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Io sono

Post n°321 pubblicato il 26 Novembre 2008 da Rhino8

Anagraficamente, Gianluca. Io ero Cuckez, dal nome degli asini (mostri debolissimi) da cui (unico nella storia) ero stato ucciso selvaggiamente in non ricordo che libro game della saga di Lupo Solitario. Io ero il Castoro. Avevo gli incisivi in avanti, da piccolo. Due zappe all’infuori. Poi, la decisione. Dopo aver rifiutato la tortura in una età per cui non avrei dovuto scomodare le decine alla sua eventuale richiesta,  ho deciso di indossare quel maledetto e benedetto “baffo”: apparecchio dentale composto dalla forma di una balestra da infilarsi in bocca almeno 18 ore al giorno, per un anno. Il tiraggio è assicurato da una fascia elastica da allacciare a suddetta balestra ad ogni indossata; la continuità del tiraggio assicurata da una sorta di cuffia da agganciare a sua volta all’elastico che lo teneva in posizione. Un casco stilizzato, praticamente. 18 ore. Diciotto ore. Cazzo, avrei dovuto portarlo alcune ore anche a scuola. Zimbello di tutti. Per distanziarmi un giorno dal soprannome di Castoro, sarei stato per qualche tempo il Castoro Pilota. Fanculo. Portarlo duo ore o per tutta la durata della scuola era lo stesso, le diciotto ore al giorno divennero ventitre ma i dodici mesi divennero sette. Io ero il Rino, soprannome figlio del cognome, che quando in classe si è in quattro con nomi composti e non contenenti “Luca” diventa difficile distinguersi. E poi, studiando filosofia si apprende che Dio è Uno et Rino, una bella notizia per l’Ego. Ed un amorevole rimprovero per quella blasfema di mia cugina, che ha chiamato Uno il proprio cane. Io ero il Dingo, dal nome di un personaggio di Magic. O dal cane selvaggio della prateria, nella fattispecie il bunker, aula studio di ingegneria. In cui cambiavo spesso posto, spostandomi da tavoli in cui si giocava a Magic a quelli in cui era praticato il Cìapa No, il Briscolone o il Biridicio. Prima di apprendere la nobile arte della Cicera Bìgia o Bigiàss, per gli amici adepti “il Ciccione”. Ero “il Fulminato” o “il Fulmine”, e non andiamo oltre nella spiegazione che tanto viene da sé. Io ero “il guru del fumo alternativo”, perché mi rullavo le sigarette e perché da frequentatore della sala studio dell’ISU, nel periodo estivo avevo istituito la “pausa narghilè” in sostituzione della “pausa sigaretta”.

Ma ho sbagliato ad usare il passato. Oggi, tutti questi personaggi sono fusi nel magma incandescente di quello che sono, mescolati insieme anche all’effigie del rispettabile ing. che nel frattempo sono anche diventato, contro ogni pronostico e probabilmente andando contro la mia natura ma assecondando una delle mie passioni. A seconda dei momenti e non dei luoghi, affiora predominante una immagine, a volte nitida, a volte un ibrido, comunque non un qualcosa di statico. Perché si è tutti un po’ così, Protei i maschietti e Teti le femminucce, ed in mostrarsi si svela l’essere che invece si cela nella stasi dell’apparire. Non è un indossare maschere, è un mettersi di tre quarti in una foto, mostrare un’altra angolazione. Uno (no, sono già Rino, Uno deve essere..), Nessuno (a volte), Centomila. Cosi è, se vi pare. Tanto, chi nasce tondo, non muore quadro. Lo dice anche Gattuso, che ha intitolato così il suo secondo libro. Il primo si chiamava “In Rino veritas”, ed allora (altra pompatine all’Ego..) non può che essere così.
Le maschere e gli abiti che non fanno il monaco danno libertà rinchiudendoti in un'altra soffocante prigionia. Questa no, è libertà allo stato puro. E me la godo. Almeno, credo.

