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Distorsioni freudiane

Post n°417 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da boezio62
 

 

 

 

 

 

 

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"La pretesa funzione terapeutica della psicoanalisi trova riscontro nella natura normativa di ogni pseudoscienza.

Ma soprattutto, entrambi i metodi investono buona parte dei propri sforzi dialettici nella giustificazione dei propri fallimenti rispetto all'obiettivo terapeutico dichiarato, inanellando una serie di concettualizzazioni difensive tra loro complementari.

In una terapia psicoanalitica i pazienti si trascinano in lunghissime e costose "cure" la cui durata sarebbe giustificata dalla necessità di ottenere risultati terapeutici duraturi in luogo di effimeri sollievi (mito del lungo termine) intervenendo sulle strutture profonde (?) della psiche (mito della radicalità). L'assenza di miglioramenti, anche dopo anni o decenni di sessioni, sarebbe motivata dalle resistenze opposte dall'inconscio del paziente (mito della resistenza) che indurrebbe quest'ultimo a rifugiarsi in schemi comportamentali regressivi e infantili (infantilizzazione) e a rifiutare le prescrizioni e le interpretazioni terapeutiche dell'analista (mito dell'autorità). Con un'involuzione che sottrae il processo a qualsiasi opzione di falsificabilità scientifica, l'inefficacia della terapia è assunta a prova della necessità di perseverare nel processo (mito dell'insufficienza) e gli eventuali peggioramenti sono interpretati come un salutare ma doloroso passaggio dalla malattia alla guarigione (mito del dolore terapeutico) e quindi, paradossalmente, come evidenze di un miglioramento in atto. Quale che sia l'esito terapeutico - anche il più negativo - ci si consola con la nozione che, in ogni caso, il paziente sarebbe stato peggio se non si fosse sottoposto all'analisi (mito del controfattuale fantastico)."

 

http://ilpedante.org/post/terapie-tapioco-le-apologie-del-fallimento

 

 

Questa lucida critica al metodo freudiano è utile a comprendere quando un 'metodo di risanamento' diventa manipolazione strumentale,cioe' funzionale al rovesciamento dei dati di fatto e postulando la sua 'indiscutibile efficacia' crea l'errata convinzione,in chi la applica,di essere sempre nel giusto.La 'suggestione pedagogica' si alimenta in chi le crede come una fede,con i suoi dogmi,senza applicare lo spirito critico che raffronti la giustezza del metodo,le macerie affettive-psicologiche-comportamentali procurate lungo la strada,coi risultati reali raggiunti.Quanti errori e dolori si possono creare con questa decostruzione-ricostruzione mentale è difficile rendersene conto,eppure si insegna e si prescrive come fosse una 'cura' dagli esiti certi.Anche per i popoli.

Karl Kraus:'La psicanalisi è la malattia mentale di cui crede di essere la cura'


AT16

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 28/12/16 alle 13:49 via WEB
aLì mOR..... t...i :-) prima di pranzo ci vogliono certe letture neh? ordunque. Non gliela posso fa!!! Son d'accordo su tutta la linea, più o meno. E pur peccando di ingenuità, o utopia, o, come dire? banalità, dirò che ci serve più cuore che mente! pur riconoscendo CHE, (oh il mio posto oggi lo volevo titolare "guarire"), :-) pur anche io rimango intrappolata, nelle "maglie della mente",a volte per volermi autogiustificare MA, - si sa, bisogna tendere alla semplicità, che parrebbe essere il nostro - il nostro limite più grosso ! ecco sì, è il nostro limite. Forse sembrerebbe CHE io non abbia bene capito il post, e invece l'ho ben capito !!! ma sono anni, che (decenni direi) che la psicoanalisi, si è prostrata al potere, anche lei, e poi, a parte qualche "onesto professionalista" ben motivato, tutto il resto è divenuto "cura da ricchi", annoiati CHE si inventano le malattie e si avviluppano, in qualcosa per autogiustificare le proprie miserie/scheletri che non hanno il coraggio di guardare in faccia. Mi fermo. Baci natalizi. Roberta. :-) meglio i post sul Natale ! :-)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 28/12/16 alle 13:51 via WEB
^ il mio "post", ovviamente:-) ma perché rileggo sempre dopo (post?). :-) sono un poco dislessica nella lettura, già. Ho l'ansia di concludere. Che solo io posso guarire, e forse non lo voglio fare mai. :-) auting:-) ciao Boezio, e grazie. un abbraccio.
 
