Esercizi di memoria

Posto le difficolta' dovute a grandi distanze fisiche,l'ho fatto sai cara Roberta? Pochissime persone ma le ho conosciute,con altre ho dovuto rinunciare per la loro determinata volonta' di chiusura,seppur non espressa.Per quei pochi ne è valsa la pena.Ho trovato persone coi loro problemi ma con un potenziale 'interiore' forte che mi hanno lasciato una traccia anche se non una frequentazione assidua.Con L.non è stato possibile.Ma mi è piaciuto ricordare i pensieri di una persona che nella sua intelligenza emotiva ha colto i miei tratti migliori,senza retropensieri,genuinamente.E c'è chi ha fatto un percorso opposto,pensando e supponendo e (diciamolo) pure esprimendo che questa fosse un'area virtuale dove indossare una maschera di comodo.Ecco,perdono la persona,non un pensiero cosi' malfidente.Anche nelle nostre proiezioni virtuali esponiamo noi stessi e quindi questa distorsione della metafora pirandelliana m'è parsa veramente strumentale,per potermi colpevolizzare meglio.Se solo pensassimo onestamente ogni giorno a quante maschere mettiamo e togliamo dal viso:sul lavoro,in famiglia,in amicizia,al bar,al ristorante,all'ospedale,in un'associazione.Aveva ragione il grande siciliano:Uno-Nessuno-Centomila.Oh se aveva ragione.Ma gli orgogliosi che straparlano di chi sia la persona vera,quella finta,di maschere comode probabile che non l'abbiano mai letto.E allora salgono in cattedra e tranciano giudizi impietosi sugli altri di cui nemmeno si pentono,senza rendersi conto delle ferite che provocano.Altrimenti guarderebbero se' stessi e gli altri con ben altra consapevolezza e compassione dell'Umano.Perche' l'altro non è che lo specchio riflesso di noi stessi.(Sono quasi sempre d'accordo con te e ti ringrazio sempre dei tuoi preziosi,cristallini stimoli che mi permettono di vuotare il sacco :)