Creato da m.furnaro il 05/09/2009

PETALI DEL TEMPO

FRAMMENTI DI EMOZIONI

 

vento d'estate

Post n°179 pubblicato il 07 Luglio 2010 da m.furnaro

 

 

pomeriggi assolati,

tra il frinire delle cicale

e le stoppie del grano,

e quest'afa che brucia,

accende nuove voglie...

 
 
 

donne e scienza:Mary Anning

Post n°177 pubblicato il 02 Luglio 2010 da m.furnaro

 

Nasce in una famiglia povera, unica di dieci figli a sopravvivere insieme al fratellino Joseph, e per un caso: ha poco più di un anno quando la vicina che la tiene in braccio è colpita da un fulmine insieme ad altre due donne.

Il padre Richard, un ebanista,  insegna alla figlia a riconoscerli, prelevarli e ripulirli. Muore di tisi quando Mary ha 11 anni, lasciando solo debiti.

 Lei ne continua l'attività con la madre e Joseph, il quale nel 1811 scopre il primo cranio di Ichtyosaurus, un rettile marino.

 L’anno seguente lei scopre buona parte del rimanente scheletro, l’esploratore tedesco Ludwig Deichart la soprannomina «la principessa della paleontologia»

Nel 1823 Mary scopre il primo plesiosauro un altro “drago” che suscita scalpore nella comunità scientifica e nelle gazzette. È la consacrazione.

«Meraviglioso esempio del favore divino, quella povera ragazza ignorante... grazie alle sue letture e alla sua diligenza, è arrivata a un grado di conoscenza tale da potersi intrattenere con professori ed altre persone competenti, e tutti riconoscono che ne capisce più di scienza di chiunque altro nel regno

A 27 anni, con i risparmi compra una casa e al pianterreno apre l’Anning’s Fossil Depot, assistita da una signorina di buona famiglia, Elizabeth Philpot, che ne diventa l’amica e la collaboratrice.

 Il deposito è presto frequentato da celebrità come re Federico Augusto II di Sassonia il geologo Charles Lyell, l’amico e protettore del giovane Charles Darwin.

Nel 1829, trova il rettile volante Pterodactylus macronyx (oggi Dimorphodon macronyx ) e che conferma l’ipotesi che c’era stata davvero un’era in cui i rettili dominavano terre, mari e cieli.

 Gli specialisti glieli riconoscono, tant’è che danno il suo nome a numerose specie, ma per loro è solo una donna, e del popolo.

 Ne è consapevole e amareggiata. Non è ammessa nemmeno in visita alla Geological Society di Londra anche se i membri ne usano le opinioni e le scoperte .

Muore a 47 anni, di cancro al seno.

Anni dopo, Charles Dickens racconterà sulla rivista letteraria All Year Round la vita della «figlia del carpentiere che si guadagnò un nome tutto per sé e se lo meritava.»

 
 
 

cancro

Post n°176 pubblicato il 24 Giugno 2010 da m.furnaro

 

il 4°segno zodiacale,è molto complesso

Simbolo prettamente lunare,

delle acque primordiali, magico,

infatti alcune leggende vogliono che

il granchio rosso abbia insegnato agli uomini la magia,

è ritenuto simbolo di fedeltà coniugale.

Secondo un mito, il primo uomo sulla terra affogò in una insenatura,

si trasformò in granchio e rovesciò la barca della moglie

che era andata a cercarlo.

Affogò anch'essa, si trasformò in granchio e la coppia si ricompose.

 

Il granchio è un personaggio minore in una delle fatiche di Eracle .

Mentre Eracle lottava contro il mostro dalle molte teste

di nome Idra nella palude vicino a Lerna,

il granchio emerse dalla melma

e partecipò all'attacco mordendo il piede dell'eroe

che lo calpestò furiosamente riducendolo in poltiglia.

Si dice che per questo suo modesto contributo alla storia,

la dea Era, nemica di Eracle, gli abbia riservato un posto fra le stelle dello zodiaco.

 

Con il Cancro emerge tutto un universo acquatico :

dall'acqua-madre calma e profonda

alla sorgente mormorante,

passando attraverso il latte materno e la linfa vegetale.

Il quarto segno segno si dentifica infatti con l'archetipo materno

A questo segno è associata la Luna,

dalla figura pallida e dalla luce cinerea,

simbolo planetario del principio uterino,

dell'attività psichica inconscia,

del chiarore vegetativo crepuscolare

e della pulsione vitale non ancora posta sotto il dominio della ragione.