 
 
 

Credo nelle favole  ;-)

Post n°320 pubblicato il 20 Novembre 2008 da Rhino8

 
 
 

Impreparato

Post n°319 pubblicato il 17 Novembre 2008 da Rhino8

A volte, anzi spesso, assisto a concerti per cui non sono “preparato”. Ascolto canzoni nuove, o nuove solo per me. Noto frasi di testi di canzoni che non ascolto spesso, magari perchè non mi prendono molto, ma che mi tocca ascoltare in mancanza di un tasto FastForward da pigiare. Ancora meglio se la canzone è un po’ lenta, ed io sono saldo con i due piedi a terra e non distratto in zompi poghi e via discorrendo.
Mi prendo la durata della canzone per una sigaretta, due chiacchiere, un giro su me stesso per buttare un occhio alla moltitudine con cui mi sto mescolando. Nel frattempo ascolto meglio, sono rilassato e senza pensieri, cervello anestetizzato rispetto ai problemi  che per un paio d’ore posso abbandonare senza rimorsi, tanto - mi verrebbe da dire - ormai sono grandi e possono cavarsela da soli.


Eccomi quindi Sabato al concerto di Caparezza al Live Club di Trezzo sull’Adda. A pogare col Punky, in preparazione atletica per tenere botta agli Slipknot, ormai prossimi. Eccomi ad una "pausa", importante anche perché nell’ultimo pogo si era dato tanto in termini di sudore, e ricevuto parecchio sotto forma di spinte e gomitate. Ed ecco il commiato della canzone, in un latinorum che sa di sentenza senza appello.

 “In nomine Libertatis vincula edificamus
In nomine Veritatis mendacia efferimus”

 
 
 

Fool?

Post n°318 pubblicato il 11 Novembre 2008 da Rhino8

« Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale »

Edgar Allan Poe

Lady! Ci sono quasi???

 
 
 

Ultimo desiderio

Post n°317 pubblicato il 10 Novembre 2008 da Rhino8

Un giorno, tempo fa, lessi qualcosa a proposito della "morte apparente". Reso edotto riguardo a siffatto fenomeno, onestamente piuttosto angosciante, mi perdevo a pensare possibili soluzioni.

Nel mio caso, vorrò essere seppellito con un i-pod acceso, che contenga la discografia della Bandabardò. Sabato sera ne ho avuto la conferma. Se non mi dovessi muovere neanche in quel caso, vorrebbe dire che sono proprio morto, non solo apparentemente. Ed in quel caso sarò felice, comunque, di raggiungere l'Inferno ballando e saltando sulla barca, mentre Caronte mi mena col remo.

 
 
 

Autoreferenzialità Altrui

Post n°316 pubblicato il 06 Novembre 2008 da Rhino8

Quando ho visto "La 25ma Ora" (bellissimo anche il libro.. non sembra vero, ma sono uguali!!!) c'era una scena che mi sembrava di aver già visto. In "Do the Right Thing", sempre di Spike Lee. Che l'altra sera (notte..) facendo zapping ho incrociato nuovamente, riguardandolo fino alla conferma.
Non ricordo cosa ho mangiato il giorno prima, nè mille altre cose che potrebbero magari essere utili. Da studente, per ficcarmi in testa una dimostrazione impiegavo una vita e mezza.. ma per quanto riguarda il resto ho decisamente una memoria  di ferro, accompagnata una cultura dell'inutile e dell'apprendimento (o del parto) della stronzata da far pauraaaa!!!

E così vi risparmio anche il post che stavo pensando di scrivere riguardo alla dubbia fama che dona la TV ed i reality show. Perchè a quanto pare tutta la rete gioca a "Find the Difference" tra le foto del prossimo Imperatore dell' Universo Obama e di Lewis Hamilton, mentre quel povero cristo un po' "stilista" (un po' tanto..) che aveva partecipato al Grande Fratello qualche anno fa (non chiedetemi il nome, praticamente non guardo TV men che meno i "reality"), anello di congiunzione tra i due, non lo caga nessuno.

