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Messaggi del 08/04/2022

I generali delle battaglie.

Post n°2038 pubblicato il 08 Aprile 2022 da fedechiara
 


'Ma dove sono i generali che si fregiarono delle battaglie / con cimiteri di croci sul petto? (….) Dormono, dormono sulla collina. - Fabrizio De Andrè
Buenos Aires 19 marzo 2019

E la cosa che per prima ti incuriosisce, nel girare che fai per il centro cittadino, fastoso di alti palazzi e colonne e timpani sulle facciate, è l'incrociare in ogni piazza i monumenti equestri dei 'libertadores', a ricordarci che ogni nazione e la sua indipendenza sono intessute di morti in guerra a decine di migliaia e a milioni – segno che la sola, vera materia eccedentaria sul pianeta Terra è la 'carne da cannone' a brandelli e il sangue che concimavano le zolle delle buche scavate dagli obici.
Ed è una epopea di generali, diventati poi presidenti, che sono laudati in bronzo e marmo a futura memoria per il loro coraggio bellico e per l'impresa di avere fondato e consolidato una nazione - e avere dato definitivo connotato di popolo a questo miscuglio etnico di bianchi discendenti dei 'conquistadores' spagnoli e dei figli 'coloured' nati dalle pance delle indie messe incinte da quelli, più un pugno di indios dai visi cotti dal sole, sopravvissuti ai massacri degli incas e, dopo, dei maledetti conquistadores.
Ed è vero che anche da noi si sprecano i monumenti equestri, ma di un solo generale: quel Garibaldi 'eroe dei due mondi' a cui abbiamo intitolato una quantità di piazze e vie - e il suo secondo, nella contesa dei monumenti a cavallo, è il pizzuto Vittorio Emanuele, beneficiario immeritevole delle imprese delle camicie rosse e del loro condottiero.
E li ritrovo, poi, quei generali dei monumenti e delle vie e delle piazze che li commemorano, stesi nei sarcofaghi impolverati e fitti di ragnatele dentro alla cappelle di famiglia nel cimitero storico della Recoleta, distrattamente mirato dagli inquilini delle cento finestre degli alti edifici popolari che gli sono cresciuti intorno e l'effimero delle imprese della Storia e dei suoi generali salta all'occhio e all'orecchio, nel silenzio tombale che tutto riduce a polvere delle grandi imprese fagocitate dal Tempo.
E' un gran dormire quello dei cimiteri e della Storia che vi seppelliscono e non è chiaro se si tratti del 'sonno dei giusti' o dell'effimero di ogni grande impresa commisurata al passo del Tempo che tutto riduce a sogno e vanità - e ti fa sorgere il dubbio che ogni soldato sia stato immolato da quei generali sull'altare delle loro guerre inutili. Rileggetevi l'Ecclesiaste.
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Sciamani e arabe fenici

