Un blog creato da Cassandra_17 il 18/09/2006

Open your mind

mito o realtà?

 
 
 
 
 
 

 

 

Life on Mars – I nostri antenati?

Post n°37 pubblicato il 12 Novembre 2009 da Cassandra_17
 

Gli scienziati ammettono la possibilità che esista nell'universo un sistema solare dove ci può essere un pianeta con le condizioni necessarie per la vita, sia a livello unicellulare (batteri) che pluricellulare (organismi più complessi), ma nessuno si è mai spinto a dire che ci sia realmente (o ci sia stata) una forma di vita sui pianeti del nostro sistema. Su Marte le anomalie stanno diventando certezze. Esistono strutture, oggetti dall'aspetto chiaro e nitido, che portano ad ipotizzare che sia esistita una civiltà evoluta anche se mancano le prove definitive della sua presenza.
Se pensiamo al nostro pianeta, molte antiche civiltà (Maya, Egizi) hanno lasciato rovine e strutture che solo da pochi decenni sono state riportate alla luce; molte piramidi dell'America del Sud e dell'Egitto sono ancora inghiottite dalle foreste tropicali e sommerse da tonnellate di sabbia, gli archeologi hanno una vaga idea che di quello che si nasconde lì sotto e stanno lavorando contro la natura stessa per 'strappare' queste opere all'oblio eterno. Nonostante la tecnologia moderna, alcuni siti sono stati momentaneamente tralasciati perché risulta impossibile operare oltre, ma nessuno ha mai messo in dubbio che Maya ed Egizi siano esistiti visto che non possono accedere a tali strutture.
Se non si riesce a lavorare su zone della Terra particolarmente impervie, figuriamoci aprire scavi archeologici su pianeti dove l'atmosfera è letale per l'uomo. Dobbiamo quindi trarre le conclusioni da quel poco che ci viene detto e dalle immagini inviate dalle sonde di esplorazione.
Forse sotto le rocce di Marte si celano le tracce di una Atlantide scomparsa.
Milioni di anni fa il pianeta rosso era molto simile alla Terra, ospitava una civiltà evoluta e organizzata. La tecnologia è avanzata e grazie a quella gli scienziati hanno previsto un immane cataclisma che da li a poco avrebbe colpito il loro pianeta.
Decidono di abbandonare Marte, destinato ad una fine tremenda, scegliendo come nuova dimora la Terra che ha le caratteristiche per essere abitata. L'evacuazione totale è impossibile da attuare, quindi la maggior parte della popolazione resta ad attendere impotente il disastro cercando rifugio nelle strutture o nelle cavità del pianeta.
Coloro che raggiungono la Terra con navette spaziali si insediano presso le nostre culture primitive e portano la tecnologia che aiuta ad 'evolvere' i terrestri. Questo potrebbe spiegare le leggende dei visitatori che arrivano su 'carri dorati' dal cielo, degli angeli, degli dei, dei giganti portatori di luce e via dicendo, che troviamo in tutte le culture e religioni del mondo. Spiegherebbe anche il salto tecnologico fatto nel giro di poche centinaia d'anni dall'umanità e la realizzazione di opere architettoniche che neanche ora riusciamo ad eguagliare in fatto di precisione e maestosità, nemmeno gli studiosi si spiegano come furono realizzati.
Il disastro imminente si scatena, colpisce Marte e i pianeti del sistema solare, la Terra viene colpita in modo meno devastante, ma gli effetti sono comunque terribili e ancora oggi se ne racconta negli scritti antichi.
Quelli che non hanno lasciato Marte si adattano alle nuove condizioni, l'ambiente e il clima sono modificati e i superstiti subiscono una evoluzione a livello molecolare, una selezione naturale permette loro di resistere cambiando la struttura biologica del corpo durante anni-secoli, perdono le conoscenze tecnologiche di generazione in generazione come è successo sulla Terra quando i visitatori spaziali decidono di andarsene lasciando i terrestri al loro destino.
Potrebbe essere andata davvero in questo modo? Certo fornirebbe tutte quelle risposte che la nostra scienza ancora non è in grado di darci..