 
boezio62
boezio62 il 28/12/16 alle 18:24 via WEB
Hai capito benissimo,come sempre ,quando dici di non esserne sicura ;) Chi ne ha fatto esperienza in qualche modo ,si rende conto dei pericoli e del sottile crinale su cui si cammina.In bilico tra circoli viziosi da interrompere ed il rischio di essere manipolati,plasmati secondo un modello che piega la psiche dell'individuo,' adattandola ad un 'metodo di lavoro' interiore che non puo' essere infallibile..P.S.Erano meglio i post sul Natale?...sorrido sai,c'è sempre un motivo.ma ci ritorno in quei territori,molto presto.
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 29/12/16 alle 11:59 via WEB
Caro Alberto, vorrei esser capace di argomentare meglio, MA, anche io lotto, con i miei squilibri. Non demonizzo totalmente una "sana psicoterapia". Ma molte volte bisogna proprio VOLERLO, di guardarsi dentro, E ritengo, CHE NESSUNO meglio di noi stessi, possiamo farlo, affidandoci, appunto alla nostra interiorità più profonda e senza avere paura. Paura soprattutto delle nostre "maglie mentali" ed anche e soprattutto CHE ci sono cose, che non hanno un spiegazione. Ritengo altresì, che dobbiamo abbracciare anche i ns. cosiddetti "demoni" interiori. L'Amore per noi stessi, deve aiutarci, non facciamoci schiacciare, se possibile da ossessioni, e cerchiamo di tenerci a bada. Non HO NULLA da insegnare a nessuno: anzi. Imparo ogni giorno della mia vita, e so'di cosa parlo per esperienza personale e vicissitudini della vita. Ti ringrazio come sempre, per avermene dato modo. Confermo, quanto scritto prima e anche adesso. L'onestà, prima verso noi stessi e poi verso gli altri. Le nostre contorsioni, non devono avvilupparci, ma fare in modo (e questo E' possibile), con la forza dell'AMORE in primis per noi stessi e per le nostre scelte. se non ci si legge, buona fine di questi giorni, e buon inizio di quelli dell'anno nuovo! salutami la città più vivibile d'italia! sarà vero? :-)
 
     
boezio62
boezio62 il 29/12/16 alle 20:55 via WEB
Mi trovo sempre a condividere le tue opinioni...la cosa diventa preoccupante ;D Analisi interiore certo...ma guidata dall'affetto,dall'emotivita'positiva,dall'apertura sincera (senza veli) verso se' stessi davvero abbracciando i nostri limiti,le Ombre,guardandole in faccia per domarle ed essere positivi,sopratutto umani,verso gli altri.Mantova,la citta' piu' vivibile? Si,si...se lo dicono loro....si sta' bene...ma non esageriamo :) Roma resta Roma,comunque.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 30/12/16 alle 21:49 via WEB
e perchè mai è preoccupante??? oh! io ragiono bene:-))) hm mi permetta signore, ... questo suo bel commento "cozza" un poco col senso di nostalgia dell'ultimo post.. suvvia è solo un anno che passa, su su:-))) Alberto, ti auguro di vedere una stella - brillare e pulsare forte, solo per te, che possa realizzare i tuoi desideri se ne hai, ma soprattutto mandare via, non solo l'amarezza ma anche far pace un poco con tutto (che poi è uguale). Scusa la mia "invadenza" spontanea. Un abbraccio e... AMOR non può essere paragonata a nessun'altra città del mondo (e non lo dico perchè sono di parte, i problemi che ci sono qui, stanno diventando quasi tanto quanto la sua grandezza, MA, ROMA, ... sa trovare risorse.. dalle sue stratificazioni e dalla sua geografia, del mondo. grazie ! Roberta
 