 
 
 

NOCINO

Post n°175 pubblicato il 21 Giugno 2010 da m.furnaro
 

 

 

Liquore Nocino

Lt. 1 Alcol

22 Noci Grammi

2 di cannella

9 chiodi di garofano

La scorza di un limone non trattato

600 grammi di zucchero

400 cl. di acqua

Le noci vanno raccolte il 24 Giugno,

il giorno di San Giovanni 

e vanno utilizzate intere (senza levare il mallo)

divise in quattro pezzi, messe in un capiente vaso di vetro

con l’aggiunta della cannella , chiodi di garofano e scorza del limone

ed infine aggiungere l’alcol.

Lasciare 40 giorni possibilmente al sole

agitando energicamente il vaso ogni giorno.

Dopo i 40 giorni procedere

facendo sciogliere lo zucchero in acqua tiepida

ed aggiungerlo al composto lasciandolo prima raffreddare.

Rimettere il vaso al sole per altri 10 giorni

agitandolo quotidianamente filtrare, il vostro nocino è pronto.

Se avete la pazienza di aspettare fino a Natale sarà ancora migliore...

 

 
 
 

la bella stagione

Post n°174 pubblicato il 17 Giugno 2010 da m.furnaro

 

Ecco è piena la spica

e la falce è nel pugno;

e il buon sole di giugno

rallegra la fatica.

 

L'estate è alle porte

frutti maturi rosseggiano

al pari di dolci tramonti

 

tutto è gioia

voglia di vita

 
 
 

problemucci

Post n°173 pubblicato il 12 Giugno 2010 da m.furnaro

 

per problemi di connessione

e lavori alla rete

ci risentiamo martedì

Buon weekend

 
 
 

vestalia

Post n°172 pubblicato il 09 Giugno 2010 da m.furnaro

9 - 15 giugno - Vestalia

I Vestalia erano i giorni in cui si ringraziava la dea Vesta

per la maturazione delle messi.

In questo giorni veniva cucinata la Mola Salsa,

focaccia di tritello salato e farro abbrustolito

(raccolto a giorni alterni dalle None alle Idi di Maggio).

Era prevista anche una purificazione dei locali del tempio,

collegata al trasporto dello sterco

che vi si era accumulato e dunque alla concimazione dei campi.

Nei resoconti di questi riti la dea

sembra perdere il suo carattere "pubblico"

di patrona del popolo romano

e riacquista la sua natura più arcaica,

di protettrice del focolare e dei frutti della terra

che vi verranno cucinati.

dal web

 
 
 

congiuntivite virale

Post n°171 pubblicato il 06 Giugno 2010 da m.furnaro

 

La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva

che può essere di natura virale, batterica o allergica.

Sono diverse le cause che possono dare origine

ad un‘infiammazione alla congiuntiva;

agenti inquinanti come vento, fumo, polvere ed inquinanti

presenti nell’aria possono indurre una forma leggera di congiuntivite.

L’infiammazione è più grave se le cause sono i virus, i batteri o le sostanze allergeniche ( ad es. i pollini ) presenti nell’aria.

La congiuntivite virale è altamente contagiosa,

si trasmette attraverso goccioline o tramite il contatto occhio-mano,

ed ha una durata che va da 2 a 4 settimane.

Non esiste una cura per la congiuntivite virale,

tuttavia i sintomi possono essere alleviati

con l’utilizzo di colliri ad azione disinfettante della mucosa oculare.

Ebbene,io me la sono beccata,

anzi sono stata contagiata dai miei figli,

scusatemi se sarò poco presente.

 
 
 

cambio stagione

Post n°170 pubblicato il 04 Giugno 2010 da m.furnaro

mie care /i amici di blog,

ecco la mia occupazione

principale(oltre al lavoro)

in questi giorni.

Se moltiplicate la faticaccia

per 2 adulti + 3 figli

avrete il risultato.

MI consolo sapendo

di essere in buona compagnia

^_^

 

 
 
 

2 giugno

Post n°169 pubblicato il 01 Giugno 2010 da m.furnaro

 

Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne

per scegliere attraverso un referendum

la nuova forma istituzionale dello Stato,

cioè per decidere con il voto

se l'Italia doveva continuare ad essere una Monarchia

oppure diventare una Repubblica.

Nello stesso giorno vennero indette

le elezioni per l'Assemblea Costituente,

incaricata di elaborare la nuova Carta Costituzionale,

in sostituzione del vecchio Statuto Albertino,

rimasto pressochè immutato dal 1848.

Per la prima volta nella storia italiana

si vota a suffragio universale maschile e femminile.

Prima di allora, infatti, le donne non avevano avuto diritto al voto.

Per molti anni la festa del 2 giugno, la festa della Repubblica,

scadde d’importanza,

fino a che nel 2000 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

la riportò in auge con gran fasto

Buona festa della Repubblica a tutti i cittadini di questo paese,

anche a quelli che non sono consapevoli di esserlo

e pensano che la patria è là dove ti pagano.

 
 
 

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