Creato da: ComeDueCoccodrilli il 05/12/2005
Neapolis II, La Vendetta!

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Questo blog condanna duramente quei bastardi pervertiti che toccano i bambini!

 

        

Nanni forever..

 
 

La mia amica Lalù.

il Tempo

…mi passa troppo in fretta. licenza grammaticale, considerato che il tempo non "ci passa addosso" ma piuttosto.. scorre. ulteriore licenza. stavolta poetica.
e quindi arranco, mi adatto, mi incazzo. a volte, mestamente mi arrendo. visto che gestirlo non posso.
Ero solita ballare con gli occhi scatenate mazurche, ora languidamente affogo fra lacrime che nuotano in malinconici tanghi. Ho perso tutta la spavalderia, tutta l’arroganza degli anni migliori. Ho perso la meravigliosa incoscienza che spesso mi concedevo, concedendomi. Gli occhi ancora di fuoco, fra il fruscio della seta ed i colpi di tacco. Occhi veloci come serpenti, che si posano su chi, guardandomi, accenna ad un sentimento di pena. Sentimento a me sconosciuto.Memoria di quei tempi, mi resta un bastone d’Argento, su cui, sempre più fiera e curva, reggo il peso di tante battaglie.Alzo l’elmo, ma stringo ancora più forte un bullone dell’armatura. Costruitami addosso giorno dopo giorno. Anch’essa d’Argento.Come un vecchio valoroso soldato d’armi azzoppato, combatto il Tempo.
E riaprendo le mani, serrate in pugni sempre pronti, lo ritrovo: meraviglioso diamante.

Me lo regalo. E accenno un valzer.     

LaLuceInCucina

                                                              

 

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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da ComeDueCoccodrilli

Alina muove la testa di lato a guardare il cielo scuro dalla finestra, e mentre alza il capo, un vento che non c'è le scompiglia i capelli. I suoi sensi di bambina non hanno mai percepito un dolore così forte, e suo padre, con il viso stravolto, lo capisce e le stringe forte la mano. Continuano a guardarsi silenziosi ed increduli, mentre entrambi ripensano a poche ore fa, quando tutto era ancora normale. Solo ieri erano all'Ikea a cercare specchi colorati da appendere in camera. Solo oggi pomeriggio erano lì che discutevano sul film da guardare sabato al cinema. Poi una maledetta vena decide di scoppiare. "Ho male alla testa..aiutami..". Non c'è stato neppure il tempo di aiutarla a respirare, o scioglierle un antidolorifico nell'acqua. Il medico del 118, pietoso, mi hanno detto, le ha chiuso le palpebre con un gesto di rabbia. E la mamma non c'è più. Alina ha solo dodici anni, e a dodici anni non sai, non puoi sapere, non è nella tua mente il pensiero che alla mamma possa accadere qualcosa. O al papà. O a chiunque tu voglia bene. Le hanno messo una vestaglia bianca, composta sul letto dove poche ore prima dormivano sereni, ed ora è lì. Immobile e con il volto ancora roseo. Innaturale non sentirla respirare. Alina ha solo dodici anni, e a dodici anni non puoi accarezzare i capelli alla tua mamma che non ti sorride mentre lo fai, e le tue lacrime trasparenti cadono sulle sue mani giunte che stringono un rosario messole lì da qualcuno. E' una cosa contro natura. La nonna paterna, stravolta, le porta una camomilla bionda bionda, lei si accuccia con le gambe al petto e con le spalle al muro, seduta in terra, ed i suoi piedi sfiorano la struttura del letto, come a non voler perdere il contatto con il corpo della madre. Gli occhi di Alina si muovono lenti, e fissano gli occhi di noi pochi presenti. Non riesco a tenere il suo sguardo, il mio lo abbasso e sposto sul bicchiere tra le sue mani. Non riesco ad immaginare a cosa stia pensando, e non voglio saperlo per nulla al mondo. E invece lo so. Sta pensando che non è giusto quello che è accaduto. Non è "giusto" il dolore che le lacera l'anima. Guardo la camomilla allora. Non saprei spiegarle perchè è successo proprio a lei, non riuscirei a trovare parole per confortarla, e di sicuro non mentre mi guarda con quegli occhi senza luce. Farle una carezza lieve è quello che sentirei di fare, ma non abbiamo una confidenza tale da permettermi di attraversare la stanza, fendere in due il dolore di cui è satura, ed abbassarmi verso di lei. Io da loro ci vado solo a comprare risme di fogli per la stampante. Inizia ora a venire gente, la voce della tragedia ha fatto il giro del quartiere. Mi stringo il bavero del cappotto ed esco in silenzio, mi fa molto male il cuore stasera. Ultimamente lo sto sottoponendo a sforzi emozionali notevoli. Ieri sera, a quest'ora, mi batteva esageratamente forte per una donna alla quale sfioravo i capelli con le labbra, e di cui non ho certezze sui suoi sentimenti. Stasera, mi batte troppo forte per un dolore che non dovrebbe appartenermi, e che invece, maledizione, sento come fosse mio.   

