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Esercizi di memoria

Ricordi accidentali

 

Messaggi di Luglio 2016

Istanbul

Post n°392 pubblicato il 21 Luglio 2016 da boezio62
 

 

 

 

 

 

 


Istanbul baluardo sacro per
L' incrocio delle razze degli uomini brucera'
Istanbul, Istanbul
Forze oscure in Istanbul

 

Istanbul,Litfiba 1985

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Per quasi cinquecento anni, queste regole e teorie di un vecchio arabo e le interpretazioni di generazioni di religiosi pigri e buoni a nulla hanno deciso il diritto civile e penale della Turchia. Loro hanno deciso quale forma dovesse avere la Costituzione, i dettagli della vita di ciascun turco, cosa dovesse mangiare, l’ora della sveglia e del riposo, la forma dei suoi vestiti, la routine della moglie che ha partorito i suoi figli, cosa ha imparato a scuola, i suoi costumi, i suoi pensieri e anche le sue abitudini più intime. L’Islam, questa teologia di un arabo immorale, è una cosa morta. Forse poteva andare bene alle tribù del deserto, ma non è adatto a uno Stato moderno e progressista. La rivelazione di Dio! Non c’è alcun Dio! Ci sono solo le catene con cui preti e cattivi governanti inchiodano al suolo le persone. Un governante che abbisogna della religione è un debole. E nessun debole dovrebbe mai governare. »

(Mustafa Kemal Atatürk,1881-1938,il padre della patria turca moderna)

 

 

 

 

 

 

 

Vista dall'Europa.Vista da lontano.Appariva lontanissima nel tempo,nello spazio.Eppure la Storia millenaria dell'incrocio tra due mondi ritorna perfino nella strofa di un wavers toscano che 'sente' l'energia e il sangue scorrere dentro la terra.E purtroppo oggi sopra la terra.

AT16

 

 

 

 
 
 
 
 

Un bacio

Post n°390 pubblicato il 05 Luglio 2016 da boezio62
 

 

Il bacio Berengo Gardin

Gianni Berengo Gardin.Un bacio parigino.1954

 

 

 

 

Alice Pasquini.Omaggio a Berengo Gardin.Roma.Quartiere Pigneto.2016

 

 

 

 

 

 

E passano macchine.E sfrecciano motori.Guardali.
Lei stara' dicendo "Non ho altro che le tue labbra".
E suonano i clacson.A voce alta la gente in strada.
Li guardano.Li vedono,ma loro no,non gli importa.
Lui forse dira' "Ho solo i tuoi occhi ancora per un po',
Solo le tue labbra per meno ancora"
Che bello questo verde.Sulle piante.Sulla panchina rotta.
Un riflesso negli occhi.
E poi via.
Solo macchine che sfrecciano lontano e quel colore che scende giu'.
Ci saranno anche loro,la' in mezzo a tanti.
Lontano da questo momento.Per sempre.

AT16

 

 

 

 
 
 

Notte a Palazzo

Post n°389 pubblicato il 02 Luglio 2016 da boezio62
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Brian Eno a Palazzo Te crea un incantesimo visivo.Ipnotico e mutevole.Impercettibilmente si trasformano le immagini,stimolando sensazioni cangianti.I colori sbiaditi di un afoso tramonto padano si mescolano alle icone floreali,tenui e poi abbaglianti danze,iniziano il passo a due di Eno con la storia della citta'.Tecnologia e arte,
suoni rarefatti e lunghissimi silenzi di riflessione.Dal Rinascimento alla creativita' contemporanea,le elite artistiche srotolano un filo rosso,lungo 500 anni,creando una sospensione temporale.In uno spazio rinchiuso ma sotto un cielo aperto,vieni trasportato lontano.E' questo il vero stordimento,un messaggio filosofico:la bellezza è in un attimo ma puo' essere anche una sequenza di attimi che superano la percezione visiva e raccontano un divenire che allo stesso tempo è fermo ma scorre,inesorabilmente.Lo senti dentro.Te ne accorgi dopo novanta minuti di visioni oniriche.Uno sfondo giallo oro venato di increspature blu elettrico svanisce dentro gli intonaci di Giulio Romano.
Il Palazzo riappare nella sua crosta giallastra di terra Crèa.E sembra sia stato spogliato di vita.Avverti un'improvvisa perdita.Scrocchiano sotto le scarpe i sassi dei sentieri ortogonali gonzagheschi mentre rientri stranito nella quotidianita'. Hai visto la bellezza.Poi al centro della notte se n'è andata.Sei vivo e sgomento.

AT16

 


 

 

Mantova,Palazzo Te.
Installazioni di Brian Eno per Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016
Fino al 3 Luglio


 

 

 

 

 

 
 
 

UNA NOTA SUI COMMENTI

Ogni commento rispettoso dei contenuti e delle persone è gradito.Non sempre rispondero'. A volte,anzi spesso, un commento è una sensazione,un'emozione,un racconto chiuso in se'.E se non vi sara' altro da aggiungere,non rispondero'.Non per spocchia o maleducazione,non per fare differenze.Perche' sara' giusto rispettarne la compiutezza.Perche' è giusto rispettare chi l'ha scritto.

 

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C'ero soltanto.
C'ero.

Intorno mi cadeva la neve
..

Ko

 

C'ero soltanto.

C'ero.

Intorno mi cadeva la neve

 

Kobayashi Issa

 

 


 
 

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