Narcysse
Narcysse il 29/12/16 alle 16:22 via WEB
Freud...dichiara di avere risolto alcuni casi, che non sono la maggior parte... ove per risolto lui intende compreso, non risolto nel senso di avere superato del tutto la difficoltà del malato. Lui si riteneva ricercatore non guaritore. Riteneva che la sua fosse una scienza nascente e come tale ancora lontana dal potere parlare di guarigioni definitive. Piuttosto vedeva nella comprensione di sè la possibilità di affrontarsi, accettare, porre un obbiettivo davanti al malato. Oggi come ogni lama può essere utilizzata a favore della manipolazione; come ogni scienza può essere spacciata per verità assoluta...Freud è stato un esploratore. I suoi libri, ben scritti, tolti quelli destinati esclusivamente ai suoi colleghi, sono piacevolmente leggibili; era anche un abile espositore. Piaciuto tantissimo leggerne alcuni. La sua trattazione è un pò romanzesca...I personaggi hanno un umana attrattiva, una consistenza reale e nel suo cammino espositivo vi è sempre una sottile ironia. Un grande...Freud! Il dopo...non so...Io troppo ignorante ;-)
 
 
Narcysse
Narcysse il 29/12/16 alle 16:29 via WEB
Ha condizionato moltissimo la letteratura e non solo per le novità introdotte con l'analisi, ma anche per il suo modo di trattare la realtà che pur accarezzando i margini dell'irreale è abilmente ricondotta alla quotidianità; il cinema più buffo siamo noi, tutti noi i malati piu incurabili ;-) La letteratura nostrana anche ne è stata buona interprete. Quando ancora l'Italia sapeva ascoltare e dava buoni frutti.
 
 
boezio62
boezio62 il 29/12/16 alle 20:48 via WEB
Il testo che ho trasposto tagliandolo,partiva dall'utilizzo strumentale in chiave manipoolatoria effettuato negli USA per motivi commerciali e poi di propaganda militare durante la seconda guuerra mondiale.Oggi con ancora maggiore sottigliezza i miti elencati vengono usati a piene mani per la creazione del consenso su argomenti per i quali pare impossibile acconsentire (quelli economici e finanziari in particolarE).Sono lieto di potermi confrontare con te che ne hai letto pubblicazioni,io solo alcuni testi sparsi,oltre al film citato.Importante il percorso di ricerca interiore...ma l'utilizzatore di queste tecniche dovrebbe essere attentamente valutato,perche' gli si da' in mano un'arma psicologica potente.Ne discussi anni fa' e credo che se il 'paziente' non ha un certo grado cognitivo,una coscienza di se',il rischio manipolatorio (anche in buona fede) resti alto.Pure io sono 'gnurante...ma parlando si migliora ;)
 
Fanny_Wilmot
Fanny_Wilmot il 29/12/16 alle 16:49 via WEB
Piccolo digressione, però attinente alla tematica del post: il marito di una mia amica è malato di Alzheimer; è seguito da una terapeuta-psicologa-interprete mentale; miglioramenti zero, peggioramenti quotidiani. Lei mi dice: gli faccio incontrare la dottoressa perché non vorrei, un domani, provare dei rimorsi, rimproverarmi di non aver fatto tutto il possibile. E chiude dicendo:"ma io lo so che non serve a niente, "quella" mi raccomanda di non far saltare neppure un incontro a mio marito, facile intuire il perché". Io sono d'accordo con la mia amica, ormai sono dell'opinione che le malattie mentali possono essere controllate, mai curate del tutto, con l'ausilio di farmaci. Con buona pace di chi su certe disgrazie specula a testa alta.
 
 
boezio62
boezio62 il 29/12/16 alle 21:01 via WEB
Sentivo stamane in radio un interessante confronto tra psicanalisti.Mi ha colpito una prof.che sosteneva la necessita' di circoscrivere la psicanalisi terapeutica alle patologie e non ad ogni debolezza esistenziale o problematica relazionale,sopratutto perche' proprio l'uso dei farmaci diventi piu' misurato e non un surrettizio accessorio che crea dipendenza.Quindi nel caso della tua amica comprendo il suo stato d'animo e la necessita' di sentirsi con la coscienza a posto,ma effettivamente....il dubbio dell'interesse economico dietro questi percorsi incessanti è piu' che legittimo.Alla faccia del Sistema dominante che vuol farci passare tutti per dei pericolosi e malati complottisti.Come se non ci fossero motivi per dubitare di quanto e quanti stanno sopra di noi.Ciao Fanny.
 
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