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Messaggi del 18/04/2022

Il Grande vecchio bambino che ricrea il mondo.

Post n°2055 pubblicato il 18 Aprile 2022 da fedechiara
 

Il gran Vecchio/Bambino che ricrea il mondo. 18 aprile 2015
E' gioioso l'approccio iniziale che si ha con quel Grande Vecchio che è Martial Raysse. Grande Vecchio perché ancora bambino dentro e capace di magie e laboriose fantasie che sintetizzano artisticamente il mondo intero e ne correggono i molti aspetti grotteschi e mortiferi e lo trasfigurano e rivitalizzano.
Un artista, Raysse, che non conoscevo affatto, nel vasto panorama dell'Arte contemporanea, e già il fatto che abbia scelto di vivere in Dordogna, come si legge nella sua biografia, aggiunge gioia a gioia. Perché ti fa venire in mente il gran naso dello spadaccino innamorato di Bergerac - quello de: '...e giusto al fin della licenza io tocco.' - e il fluire di quel fiume dolce che dà il nome alla regione, sulle cui sponde affacciano e si specchiano i meravigliosi villaggi della 'douce France' dei nostri sogni di una vita altra e diversa, delle molte che abbiamo immaginato e ci sono sfuggite tra le dita.
E già all'ingresso, nella corte interna del palazzo che ospita la sua mostra (M.a.r.t.i.a.l R.a.y.s.s.e - Palazzo Grassi – Venezia), ti aggiri tra le teche di un immaginario museo della Conoscenza e della Fantasia dove le statuette di antichi satiri e deità si confondono con i funghetti colorati e le capre e i contadini-ushabti che menano una strana carriola, e con gli altri sogni infantili buffi e grotteschi e le fiabe trasposte in sculture arcane di un Bimbo Meraviglioso capace di proporsi quale Fautore del Mondo Nuovo che tutti abbiamo inseguito da bambini, ma è durato poco, ahinoi e solo ne serbiamo brandelli e sfilacci nella memoria.
E ti colpisce quella statuetta di un tale che cerca di uscire dalla sua scatola angusta aperta a fatica - e dentro si mostra la luce di un inferno da cui cerca di scappare, ma fuori è tutto un fiorire di luce e galli-eroi ritti nelle loro piume che tirano con l'arco e bambini divini che eruttano fontane luminose.
E se un corpo nudo giace sulla pira della sua vita sofferta - che sembra un eroe troiano a cui è stata negata la meta di una Nuova Città da fondare - nella stessa teca gli fanno consolatoria compagnia i funghetti colorati della rigenerazione e trasformazione della materia e un satiro cornuto che porta sulle spalle una divinità gioiosa e un'altra bianca divinità della pace, più in là, con in testa la piccola colomba simbolica del Volo a cui tutti aspiriamo - o Resurrezione, che verrà qualche millennio più avanti.
E sembrano davvero le teche di un museo dell'archeologia minoica, ma rivitalizzato dal Buffo della fantasia infantile che non trascura la meticolosità nella riproduzione delle sculture e statuette e oggettini correlati - e Raysse è autorevole, autorevolissimo nel coinvolgerci in quel suo mondo di fiaba e cento fiabe della Storia e delle odissee e delle eneidi e le dice vere, più vere del vero, e se il mondo fuori dal palazzo è altra cosa e più avvilente e piatto, beh è un nostro problema, di noi che artisti non siamo e la Fantasia che abbiamo avuto in dono è raggrinzita in un angolo delle nostre menti e spaventata e raggrumata – come quel grumo arboreo che si mangia il corpo di una figuretta di donna e viene in mente Dafne e Apollo e il Laurus Nobilis dalle foglie intensamente profumate....

 
 
 

Gli storici valori e la truppa schierata.

Post n°2054 pubblicato il 18 Aprile 2022 da fedechiara
 

Gli storici valori e la truppa schierata.
Interventismo. E' la parola principe dell'ultimo settennio. Dobbiamo essere soldati di ogni battaglia, offrire il petto per ogni causa. Vietato defezionare, disertori alla gogna.
Siamo scesi in piazza, chi di persona, molti virtualmente, nel 2015: contro le stragi dei 'radicalizzati su web' di seconda e terza generazione di immigrati, le serpi in seno a cui avevamo offerto generosa e stolida cittadinanza, ma che impugnavano il kalashnikov e/o salivano sui tir che conducevano a velocità massima contro le persone sulle 'promenades' di Nizza e durante i mercatini di Natale a Berlino. Ed eravamo tutti inermi 'Charlie' quando una intera redazione di un giornale satirico veniva immolata a Parigi sull'altare barbaro delle 'fatwe' di pretoni islamici dagli occhi strabuzzati dall'ira e sdegno contro la libertà di espressione dell'Occidente accogliente per definizione e per il lassismo-Schengen dei suoi imbelli s-governanti.
Poi venne 'il Bataclan': il nostro spaventoso 11 settembre europeo delle twin towers.
E siamo stati soldati muti e spaventati chiusi nelle trincee delle nostre case nel fatale e funesto 20-20 del nemico invisibile che aleggiava fuori dalle finestre, un gas nervino 'cinese' di una malattia nuova batteriologica: il Covid19, che lancia le sue silenziose granate dentro i nostri polmoni - e una intera generazione di valenti settantenni e 'ragazzi del 49' ha già 'dato la vita' e altri offerto il braccio nudo ai 'generali che si fregiarono delle battaglie / con cimiteri di croci sul petto' – e non sappiamo se l'hanno poi vinta quella battaglia e se il rincalzo delle artiglierie delle quarte e quinte dosi basterà ad attestarci sulla 'linea del Piave' della riscossa sanitaria promessa.
E, grande finale! eccoci pronti ad offrire il petto – e le caldaie a gas mute e spenti i condizionatori nel grande caldo assassino – per la causa della luminosa democrazia ucraina, da difendere con le unghie e con i denti e le baionette innestate e l'inflazione alle stelle e le economie europee nuovamente in ginocchio. E con gli occhi rivolti al cielo e le orecchie in allarme per il sibilo fatale delle atomiche che si minaccia di far esplodere da un lato e dall'altro degli schieramenti della guerra fredda dei fatali Cinquanta. Ma 'chi per la patria muor', sia essa la patria nuova dell'Ucraina invasa o lo schieramento filo Nato dei gloriosi Cinquanta da ricompattare poco importa; chi per la patria muor, dicevo, 'vissuto è assai', perciò, miei soldati, siate pronti al sacrificio estremo, ne va degli storici valori da trasmettere ai posteri (ce ne saranno?).
Alt, abbiamo scritto 'valori'. Caporale, ricordi alla truppa schierata quali sono – che mi sono perso la cartina sulla quale li avevo trascritti.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e attività all'aperto

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

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