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Il rumore dei passi. Ventesimo estratto.

Post n°223 pubblicato il 29 Giugno 2016 da street.hassle






Verso sera Sesil Gunnarsson fu condotto a fare conoscenza con l'uomo
che avrebbe dovuto accudire e a cui avrebbe dovuto badare con la
complicità che solo tra maschi si può stabilire. Si strinsero la mano e
Leslie Atwater fu nuovamente l'impeccabile ufficiale inglese sbarcato
sulle coste dell'Islanda. Chiacchierarono un po' e Sesil gli parlò dei suoi
tanti viaggi malgrado la giovane età. "Mi dispiace per il mio autista
precedente, Matt Flint, ma era un militare e non poteva stare sempre
nei dintorni a badare a uno strano malato." Fece Leslie. "Non ha timore
che i suoi superiori la facciano trasferire all'ospedale militare?" Disse
Sesil guardandosi un'unghia "Oh no. I militari islandesi hanno già
chiarito che la mia situazione mi impedisce trasferimenti bruschi
e che, al momento, la mia permanenza in questa casa è indispensabile."
"Va bene, Se la sente di fare un bagno o è ancora troppo debole?"
Isveig e Eyleif alle loro spalle annuirono vigorosamente e il capitano
inglese si guardò intorno un po' dubbioso. "Beh, penso sia necessario.
La mia situazione igienica sta collassando." Le due donne uscirono dalla
stanza e il robusto Sesil issò Leslie sulle sue spalle e lo condusse nel
bagno. Qui lo aiutò a spogliarsi e dopo lo immerse nella vasca, che
aveva appena scaldato. Lo ripassò di brusca e striglia e quando ebbe
finito il britannico si sentì come se un peso di diversi chili gli fosse
caduto dal corpo. Lindo e lucente indossò un accappatoio e tornò
a dirigersi, sostenuto da Sesil, verso il proprio letto. Fu mentre si
stava accomodando che lo sguardo del ragazzo cadde sull'opera
di David Fitzroy, l'amico letterato di Leslie scomparso a Dunkerque.
"Di cosa si tratta?" "Di una delle cose che ho più care al mondo: è
il lavoro poetico di un amico carissimo morto in guerra qualche anno
fa." "Posso dargli un'occhiata?" "Certamente." Gunnarsson afferrò
il librone in brossura e cominciò a sfogliarlo. "Non ne capisco tutto
ma non si può certo dire che il suo amico fraterno fosse un grande
allegrone." Atwater sorrise :"David ha passato un'infanzia complessa
con la scomparsa della madre e del fratello. Questo lo ha senza dubbio
segnato. Anche negli anni degli studi era un personaggio schivo e
isolato. Poi è arrivata la guerra con il suo carico di disgrazie a
peggiorare le cose." "Sa mica com'è morto?" "So solo che era
infermiere e che ne ha viste di cotte e di crude. Qualcuno mi ha
parlato di una granata caduta nei dintorni del campo mentre si
occupava dei primi feriti." "Fosse vera, una morte eroica." "Perché?
Non ci credi?" "Un infermiere ha tanto di quel materiale sottomano.
Perché non una quadrupla dose di morfina?" Leslie non rispose
ma prese a scrutare attentamente Sesil :"Non mi piacciono queste
insinuazioni." "Lo so, e me ne scusi. Il fatto è che ho un problema
con questo librone: trasuda morte a ogni pagina."





(Continua)







 
 
 
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