gemini

il cielo brucia dentro la terra

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2Word_UserITALIANOinATTESAspagetiangi2010tirripitirriLutero_Paganolusimia2005magnumgmVasilissaskunkvita.perezcostanzatorrelli46Narcysseleoncinobianco1
 

ULTIMI COMMENTI

Avevo in bozza Dodeacaedro e l'ho pubblicato, testo...
Inviato da: Word_User
il 07/05/2021 alle 00:00
 
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 02/09/2020 alle 09:18
 
salutino ^__^ ciao
Inviato da: angi2010
il 18/04/2017 alle 23:29
 
La speranza muore per ultima! :) Bentornata Angi
Inviato da: deteriora_sequor
il 14/02/2017 alle 09:28
 
L'hanno scampata entrambi...fiuu.. pensavo peggio
Inviato da: angi2010
il 13/02/2017 alle 23:30
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Bobby XXXIVBobby XXXVI »

Bobby XXXV

Post n°228 pubblicato il 24 Maggio 2016 da deteriora_sequor





Il dottor Palubi si allontanò verso l'alto. Scomparendo nella
fitta boscaglia. Nessuno fece nemmeno il tentativo di fermarlo.
Attesero qualche minuto, poi udirono il colpo lievissimo della
piccola pistola. Bobby ebbe un attimo di smarrimento ."Gli ho
voluto molto bene ma esistono delle strade segnate. Io, in ogni
caso intendo proseguire lungo qualcuno di quei sentieri." "Vengo
con te" Proruppe sir Anthony Montague mentre Edoardo Muller
si sedeva per terra sventolando la mano in segno di diniego
"A che servirebbe? Hanno mute di cani capaci di seguire la traccia
più impercettibile. fossimo rimasti con la guida avremmo avuto
una sottile percentuale di cavarcela. Così è impossibile." "Che
farai?" Chiese Bobby, angosciato. "Attenderò che arrivino, poi
mi rimetterò alla loro clemenza." Non ci sarà clemenza per te.
Hai assassinato il loro amato parroco. Nemmeno sprecheranno
proiettili. Ti uccideranno a colpi di pietra." "Non importa. Qualcuno
ben più grande di me ha subito un martirio peggiore. Sono pronto."
Robert Fawcett e Anthony Montague si guardarono. Il tempo era
poco e tanta la disperazione. Salutarono lo spretato con un abbraccio
e si avviarono per un sentiero preso a caso. Quando sbucarono
dall'altra parte della valle videro chiaramente con il binocolo la
squadra di paesani raggiungere Edoardo Muller e farlo a pezzi.
V'era molta rabbia nell'aria e la paura, folle, tenace, e comprensibile
gelò le ossa ai due fuggiaschi. Il sentiero che stavano percorrendo
si infittiva di ramaglia e li lasciava a malapena transitare. Si capiva
a occhio nudo che non stavano approdando da nessuna parte. Le
mute dei cani e il loro ringhiare furioso era sempre più vicino quando
sir Anthony Montague fece cenno al collega di fuga di arrestarsi
"Ho una caviglia slogata, non posso più proseguire. Ogni passo
è una tortura. Vai avanti da solo, e buona fortuna. Qui c'è un varco
che dà su una rupe. Lo vedi? Terminerò qui i miei giorni sfortunati.
Un caro saluto, Bobby. Sei stata una persona che mi ha ispirato."
Il suo interlocutore non reagì e Montague si avviò zoppicando
verso il ciglio del burrone. L'altro chiuse gli occhi per pochi secondi,
e quando li riaprì non era rimasto più a niente a ricordare sir Anthony
Montague. Lui, allora, fu colto da una selvaggia voglia di vivere. Più
potente del desiderio che lo sfigurava quando era all'apice della
tubercolosi. Cominciò a tossire forsennatamente sino a non potere
restare nemmeno in piedi: piegato su sé stesso sboccava sangue e
tornava indietro ai peggiori momenti della sua via crucis. Nel momento
stesso in cui i suoi amici sparivano inesorabilmente anche l'illusione
di essere completamente guarito si fece evanescente. Era la giusta
punizione. La salute miracolosamente riacquistata ora si trasformava
in uno specchietto per le allodole, una trappola mortale in cui era
caduto mani e piedi. Si mise a correre come un disperato, abbattendo
la folta vegetazione che gli sbarrava la strada. Pallido, ricoperto di
sangue ed esausto, veniva ad assomigliare allo stesso spettro che
aveva creduto di scacciare lungo il percorso di una vita complicata.





(continua)






 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963