 
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Commenti al Post:
AndatodltestA
AndatodltestA il 25/01/07 alle 10:09 via WEB
ho rivisto, solo per un attimo, ciò che sembrava avessi dimenticato...resto in silenzio subendo lo strano "fascino" che solo il dolore emana...
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houncervello
houncervello il 25/01/07 alle 16:13 via WEB
Il dolore per la morte di una persona cara non si supera mai, ci si impara solo a convivere..non posso immaginare cosa si prova a perdere un genitore ma posso sapere cosa si prova quando la morte ti strappa via improvvisamente,chi, per la giovane età, non pensavi mai se ne potesse andare così presto. Restano in sospeso parole da dire, promesse da mantenere, sogni da realizzare e tanta, tantissima tristezza; per chi ci ha lasciato, ma anche per noi stessi che siamo stati privati così presto della sua compagnia e del suo affetto.
(Rispondi)
 
 
PICcI0La
PICcI0La il 25/01/07 alle 17:46 via WEB
è vero il dolore non si supera, si impara solo a conviverci... è vero restano in sospeso molte cose ma sopratutto quello che ti accompagna quando la morte ti tocca da vicino così giovane è una domanda alla quale non ci sarà mai una risposta... "perchè?".
(Rispondi)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 16:42 via WEB
Dodici anni sono veramente troppo pochi per scoprire all'improvviso che certe cose possono accadere a chiunque, pure alle persone a cui vuoi più bene al mondo. Mi ha lasciato senza parole questo post...
(Rispondi)
 
ACacciaDiUomini
ACacciaDiUomini il 25/01/07 alle 22:33 via WEB
Senza parole
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lisetta23
lisetta23 il 26/01/07 alle 14:20 via WEB
Gran brutta cosa la morte di una madre per una ragazzina di questa età. A proposito del cuore in affanno, dici di non avere certezze sui sentimenti della persona di cui scrivi. Sui tuoi invece, ne hai di certezze..?
(Rispondi)
 
come_sei_veramente
come_sei_veramente il 26/01/07 alle 17:49 via WEB
......... :-(
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fragolabionda0
fragolabionda0 il 08/05/08 alle 18:30 via WEB
Oggi é il mio giorno di dolore...il dolore di quando scopri che qualcuno che hai amato come se fosse tuo padre se n'è andato in silenzio...come era solito fare in tutte le sue cose...lui non parlava mai a voce alta..e quando si arrabbiava stava lì a rimuginare fra la macchinetta del caffè ed il televisore...oscillante fra i film di totò e le telecronache del napoli (ciucc' pienzace tu!!!) Di sicuro non avrò 12 anni ma lo strappo è lo stesso...uguale a quel 30 novembre...quando faceva troppo freddo per far uscire le lacrime...o quell'11 agosto..avvolta nella coperta di lana ed incazzata per quei maledetti 15 minuti fuori casa...che ci vuoi fare?...tutti mi chiamano combattente ed io combatto..ma se qualcuno guardasse oltre quest'armatura di sfida ed ironia stasera troverebbe due mani con le nocche bianche dal dolore...e due occhi ("immensi"...mi hanno detto sul lungomare)che ancora cercano il loro sentiero...lassù...fra un aquilone ed un gabbiano....
(Rispondi)
 
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