 
 
 

La statua su Marte

Post n°36 pubblicato il 11 Novembre 2009 da Cassandra_17
 

Gli astronomi e ufologi del mondo sono in disputa da quando i due robot mandati 5 anni fa su Marte dalla Nasa (Spirit e Opportunity) hanno inviato delle fotografie molto particolari. La loro missione era trasmettere sulla Terra immagini e analisi del pianeta, al fine di studiare la conformazione geologica di Marte e l'eventuale presenza di acqua. Gli scatti 'incriminati' mostrano una figura femminile, con tanto di pieghe sull'abito, tra le rocce marziane. Secondo gli esperti è solo una roccia erosa che con giochi di luci ed ombre dà un curioso effetto, poiché ritengono che non sia possibile la presenza di una statua né tanto meno di una forma di vita così evoluta su Marte.
La NASA ha deliberatamente diffuso le immagini, riprese immediatamente da tutti i mass-media, senza rilasciare alcuna dichiarazione in merito; nonostante l'immagine fosse anomala e molto chiara riguardo al suo contenuto, l'ente spaziale si è astenuto dal dare qualsiasi spiegazione.

L'immagine invitata dalla sonda

Ha semplicemente divulgato la foto, dove compare una specie di statua, una persona inginocchiata e con le mani congiunte come se stesse pregando, peccato che non sia 'normale' un fotogramma del genere su Marte! Cosa ci fa lì una statua dalle sembianze umane? Chi l'ha fatta? L'erosione atmosferica è davvero in grado di creare una roccia simile?
Ma non è tutto. Alcuni, nel visionare le immagini, hanno notato una 'presenza' ancora più sconcertante della 'statua'. Allargando la visione in un punto estremo della foto, appare una specie di organismo vivente che somiglia molto ad un individuo pluricellulare, ad un essere pseudo-umano.

Effetto ottico o omino marziano?

Un abitante di Marte nascosto tra le rocce che osserva sbalordito la sonda intenta a fotografare il paesaggio di una terra che non è poi cosi desolata ed abbandonata?
Il suo volto è scuro, probabilmente ha una cute molto spessa necessaria per proteggersi dalle temperature estreme su Marte e dalle condizioni del terreno di Marte (molto acido per via della presenza di perclorato). Se cosi fosse, hanno mostrato la foto consci che la maggioranza avrebbe focalizzato l'attenzione sulla statua, lasciando ai più accorti il compito di notare una piccola presenza aliena. Naturalmente nessuna smentita, nessuna conferma.
Gli enti governativi, non solo americani, da anni filtrano con il contagocce le notizie su scoperte particolari, salvo poi divulgare qua e là qualche immagine e qualche comunicato, lasciando sempre ai teorici del complotto la libertà di scannarsi a vicenda pubblicamente per trovarne una ragione.
Che sia un modo per 'abituare' l'umanità a quello che in futuro verrà dato come notizia certa, cioè che non siamo MAI stati gli unici esseri che abitano il Sistema Solare?
Sono decenni che instillano in noi il dubbio dell'esistenza su Luna, Marte e addirittura sulla Terra, di civiltà evolute che non sembrano appartenere alla nostra 'razza', lasciando 'sfuggire' notizie di ritrovamenti non consoni all'evoluzione umana.
Se fosse vero, è una specie di 'avvelenamento a piccole dosi', cosicché nel momento in cui verrà svelata la verità, la gente da anni abituata a sentirne parlare, esclamerà soddisfatta 'lo sapevo!!'.
Quindi per evitare psicosi collettive gli enti agiscono come una madre amorevole fin dagli anni '40, ci selezionano foto e parole di accompagnamento per prepararci a certi tipi di verità.
Ma potrebbe anche essere che la manipolazione di tali dati sia esclusivamente una manovra politica per poter gestire in segreto chissà quali progetti; il diavolo, si dice, fa le pentole ma non i coperchi, quindi qualche cosa potrebbe essere sfuggito senza nessuna autorizzazione ufficiale....

 
 
 

Strutture artificiali su Marte

Post n°35 pubblicato il 09 Novembre 2009 da Cassandra_17
 
Foto di Cassandra_17

Da sempre viene chiamato il 'pianeta rosso', poiché è cosi che si presenta ai telescopi, infatti nei miti Marte era il dio della guerra a cui si associava il rosso, colore del sangue. Ma qualche tempo fa alcuni ex tecnici NASA affermarono che le foto scattate dalle sonde che avevano avvicinato il pianeta, erano state ritoccate. Ron Levin (collaboratore al Jet Propulsion Laboratory della NASA) disse che nel 1977, quando il Lander del Viking inviò le prime foto a colori di Marte, veniva mostrato senza ombra di dubbio un cielo blu brillante che illuminava alcune rocce con evidenti macchie verdastre. Il team addetto alla ricezione delle foto del Viking ritoccò immediatamente le immagini con dei filtri, colorandole con un velo rosso-giallastra come le abbiamo viste noi.