Post n°2037 pubblicato il 08 Aprile 2022 da fedechiara
 


Il mondo sotto schiaffo dei virus. 07 aprile 2021
Non è solo vero che da oltre un anno assistiamo sgomenti alla trasmissione di uno stesso telegiornale. E' anche angosciante, terribile, usurante (peggio dei lavori in questione) e fomenta le giuste ribellioni e le sempre più accese rivolte per le strade e sulle piazze contro una 'politica' (di politici arroccati in parlamento come cozze) che è ormai un incubo che ci nega il necessario risveglio.
E votare non si può, - Mattarella dixit e pd e Cinque stelle e Italia viva (sic) impongono per non perdere le usurpate cadreghe.
Inutile cambiare canale: covid, contagi, ricoveri, terapie intensive e (mancati o carenti) ristori – e, se avanza un mezzo minuto, una spruzzata di Biden, l'Ombra che cammina (e inciampa), a mo' di aceto aromatico sull'immangiabile insalata.
Il mondo si è fermato, come il Cristo a Eboli, e forse era più interessante il suo leggendario percorso nel nostro sud Italia di questa strana coazione a ripetere gesti, decreti, reclusioni domestiche e speranze di vaghe luci in fondo a lunghissimi tunnel – sperando che la prima che si stamperà sulle pupille incredule non sarà quella del treno che avanza sparato lungo i binari.
E non se ne può più, davvero, di campagne vaccinali alle quali ci si avvinghia per non saper più che pesci pigliare dall'ultima spiaggia e, alla fine, son facile profeta, ci accorgeremo che sarà stato come per l'app immuni – che ha immunizzato solo se stessa in un mondo virtual-surreale e più non se ne parla per tema di venir sbeffeggiati e svillaneggiati in pubblico dibattere.
E l'Astra Zeneca, il vaccino di battaglia e trincea, il meno costoso, ha cambiato nome in corsa per tema di venir accostato, in tivù e sui giornali, alle trombosi – che sono un po' come l'araba fenice 'che ci sia ciascun lo dice' e le trovi malamente occultate in quello zero virgola zero zero che, però, se capita a te, arrivederci e grazie, scusate il disturbo. Morto più morto meno, finiremo per alimentare le statistiche sui grafici dei tiggi.
Della serie: 'Usi obbedir tacendo e tacendo morir'? E ieri era per la guerra e oggi per amore di statistica nella guerra dei vaccini. Ma che volete che siano un centinaio di morti per trombo a fronte degli infiniti benefici del vaccino? Ai posteri l'ardua sentenza.
Intanto seguiamo con attenzione quella storia appassionante della variante giapponese che pare refrattaria anche ai vaccini di ogni ordine e grado, ma sui telegiornali non ne parlano, mannaggia.
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Io preferisco il condizionatore.

Post n°2036 pubblicato il 08 Aprile 2022 da fedechiara
 

Le domande curiose (e le risposte peggiori delle domande).
La domanda che ci rivolge l'uomo della provvidenza: se preferiamo la pace o il condizionatore acceso durante le caldissime estati che ci aspettano, si merita una risposta secca: 'Meglio il condizionatore acceso.' Così come è meglio un riscaldamento che funzioni durante i gelidi inverni a un prezzo relativamente sostenibile – come ci accadeva di usufruire prima che la nave dei folli filo Nato partisse in quarta con le 'sanzioni' alla Russia e peana di immensa gloria alla luminosa democrazia ucraina (sic).
Ma che razza di 'uomo di governo' (sic) è uno che chiede ai suoi cittadini di sacrificare le cose essenziali del benessere conquistato in decenni di sudato sviluppo economico (e la propria salute) con una pretesa pace che egli stesso dimostra di non perseguire?
Non con le sanzioni, di cui si fa fiero e invitto paladino a Bruxelles, non con una 'moral suasion' presso i partners Nato per indurli a più miti consigli ed offrire al 'nemico' russo l' allentamento della morsa di una 'cintura difensiva' Nato (tri-sic) - e stabilirvi al suo posto una cintura di paesi neutrali ai confini dell'impero.
Questo dovrebbe essere un ragionevole e sensato 'fare politica' attiva e condivisibile a favore di una idea di pace.
Chiedere ai cittadini di offrire 'l'oro alla patria' della propria salute e di un minimo di benessere in cambio di una mal posta idea di pace - da lui mai perseguita in nessuna sede - suona davvero come la staffilata crudele di un carceriere che ti impone di tacere di là delle sbarre.
E se aggiungete a questo quadro anche i tentativi di far approvare un provvedimento di censura ai bloggers e ai 'forumers' che scrivono in rete (si prevede il carcere per le eventuali, pretestuose 'istigazioni a delinquere') non resta che inquadrare il tutto nella oscena cornice di una infame dittatura degli Incollati-alle-cadreghe – e vedremo a fine anno se ancora il 'popolo sovrano' si vedrà riconosciuto il diritto di voto a scadenza.

 
 
 
 
 

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