Vaga_Mente...GIROVAGANDO TRA LE MIE CONTRADDIZIONI, TRA FOLLIA E NORMALITA' |
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Post n°181 pubblicato il 26 Maggio 2016 da fuoco.e.cenere
“Lucciola, lucciola, vien da me, che mi porterai dal Re, dal Re e dalla Regina, lucciola, lucciola stammi vicina” Sono tornate le lucciole. Il mio giardino stasera ne è pieno e sono passati molti anni da quando ne ho viste tante tutte insieme. Hanno un che di fatato, sembra di avere il cielo in terra. Mi sono documentata un po' è ho scoperto che a questi minuscoli esserini sono stati attribuiti significati che mai avrei immaginato. Ad esempio: Rappresentano ciò che illumina l'invisibile. Guidano nei momenti bui della vita e insegnano a viverla in modo semplice fidandosi del proprio istinto (sarà mica un caso che sono arrivate a decine proprio nel mio giardino?) ed essendo legate all'elemento fuoco danno l'entusiasmo necessario a realizzare i propri obiettivi nella vita. Il loro nome evoca la luce, a livello simbolico, quella interiore; perchè ciò che fa davvero brillare una persona è il suo spirito (giusto). Questi piccoli insetti usano la luce come richiamo per attirare il compagno ideale, come a dire che per avere ciò che desideriamo, dobbiamo sintonizzare pensieri e azioni sulle giuste frequenze (non fa una piega). La lucciola non produce calore quando si illumina. Significa quindi che non dobbiamo bruciare le tappe per realizzare i nostri desideri perchè l'anima ha i suoi tempi (e anche qui possiamo imparare dagli animali). E come ultima curiosità una raccomandazione: "Non prendiamo lucciole per lanterne” E non credo che questo debba essere spiegato :-)
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Post n°180 pubblicato il 01 Maggio 2016 da fuoco.e.cenere
Avrei voluto andare alla fiera del libro oggi. Curiosare tra le bancarelle, toccare, annusare, lasciarmi attirare dalle copertine e...tornare a casa con la borsa piena. Certi libri non li dimentichi. Puoi nasconderli alla vista, anche disfartene se vuoi, ma restano dentro. Rinnegarli è inutile esattamente come quando si pensa che basti andare lontano per fuggire da sè stessi. Teniamoceli cari.
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Post n°179 pubblicato il 29 Aprile 2016 da fuoco.e.cenere
"Se dico che ho il sonno leggero, mi sento consigliare della camomilla. Altro che camomilla, per poggiare la testa sul cuscino e iniziare a russare mi servirebbe un potente infuso di superficialità." (da "La tristezza ha il sonno leggero"...che si legge che è una meraviglia).
E' un momento buio E non è tristezza E' paura. |
Post n°178 pubblicato il 21 Aprile 2016 da fuoco.e.cenere
Io sto pensando che tra poco chiudo l'ufficio e se ne riparla martedi :-))
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Post n°177 pubblicato il 15 Aprile 2016 da fuoco.e.cenere
Quando i Giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell'oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita e ha una storia, diventa più bello. Questa tecnica è chiamata "Kintsugi". Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente. La differenza è tutta qui: occultare l'integrità perduta o esaltare la storia della ricomposizione? (tratto da "Al giardino ancora non l'ho detto) Una vera e propria metafora della vita. |
Post n°176 pubblicato il 08 Aprile 2016 da fuoco.e.cenere
Tigelle per cena e un bicchiere di vino rosso. Un abbraccio e un bacio di mio figlio. Tre rose di mio marito..così, senza un motivo. Ed è in giornate come queste che faccio pace con la vita.
