intero salotto di Madame de Stael.

Gli artisti. Una strana ed eclettica "razza". Il fatto è che a sentir parlare di integrazione in questo specifico ambito, mi viene in mente "omologazione"... ed è come se quella singolare visione di cui l'artista è portatore, perdesse forza e necessità.

Diciamo pure asservimento,meglio non scandalizzarsi:omologazione mi dà l'idea di qualcosa che,alla fine,può risultare pure funzionale:una macchina qualsiasi per dare garanzia deve risultare omologata.Ma in un artista omologato non ci vedo funzionalità,ci vedo soltanto inceppamento di sistema.Perchè il sistema ha bisogno di omologazione non asservita e non di inceppamento.Mi spiego:il vero artista omologato è quello che specchia il sistema,facendone cogliere i difetti.Quindi ha una sua funzionalità.Mentre quello asservito non riflette,semplicemente ripete ciò che si vuol sentire dire:che è tutto a posto e si viaggia alla grande nel sistema.....

Caro Monsieur Grillò... La conosce la proprietà transitiva...???
se a = b e b = c, allora a = c.
Se lei è amico di A allora è anche amico di C...
A questi compagni di merende mi riferisco... E mi meraviglio di lei che vuole parlare di Arte...
Ma lei sa cosa è l'Arte...??? Visto che insiste a difendere l'indifendibbile...

Purtroppo per lei conosco molto bene anche i sillogismi, Monsieur Augusto, e deduco che lei sia bio ante litteram. Ma tornando al suo intervento le confesso che mi sembra abbastanza assurdo più che logico. Se a fosse uguale a b e b fosse uguale a c certamente si, a (ed anche b) sarebbero uguali a c. Se fossero. Ma non sono. Questa uguaglianza la sta stabilendo lei a priori dandola per assunta e presupponendola come verità assoluta. Lei è forse DIO, Monsieur, per dare per certe verità assolute che riguardano altri? l'amicizia, parola tra l'altro un po' troppo ambiziosa, non è matematica perché se misteropagano (per esempio, visto che mi sembra essere l'unico argomento per cui lei desidera alzarsi il mattino) è amica di Niccolò non significa che misteropagano sia uguale a Niccolò. Tanto è che lei, fortuna sua, è indiscutibilmente, tra le altre cose, più femminile di me...Quindi, mancando questa identità, non regge che amici suoi siano per conseguenza amici miei o viceversa. Può accadere come no. Non è una regola. Alcune delle persone che frequentano questo blog sono amiche della signora altre neppure credo le conosca o addirittura non penso neppure siano in particolare sintonia con lei. Se sapessi cos' è l'arte non sarei qui a parlarne. Se avessi risposte definitive sarei DIO. Se questo blog è un punto e spunto di ricerca per ampliare simposi senza alcol e sesso, e glielo specifico, così non si stranisce come è accaduto in passato, ammette una ricerca e la ricerca non è sapere acquisito ma un conoscere in divenire. Pertanto è gradito un confronto per arricchire di sempre nuove prospettive, le opinioni maturate via via che si prosegue la ricerca. Lei è stato invitato a esprimere la sua personale visione per condividerla ma a quanto pare più che l'arte ama l'argomento della persona. Io sono cosciente di non sapere cosa sia l'arte in definitiva e altrettanto cosciente di sapere che è un universo che merita esplorazione. Lei è cosciente di sapere che la sola cosa di cui è interessato sembra invece essere la signora che cita sempre?

Mi permetta di complimentarmi con voi monsieur,la nobiltà ed intelligenza che traspare dal vostro dire, vi fa larghissimamente onore.Come pure il richiamo all'oggetto di questo confronto:l'arte.Davvero un peccato che molti la intendano esclusivamente come arte dell'offesa e non come arte del bello,poichè nell'arte nell'offesa non vi è nulla di bello...........Un caro saluto ed un sereno fine settimana..........W.......

C'è chi si innamora di aspetti fisici, chi di elementi caratteriali, io preferirei risposte come questa, amico ;-) Tu però, innamorati di questo...http://blog.libero.it/elettrikamente/view.php?nocache=1401653174

Innamorato. Però non mi risulta che di me ti sia mai innamorata, amica ;-)

Da ingegnere devo proprio dire una bella "dimostrazione", ah! ma non era matematica, comunicazione dici. Un saluto Niccolò.

Dice Philippe Daverio (Mulhouse, 17 ottobre 1949) critico d'arte, giornalista, conduttore televisivo e docente francese naturalizzato italiano che: L'arte contemporanea è stata intelligente, oggi è mercato e il mercato non è intelligente, segue le sue logiche. L'Arte, però, rivitalizzerebbe gli Stati, se ci fosse più moneta.
pro.fusa_mente m.m®p

Ed ora la risposta "seria" (al post): gli intellettuali possono non essere "integrati", però. Nel momento in cui smettono di voler essere intellettuali e si dedicano semplicemente alla ricerca delle righe per passarci sopra e saltare oltre. "Comprendendo" solamente, senza riuscire a compiere un procedimento di trasformazione con l'utilizzo di una tecnica e di strumenti, non potranno essere artisti ma almeno potenzialmente eretici. Perché "comprendere" significa ricevere raramente accoglienza. Esistono invece artisti "schizofrenici", letteralmente e metaforicamente. Quelli metaforicamente schizofrenici possono essere artisti ma nello stesso tempo seguire part time i richiami di altri aspetti della loro personalità che li vuole riconoscere integrati, coscientemente o meno, per sopravvivere al rituale sociale quotidiano più che per vivere, perché per vivere hanno già l'arte.

Ci sono gli artisti omologati e asserviti (a proposito Wood, interessante questa tuo punto di vista) e poi...ci sono gli artisti. Un saluto al Grillo, alla Madame e a tutta la banda (potrei scatenare polemiche ma adoro le bande, di solito suonano all'aperto)

NO PORN CON LE NOSTRE IMMAGINI LIBERO, UN SITO PORNO UTILIZZA I NOSTRI NICKNAME, LE NOSTRE IMMAGINI clicca, copia o scarica e incolla..

No, l'arte non ha proprio niente a che vedere con il fatto di saper copiare dal vivo. Si può esser anche bravi a dipingere e scrivere ma non puo bastare e tutto dipende dal fatto di saper leggere tra le righe oppure no altrimenti basterebbe studiare ma non si imparano a scuola queste cose :)