Marte: foto ritoccata

Levin afferma che i ritocchi vennero applicati per nascondere una sorta di vegetazione o muschio sul terreno, segno incontrovertibile che indicava la presenza di forme di vita vegetali su Marte.

Marte come si presenta realmente

Il Telescopio Spaziale Hubble ha inoltre scattato delle foto in cui appare una sottile striscia azzurra che circonda la superficie di Marte, molto simile all'atmosfera terrestre. La NASA, famosa ormai più per i suoi cover up che per i risultati ottenuti in campo scientifico, già dagli anni '70 conosce in parte la natura del pianeta. Forse dietro a tutte quelle missioni marziane di sonde e robot che hanno dichiarato fallite per malfunzionamenti, ci sono scoperte scomode e in fase di studio che vengono celate al resto del mondo, per essere sfruttate in seguito solo dal Governo Americano. Un altro ex consulente della NASA, Richard Hoagland, afferma che l'ente americano nega fermamente la possibilità di vita su Marte perché è in possesso di prove che in un remoto passato il pianeta era abitato, forse da una civiltà aliena evoluta. Naturalmente la NASA tiene l'umanità all'oscuro di tutto per 'salvaguardare' i terrestri da possibili attacchi di panico! Una delle prove sarebbero le strutture fotografate nella zona di Cydonia, dove appaiono diverse piramidi, una formazione artificiale simile alla Sfinge egiziana chiamata il 'Volto' e delle costruzioni in pietra che somigliano a rovine di una città.

Cydonia e le sue strutture

Anche in questo caso la NASA ha provveduto a smentire le teorie sull'origine artificiale del volto marziano, portando come prova le recenti foto scattate dove la formazione appariva schiacciata e priva di contorni delineati, una semplice collinetta naturale che un banale gioco di luci e ombre faceva somigliare ad un volto. Queste foto (le uniche dopo quelle scattate nel '76) sono state contestate da ex tecnici NASA, in quanto ritoccate in modo tale da risultare appiattite e nascondere la vera natura di una struttura imponente, tridimensionale e palesemente artificiale.

le foto del Volto diffuse dalla NASA

Come già detto, il 'Volto' di Marte richiama alla memoria la testa della Sfinge egiziana, la cui costruzione sembrerebbe risalire a 12.000 anni fa, e sia il volto marziano che la Sfinge (entrambi un incrocio tra uomo e leone) sono circondati da piramidi. Osiride, divinità egizia, viene riconosciuto nei testi sacri come 'il leone', mentre Hator (altra divinità) in forma di leonessa distrusse quasi il genere umano per punirlo della sua ribellione contro gli Dei.
Una razza metà felini e metà umani? Molto si è parlato degli esseri leonini (vedi il libro 'The Lion People' di Murry Hope), ma la verità è ancora lontana. Mito o realtà che una razza di questo tipo abbia abitato Marte e che in seguito si sia trasferita in Egitto per fuggire da un pianeta che stava perdendo le specifiche per essere abitato? Di sicuro è piuttosto strano che le missioni sul pianeta rosso siano state indirizzate verso zone meno controverse, nessuna sonda è mai stata fatta atterrare nella zona di Cydonia perché giudicata senza alcun interesse dagli scienziati NASA. Un altro 'rilevamento' recente ha scosso l'opinione pubblica e scientifica: la foto di una statua sul suolo marziano che potrebbe benissimo assomigliare ad una donna in preghiera...

 
 
 

Olmechi – Le statue di La Venta

Post n°34 pubblicato il 02 Novembre 2009 da Cassandra_17
 

Gli Olmechi (presso le rovine di La Venta) hanno lasciato numerose statue e incisioni che testimoniano la loro conoscenza di razze diverse che a quel tempo certo non abitavano il centro-sud america (secondo l'antropologia ortodossa).
Alte più di due metri e pesanti fino a 30 tonnellate, gli studiosi le attribuiscono a raffigurazioni celebrative di sovrani olmechi. Peccato che in alcune i tratti somatici siano tipici della razza negroide, sconosciuta in sud america fino al 1600.