E' la volontà più fragile e infinita
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Post n°175 pubblicato il 25 Marzo 2016 da fuoco.e.cenere
"Uno dei più grandi piaceri delle ore in giardino è proprio la licenza di fantasticare senza imbarazzo. Per forza - le mani sono occupate, gambe e schiena pure, si lavora duramente. Che male c'è se la testa se ne va per i fatti suoi, non è quello il lavoro vero. La testa può anche prendersi una vacanza. E così, mentre dall'esterno pare di vedere persone seriamente occupate con qualcosa di utile e necessario, non abbiamo la minima idea di dove stiano realmente vagando i pensieri. E' questa la grande, esilarante libertà dei giardinieri. Nella solitudine del giardino, senza imporre nulla a nessuno, è piacevole abbandonarsi a una deliziosa spensieratezza, lasciare che idee e immagini si formino e disfino con la stessa inconsequenzialità delle nuvole in cielo. Limpidezza dell'essere soli al mondo". (da Al giardino ancora non l'ho detto) E oggi mi sono dedicata proprio al giardino. Da quando sono tornata a vivere nella mia casa natale, mi sono trovata anche un giardino bello grande da dover gestire e ho scoperto, con mia sorpresa, che mi piace e anche tanto...proprio per i motivi che descrive così bene la scrittrice . Nonostante la fatica è davvero liberatorio. Fino a qualche anno fa ero certa di non possedere il pollice verde, visto che le piante di casa, una dopo l'altra, sono morte tutte per qualche misteriosa malattia (forse incuria?), ma non mi sono lasciata smontare e ho accettato la sfida. Giardino, ora sono arrivata io a domarti. E stai sicuro che ci riesco! Abbi pazienza, non avere fretta, ma ti assicuro che tornerai ad essere verde e fiorito come quando ti curava il nonno. Questo ho detto oggi al mio giardino. Mi sono procurata tutta l'attrezzatura necessaria e ho iniziato a seminare l'erba seguendo meticolosamente le istruzioni prese da Internet. Ora devo pazientare io....fino al momento in cui vedrò spuntare i primi ciuffetti di erba. Spunteranno? Incrocio le dita, ma se succederà sarà una gran bella soddisfazione.
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Post n°174 pubblicato il 21 Marzo 2016 da fuoco.e.cenere
Ed io ho scelto questa: Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce (Alda Merini) |
Post n°173 pubblicato il 17 Marzo 2016 da fuoco.e.cenere
“Saluti! Te come sta? Che cosa hai intenzione di fare ora? Sono io, ricordati di me, io so tuo email, Ora, io sono pronta a discorso. Io mi chiamo Elena. Tu probabilmente stai chiedendo la questione, chi sono io? Ora scrivo su di me. Io vorrei incontri reali, conoscere interessanti un persona, intelligente di buona cultura, con cui condividere parte della mia vita, che sia mia amico e mio complice, ma serio... Mi ritengo una persona simpatica, dinamica, sensibile, dolce. Mi piace molto parlare e condividere la vita quotidiana. Ripetizione che Io una femminile determinata e precisa, ma affettuosa e sognatrice e Mi piace andare in moto, viaggiare, fare shopping, ballare salsa. Week-end ho piace viaggiare, fare shopping, ballare. A una volta alla settimana vado a bowling e biliardo. La sera mi piace uscire con gli amici. Potuto incontrarsi per una tazza di te. Io mostro alcune immagini e mando a voi. Mi piacerebbe conoscerti ed avere notizie di te delle tua vita della tua persona, saro lieto di vedere la tua lettera”
Ecco qua la mia risposta cara Elena. La tua lettera mi ha fatto un tale piacere che non vedevo l’ora di risponderti. Purtroppo non so chi tu sia e non so con quale stratagemma tu abbia avuto il mio indirizzo e-mail dell’ufficio, ma poco importa…sei così dolce, carina e piena di gioia di vivere! Abbiamo tante cose in comune io e te sai….anche a me piace molto andare in moto, viaggiare, fare shopping, tutti i giorni della settimana, mica solo durante il week-end, ma mi tocca, scusa non vorrei essere fraintesa, devo lavorare. Ho fatto un errore di valutazione quando mi sono maritata. Accecata dall’amore, non ho pensato di chiedere al mio sposo la dichiarazione dei redditi…l’incoscienza della gioventù. Ma tu sei ancora in tempo giusto? E allora continua a seminare, tutto l’anno e non solo d’autunno. Presto o tardi riuscirai a raggirare un coglione coi fiocchi (se hai pazienza qualcuno ancora si trova) in modo che tu possa vivere esattamente come piace a te. Ti chiederà qualcosa in cambio ma, non essere egoista, non puoi mica solo prendere. Il vero amore è dare e ricevere al tempo stesso…sono certa che lo sai. Scusami se non ho avuto il coraggio di guardare le foto che mi hai mandato. Ti credo sulla fiducia, sono certa tu sia fantastica e dotata di tanta bella mercanzia da esibire, ma….avevo paura di prendere un virus. Se mando in palla il sistema informatico dell’azienda, dopo lo imbonisci tu il mio datore di lavoro ? Ti avverto, è un osso duro e anche piuttosto stagionato, non te lo consiglio. Buona fortuna. |
Post n°172 pubblicato il 03 Marzo 2016 da fuoco.e.cenere
Voglio imparare a litigare in alternativa Voglio imparare a farmi scivolare le cose addosso, ovvero a fregarmene beatamente senza il minimo ingastrimento. Faccio un corso propedeutico o comincio da subito in veste di autodidatta? Forse meglio la seconda opzione, non voglio perdere altro tempo. Dovevo arrivare a 50 anni per capirlo. Meglio tardi che mai.