 
 
 

Intuizione autoreferenziale (preview)

Post n°315 pubblicato il 01 Novembre 2008 da Rhino8

Un'intuizione.  In barba all'hangover, che si manifesta picchiandomi dentro la testa. Appena terminata una breve conversazione con mio padre. Sono in auto, mentre guido, imprecando ad alta voce, ripetendo parole comuni di un vocabolario neanche troppo erudito. Una di queste mi squarcia la mente. Un fulmine. Un botto. Strabuzzo gli occhi. Taccio. Respiro il silenzio, in silenzio. Wooow. Ho capito un altro pezzo di me, del mio modo di stare al mondo, di come gira il mondo. Ci vuole un po' di tempo, per spiegarlo. Lo farò. Non ora. Devo scappare, ora. Vorrei dal mondo, spesso. Vorrei da me stesso, a volte. Solo dal computer, adesso.

 
 
 

Post N° 314

Post n°314 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da Rhino8

"Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci già,
allora imparerai come si vola."

Richard Bach - "Il Gabbiano Jonathan Livingston"

 
 
 

It's evolution, baby?

Post n°313 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da Rhino8

Nel periodo preistorico, i primi modi per procurarsi mezzi di sussistenza furono la raccolta dei prodotti spontanei della Terra e la caccia. L’essere umano doveva procurarsi il cibo direttamente, ed ognuno faceva per sé.
Successivamente allo sviluppo dei concetti di comunità, tribù, villaggi iniziarono a svilupparsi le “specializzazioni”, per fare in modo che le quantità dei beni in circolo fossero costanti e non più legate ai risultati di una singola battuta di caccia o di un raccolto. Chi eccelleva nella caccia procurava carne per sé e per gli altri, barattandola in cambio di frutta e verdura con chi invece si dedicava ad attività agricole.
Il baratto venne poi sostituito dall’introduzione della moneta, del denaro: ogni bene acquisisce una valutazione “univoca” per cui un uovo vale sempre quattro soldi e non più quattro pomodori (valutati un soldo l’uno) o due zucchine (due soldi).
I beni vengono anche prodotti e qualunque scambio viene fatto con la moneta. Vengono introdotti anche lavori destinati a produrre dei servizi per la popolazione.. e siamo ad oggi. In cui per noi fortunati abitanti della parte ricca del mondo non dovremmo avere problemi per procurarci il nutrimento. Neanche lo sbattimento di andarselo a comprare, o cuocerlo. Basta inserire poche monetine in una macchinetta per avere del cibo per chetare lo stomaco che rugge. Normalmente, e senza sforzi.

Il corpo a corpo che ho dovuto affrontare e vincere con la stronza macchinetta pesante come un grizzly per fargli sputare il cazzo di pacchetto di tarallini incastratosi, non è del tutto un ritorno alla preistoria. Allora, un animale d’acciaio da cui estrarre prodotti derivanti dall’agricoltura, lavorati ed impacchettati, non era neanche immaginabile. Semplicemente, serve a ricordarci da dove veniamo, intanto che il  “dove andiamo” risulta essere ancora una domanda senza soluzione..

 

 
 
 

Bello!..

Post n°312 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da Rhino8

..il video con tutte le lucine colorate..

.. sto scabinando, sarà perchè è venerdì?

Dovrei fare abiura di me? A volte sì.

 
 
 
 
 

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Un blog di: Rhino8
Data di creazione: 09/11/2006
 

CEREBRALMENTE SCONNESSO MA CONNESSO SU..

spaciba@hotmail.it

 

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01/9 Mercanti di Liquori - Festa Democratica (BS)

26/9 Bandabardò - Auditorium D.Stratos (MI)

8/11 Bandabardò - Palasharp (MI)

15/11 Caparezza - Live Club (BG)

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20/2 Bandabardò - Live Club (BG)

21/3 Caparezza - Fuori Orario (RE)

 

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