All your two-bit psychiatrists
are giving you electroshock
They said, they'd let you live at home with mom and dad
instead of mental hospitals
But every time you tried to read a book
you couldn't get to page 17
'Cause you forgot where you were
so you couldn't even read
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know gonna kill, kill your sons
They're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run, run away
Mom informed me on the phone
she didn't know what to do about dad
Took an axe and broke the table
aren't you glad you're married
And sister, she got married on the island
and her husband takes the train
He's big and he's fat
and he doesn't even have a brain
They're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run away
Creedmore treated me very good
but Paine Whitney was even better
And when I flipped out on PHC
I was so sad, I didn't even get a letter
All of the drugs, that we took
it really was lots of fun
But when they shoot you up with thorizene on crystal smoke
you choke like a son of a gun
Don't you know they're gonna kill your sons
don't you know they're gonna kill, kill your sons
Don't you know they're gonna kill, kill your sons
until they run, run, run, run, run, run, run away
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Il rumore dei passi. Diciannovesimo estratto.
Post n°222 pubblicato il 25 Giugno 2016 da street.hassle
L'uscita di Filippus fu ben presto seguita da quella dei due militari islandesi, che si raccomandarono di ignorare eventuali nuove incursioni dello spirito che impregnava il povero ufficiale inglese. "Ignorarlo? Lo ritieni davvero così facile, capitano? I deliri di quel poveretto ci stanno portando sull'orlo della nevrosi." "Troveremo la soluzione a costo di far scavare tutta la spiaggia." "Allora dai ragione a quel pazzoide. Ritieni che sia davvero Baltasar non ancora placato." Jòn Beiddarsson ristette immobile sulla soglia di casa ma il suo sguardo era rivolto al bagnasciuga prospiciente l'abitazione :"Conosco anche troppo bene Baltasar Danielsson e Dio mi è testimone d'avere sentito la sua presenza durante le manifestazioni di quell'essere, qualunque cosa sia...ho motivo di credere che Filippus possa avere ragione." Eyleif non rispose e fece per rientrare ma prima lanciò un cenno nei confronti di Sesil Gunnarsson, l'autista tuttofare che aveva sostituito Matt Flint :"E quel ragazzo? Se ne starà in macchina tutto il tempo ad aspettare i nostri comodi e quelli di una persona infestata?" Falur intervenne a bassa voce :"Potreste dargli un letto, una sistemazione. vi tornerà comunque utile. L'abbiamo reclutato fra i pescatori, è un ragazzo sveglio." E invitò con l'indice Sesil ad avvicinarsi. Era un giovanotto di bellezza asprigna e selvatica, con un folto cespuglio di capelli ricciuti e biondi, un volto bruciato dal sole, braccia e corpo proporzionati e mani curiosamente delicate malgrado il lavoro faticoso che aveva da poco abbandonato. "Toh, sei stato davvero membro di qualche equipaggio? Non si direbbe dalle tue manine." Fece Isveig, sottilmente velenosa. Sesil non reagì ma si fissò le estremità come sovrappensiero. "Penso sia un dono. Alcuni dicono che con queste mani riesco a guarire. Sulle navi ho fatto spesso da infermiere ed è quello il ruolo a cui mi hanno adibito, quasi portassi fortuna." "Ti è stato detto dell'inglese che si trova nella stanza in alto?" Sesil atteggiò le labbra a uno strano broncio e rispose :"Sì, mi è stato accennato." "Ti va di fare da autista e infermiere?" Gli fece Isveig "Ovvio che sarai pagato dal nostro esercito per questo." " Per me è la stessa cosa. Quando si riceve un dono è cosa buona non sprecarlo." "Beh, vieni dentro allora. Ti sistemeremo nello sgabuzzino. C'è anche una branda se hai necessità di riposare." Sesil Gunnarsson si riscosse dalla sua posizione a braccia conserte ed entrò guidato da Eyleif mentre Isveig si fermava a salutare i due militari islandesi. "Beh, pensi di prendere un'autista e ti ritrovi un infermiere." Fece giulivo Jòn Beiddarsson. Isveig accennò affermativamente "Penso veramente che quel ragazzo non sia arrivato dal nulla." (Continua) |
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