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Post n°171 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da fuoco.e.cenere
Andare avanti la baracca C'è sempre qualcosa da fare e da rifare C'è da fare un casino anche contro il destino Ci vuole più volontà
Ho tanta di quella volontà io
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Post n°170 pubblicato il 10 Febbraio 2016 da fuoco.e.cenere
E' UNA SPLENDIDA GIORNATA DI SOLE
E VASCO CI STA CHE E' UNA MERAVIGLIA anche se sono ad ammuffire in ufficio e sono murata di lavoro anche se guardo fuori dalla finestra e vorrei essere altrove anche se...se....(e chi non ne ha dei "se") va bene così ..oggi mi va di cantare |
Post n°169 pubblicato il 05 Febbraio 2016 da fuoco.e.cenere
Oggi ho accompagnato mia madre in una di quelle stanze dove si incontrano le donne con il foulard in testa, proprio quelle che ha descritto tanto bene Web in uno dei suoi post. E' impossibile trovare le parole giuste per descrivere i pensieri che ti passano per la testa mentre sei lì che aspetti il tuo turno. Hai caldo, freddo, un buco nello stomaco, il respiro che si ferma a metà. Panico. Ti guardi intorno, cerchi di distrarti con la prima rivista che ti capita tra le mani, ma è tutto inutile. Sai che sei lì, in attesa di un nuovo verdetto. Ed ogni volta è puro terrore. Terrore che, nonostante tutto, si mescola ad un briciolo di speranza. Perchè quella ce la si mette sempre, anche quando la verità già la sai da tempo ed è scritta impietosa, nero su bianco. Non c'è spazio per i fraintendimenti, non si scappa, non si guarisce...si sopravvive con la sola speranza di potere condurre una vita qualitativamente discreta finchè ti è concesso. Questo lei lo sa e anche io lo so. Ho una paura fottuta di quello che sarà e certamente non glielo dico, non glielo posso dire, ma... non sono brava io a dare conforto, lo so bene. Non so dove andarlo a prendere, come posso donarlo? Mi sento un po' in colpa per questo, per essere sempre così essenziale nelle mie esternazioni. Preferisco il silenzio a delle pietose bugie dette per indorare la pillola, ma forse sbaglio, forse dovrei sforzarmi ed essere più rassicurante...mah. Certo, mentire ad una madre non è mica facile. Io, poi, che quando sono incazzata o angustiata, mi si legge in faccia lontano un miglio...non ho speranza di essere credibile, ma ci posso provare. Mi sono trovata spesso in queste stanze, ad accompagnare le persone a me più care, ma...non ci si fa mai l'abitudine, inutile dirlo. Le ho perse tutte, una dopo l'altra....pensare positivo non è esattamente la cosa che mi viene più facile da fare. Ma in tutti questi anni qualcosa ho imparato e la scaletta delle mie priorità è cambiata. Il senso del dovere, il peso delle responsabilità fanno parte della mia natura e devo farci i conti nella vita di tutti i giorni, ma il tempo per me cerco di trovarlo sempre. Io esisto e vivo assaporando fino all'ultimo tutti i piaceri che derivano anche dalle piccole cose. Di tanto in tanto inciampo, inverto l'ordine dei gradini, ma so perfettamente cosa tenere al primo posto. Vivo il presente che da solo dà parecchio da fare. Il passato è andato, il futuro è un'incognita a cui non penso (quasi mai). Sarà quel che sarà. "Siate paghi di vivere, perchè la vita vi offre l'occasione di amare e lavorare e giocare e contemplare le stelle" (H.V.D)
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Post n°168 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da fuoco.e.cenere
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Post n°167 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da fuoco.e.cenere
“Esisterà solo l’uno. Dunque esisterà solo l’io. Ognuno con il suo egòfono acceso. Muto con chi gli sta intorno, loquace solo con chi ha il merito di rimanersene a debita distanza.” Se avete voglia di perdere qualche minuto, vi consiglio di guardare questo video. Io l'ho trovato esilarante (e preoccupante). Avevo letto di Michele Serra "Gli sdraiati" . Sono mamma di un ragazzo di vent'anni e leggendo il libro ho pensato che Serra avesse fatto una capatina anche a casa mia. Me lo sono ritrovato descritto nei minimi particolari il mio ragazzo multitasking e disordinato. Mi piace evidenziare sulle pagine dei libri che leggo i passaggi che più mi hanno colpita, questo è uno di quelli : "Calzini sporchi ovunque, a migliaia. A milioni. Appallottolati, e in virtù del peso modesto e dell'ingombro limitato, non tutti per terra. Alcuni anche su ripiani e mensole, come palloncini che un gas misterioso ha fatto librare in ogni angolo di casa".....Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso". Ecco qui ho avuto veramente il sospetto che lo avesse spiato ma subito dopo mi sono anche un po' consolata pensando "ma allora sono tutti così...ussignur". Nel suo ultimo libro "Ognuno potrebbe", Serra parla della difficoltà, di oggi, di essere giovani. Di avere trent’anni, di voler lavorare e di non potere. Di trovare in un aggeggio, in un egòfono – come lo chiama Serra – un riparo molto più confortante di un tetto o di una famiglia. Di selfie che sono la nuova frontiera della masturbazione (viene da lì, dice Serra); e di una vita che si ripete sempre uguale, una rotonda senza fine, per “perdersi” (tratto da Wired, che l'ha descritto molto meglio di quanto avrei fatto io) IPhone = ego+fono....e chi ci aveva mai pensato? Eppure è una traduzione che calza a pennello. Il libro merita anche solo per i divertenti neologismi che l'autore usa. Io proseguo la mia lettura. Se un po' vi siete incuriositi, buona lettura anche a Voi. Meditiamo, gente, meditiamo... |
Post n°166 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da fuoco.e.cenere
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Post n°165 pubblicato il 09 Gennaio 2016 da fuoco.e.cenere
Sto per estrarre il carrello della spesa per entrare al supermercato. Impegno consolidato del sabato mattina. Vicino a me un'altra donna, accompagnata dal compagno, fa lo stesso. Come purtroppo spesso accade, il suo carrello è pieno di sacchetti spiegazzati, volantini pubblicitari, liste della spesa scarabocchiate abbandonati lì dentro. La vedo che raccoglie il tutto e poi che fa? No, non li butta nel cestino distante un metro da lei, figuriamoci...ma dentro un altro carrello!!! Si può essere più deficienti di così? |
Post n°164 pubblicato il 06 Gennaio 2016 da fuoco.e.cenere
Mi sono presa una pausa. Durante queste vacanze sono stata tutta casa, famiglia e amici. Nonostante abbia trovato sotto l'albero di Natale un pc portatile nuovo di zecca tutto per me, ho staccato da tutto. Stop a internet, mail, social e chi più ne ha più ne metta. Ho abbandonato anche il mio adorato Kindle a favore di un bel libro "vero" che mi ha regalato mio figlio. E sono sopravvissuta e anche alla grande direi. Ne avevo bisogno come dell'aria che respiro. E' stato un bel Natale, proprio come lo desideravo. Ogni cosa era al suo posto, IO soprattutto ero al mio. Ma ora basta, è tempo di ripartire anche perchè se resto chiusa in casa ancora un po' faccio una strage. Mi tolgo dallo stato di stand-by e mi rimetto in pista. Si ricomincia guardando con entusiasmo e curiosità questo nuovo anno con la speranza che le sfighe siano ridotte ai minimi storici (e mentre scrivo tengo le dita incrociate. Buon 2016...stavolta a tutti quelli che passano di qui e, come ha detto qualcuno, ricordiamoci che il vero viaggio non è avere nuove mete ma avere nuovi occhi. |
Post n°163 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da fuoco.e.cenere
E siccome io sono selettiva di natura, quest’ anno i miei auguri sono dedicati a: Debora, Paola, Raffaella, Antonella e Maria Grazia (poche ma buone, anzi di più) Carlo e Web (ma quale sarà il suo vero nome? Boh) (apparentemente leggeri ma di cuore e sostanza ) Marco, Adriana, Andrea, Tony, Pouff agli assenti Massimo e Antonio che si sono presi una pausa A tutti Voi auguro un Natale stracolmo di serenità mescolata ad un pizzico di passione che non guasta mai: le uniche cosa che alla fine contano per davvero. Per tutto quello che si può comprare resta sempre Babbo Natale...quasi sempre
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Post n°162 pubblicato il 10 Dicembre 2015 da fuoco.e.cenere
IO MI PRENDERO' UN ANNO SABAUDO Ma io non vado in ufficio tutti i giorni...io vado a teatro e senza pagare il biglietto! Di che mi lamento??? Eppure, incredibile ma vero, 'sta gente ha fatto soldi a palate e tuttora li fa. E penso ai laureati di oggi che lavorano nei call center a incassare insulti tutto il giorno. Che mondo crudele :-(
NO NO A TORINO NON CI ANDIAMO ...CON TUTTA QUESTA NEBBIA E GLI IRTI COLLI...MA SCHERZIAMO!
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