L'altra campana

UN MESSIA PER GLI ERODIANI

49.

     Poi Giulio Cesare, che ognuno qua idolatra,

senza combattere ne ha fatto un suo trofeo.

Infine Antonio vi scapoccia un altro acheo

di nome, Antigono, che ancora da re latra,

per regalare il sud in dote a Cleopatra

e un multietnico reame, ch’è giudeo

solo di nome, a Erode, amico pediatra,

lui stesso un idumeo.

50.

     “Non vedo in giro il Vento Ardente. Sarà preso

già dalla carne?” Il dio del cielo, infine giunto

nella sua Gebus, è smarrito: è morto un Unto

e c’è chi vide in quell’Erode il Figlio atteso...

“Ma quanti guru il mio falò menano acceso!

Troppi, per Dio... Egli è tra loro? O già defunto?”

Un altro dubbio tiene Geova sospeso:

“E il sesso l’avrà assunto?”

51.

     Sta presso il fiume un guru ebreo, tal Giovanni

che predicando va: “Nei cieli è il Dio Potere;

né alcun vicario sulla terra può tenere;

perciò quaggiù tutti i poteri son tiranni.

Ma d’un figliuolo di Javè starà nei panni

chi sappia porre nello spirito il piacere,

chi venga al Regno della Luce e non osanni

Sul resto del ricostituito Regno di Giudea Antonio aveva insediato Erode (73 a.c.- 4 a.c.) , l’Idumeo o Ascalonita detto in seguito il Grande, il Messia degli Erodiani ricordati nei Vangeli. E questa è la testimonianza di Giovanni. Quando i Giudei gli mandarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a chiedergli chi fosse, egli confessò e non negò, ammettendo che non era il Cristo... “Sei dunque Elia... o il Profeta?” Rispose di no... : “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia” ... (Gio 1, 19-23) Secondo gli Atti degli Apostoli molti precristiani furono trovati battezzati solo col battesimo di Giovanni; che anche secondo i Vangeli proseguì per proprio conto dopo l’incontro con Gesù. Più che Precursore, quindi, ignorato da altre fonti, personaggio simbolo, forse, del protocristo Serapide o dei “precursori” Esseni.