Zacinto mia

I MIEI STUPIDI INTENTI

È un periodo che sto leggendo libri che rispecchiano la mia vita attuale o mi inviano messaggi che mi colpiscono. Ho finito di leggere "i miei stupidi intenti", una favola per adulti in cui alla protagonista, una faina, succedono molte cose tristi e crudeli. L'allontanamento dalla famiglia a causa di un debito, la morte atroce dell' amata, la fame che la porta a voler sacrificare un figlio e da tutto ciò la convinzione che Dio sia crudele, salvo poi ricredersi in punto di morte quando appare finalmente buono. È la sconfitta dei nostri stupidi intenti, degli sforzi per contrastare un destino più forte di noi che non è necessariamente negativo. Anche nella mia recente conoscenza ho cercato di dare il massimo, ma, pur accettando i miei inviti, mi sono reso conto che prendevo sempre io l'iniziativa e quindi ho preferito lasciar perdere. I miei stupidi intenti sono stati vanificati. Mi dispiace perché mi trovavo bene con lei, ma non la posso obbligare.

LE BRICIOLE

Mi sembra di elemosinare le briciole dell'amore. Mia moglie mi ha chiesto di accompagnarla per il primo fine settimana di vacanza. Poi lei sarebbe rimasta sola coi bambini fino alla fine della settimana successiva. Non mi sono chiesto il perché, ma credo sia perché viaggiare senza un adulto le avrebbe causato attacchi di panico. Torno utile quando ha bisogno, altrimenti è meglio che me ne resti nel mio angolino. Arrivati al mare, scopriamo che la casa è sporca, fatiscente, inadatta ai bambini. Lei ha altri attacchi di panico, mi chiede di restare fino alla fine della vacanza. Dopo due giorni trova un bed and breakfast più confortevole in cui spostarci, ma è in collina, non se la sente di fare le stradine strette e piene di curve, quindi le torno buono. Pur di vedere tutti i giorni i miei bambini, accetto di rimanere. Dovrebbe essere normale che un papà veda tutti i giorni i suoi figli, che passi le sue vacanze con loro, ma per me non lo è. Devo elemosinare il loro amore. Devo accettare di stare con chi mi vuole solo perché ha bisogno di me. Intanto continua a stare al telefono e a scrivere messaggi ad un altro. L'ultimo di una lunga serie.

UNA VOCE AMICA

A volte sento l'esigenza di una voce amica, di qualcuno che mi chiede come sto, che mi manifesta la sua vicinanza. Una mia amica, che mi tempestava di vocali da 20 minuti l'uno ogni volta che aveva problemi col fidanzato, pur sapendo i problemi che ho avuto con mio figlio, le ansie, le preoccupazioni, la nuova conoscenza, non mi chiede nulla, anzi, nelle ultime due settimane è scomparsa. Se le cose le vanno bene, io posso anche non esistere. L'ultima volta che ci siamo visti quasi non mi ha rivolto la parola, più intetessata a tenersi buoni gli amici del fidanzato. Mi è sembrato di essere stato invitato solo per far numero. Ho così rifiutato altri due suoi inviti e voglio vedere quando si farà viva. Forse quando avrà qualche problema. Anche mia mamma e mia sorella, che quando hanno saputo che starò con mia moglie e i bambini tre giorni in vacanza, mi hanno definito il suo cagnolino. A parte che guida lei perché io non guido certo fino in Toscana, poi io ho accettato solo perché così posso stare più tempo coi miei figli. Possibile che non hanno ancora capito quanto io soffra a stare senza di loro? Sono solo interessate a mettermi in guardia se mia moglie vuole tornare con me. Ma allora non hanno proprio capito nulla. Lei non tornerà più con me. Sono io che l'ho sperato per tanto, troppo tempo.

PER PAURA E MANCANZA DI AFFETTO

Credo di aver tanto bisogno di affetto. Forse è per questo che sono così attaccato alle dimostrazioni di affetto dei miei figli e, se non le ho, soffro. Ho paura di perderli e cedo alle pressioni di mia moglie. Sono ancora succube di lei. Mi ha chiesto di ridurre a una settimana le vacanze coi bambini. Ho pianto ma l'ho fatto. Forse non ce n'era bisogno, al mare si divertono tanto, non avrebbero sentito la sua mancanza, ce l'avrei fatta. Ma se il grande si fosse messo a piangere? Per paura ho accettato anche se ora le cose sembrano andare meglio. Evidentemente era solo una fase. Per paura, sempre per paura. Dovrei vincere questa paura. Per mancanza di affetto ho anche partecipato ad uno speed date. Ridicolo, organizzato malissimo, mi hanno inserito per errore tra i partecipanti sotto i 35 anni, quando ho comunicato la mia età mi hanno spostato nella fascia corretta, con 3 donne di numero e in ritardo. Anche la comunicazione degli abbinamenti era errata e la cifra da pagare più alta di quella pattuita. Non parteciperò più af eventi di questo tipo. Ho invece conosciuto una ragazza ad un aperitivo in lingua, dove mi è capitato di andare per praticare il russo, ci siamo scambiati i numeri di telefono e abbiamo fatto due giri in bicicletta, ma mi sembra sfuggente quando ci sentiamo su whatsapp. La contatto principalmente io, lei risponde dopo ore. Forse è l'ennesimo segnale che non le interesso.

IN TUTTO C'È STATA BELLEZZA

Mio figlio maggiore, al momento di andare a letto, ha ripreso a chiedere della mamma. Non lo fa durante il giorno, ma quando va a letto lo ripete in continuazione. È già successo tre volte negli ultimi giorni. Questp mi fa star male. Ho dovuto accettare la separazione quando mia moglie non mi amava già più, me ne sono dovuto andare dalla casa che ho pagato principalmente io, ho dovuto abituare i bambini alla nuova casa, bambini che, per loro natura, sono probabilmente più legati alla mamma. Ho fatto una fatica tripla rispetto a lei nel gestire queata situazione che non ho voluto. E ora questa bella ricompensa. Proprio io che do tutto me stesso per i miei figli. Gli ho chiesto cpme mai e lui mi ha risposto che, da quando è nato, è più abituato all' altra casa, quindi preferisce quella e vorrebbe che tornassimo là tutti e quattro insieme. Ma va! Lo vorrei pure io se npn fosse che mia moglie, nella sua freddezza, non considera minimamente l'ipotesi di tornare insieme, anche vedendo la sofferenza del bambino. Mi consola solo l'affetto che mi dimostra mio figlio minore.

"Ogni giorno più solo, oltretutto senza figli e non succede niente. Dev'essere la legge della vita. Voglio che non mi dispiaccia tanto. Se stanno bene, non importa... La vita li aspetta e tra quaranta anni mi cercheranno. Spero che trovino il mio amore. Spero di poterli proteggere fino all' ultimo minuto dell' eternità.. Sarò sempre accanto a loro. Li amerò sempre...cercheranno il mio viso e non lo troveranno perché sarò morto. Ma veglierò su di loro anche se sarò morto" Manuel Vilas, "In tutto c'è stata bellezza")

"Ognuno di noi è una delle innumerevoli anonime gocce di pioggia che cadono su una vasta pianura. Una goccia che ha la sua individualità, ma è sostituibile. Eppure quella goccia di pioggia ha i suoi pensieri, la sua storia e il dovere di continuarla" (Haruki Murakami, "abbandonare un gatto")