Evidenti tratti sud-africani

Altre statue e teste di basalto ritraggono uomini di razza bianca che richiamano i caucasici e gli indo-europei, alcuni addirittura con una folta barba, piuttosto strano visto che gli amerindi sono privi di peli e quindi anche di barba.
Cosa dire poi delle statuette di giada scolpite dagli Olmechi? Rappresentano piccoli uomini spesso nella posizione del loto, glabri e con gli occhi a mandorla, tipici tratti somatici orientali, altra razza sconosciuta in quei luoghi fino a qualche secolo fa.

Uomo dai tratti orientali nella posizione del loto

In una composizione di queste statuette, chiamata 'presepe', le figure umane sono affiancate a delle colonne tradotte come 'le lance che spezzano il cielo', i più temerari le collegano ai razzi che volavano nel cielo, le astronavi più volte citate nei testi sacri. Per la cronaca, anche in Egitto il termine usato per indicare gli obelischi era tradotto come 'le lance che spaccano il cielo', strano trovare lo stesso significato in due civiltà cosi lontane senza pensare ad un tipo di contatto culturale.

Statuine con evidenti tratti orientali

E' dunque lecito pensare che gli Olmechi, forse la prima civiltà evoluta insediatasi in meso america, fossero a conoscenza delle altre tre razze di base che tutt'oggi popolano la terra, forse proprio perché provenivano da quel territorio in mezzo all'Atlantico (Atlantide) che aveva contatti con civiltà diverse e lontane fra loro. Un ponte naturale che agevolava gli scambi culturali e la tecnologia, di cui gli Olmechi conservavano l'ultimo ricordo.

 
 
 

Cerro de la Cantera - Guerra fra astronavi?

Post n°33 pubblicato il 01 Novembre 2009 da Cassandra_17
 

A Cerro de la Cantera, in Messico si può vedere un particolare bassorilievo olmeco che rappresenta un uomo seduto all'interno di un oggetto che sembra volare emettendo fiamme dal retro, l'uomo ha in mano un pannello (di comandi?), vestito con una tuta unita ad un casco che gli lascia il volto scoperto. Accanto a lui ci sono altri tre oggetti simili che gli lanciano contro degli oggetti oblunghi, e che sono 'spinti' da una forza propulsiva inferiore.

Guerre stellari sul bassorilievo olmeco?

Il bassorilievo sembra raccontare di una 'lotta a suon di razzi' tra velivoli nel cielo, una specie di guerra tra piloti, se i cerchi concentrici vengono letti come astri, forse si svolge addiritura nello spazio. Forse narra che il pilota sta fuggendo con un prezioso carico, il rettangolo che tiene tra le mani, mentre tre navi lo inseguono bersagliandolo con una sorta di bombe.

Cosa rappresenta realmente? Gli studiosi ancora non sanno dare una risposta, tranne quella che non si tratta di una raffigurazione simbolica religiosa. E' possibile chi si tratti di una traccia dell'esistenza di una civiltà antica con un livello evolutivo e tecnologico simile o superiore al nostro? Forse scampata ad un disastro enorme, si è rifugiata presso popoli meno evoluti trasmettendo loro ricordi e conoscenze che si sono mitizzati nel tempo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

QUANTI SIAMO?

website stats

 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

antares1048cassetta2subequanakarateroby.bubi2010vivident06ibahustudiobelgranoafrodite7771zeldalicemelina1.2ccdeciso1970ileanahadozabaurafaffy91LedNero0Michelearvonio
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di pił con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 01/10/2020 alle 12:52
 
e chissą da quanti secoli....
Inviato da: Cassandra_17
il 10/12/2010 alle 20:46
 
esistono e siamo tra voi
Inviato da: christian_azzellini
il 01/12/2010 alle 10:07
 
AHAHAHAHA!XD
Inviato da: danko1075
il 19/11/2009 alle 14:20
 
ma sai quanti danni che potrei fare se mi offrono un...
Inviato da: Cassandra_17
il 09/11/2009 alle 21:59
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

THE WORLD IS HERE

 
 
 
 
 
 
 

free counters

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963