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Solitudine 3

Post n°403 pubblicato il 29 Settembre 2016 da boezio62
 

 

 

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In ognuno c'è qualcosa che non sara' mai compreso da nessuno.Questo qualcosa è la causa stessa della nostra solitudine,della solitudine che ci è connaturale.E' questa solitudine rudimentale che dobbiamo accettare in primo luogo.

 

Madeleine Delbrèl

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
dominjusehellah
dominjusehellah il 29/09/16 alle 19:48 via WEB
Questa non è solitudine,è intimità. Dom
 
 
boezio62
boezio62 il 01/10/16 alle 20:13 via WEB
...anche.By.
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 29/09/16 alle 20:03 via WEB
Mi viene in mente questa traccia... Forse non sarà nelle tue corde. E' solo un mia scelta per quello che ho letto... https://www.youtube.com/watch?v=8UVNT4wvIGY
 
 
boezio62
boezio62 il 01/10/16 alle 20:20 via WEB
Quando si resta soli puo' dipendere anche da qualcuno che 'finge' di non averti mai conosciuto,come racconta il testo di quella superhit.Questo pensiero della Delbrèl racconta di una zona interiore che è e rimarra' solo Nostra.Oltre quel male che ci possono aver fatto.(Gotye,grazie comunque di avermelo fatto ritornare)..:)
 
nadiene
nadiene il 30/09/16 alle 17:43 via WEB
Non ne nasciamo omologati, tuttavia il senso di adattamento è innato.

Un saluto.
 
 
boezio62
boezio62 il 01/10/16 alle 20:23 via WEB
Dentro noi (se sappiamo guardarci dentro)non saremo mai 'omologati'.Ciao.
 
several1
several1 il 01/10/16 alle 15:40 via WEB
... è la voglia di tacere e il dover parlare, è la voglia di parlare e la necessità di tacere ... (sempre Madeleine)
 
 
boezio62
boezio62 il 01/10/16 alle 20:24 via WEB
Contraddizione...questo è il NOSTRO nome.
 
amaitti
amaitti il 01/10/16 alle 21:50 via WEB
Ciao caro Boezio, siamo unici...grazie a Dio.Abbiamo tutti avuto in dono un "posticcino segreto" dove rifugiarci e curarci. A volte penso beata solitudine...:)
 
 
boezio62
boezio62 il 03/10/16 alle 22:25 via WEB
'Grazie a Dio'...la scelta della Delbrèl...una di quelle possibili.Bentornata Amaitti ;)
 
roby.floyd
roby.floyd il 03/10/16 alle 10:33 via WEB
La solitudine è la sorte di tutti. Nessuno ne ha il monopolio, ma quando diventa isolamento, quando si trasforma in depressione cronica, vuol dire che è il risultato di una situazione determinata da un ambiente ostile e patogeno. Buona giornata.
 
 
boezio62
boezio62 il 03/10/16 alle 22:29 via WEB
Puo' accadere davvero a chiunque...perche' nei momenti difficili (e capitano) ti rendi conto che malgrado l'amore e l'affetto dei tuoi cari...siamo soli.E da soli dobbiamo uscirne.Non tutti riescono.Buonanotte.
 
Regina_cretina
Regina_cretina il 06/10/16 alle 17:13 via WEB
La solitudine è moderna.
 
 
boezio62
boezio62 il 09/10/16 alle 00:48 via WEB
Ci è connaturata.C'è chi la ammette,mostrando la propria fragilita' e chi racconta di non conoscerne l'esistenza. Io la conosco.
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 07/10/16 alle 15:04 via WEB
Ecco. Si. si riaggancia all'altro post. ... E' il nostro mistero più profondo. quindi. accettando e abbracciando, accarezzando, accettandola, - per rudimentale che sia, - accettiamo il nostro mistero.. e impariamo a viverci. (solitudine compresa). E' molto facile a scriverlo.. sì. ma penso sento e credo, che se siamo convinti veramente di quel che leggiamo/scriviamo - nel Mistero più profondo di noi, - che dalla solitudine, anche nasce - il nostro VERO IO, - che è il nostro pilota automatico (di cui molte volte abbiamo paura?) --- allora la accetteremo veramente. anche perchè - se lo faremo, i nostri compromessi, saranno molto meno pesanti. Parlo dei compromessi, quando condividiamo la vita con altre creature. E anche per lo scambio "qui", ed anche nel reale. Sempre. Spero si capisca.
 
 
boezio62
boezio62 il 09/10/16 alle 00:51 via WEB
Si capisce,eccome ;).L'accettazione è una forma di resa...ma una resa attiva!.Quelli che ci amano davvero capiscono e non affondano il 'coltello' perche' comprendono questo stato.Ma quanti capiscono ?.......................
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/10/16 alle 09:33 via WEB
è più facile "affondare il coltello". ... amare è capire, amare E capire.. fino in fondo, lo fa togliere dalle nostre mani (e dalle mani degli altri qui), quindi quel coltello. Gettarlo via, per vere carezze. Dell'anima e del cuore. Anche con la scrittura. Ma è un impegno troppo grande. Anche verso noi stessi. anche per non permettere agli altri (e a noi quindi) di non affondarlo.. perchè è più facile a volte anche essere masochisti, e chiudersi nel proprio dolore, invece che continuare a sorridere, nonostante tutto... spero si ari- capisca pure stavolta..
 
greta.rossogeranio
greta.rossogeranio il 14/10/16 alle 17:30 via WEB
Ci sono solitudini senza pretese ma consistenti, solide, migliori di certe compagnie.
 
 
boezio62
boezio62 il 14/10/16 alle 20:51 via WEB
E' una condizione umana contemporanea in Occidente.Richiede una consapevolezza,una solidita' interiore,una capacita' di autonomia non comune.Io mi sono accorto che andando avanti con gli anni sono diventato selettivo,non solitario,perche' gradisco la compagnìa...ma non ad ogni costo e per non troppo tempo.Come avvertono sempre i 'bugiardini' dei farmaci necessari."Assumere con cautela"
 
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